Beh, entriamo nello specifico con alcuni dati di fatto (inopinabili) più alcuni miei commenti (opinabilissimi)
CARRI RISCALDO!
Carri riscaldo in grigio ardesia ord 1938 ristrutturati nei primi anni 80 e perfettamente integrabili con composizioni di materiale anni 30/40/50/60 ce ne erano a decine ad Alessandria Smistamento. Alcuni con ultima RG nel 98 o giù di lì. Quando nel 2005 qualcuno ha partorito l'idea di prendere un modello X '85 e pitturarlo in castano isabella a me è parsa una follia.
VERO O FALSO? (storico)
La soluzione del problema è destinata ai solutori più che abili.
Dal MIO punto vista, SE è consentito avvicinarsi il più possibile ad una coerenza storico-estetica (vero) che lo si faccia senza indugi!
Per cui torniamo al punto di prima: tra un carro riscaldo anni 30 ardesia disponibile e un carro riscaldo tipo x anni 80, tra l'altro da riverniciare in un'improbabile castano isabella... meglio il primo, no?
PERCHE' LO FACCIO? E COME?
Vediamo gli scopi della preservazione e valorizzazione dei veicoli ferroviari.
SE per motivi di puro carattere propagandistico...
SE per la Fiera dei Mattarelli Impagliati di SantaCarriola in Valdisotto...
SE per far felici quelli che, nella loro vita, hanno visto sempre e solo TAF ed ETR 500...
allora, SECONDO ME, va bene qualunque cosa "puzzi" di antico ed in livrea NO-XMPR. Anche una coppia di 668.1200 con quell'anda scassona e ronfante e quelle accelerazioni da Pachiderma in calore, farebbero la loro bella figura di fronte a bimbi e casalinghe.
Il problema nasce e si sviluppa coi treni risistemati a scopi amatoriali E museali.
Se il museo di Pietrarsa avesse esposto un Kof di una ditta di lavori e ridipinto ed immatricolato come un veicolo Fs e spacciato come un 213.900, ecco, questo sarebbe un clamoroso falso storico, e per di più un tentativo, maledestro di fottere i visitatori. PUNTO, da qui non si scappa.
Inutile (poniamo un'ipotesi) che il direttore di Pietrarsa mi scriva una letterina circostanziata in cui m'invita ad aprire il portafoglio e recuperare un vero 213.900 e smontarlo e revisionarlo, ecc. Perché, appunto, lo scopo del museo di Pietrarsa come pure, spero di quello di ALTRI musei e ASSOCIAZIONI di rotabili STORICI (si chiamano ancora così) è quello di ricostituire un parco di veicoli esistente in QUELLA data epoca. Ma è lo scopo di LORO, dei musei, non il mio.
Allora poi si può evitare di contare i chiodi o rilevare se i fanali anteriori sono di tipo automobilistico o meno o se le cifre sono ombreggiate ecc.
E va da sé che tutti i rotabili e i veicoli per me hanno pari dignità. Perché una sogliola ex industriale deve essere spacciata come rotabile Fs semplicemente appiccicando una matricola FS? solo perché l'appassionato medio non sa nemmeno cos'è un 208? ma questo è razzismo, questo è considerare l'appassionato un cretino. A me va bene che si sia preservata una sogliola (e già questo mi dipone positivamente perché vuol dire che esiste gente che ha a cuore questi bellissimi rotabili), ma non trovo niente di male se espone un foglietto incollato con lo scotch in cui si scrive che le sogliole vere, quelle Fs, sono state quasi tutte demolite per disinteresse FS e quindi quello esposto è una SOGLIOLA ex RACC INDUSTRIALE. Guardare che l'appassionato "medio" capisce queste cose e le apprezza di più dei falsi storici, secondo me...
Pant pant... sono esausto e per VOSTRA fortuna ho appena esaurito la "verve" polemico-ricreativa.
Ah no! ultimo... le X ardesia ordinazione 1970 con carenature inferiori e carrelli MDfd montavano fin dall'origine le porte in lega leggera (alluminio anodizzato) di colore giallo-oro e non in livrea grigio ardesia. No.. lo dico come informazione, magari NON tutti lo sapevano
