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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 11 marzo 2021, 10:15 
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Ciaoi Gianmarcol, grazie per gli apprezzamenti. Il modellismo 'di ricerca' richiede di avere sempre sotto mano la documentazione relativa, che ho in una cantina a parte dalla casa. La carrozza mista PLM nel 1912 aveva ancora la cassa di legno, (a differenza dei modelli REE Models). Dovrebbe esserci un modello in ottone in kit di Loco Diffusion, ma non sono certo che consegni ancora. Altrimenti le due carrozze di Metropolitan del set del 1907, ancora con i vecchi ganci ed illuminazione, una di prima ed una di seconda, per inforzare il servizio dei Parigini che vanno a Venezia, magari per un Opera o per il Carnevale.
Per le locomotive, la speranza è che Oskar metta mano al modello annunciato della Gr 680 che sarebbe utilissima in epoca I e II, con le relative modifiche del terzo faro verde fino al 1913 e della numerazione in bronzo sulla cabina, fino al 1918, mi sembra di ricordare. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 11 marzo 2021, 14:54 
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Cita:
anche se non sarebbe così complicato produrre una versione ep II di una 640 o 740 o 744 o 680 .. così come Lima fece con la 851.. o no?
.
Non ho la cultura di Stefano per risponderti adeguatamente, ma credo che non ci siano poi differenze così abissali, a parte qualche targa e scritta, se parliamo di Epoca II, con i modelli riprodotti esistenti.
Una 740 con tender a tre assi e fanali a petrolio ed una 640, sempre con fanali a petrolio, potrebbero fare al caso tuo.
Il problema è l'Epoca I anche perchè fino al 1905 c'erano le tre reti.
Cita:
cosa che invece aziende come Roco et al hanno sempre preso in considerazione .. possibile che non ci sia mercato?..

Hanno preso n considerazione per il mercato tedesco, per i numeri maggiori e per la possibilità di alcune di queste, tipo le S 3/6, di realizzarne molteplici versioni dall'Epoca I alla III. In Italia la risposta è no. Non c'è un mercato sufficiente a giustificare l'investimento per una locomotiva a vapore tipicamente di Epoca I.
Le svendite che ci sono state sia delle macchine Oskar che Hornby, la dicono lunga al riguardo.
Cita:
Altrimenti le due carrozze di Metropolitan del set del 1907, ancora con i vecchi ganci ed illuminazione, una di prima ed una di seconda, per inforzare il servizio dei Parigini che vanno a Venezia, magari per un Opera o per il Carnevale.

Bellissime, ma da quello che ho visto su E-Bay, in molti casi con devastanti problemi di deformazione della Zama.
Inoltre non so, la scala è corretta o sono abbondanti, come le PLM di Fulgurex, per cui una vecchia 680 RR in 1:80 potrebbe andarci benissimo?


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 11 marzo 2021, 15:13 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 14:54
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Su come ambientare alcune locomotive italiane in epoca II ci sono gli ottimi articoli di Paolo Bartolozzi pubblicati su TTM qualche anno fa
Ninni


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 18 marzo 2021, 8:28 
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Iscritto il: domenica 2 agosto 2009, 22:01
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Buongiorno a tutti!!

Ho visto che son uscite le carrozze sbb a carrelli e terrazzìni di Brawa.. che ne pensate?
Son ambientabili su qualche compo internazionale? ..


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 20 marzo 2021, 16:19 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Ciao Gianmarcol. Per quanto riguarda le carrozze utilizzabili in servizio internazionale. c'e' un manuale del 1909 delle FS con l'indicazione delle carrozze ammesse alla circolazione. Di solito erano le carrozze del tipo più moderno, a carrelli e con intercomunicante. Le carrozze sbb a terrazzini erano così relegate ai soli servizi interni. Nella circolare FS del 1913 viene detto che nella circolazione verso la Svizzera non erano ammesse le FS tipo centoporte, causa loro fragilità in caso di incidente. Se hai i modelli Brawa, si può vedere sulla base della data di revisione l'anno di circolazione o se mi dici il numero di serie delle carrozze, se si può approfondire la ricerca. Stefano.


Ultima modifica di fermod il venerdì 29 ottobre 2021, 12:10, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 20 marzo 2021, 21:20 
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Iscritto il: domenica 2 agosto 2009, 22:01
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Gentile Fermod.. non possiedo quei modelli.. ma dalle foto presenti on line si legge come data di revisione 1927..
E come immatricolazione la carrozza di terza riporta c4 9280 l’altra di terza prodotta 9033, la mista BC4 4950..

Mi sembrano davvero ben fatte..


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 9 giugno 2021, 9:04 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Interessante novità annunciata da Oskar, prevista per Natale 2021: il modello della locomotiva Gr 680.037 ambientata in inizio epoca III.
La gr 680 sarebbe utilissima per le composizioni in epoca I e II ed il tender a quattro assi la renderebbe comunque ambientabile a partire dal 1914.
Nel depliant c'è in refuso perché è indicata la presenza dell'originale presso la Sezione Ferroviaria del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano (dove è ricoverata la Gr s685.600), mentre in realtà la Gr 680.037 è conservata nel Museo di Pietrarsa. Aspettiamo ulteriori notizie sulle qualità del modello dalla stampa specializzata. Un saluto a tutti. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 15 giugno 2021, 21:38 
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Iscritto il: sabato 4 maggio 2019, 18:32
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Grazie mille Stefano dello spunto sulla 680 037 Oskar di prossima uscita e grazie anche delle delucidazioni molto puntuali e dettagliate offerte in seguito a una mia richiesta di informazioni sui bagagliai del Simplon Orient Express (per cui ringrazio molto e mi scuso per il ritardo nel farlo). Quindi tornando alla 680 037 di prossima uscita, ho capito bene che si presterebbe cosi' come e' a essere ambientata anche in epoca seconda dopo il 1914? Ricordo di aver letto in una delle appendici del libro Orient Express di Werner Soelch che la 680 tirava pure il S.O.E., anche se purtroppo l'autore non specifica in quale tratta .. lei saprebbe qualcosa in merito? Un ultima domanda (e chiedo anticipatamente scusa se ha gia' risposto in passato e mi sono perso la risposta tra le numerose pagine del thread): vista la sua grande competenza in materia di storia dei treni in epoca seconda (e non solo probabilmente), potrebbe scrivere in questo thread una lista delle sue pubblicazioni in materia che possano arricchire le conoscenze di tutti gli appassionato dell' epoca seconda e dei suoi grandi? Ero rimasto molto colpito dal suo articolo sul Rheingold, complimenti, e mi chiedevo se avesse scritto altri lavori di storia ferroviaria della stessa epoca. Questa volta ringrazio in anticipo !
Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 17 giugno 2021, 20:48 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Buonasera Sig. Giovanni, La ringrazio per le parole di apprezzamento del mio articolo sulla storia del Rheingold. E' stato il mio primo studio derivato dalla possibilità di utilizzare i modelli della Liliput in un' ambientazione italiana. All'epoca ho consultato la raccolta di giornali della Biblioteca Sormani di Milano e leggendo le annate disponibili del Corriere della Sera mi sono appassionato ad un 'modellismo di ricerca'.
A completamento dell'argomento, avevo ricercato quanto scritto su diversi libri ed articoli di riviste sulla storia del Rheingold, citati nella bibliografia dell'articolo.
Essendo un socio della FIMF Federazione Italiana Modellisti Ferroviari ed Amici della Ferrovia, i miei articoli vengono pubblicati nei bollettini bimensili della Federazione. Mi ricordo di avere presentato un altro articolo relativo alla storia del Simplon Orient Express e ad un aneddoto dell'inseguimento in auto del treno, da Milano a Venezia SL, da parte di alcuni viaggiatori inglesi scesi imprudentemente nella Stazione Centrale di Milano.
Un mio recente articolo, riguardante il convoglio inaugurale del servizio Milano-Cannes del 15 dic 1925, con carrozze britanniche della CIWL, è stato pubblicato nel bollettino nr 358 di aprile 2021. I bollettini FIMF vengono spediti gratuitamente ai soci. Per quanto riguarda altri lavori, ho qualche idea ma ancora da sviluppare concretamente.
Per verificare la possibile presenza della Gr 680 nel SOE le consiglio di vedere un TT Thema sul vapore italiano, con l'indicazione della disponibilità dei vari gruppi a vapore nei diversi depositi e nei vari anni.
In un manuale FS del 1912 alla trazione da Domodossola a Milano e da MI a Venezia SL c'è una Gr 640, sufficiente per il convoglio di sole cinque carrozze CIWL (DI WL WL WR DI).
Un saluto, Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 18 giugno 2021, 9:40 
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Cita:
In un manuale FS del 1912 alla trazione da Domodossola a Milano e da MI a Venezia SL c'è una Gr 640, sufficiente per il convoglio di sole cinque carrozze CIWL (DI WL WL WR DI).

Ricordando questa composizione l'ho recentemente provata a realizzare, dopo aver comprato le bellissime carrozze Hobbytrain, appena uscite. Purtroppo la 640 Oskar, con tutti gli anelli di aderenza, appena inizia la curva, in piano, si pianta e slitta e non va più oltre.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 18 giugno 2021, 13:50 
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Miura ha scritto:
Ricordando questa composizione l'ho recentemente provata a realizzare, dopo aver comprato le bellissime carrozze Hobbytrain, appena uscite. Purtroppo la 640 Oskar, con tutti gli anelli di aderenza, appena inizia la curva, in piano, si pianta e slitta e non va più oltre.

Eh, si confermo.
Ci sono tre possibilità per rimediare:
- doppia trazione di Gr 640
- sostituire la motorizzazione della 640 con un motore Maxxon
- eliminare le lamelle prendicorrente ed installare una condotta passante con ganci magnetici Almrose per mantenere l'illuminazione


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 18 giugno 2021, 15:41 
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Località: Castell'Arquato (PC)
Visto il prezzo delle carrozze, invece di eliminare le lamelle, si possono piegare all'interno in modo che non striscino contro le ruote e collegare i ganci con presa di corrente saldandoli direttamente con sottilissimi fili corti a queste ultime.
In questo modo la modifica è reversibile!


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 19 giugno 2021, 20:15 
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Soluzione più semplice.
Utilizzare una locomotiva svizzera tipo Ae 3/5 o Ae 4/7 e fregarsene del tratto italico. Nella speranza che la prossima 680 sia in grado di tirare un treno e non sia un soprammobile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 21 giugno 2021, 8:32 
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Un saluto a tutti. Per completare il percorso del Simplon Orien Express del 1912 sono andato a rivedere il manuale.

Anzitutto i due bagagliai CIWL sono DI cioè a due assi, di cui non esiste al momento un modello: il primo si ferma a Venezia assieme alla carrozza letti WL.

Da Venezia Mestre (16.38) il treno 434 prosegue con la trazione di una locomotiva a vapore FS del Gr 552. (mod Piranese)
la composizione diventa: DI CIWL Calais - Trieste bagagliaio a due assi a cassa di legno (mod ?),
WR CIWL a cassa di legno Losanna - Trieste (mod Liliput o Hobbytrain)
WL CIWL tipo régle a cassa di legno Calais - Trieste (mod Liliput o Hobbytrain)
ABIz SB carrozza mista a carrelli delle Sud Bahn in servizio Venezia - Trieste (mod ?)
CW courswagen CIWL in servizio Venezia - Budapest (carrozza mista con posti seduti con la 1a cl trasformabile in letti) mod Liliput

Ad Udine in testa vengono messe due locomotive a vapore FS gr 530

Il treno arriva alla frontiera di Cormons alle 19.20. Le residue tre carrozze del SOE terminano il loro viaggio a Trieste.

Ne avevamo già parlato nell'argomento ' Locomotiva per Hobby Train wien-Nizza-Cannes Express' del 10 aprile 1919 convenendo sulla difficoltà della riproduzione coi modelli commerciali disponibili.

Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 29 ottobre 2021, 12:08 
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Un saluto a tutti. le carrozze della PLM metallizzate di Ree Modeles sono indicate ora come prenotabili. Sono andato a vedere se sono compatibili come anno con il rapido 25 Parigi - Ventimiglia in livrea Paris Lyon Mediterranée, del quale avevamo inserito la composizione per l'estate del 1935.
La carrozza di prima classe (art VB 422) è indicata come A7yi n 610 facente parte della serie 601-610, costruite negli anni 1906/1907 e metallizzate negli anni dal 1931 al 1935 (peso 42 ton).
La carrozza di seconda classe (art VB 423) è indicata come B8yi n 5061, facente parte della serie 5003-5078, costruite dal 1906 al 1910 e metallizzate fra il 1935 ed il 1938 (peso ton 43). Questa seconda possiamo inserirla nel composizione del Rapido 25 ipotizzando che la sua metallizzazione si avvenuta nel primo anno di effettuazione della trasformazione.
Sono comunque due modelli che permettono di diversificare la composizione di carrozze Ocem R.A. e F.L. già disponibili.
Alla trazione da Marsiglia a Ventimiglia, è indicata una locomotiva a vapore PLM 241A, di cui esisterebbe un modello in serie limitata di Jouef.
Stefano.


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