Ciao Alberto.
I comandi Fleischmann che ti potrebbero interessare avevano questi codici:
6900 comando deviatoi
6901 semaforo a due luci
6902 pulsante (per gli sganciavagoni)
6903 interruttore (per i sezionamenti)
6911 simboli di percorso (la confezione contiene una decina di segmenti da tagliare per collegare visivamente tra loro i vari comandi e ottenere un quadro sinottico).
Su e-bay si trovano facilmente. Il problema casomai è di trovare un unico venditore che abbia quanto ti serve per evitare che le spese di spedizione siano eccessive...

Grazie!
elenco utilissimo
Una quindicina di comandi per scambi li ho appena acquistati,
cercherò di rimediare anche gli altri.

alb

Riappaio dopo quasi un annetto, durante il quale mi sono districato a fatica fra la collezione di ernie e protrusioni discali,
la lotta alla bestiaccia, la cura dell'orto e il mio plastico/diorama.
Col plastico ombre e luci, intanto ho smontato tutto per poter accedere meglio alle parti, e solo poco tempo fa ho rimontato il tutto
(e prossimamente smantellerò nuovamente il tutto...)
Sono intervenuto sulla parte paesaggistica sopra l'elicoidale che sale dalla stazione nascosta, completando il quartiere operaio e rinverdendo la collina che chiude la zona
creato un inizio di fondale (lo rifarò più alto) e delimitato meglio la zona della rotonda e dei binari di rimessaggio
Alla stazione nascosta ho aggiunto un paio di binari (in verde nella foto) li userò per le automotrici
Grandi cambiamenti anche sulla mensola della zona industriale e scalo merci, sia come paesaggio che per l'istallazione degli sganciavagoni, i sezionamenti ai vari binari.
e i motori sottoplancia, il tutto coi suoi bravi comandi. Francamente il tutto con discrete difficoltà (prossimamente scenderò nel dettaglio)
Intanto qualche immagine di quanto sopra
alb

Entro un poco in merito ai problemi della mensola con lo scalo merci.
Dal punto di vista paesaggistico nessuna particolare difficoltà, il muro di fondo e il fabbricato basso a fianco alla fabbrica
sono elaborazioni su Hauhaghen e il carbonile è Faller, i paraurti a fine binario sono di fiammiferi e cartone.
Ho iniziato con i sezionamenti, operazione abbastanza agevole, poi sono passato agli sganciavagoni (Hulembrock)
e lì ho avuto discrete difficoltà nel centrare e proporzionare i buchi, e nell'allineamento dei dispositivi sotto il piano.
Dopo infiniti aggiustamenti sono giunto a buon punto e sono passato a motorizzare gli scambi, uno per volta li montavo e controllavo,
l'operazione è stata più agevole degli sganciavagoni ma non senza difficoltà e incertezze.
Una volta finito sono passato alla posa delle massicciata (prima sui binari liberi poi nelle zone degli sganciavagoni e negli scambi)
mano mano che avanzavo provavo il corretto funzionamento del tutto, a mensola poggiata sul tavolo in sala.
Quando ho rimontato tutto sul plastico, e collegato i fili al trasformatore.... il disastro! funziona bene uno scambio su quattro
(tre si muovono sulla deviata ma poi non tornano indietro) e tre sganciavagoni su quattro, quando poi ho provato a far circolare una locomotiva
aprendo i sezionamenti è come scattato un corto circuito, io mi sono fatto girare le scatole e l'ho chiusa lì...
non vedo l'ora di risommare tutto e cercare di capire dove sono gli errori. ed ho grossi dubbi se usare anche nella stazione gli stessi sganciavagoni
(quelli Fleischmann profilo della stazione nascosta li ho montati in un attimo... e funzionano a meraviglia...)
Qualche immagine.

alb

Come dicevo prima in questi mesi mi sono dedicato anche a definire l'ambientazione sopra l'elicoidale.
Ho completato l'affaccio delle case popolari (realizzate mixando i vetri degli edifici Hauhaghen a fianco della stazione)
con una officina (sempre parti Hauhaghen) seminterrata. Rimane accessibile, quando installerò l'illuminazione metterò anche gli arredi).
Fortunatamente, oltre agli scarabocchiatori di muri, la mia cittadina ospita anche un pregevole artista di strada,
che mi ha fatto il piacere di lasciare segno tangibile del suo passaggio.

alb

ma anche messo un poco di verde sul pezzettino di collina a fianco,
e una volta delimitati gli spazi restanti al livello più basso ho creato una piccola area manutenzione
e giratura locomotive (lo scacco rosso sarà un altro carbonile, quello verde sul binario fossa d'ispezione)
Avrei voluto mettere una rimessa vera e propria, ma temo di non avere lo spazio, forse col tempo coprirò i tre tronchini con una tettoia metallica

Ed anche la mensola stazione ha avuto qualche miglioria.
Alla stazione ho aggiunto i gabinetti, completato ed uniformato le pitture del tetto,
Un'ignoto ha riprodotto sulla facciata di uno dei palazzi quello che per me è uno dei più riusciti lasciti degli anni settanta romani
E una libreria internazionale ha aperto i battenti

Con questo si conclude il mio giro... presto smonterò tutto
ci rivediamo fra un'altri 9 mesi

alb

Begli edifici e bei dettagli.
Bravo.

Ciao Alberto.
Mi sembra tutto molto bello, complimenti!
Mi spiace per i problemi con l'impianto elettrico, sentiamoci, se vuoi, che provo a darti una mano...
In Solis a suo tempo ho usato i deviatoi Peco con i loro motori.
Polarizzando i cuori e facendo gli opportuni isolamenti nelle due rotaie che si dipartono da cuore non ho avuto problemi di sorta.
Certo i Fleischmann Profi sono più "facili" potendo essere tallonati e non necessitando affatto della polarizzazione del cuore...

Veramente bello e vivo. Poco da dire sulla tua capacità di assemblare l'ambientazione: ogni singolo elemento si pone con naturalezza nello scenario complessivo.

Pur accostandomi ideologicamente ai proletari emancipandi tuttavia dentro di me c'è una latente preoccupazione per le sorti del Duca, che in definitiva mi pare un brav'uomo (e, secondo me, è anche uno che non disdegna rifornimenti dal vinaio): l'aspetto del quartiere operaio non pare offrire riferimenti alla narrazione di Snoopy - "mentre milioni di persone morivano di fame, il Re viveva nel lusso" - e il regime monarchico più che autoritario appare decisamente socialdemocratico.

Avendo tu evidenti proclività creative e talento in scrittura mi auguro di leggere molte altre cronache di Danaparte. Trattasi di una leggera brezza rinfrescante in tempi di afa e inquietudine.

Il vinaio è un'ingrato (ha avuto lauto indennizzo quando gli è stata fatta saltare la vigna che aveva davanti casa
e anche adeguati terreni ben dieci anni prima che succedesse)
e anche il Duca, condividendo la tua simpatia per i proletari emancipandi (se non altro in nome dei suoi ardori giovanili)
ci tiene molto alla sua salute (forse per questo cerca di essere il più possibile aperto e tollerante)

Grazie delle belle parole
alb