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 Oggetto del messaggio: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 15:37 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
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Salve a tutti, sono un appassionato di fermodellismo e sto progettando il mio primo plastico e avrei bisogno di delucidazioni e consigli su molti argomenti diversi, sia teorici che pratici. Prima di tutto vorrei descrivervi la mia idea: ambientato in centro-sud italia in epoca IV prevede una stazione di transito a 5 binari con una zona per la composizione e scomposizione dei treni merci e una stazione di testa anch'essa dotata di un fascio per il ricovero di composizioni e la possibilità di scomporre e ricomporre i convogli; il tutto corredato da 4 stazioni fantasma (2 passanti e 2 di testa per i reversibili). Come avrete capito sono un appassionato di manovre e il primo dubbio che vorrei sottoporvi è proprio su come avvenivano le manovre di composizione e scomposizione nelle stazioni di testa negli anni 80 al vero e come simularle in un plastico. Per esempio: una tartaruga con 8 carrozze entra in stazione, una volta scesi i passeggeri cosa succedeva nella realtà? Retrocedeva fino al binario di sosta? O interveniva una loco da manovra? E per la pulizia interna o il rifornimento di carrozze ristorante o cuccette come si procedeva? Esistevano binari particolari per carrozze postali? Grazie F.L.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 19:36 
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Hai almeno 100 mq per realizzare quel plastico ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 20:23 
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Iscritto il: mercoledì 19 luglio 2006, 19:22
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Località: Bari
Ciao, F.L.
Potrebbe essere già utile che tu ci dica dove abiti, magari hai qualche modellista nelle tue vicinanze che potrebbe fornirti almeno le prime dritte.
Auguri comunque per il tuo progetto.
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 20:30 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Pan-tografo ha scritto:
come avvenivano le manovre di composizione e scomposizione nelle stazioni di testa negli anni 80 al vero e come simularle in un plastico. Per esempio: una tartaruga con 8 carrozze entra in stazione, una volta scesi i passeggeri cosa succedeva nella realtà? Retrocedeva fino al binario di sosta? O interveniva una loco da manovra?

Direi che dipendeva tutto dal turno della locomotiva.
Solitamente locomotiva e carrozze hanno, ed avevano, turni diversi e necessità diverse di manutenzione, quindi la locomotiva poteva ripartire dopo non molto trainando un altro treno, poteva andare in deposito o poteva essere rimorchiata in parco assieme alle carrozze, per poi andare per fatti suoi.
Non c' è una regola univoca.

Pan-tografo ha scritto:
E per la pulizia interna o il rifornimento di carrozze ristorante o cuccette come si procedeva?

Nelle grandi stazioni, i binari di stazione sono preziosi, e quindi vengono liberati solitamente in fretta.
Possono esserci casi, come avviene, invece, nelle piccole stazioni, che un regionale arrivi, venga pulito da addetti senza spostarsi dal binario, e poi riparta, per esempio dopo un' ora, in direzione opposta.
La reversibilità aiuta in questa operazione, anche se mi pare che treni con materiale ordinario e locomotiva E424 fossero in servizio a quei tempi.

Pan-tografo ha scritto:
Esistevano binari particolari per carrozze postali?

Non solo binari, ma anche in stazioni non grandi esistevano interi edifici dedicati allo smistamento postale.
E per un periodo sono esistiti i "Celeroni", treni composti solo da carrozze postali che facevano servizio di notte per portare e smistare la posta.
In Francia c' erano i TGV "La Poste", gialli, solo per servizio postale.


poi, per i treni, lascio spazio a chi ne sà più di mè.

Per il plastico, invece :
- un treno di 10 carrozze unificate è lungo in H0, circa 3.5 metri
- un treno merci di 42 carri da 10 m è lungo, in H0, circa 5 metri
Per riproduzione in scala li si può accorciare, ma con moderazione. I treni di 4 carrozze degli start set non sono realistici.

A meno che ..

Vuoi ambientarti nel sud, quindi può esserci una soluzione.
Sono esistiti IC (InterCity) di sole due carrozze, trainati da locomotive diesel D445.
Si può verificare come originassero, ma se erano sezioni di un treno proveniente dal nord, allora si può riprodurre anche una piccola stazione, a semplice o doppio binario, da cui venivano sganciate le due carrozze, agganciate ad un diesel, e partite verso una diramazione non elettrificata.

Questo eviterebbe la necessità di un parco carrozze, che solitamente è di dimensioni non molto più piccole della stazione cui serve.

Notare che una normale stazione con modulo 600 m (lunghezza massima dei treni) viene in scala circa 10 metri.

Non voglio smontare l' entusiasmo, ma occorre considerare che i treni sono molto lunghi in rapporto agli spazi disponibili, ed i salti mortali fatti in tutti i plastici descritti nella sezione PLASTICI mostrano che è sempre necessario un compromesso ragionato, con un minimo di conoscenza della realtà che si vuole riprodurre.

Non sò che ragionamenti avevi fatto, spero che quanto ho scritto possa avere una qualche utilità.

Altri di daranno ulteriori, e migliori, consigli.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 20:32 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
La macchina da manovra traina il treno nel fascio destinato alle carrozze ...ma a parte questo quanti metri in lunghezza hai per il tuo plastico da sogno perche stiamo ragionando con 8 carrozze e fascio annesso almeno sui 9 metri...


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 20:42 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
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Ehh... al momento non ho nè lo spazio nè i soldi per farlo... e non so neanche se li avrò mai... però lo sto progettando (con any rail) e immaginando nei minimi dettagli e mi diverte tanto anche solo pensare a tutti gli step di costruzione... il tutto senza aver toccato più un trenino dall' 83! lo so che sembra folle ad un vero modellista... diciamo che al momento è un esercizio intellettuale. Da quando è iniziata la pandemia non faccio altro che guardare tutorial, plastici in costruzione, forum specifici etc. Spero che rispondere alle mie domande non vi sembri una perdita di tempo. Ho alcuni dubbi anche sui ganci e su come effettuare manovre di sganciamento, pur avendo visto e letto molto sull'argomento.... e su tante altre cose grandi e piccole legate a circolazione, segnaletica, sensori di presenza etc.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 21:11 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
Messaggi: 18
Al momento il progetto è inserito in una stanza di 7m per 12m (se devo sognare tanto vale farlo in grande :D ). Il massimo delle composizioni che possono circolare e di circa 284 cm. Tenete presente che sono abbastanza flessibile sulla riproduzione della realtà... o meglio: ci sono cose che non posso tollerare nel mio plastico (curve strette in vista, effetto anello con treni che vanno e tornano dopo pochi secondi) e altre che non mi disturbano affatto (binari codice 100, composizioni più corte o di fantasia). Il centro concettuale del plastico sono le manovre di composizione e scomposizione dei convogli sia merci che passeggeri affiancate a una circolazione più o meno automatizzata nel resto del diorama. Per farvi capire il progetto vi invito a vedere "magia su un plastico 80 per 160 sul portale "scalaenne"... da quello schema ho tratto ispirazione per il mio progetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 21:21 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Non credo tu stia sprecando il tuo tempo.
Questo ti aiuta a prendere conoscenza con la ferrovia vera e con le tecniche modellistiche, se pur solo in teoria.

Verrà, poi, il momento di disegnare un bordo dello spazio disponibile e provare a creare un tracciato al suo interno.
Dopo il primo smarrimento, il controllo tre volte che la scala del bordo del plastico sia esatta, si prende atto di quanto siano piccoli gli spazi disponibili.
E' un altro modo di ragionare, rispetto al vero.

Nei plastici si definisce una lunghezza utile per i binari di stazione .. e di conseguenza il treno e la sua epoca.
Una tecnica è di andare indietro nel tempo fino a quando i treni erano corti quanto quelli che il plastico permette.
Oppure si passa a linee sempre più secondari fino a chè si trovano treni corti a sufficienza.

Altrimenti, si trovano sistemi per avere molto spazio che si adatti alla lunghezza dei nostri treni.
Per questi ne avrai già visto alcuni, ma li cito ugualmente :
- plastico La Direttissima di Prato
- plastico Linee dei Giovi de Mastodonte di Ronco Scrivia
- plastico San Satiro di Riccardo Alberoni
- plastico Salci reloaded
e tanti altri che ho sulla punta della lingua.

Non che tu debba copiarli uguali, ma possono essere utili per analizzare come hanno usato lo spazio disponibile, spazio grande, ma non infinito.

Poi, se vuoi, TTM41 ove ho illustrato il sistema della cintura per creare un traffico molto variato senza usare stazioni nascoste.
Oppure, qualcosa anche quì : viewtopic.php?f=7&t=66198


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 21:40 
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Nome: Fulvio Liberati
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Allegato:
Commento file: Questo è lo schema da cui sono partito. Il modulo della stazione fantasma H è composto da 3 flessibili piko a da 94 cm e rappresenta il modulo massimo del plastico. La stazione passante A diventa di 5 binari e la zona merci D è totalmente modificata. Infine la stazione di testa B è staccata e sta nella parte opposta della stanza. Per ora ho progettato tutto in any rail tranne la stazione di testa...provo e riprovo ma non trovo mai uno schema che mi soddisfi. Ovviamente i binari della stazione fantasma sono aumentati ed è prevista una seconda stazione fantasma passante al piano inferiore. vorrei sapere se c'è un modo di condividere progetti any rail su questo forum...renderebbe tutto più facile1
magia completo.jpg
magia completo.jpg [ 138.41 KiB | Osservato 7290 volte ]
Questo è lo schema da cui sono partito... e ora è diventato un mostro da far invidia al plastico del giovi :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 21:54 
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Nome: Fulvio Liberati
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Grazie Stefano... hai capito perfettamente la mia idea... due stazioni in vista (una passante e una di testa )e tante nascoste con anelli di ritorno e piazzali di incrocio e sosta... in modo da vedere un treno che transita, o che sosta e riparte in una stazione, per poi rivederlo molto tempo dopo arrivare in stazione di testa dove può essere scomposto o parcheggiato... e mentre scompongo e ricompongo merci con il tiro al bersaglio nella zona scalo... reversibili e altre composizioni transitano in stazione o sul binario di parata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2021, 22:59 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
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Vi do altri dettagli del mio progetto affinchè sia sempre più chiara la mia idea. Armamento: per ora ho progettato tutto con piko A senza massicciata per la facilità di geometria... ho inserito gli sgancia vagoni da remoto della roco (anche se per lo sganciamento ho più opzioni tra cui scegliere e anche su questo ho parecchie domande da fare!).
Questa è la lista dei rotabili prevista al minimo:
reversibili: ALe 801, ALe 803, Ale 601, etr 250 arlecchino, Aln 668, Aln 663, E646 con 4/6 carrozze MDVC
loco elettriche passeggeri: tartaruga, caimano, tigre, E646 (grigio verde)
loco elettriche merci: E626, E 636, E 645, E428
loco diesel: D143, D445, D245
ci sarà anche una E424 con centoporte e/o corbellini
Le formazioni reversibili (a parte la navetta MDVC) sono tutte corte (al massimo 4 carrozze) e si muovono con una logica punto a punto (tra le stazioni in vista A e B e le nascoste F e G..
I 4 merci partono dalla stazione fantasma H mentre i 4 passeggeri partono dalla nuova stazione fantasma al piano inferiore. Come potete vedere le possibilità di itinerario sono molto ampie (tenete presente che il binario di corretto tracciato della stazione A lo ho separato dalla stessa trasformandolo in binario di parata, in modo di poter scegliere se entrare in stazione o transitare velocemente. Per quanto riguarda l'automazione sono orientato verso il sistema zimo con gestione tramite pc (mi sembra quello che risponde meglio alle mie esigenze di programmazione itinerari e anche in relazione a frenata e accelerazione ).


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 5:54 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9199
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Pan-tografo ha scritto:
Al momento il progetto è inserito in una stanza di 7m per 12m (se devo sognare tanto vale farlo in grande :D ). Il massimo delle composizioni che possono circolare e di circa 284 cm. Tenete presente che sono abbastanza flessibile sulla riproduzione della realtà... o meglio: ci sono cose che non posso tollerare nel mio plastico (curve strette in vista, effetto anello con treni che vanno e tornano dopo pochi secondi) e altre che non mi disturbano affatto (binari codice 100, composizioni più corte o di fantasia). Il centro concettuale del plastico sono le manovre di composizione e scomposizione dei convogli sia merci che passeggeri affiancate a una circolazione più o meno automatizzata nel resto del diorama. Per farvi capire il progetto vi invito a vedere "magia su un plastico 80 per 160 sul portale "scalaenne"... da quello schema ho tratto ispirazione per il mio progetto.


Un plastico 7x12m=84m2 equivale alla superficie di un appartamento, e neanche piccolissimo...
Superfici del genere sono alla portata di pochi...Perfino i club raramente dispongono di una tale superficie da adibire a plastico.
E anche avendo a disposizione una superficie del genere, occorre tantissimo denaro, tantissimo tempo e tanta tanta determinazione e costanza.
Plastici medio-grandi, come San Satiro ( che mi piace tantissimo... :) :) :) ) di Riccardo Alberoni difficilmente sono il frutto del lavoro di un singolo appassionato, ma vengono costruiti da un piccolo gruppo di amici in un lasso di tempo piuttosto lungo.
Non solo, maggiore è la grandezza e complicazione, maggiore è la manutenzione necessaria.
Personalmente, se proprio debbo sognare, in una superficie come quella da te ipotizzata ragionerei di un plastico tedesco in 0, o americano in 0n3 o in IIm.
Rimanendo più sul concreto, ti consiglieri di cominciare costruendo un qualcosa di modulare che possa poi essere inserito anche in un plastico più grande.
Ad esempio, dato che ti piacciono le manovre ( pure a me... ), potresti realizzare una stazione di testa a moduli. Aggiungendo altri moduli per ottenere un anello di ritorno o una seconda tazione di testa puoi ottenere un qualcosa di operativo e di divertente con un investimento piccolo in tempo e in denaro.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 11:47 
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bigboy60 ha scritto:
Un plastico 7x12m=84m2 equivale alla superficie di un appartamento, e neanche piccolissimo...

Ciao, omonimo.
Nei sogni i mq non costano nulla.
Ed i sogni sono l' antesignano di quello che oggi chiamiamo pomposamente simulazione.

Bene, quindi sognare, specie per i giovani, che hanno tanto tempo davanti e ancora tante possibilità.
Ed hanno anche tanta versatilità, ovvero la possibilità di cambiare ipotesi.
Questa, invece, è una cosa che noi "vecchietti" (io, tu, no perchè sei ben più giovane di mè, forse un anno) potremmo imparare con frutto.

Frà l' impianto megagalattico, summa dell' alfa e fino all' omega che rappresenti tutto lo scibile ferroviario, ed un piccolo diorama lungo 50 cm, non è necessario scegliere.
In momenti diversi, e vedo alcuni che lo fanno assieme, si può fare l' uno e l' altro.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 12:23 
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Nome: Fulvio Liberati
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Arguta osservazione da parte di Stefano... i sogni di ieri sono le simulazioni di oggi! Avevo pensato di prendere un gioco per pc (transport fever 2...non so se lo conoscete) per provare a simulare il mio plastico immaginario ma ho lasciato perdere. In realtà in futuro potrei dover prendere un magazzino per il mio lavoro... se accadesse ho già pensato di destinarne una parte alla costruzione del plastico... a quel punto la reale disponibilità di spazio mi porterebbe ad un progetto realistico... ma finchè è solo un esercizio di fantasia perchè limitarsi? Per questo ho chiamato la discussione "il plastico dei miei sogni"... e confrontarmi con voi esperti sul campo mi permette di affinare una serie di dettagli che solo chi ha esperienza pratica può conoscere. Per esempio: in un plastico da manovra i ganci e gli sganciamenti sono fondamentali... ho letto e visto molto sull'argomento e per quanto riguarda i convogli merci sono propenso ad adottare i kadee che permettono il pre-sganciamento e la manovra a spinta (una sella di lancio per il tiro al bersaglio non può mancare nel mio sogno!)... qualcuno di voi li usa o li conosce per esperienza diretta? Ho visto che basta un magnete sotto i binari per operare lo sganciamento... è vero? E' un sistema affidabile?


Ultima modifica di Pan-tografo il lunedì 9 agosto 2021, 12:32, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: lunedì 9 agosto 2021, 12:30 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
Messaggi: 18
Invece per quanto riguarda i ganci per i convogli passeggeri ho più dubbi... la prima qualità indispensabile è che siano corti... la seconda è che si possano sganciare in qualche modo senza intervento manuale. Quindi la domanda è questa: esistono ganci corti che funzionino come i kadee? Ovvero che abbiano una fase di pre-sganciamento? Ho letto che i ganci corti roco e fleischmann sono i migliori e più usati... ma permettono facili sganciamenti per scomporre e ricomporre convogli?


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