ste.klausen21 ha scritto:
Ciao Pan-tografo,
vorrei fare un discorso che verosimilmente apparirà antipatico.
E' una mia personale opinione sui plastici e te la espongo in riferimento ai disegni che hai mostrato.
Solitamente è uso distinguere i plastici in due filoni :
- riproduzione concettuale : il plastico svolge le funzioni per cui è pensato, anche se non necessariamente si presenta come si presenta la realtà
- riproduzione puntuale : il plastico è fatto come una certa realtà o, in altri casi, come potrebbe esistere nella realtà (seguendo i regolamenti e le tecniche reali)
Ognuno sceglie liberamente, spesso inconsapevolmente, quale dei due filoni seguire.
Ci sono anche forti lotte verbali frà alcuni di un filone ed altri dell' altro per stabilire quale sia giusto.
Se appagano le aspettative, sono giusti entrambi, ma non è possibile fare un compromesso. Spingendo per evidenziare il proprio obbiettivo, inevitabilmente si andrà in una o nell' altra direzione.
Esempio del primo filone sono i tracciati posati occasionalmente per terra. A volte possono essere anche complessi, ma solitamente vengono realizzati in funzione dei movimenti da ottenere, dello spazio utilizzabile e .. della quantità di binari disponibili.
Anche plastici fissi vengono realizzati così.
Esempio del secondo sono quei plastici per i quali si inizia studiando la realtà e cercando un impianto che possa stare nelle dimensioni disponibili, spesso con piccoli o meno piccoli adattamenti di misure o di configurazione.
In entrambi i casi le dimensioni disponibili sono sempre troppo piccole. Ciononostante, alcuni riescono a fare impianti di 3 x 1.5 o 5 x 2 metri, adatti a treni di qualche metro, utilizzando vari accorgimenti.
Vorrei far notare in modo particolare questo aspetto con una semplice divisione matematica :
- lunghezza del treno più lungo / lunghezza totale del plastico
per esempio :
- lunghezza treno 2.5 metri / lunghezza plastico 4.5 metri = 0.6 : è già un buon risultato
- lunghezza treno 2.2 metri / lunghezza plastico 12 metri = 0.2 : non è sbagliato, ma dice che lo spazio è usato con densità di 1/3 rispetto all' altro sopra, oppure che con la stessa densità dell' altro , potrebbe gestire treni di 6 metri !
Ecco, allora, gli accorgimenti.
Il primo di essi è di usare binario flessibile per potersi adattare allo spazio. Così facendo si potrà realizzare una stazione di una certa lunghezza, posta in diagonale o in curva. La curva a largo raggio consente di allungare il binario senza allungare lo spazio occupato in lunghezza.
Un altro è di usare gallerie, e porre in zone non visibili le curve strette in cui i rotabili lunghi spancerebbero vistosamente e sbandiererebbero, fino a mostrare gli intercomunicanti.
La creazione di zone di servizio per immagazzinare convogli e mandarli in vista solo quando richiesto, è un accorgimento che stai già predisponendo. Tieni conto, però, del tempo necessario al convoglio per portarsi dalla zona di servizio alla zona in vista. Occorre forse accorciare alcuni percorsi.
Infine, nei plastici fissi, indipendentemente da quale dei due filoni si voglia seguire, c' è una regola stringente.
Il braccio umano arriva a toccare fino al massimo a 50.. 70 cm dal corpo ed arriva ad operare al massimo fino a 30 .. 50 cm.
Nel progettare il plastico occorre che il binario più lontano dall' operatore non disti più di 50 cm, così che rimettere sui binari un veicolo o dare una spintina ad un convoglio risulti operazione rapida e semplice. Non succede quasi mai, ma un treno può decidere di non prendere corrente in qualsiasi punto, compresi quelli mal accessibili.
Anche in fase di costruzione è necessario che tutti i punti siano accessibili. Per alcune parti, per esempio del paesaggio, si può fare in modo che siano smontabili a blocco per lavorarli a parte.
In poche parole :
- immagina come vorresti il tuo plastico una volta finito. Se nell' immagine c' è un paesaggio, se i binari non prendono più del 30% dello spazio, se vorrai fare foto realistiche, allora devi già pensare a queste situazioni nel disegnare il piano binari.
- immagina come opereresti sul plastico, anche in dettaglio. Simula nella tua mente lo operazioni e controlla se sono tutte agevolmente fattibili
- pensa a quali movimenti, anche in contemporanea, vorresti che avvenissero. Ed immaginali svolti sul plastico. Se non farai un solo movimento per volta (manovra, transito, fermata di treno in stazione, ...), allora potrà essere utile un programma di circolazione. Questo richiede alcune particolarità tecniche nell' impianto
Stefano Minghetti
I tuoi interventi non sono affatto antipatici... direi piuttosto molto utili Sicuramente il mio progetto appartiene alla prima categoria... non credo che un tale schema di binari trovi riscontro nella realtà (anche se per fare la stazione mi sono ispirato a uno schema che ho trovato su treno.org). Per quanto riguarda l'accesso ai binari ho previsto 2 botole nella parte in vista, una vicini al F.V. dove ci sarà un parcheggio e una nella zona libera sopra lo scalo merci. Anche le stazioni fantasma dovrebbero essere raggiungibili ( ho fatto un altro progetto simulando i telai e le tavole di appoggio per farmi un'idea del numero e delle dimensioni delle stesse e per avere anche un'idea dei materiali che dovrei prendere). Per l'automazione del plastico ho pensato al sistema zimo... con sensori di presenza (il pc all'accensione legge tutte le posizioni di scambi, semafori e locomotive)... ma anche su questo tema ho bisogno di consigli e chiarimenti (per esempio come funzionano i sensori degli aghi degli scambi? Esistono scambi già dotati di sensori o bisogna modificarli?). Grazie per i tuoi contributi... sono molto utili sia concettualmente che praticamente.