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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo plastico in H0
MessaggioInviato: venerdì 20 agosto 2021, 21:38 
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Nome: Emilio Totaro
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Ultima modifica di Emilio T. il lunedì 31 marzo 2025, 18:29, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo plastico in H0
MessaggioInviato: sabato 21 agosto 2021, 12:58 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2020, 16:37
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Emilio T. ha scritto:
Luca-62 ha scritto:
Veramente io l’ho fatto (con la procedura descritta) per il mio “Solis”, senza coinvolgere la moderazione.
Prova…


Sei stato più bravo di me, io non sono riuscito

Ciao


confermo che funziona! Ora attendo suggerimenti. Ho anche fatto una versione alternativa tutta su un unico piano in modo da evitare rampe o strutture troppo complesse da realizzare. In questo modo ho ottimizzato anche la quantità di binari da utilizzare.

Nella stazione di testa ci sono due binari servizio viaggiatori che possono utilizzare anche un binario tronco con le automotrici. Mentre ci sono altri due binari tronchi per il magazzino merci e per il deposito locomotive. Completa il tutto una rimessa/officina a due binari. Il traffico merci è prevalentemente composto da legname, ma vengono trasportate anche altre merci per rifornire i vicini villaggi.
Nella stazione di destra invece vi sono due binari dedicati al servizio viaggiatori, un piccolo scalo merci a due binari e una piccola rimessa a servizio della stazione. Il tutto è completato da una cartiera (sullo sfondo) raccordata direttamente alla ferrovia; la cartiera dispone di due binari e un'asta di manovra.
Sia a destra che a sinistra del plastico ho messo un cappio di ritorno. Lo spazio tra le due stazioni è occupato da una stazione ombra, forse troppo grande, che potrei rimpicciolire per dare più spazio al paesaggio.


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scaffale in scala n_bis.jpg
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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo plastico in scala N
MessaggioInviato: sabato 21 agosto 2021, 19:51 
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Non mi sembra una grande idea avere una stazione che si richiude su un semplice cappio, riduce troppo le possibilità di esercizio. E la parte centrale del plastico occupata da una stazione di servizio, mi convince ben poco.

La mia idea: due piani, due elicoidali alle estremità, stazione nascosta unica sotterranea di grande capacità collegata a due cappi concentrici agli elicoidali (ovviamente gli elicoidali sono inscritti nei cappi) per girare i convogli da qualsiasi direzione di provenienza in qualsiasi direzione di partenza. Al piano a vista un paio di stazioni di transito (la rete italiana è fatta perlopiù a rete, le stazioni di testa sono proprio pochine), collegate a piacere tra loro. Per dire, si può tracciare un impegnativo tratto montano con tornanti ed elicoidali che richieda la spinta in coda dei convogli più pesanti: un modo per allungare il tempo di percorrenza, utile se si vuole praticare un esercizio a orario, e per aggiungere interesse operativo per le manovre. Poi si possono aggiungere anche raccordi nelle varie stazioni, per ravvivare ancora l'interesse.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo plastico in scala N
MessaggioInviato: domenica 22 agosto 2021, 10:19 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2020, 16:37
Messaggi: 28
Bomby ha scritto:
Non mi sembra una grande idea avere una stazione che si richiude su un semplice cappio, riduce troppo le possibilità di esercizio. E la parte centrale del plastico occupata da una stazione di servizio, mi convince ben poco.

La mia idea: due piani, due elicoidali alle estremità, stazione nascosta unica sotterranea di grande capacità collegata a due cappi concentrici agli elicoidali (ovviamente gli elicoidali sono inscritti nei cappi) per girare i convogli da qualsiasi direzione di provenienza in qualsiasi direzione di partenza.


Seguendo il tuo suggerimento ho modificato il piano zero come da immagine qui sotto. Per ragioni legate alle misure dello scaffale e per meglio gestire la parte superiore, ho inscritto solo il cappio di dx con la sua elicoidale. Mentre a sinistra li ho disaccoppiati. La stazione di servizio è stata allungata per occupare un'estensione maggiore. sulla configurazione faccio affidamento a voi. Ho pensato di utilizzare i binari 1 e 6 come transito, mentre gli altri binari alternati per direzione di marcia, opportunamente sezionati per il ricovero di più convogli e per la sicurezza. Ogni binario di ricovero è lungo 1560mm circa.
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Bomby ha scritto:
Al piano a vista un paio di stazioni di transito (la rete italiana è fatta perlopiù a rete, le stazioni di testa sono proprio pochine), collegate a piacere tra loro. Per dire, si può tracciare un impegnativo tratto montano con tornanti ed elicoidali che richieda la spinta in coda dei convogli più pesanti: un modo per allungare il tempo di percorrenza, utile se si vuole praticare un esercizio a orario, e per aggiungere interesse operativo per le manovre. Poi si possono aggiungere anche raccordi nelle varie stazioni, per ravvivare ancora l'interesse.


Sul piano a vista ho spostato verso l'alto la stazione nella L (che prima era prevista di testa) mantenendo praticamente inalterata la configurazione dei binari. Ho collegato le due stazioni con un tratto abbastanza semplice che sulla parte frontale presenta un passaggio su ponte per poi rientrare in galleria e giungere alla seconda stazione. Come dicevi tu si potrebbe implementare un discorso ad elicoidali per salire di quota ed aumentare i tempi di percorrenza: al momento però ho pensato ad una soluzione più semplice.
la stazione di destra è rimasta inalterata rispetto a quanto proposto nel post precedente.
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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo plastico in scala N
MessaggioInviato: sabato 28 agosto 2021, 15:20 
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Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Meglio usare curve più larghe ed evitare gli scambi tripli.


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