Ciao,
pure secondo me il cartello del telefono pubblico andrebbe messo in corrispondenza della porta di ingress al bar, in basso. Per logica indicherebbe il punto dove entrare per trovare quell telefono

Qualche esempio al vero...

Mi allaccio a questo messaggio per dire che agavi e fichi d'india sono spesso riprodotte sui plastici e diorami.
Questi sono addirittura in scala N e me li sono fatti stampare in 3D da un laboratorio artigianale.Ormai con il 3D si è raggiunta una qualità eccezionale

Meraviglioso.
Complimenti.

Maurizio

Grazie a tutti per consigli e critiche, vedrò per quale soluzione optare!



Stefano l'insegna c'è a fianco della porta, ma nelle foto postate si vede poco

Per il cartello ho stampato due immagini delle dimensioni di circa 5mm sulla solita carta adesiva, ho applicato sopra dello scotch per renderlo meno opaco e le ho ritagliate con la pinza per forare.
Come supporto ho utilizzato un pezzo di un kit dei lampioni di Simplon Model con le dimensioni giuste per il cartello ( il resto del kit l'avevo utilizzato per realizzare il banco a leve della stazione )



Pensare che questi li spacciano per la scala 1/100

TETTI (parte 1)

Prima di posare le vere e proprie tegole, ho iniziato la posa dei supporti per i tetti utilizzando il forex. Buona parte dei tetti saranno amovibili per poter effettuare la manutenzione o le modifiche all'interno delle case.

Eh vabbè, ma qui siamo di fronte ad un'opera d'arte....

Complimenti.

Emiliano

Vero!Questo tipo di realismo è molto raro da riscontrare in altri lavori...Ecco, quando uno è bravo davvero lo dimostra anche in poco spazio, non c'è bisogno di inchiodare chilometri di binari

Loris va ben oltre un' eccezionale bravura "tecnica", ha anche un raro senso artistico.
La prima la puoi affinare, il secondo o ce l' hai di tuo o non ce l' hai...
Saluti
Stefano.

Condivido al 100%

Aggiungerei che so fare bene le foto e usare i filtri per nascondere tutte le imperfezioni e le porcate che faccio

Comunque ci sono lavori che seguo, sia qui sul forum che altrove, decisamente fatti meglio che sminuiscono di brutto il mio plastichino

L'umiltà è un raro e grande pregio.
Complimenti ANCHE per questo.
Ciao
Mario

Erano realistici anche scoperchiati, pareva una scena tipo post-terremoto.

Grazie a tutti

TETTI (parte 2)

Le grondaie sono state autocostruite con carta e attak liquido, così come per la chiesa e la stazione; qui di seguito ho fatto un piccolo tutorial:



Si vernicia di tempera marrone un lato del foglio di carta (anche sommariamente)




Si ritaglia un pezzo di carta delle dimensioni della larghezza del tetto per circa 1,5 cm di altezza




Si gira il foglio dalla parte bianca e si segnano due riferimenti ( che ho evidenziato in rosso e verde ) a distanza di 1,5 mm l'uno dall'altro, dopodiche si tagliano a circa 45° gli angoli superiori a partire dal riferimento verde




Si prende un righello e lo si posiziona sul riferimento rosso, dopodichè si piega il foglio di 90°






Si incolla con colla vinilica la grondaia sul supporto del tetto portando il riferimento verde a filo del supporto




Una volta asciutta la colla vinilica si aggiusta leggermente la grondaia piegandola verso il basso utilizzando le unghie seguendo il supporto del tetto (altrimenti potrebbe risultare leggermente "impennata")




Si prende un altro pezzo di carta verniciato su un lato e con una pinza per forare si creano dei cerchi da 2,5 mm, dopodichè con un taglierino di tagliano in due.




Adesso arriva la parte più complicata del lavoro: si prende con una pinzetta il pezzettino di carta appena tagliato e lo si bagna con un pochino di attak liquido (non gel!); per questo operazione faccio preventivamente cadere una goccia di attak su un cartoncino in modo da poterci pucciare il pezzo di carta; non bisogna esagerare altrimenti questo si attaccherà alla pinzetta. Il pezzo di carta verrà posizionato ai lati della grondaia e si aspetta che la colla faccia presa



Una volta incollati tutti i pezzi laterali si bagna completamente la grondaia di colla attak liquido in modo da renderla dura; una volta asciutta la si vernicia anche sopra di tempera marrone.

Faccio i miei complimenti all'autore per l'idea originale e per i dettagli che sta realizzando.
Però ci sono due cose che non mi piacciono proprio.
Una è il ponte Kibri, che per quanto piuttosto dettagliato e ben sporcato, presenta un errore di base nello stampo, ovvero le murature curvate. Orbene in qualsiasi ponte ad archi, per la sua tecnica di costruzione, ciascun arco presenta il frontale piano che si incastra con un angolo definito dal raggio di curvatura sulla frontale del successivo arco.
Per farla breve, in pianta, il ponte presenta due rette spezzate parallele, non come due raggi concentrici.
Per un'opera di pregio come questa, sarebbe stato meglio un'autocostruzione di un ponte con tipologie FCL e non l'utilizzo di un kit commerciale con i suoi limiti.
L'altra cosa è il sagrato della chiesa: mi lascia molto perplesso il fatto che le FCL, anzi la MCL, alla costruzione della ferrovia realizzasse un capolinea in pieno centro di un paese di piccole dimensioni come quello riprodotto, anzi addirittura a ridosso di un imponente cattedrale stile Acerenza. Basta vedere dove si trovavano e si trovano tuttora le stazioni FCL, a km di distanza dai paesi, ad esclusione di Avigliano Città, adesso inglobata nel tessuto urbano, ma alla costruzione posta in piena campagna...
Personalmente avrei concepito il diorama con il paese, la cui riproduzione è splendida, solo con un tratto di piena linea che passa ai piedi del paese, con un paio di gallerie e una fermata urbana, stile Catanzaro o Potenza, non riproducendo la stazione ed ipotizzandola in zona periferica.