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 Oggetto del messaggio: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2022, 8:32 
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Da un po' di tempo ho in mente questo quesito.
E' in corso il progressivo attrezzaggio, con successo, del SCMT sui mezzi storici, con un investimento non indifferente; però, la rete sta venendo progressivamente attrezzata col sistema ERTMS, per adesso in sovrapposizione al SCMT, ma nel giro di qualche anno (cinque? Dieci?) i segnali di linea sono destinati a sparire. Non c'è il rischio di riuscire far circolare i mezzi solo per pochi anni per poi dover procedere ad un nuovo (costoso) attrezzaggio, pena l'impossibilità di circolazione?
Forse, l'ERTMS è già predisposto nel sistema installato ed è implementabile cambiando solo i captatori?
Una volta che saranno spariti i segnali non potranno più circolare le macchine a vapore. So che in Svezia è stata recentemente attrezzata una macchina con sistema similare al nostro SCMT (in modo tutt'altro che semplice) e anche la Tornado inglese è attrezzata o perlomeno predisposta con vari sistemi di sicurezza, tra cui ERTMS.
Quindi, anche per questi mezzi, come si mette?


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2022, 13:00 
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La risposta non è semplice sia per motivi tecnici sia per motivi logistitici.
Ma andiamo per grandi linee:
- le apparecchiature che ora vengono installate si possono interfacciare sia a SCMT sia a ERMTS, è sufficente installare i relativi captatori e antenne
- per i veicoli motori privi di spazio è necessario utilizzare un veicolo appoggio di servizio, esempio potrebbe essero lo stesso che contiene il generatore per REC e altri servizi (però poi bisogna girare la composizione ad ogni fine corsa, o avere sempre doppia coppia di macchina e carro in DTS)
- che i segnali odierni spariscano su tutte le linee nel giro di 10 anni, direi che sarebbe quasi un miracolo
- salvo casi eccezionali, in futuro i treni non attrezzati circoleranno solo su poche linee, o solo turistiche o con un regime specifico di circolazione dove su una tratta ben estesa in linea c'è solo quel treno (cosa pure già presente nell'attuale regolamento di circolazione)
- se tanto mi da tanto i treni a vapore presto sparirano o si ridurranno al lumicino, le caldaie hanno un problema fondamentale, accenderle per poche ore e poi tenerle frede per giorni o settimane porta alla stessa usura di 10 anni servizio continuo in due (e la mancanza di macchinisti 24h vapore fa il resto, come vediamo già oggi).

Sorvoliamo poi sul fatto che il treno storico, di fatto al 95% è roba da gitanti della domenica che vogliono vivere un viaggio sulle 100P (il trenino del far West :( :roll: ) e dove poi l'obiettivo finale è la tipica mangiata di polenta e salsiccia alla meta del viaggio.
Magari poi hanno successo i treni per i mercatini di Natale, ma al gitante non importa se sono 8 Ale 601 piuttosto che 8 serie 1946, non le distingue, e una volta a casa manco si ricorda il colore della carrozzeria.

Il treno è storico caso mai per gli appasionati, ma pre chi lo fa è un modo come un'altro per fare cassa, a prescindere dai proclami.


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2022, 18:56 
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Marco per quanto riguarda il deterioramento delle caldaie delle macchine a vapore non è così semplicistico come lo hai descritto tu. Quando le accensioni, l'accudienza e la condotta, seppur per periodi saltuari e di breve durata sono svolte in maniera corretta (vedi la 640 003 che circola tutt'ora) la durata delle stesse è paragonabile a quando erano in servizio corrente. Tieni conto che piccoli guasti (rottura di un tirante, di un inettore ecc. ) capitavano anche quando le macchine erano utilizzate tutti i giorni.
Carlo


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: venerdì 4 novembre 2022, 23:45 
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Infatti a mio parere, sarebbe meglio se non mettessero nulla almeno sui Rotabili a vapore....


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: giovedì 17 novembre 2022, 19:26 
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Sui rotabili a vapore non verrà installata acuna apparecchiatura tipo SCMT ERMTS.


Ultima modifica di CARLO PEZZINI il mercoledì 23 novembre 2022, 18:00, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: domenica 20 novembre 2022, 19:57 
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Ve lo immaginate alle possibili conseguenze se il sistema intervenisse a bloccare una locomotiva a vapore in galleria?


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: giovedì 24 novembre 2022, 23:33 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Caro Marco 58... rassegnati che le caldaie delle loco a vapore non hanno proprio alcun problema per le accensioni, neppure se queste sono ravvicinate, basta farle nel dovuto modo che non si"usura" proprio nulla! Ti devi rassegnare pure sul fatto che la trazione a vapore andrà a sparire o si ridurrà al "lumicino" :lol: :lol: :lol: E' dagli anni '30 che svariate generazioni di "teste di kapra" ne profetizzano la fine ma vedi le 640/625/740/685 (e ci metto pure 741,) malgrado problemi e acciacchi del parco di Fondazione, continuano tranquillamente a "sfumazzare" "su e giu" con le loro "carrozzette centoporte" che in modo tanto pittoresco hai descritto. Ottima la risposta,poi, che ti ha rifilato Pezzini, sull'argomento e tanto basta: sicuro che avrà colmato le tue forse scarse conoscenze sul vapore.... Quanto ai "gitanti della domenica" che sono "affezionati alle abbuffate di polenta & salciccie" ti ringraziano sentitamente per la grande considerazione e stima che ne nutri...Sai svariate migliaia di persone, in genere famiglie a cui forse piacciono i posti che i treni storici fanno vedere e la "storia" che i rotabili raccontano magari tramandata alle generazioni future , tutto ridotto per te a "magnoni epicurei semi "rincitrulliti" perchè incapaci, arrivati a casa di ricordare su cosa hanno viaggiato" .Fantastico vedere pure la stima che nutri per accudienti e volontari che quei treni li fanno vivere.....Un applauso Marco! Davvero!


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: sabato 26 novembre 2022, 19:30 
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Signori, un conto è la passione e la volontà, una cosa diversa è la realtà.
Voi parlate da persone che mettono davanti a tutto la sola passione, io metto la tecnica e i tecnici, e sui tecnici ho età e esperienze tali da dirvi: ci vediamo fra 5 anni, se non prima.
Se tanto mi da tanto si spegneranno anche le caldaie fisse, non solo quelle mobili, e non c'entrano l'inquinamento o la mancanza di combustibile.

Che poi su una locomotiva a vapore ci mettano del'elettronica vorei ben vedere, e prendere a calci nel posteriore chi insiste.
Ma che qualcuno voglia un veicolo attrezzato con elettronica ... di fatto ci hanno già pensato, non c'è bisogno che io suggerisca.


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: sabato 26 novembre 2022, 21:59 
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Caro Marco.... e che risposta sarebbe? "Se tanto mi da tanto"..., "si spegneranno le caldaie fisse" ... " ci vediamo tra 5 anni" ( 5? perchè non 2 o 10? :shock: Bohhh) Mi perdoni, Marco ma la risposta tanto "tecnica" non è! A me sembra molto "ideologica" e del tutto priva di conoscenza su cosa significhi la parola "appassionato" in questo caso di ferrovie. Poi le dice, pure male, perchè il "sottoscritto" è veramente un pò "tecnico" e ....almeno dal 1990 avendo frequentato officine ferroviarie e gestito anche altri contesti che hanno a che fare con i mezzi d'opera e le quinquennali con la Road Map che sotto il profilo normativo le governa,qualcosa sa per davvero.... Essere "appassionati" non significa essere "decerebrati" o semplicemente sottovalutare rischi e problemi che costellano la gestione operativa di un parco di rotabili storici e neppure non prevedere quanto potra' accadere sotto il piano normativo non fra 5 anni, ma almeno 10 ! La sua non è una risposta o almeno, lo è per chi non riconosce che i rotabili storici sono per prima cosa un patrimonio culturale da preservare, valorizzare, utilizzare e consegnare alle generazioni future. Il successo di Fondazione ( piaccia o non piaccia a qualcuno) è eclatante e dimostra quanto cultura e storia della ferrovia possano dare non solo a chi è cultore di questo settore ma anche a chi questa attenzione la riserva al paesaggio,al patrimonio monumentale italiano, alla valorizzazione del territorio e alla sua conservazione, al turismo in tutte le sue mille forme.Quindi, si rassegni ! Se è di zona emiliano romagnola, le consiglio un bel bicchierozzo di vino rosso,alle considerazioni fatte( nel pieno rispetto della sua opinione, ci mancherebbe) Stia certo che continueremo per altri 100 anni , almeno, a fare i nostri "barbecue" ( le salcicciate), a pilotare inquinanti macchine d'epoca, ad andare in gita sul lago (svizzero) con battelli a vapore e a far correre le nostre vaporiere anche sui nodi principali, forse con loco dietro dotata di SCMT o altri dispositivi, forse attrezzando anche le vaporiere ( quelle tedesche avevano l'INDUSI) Poi, non è che pure per le vaporiere non si possa applicare un sistema di controllo attivo che possa agire sul freno in automatico e magari sulla valvola Zara, chiudendola....Alla fine la tecnologia trova sempre delle risposte...Invece nulla si può contro l' "ideologia"....Rinnovo i saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: sabato 26 novembre 2022, 23:34 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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La mia non è polemica, ma solo una disamina della realtà, ovviamente per chi la vede diversamente è una provocazione.

Se io fossi ideologo, le ferrovie con solo treni a vapore esisterebbero ancora e non come evento da turista del treno del far west, mi spiace ma da appassionato non vado più per evitare di sentire queste frasi anche da appassionati (così dicono loro).

Così come crederò alla cultura ferroviaria, quando vedrò, un treno di carrozze tipo 1920 dietro ad una 685 089 che si fa una unica tirata Milano-Torino, oppure alla 685 196 a Vienna facendosi a tutta velocita Salisburgo-Vienna sotto una bufera di neve, con stupore degli austriaci (che gli fecero trovare sempre il verde), e se ricordo bene era l'unica locomotiva a vapore funzionannte ancora a carbone e non a nafta.
Sorvolando sulla normale marcia a 100 km/h della 640 121.
Ci crederò quando vedro ancora la 625 100 tirarsi dietro il suo treno di 5/6 carrozze + una E 626 spenta e una D 445 con il diesel a minimo e il macchinista che guarda il paesaggio al tramonto.
Ci crederò quando vedrò ancora veicoli in castano-isabella sulla Fidenza-Salsomaggiore.
Ci crederò quando i progetti approvati già dai primi anni '90 saranno veramente diventati realtà (che per rifare un ponte ferroviario bisogna usare il codice della strada e non le norme contro le alluvioni).

Ma eviterei anche di colorare "fuori ordinanza" veicoli per il godimento dei turisti paganti.
Eviterei di far trovare la banda e il venditore di souvenir all'arrivo del treno, e le autorità con solito discorso: fateli fuori dalla stazione, almeno lontano dai binari che sono la ferrovia.
Eviteri mille discorsi sull'utilità del treno ... e poi ci metto il bus perchè non ho il macchinista o il capotreno di riserva, o l'addetto non ha pulito il finestrino. O addirittura manca il DCO!
Eviterei di chiudere la linea con scuse ridicole, e poi arriva Fondazione e ci mette i milioni per 3 treni all'anno, alla fine sono soldi anche miei.

La tecnologia? l'ho applica e tante volte fatta per 45 anni, spesso anche fuori dalle righe, ma e poi è diventata normalità, ma dove non serve non serve.
E voglio vedre riiuscire a mettere un treno viaggiante a 60km/h su una linea dove quello che va piano viaggia al doppio, e ne passa uno ogni 5 minuti.
E guarda caso tutte le linee dove nei festivi si potrebebro fare treni storici, e che magari portano a tante località piene di storia e pure dietro casa, sono chiuse all'esercizio.
Sorvolando pure sul fatto che per mettere i pali della TE bisogna chiudere la linea.
Se tutto questo deve fare chiudere gli occhi solo per la passione, l'ideologia non c'entra nulla, se credi nella ferrovia tutto questo vuole criticato, ovviamente costruttivamente, ma nello stesso tempo bisogna essere realisti, per ogni 10 volontari di oggi, domani saranno 1 e dopodomani 0,2.

Eviterei di raccontare cosa fanno i volontari, quando la maggior parte, per legge e per comodità del sistema deve stare fuori perchè non ha i soldi e/o tempo per strutturarsi adeguatamente.
Certo come si faceva prima della 81/2008 era inenarrabile (e le norme c'erano già dal 1955), ma da una estremità all'altra.
Poi su certe forme di volontaritato "appassionato" ci sarabbe da scrivere una enciclopedia.

Io per ragioni di lavoro non ho mai potuto dare disponibilità certa a nessuna forma di volontariato, o era che avrei tempo, il passato è ancora purtroppo presente. Ma di storie di volontario ho notizie sempre fresche (e non richieste) da chi mi dorme accanto, quindi evito.
I volontari servono, ma non sono indispensabili, e spesso manco necessari, ci sono cose dove servono solo i professionisti.

Ma giusto per statistica i veri volontari attivi in siti ferroviari oggi quanti sono? E quanti erano prima della 81/2008 e di Fondazione?
Eviterei di citare i volontari di altre categorie che girano attorno al treno, senza offesa, ma per loro il treno è un mezzo non il fine, qui siamo appassionati di treni non dei mercatini di Natale.
Se mi fai il treno "storico" per Trento e Bolzano, o per Carpinone e Capracotta poi mi fai visitare i luoghi ferroviari, non le bancarelle in piazza o nel bosco.
Per me il treno è il mezzo con cui vivere la ferrovia, non fare il turista della salsiccia.
Se vado al museo e pago il giusto biglietto d'ingresso, idem deve essere per il treno e la ferrovia museo (che poi nel museo e nella ferrovia ci siano anche i ristoranti per i visitatori è un discorso diverso e ben venga).

Si nasce ciechi, ma se così non fosse essendo nato alle 10 di mattina alle 13 avevo già visto almeno un treno passare sotto le finestre, e come già scritto, da bambino ero solito sedermi sui cofani motore delle ALn 56 e 556 della FSF.

Poi anch'io faccio parte di una associazione di appassionati di: treni, ferrovie e trenini, e lì i discorsi sono gli stessi, adesso poi che siamo APS a tutti gli effetti.


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: domenica 27 novembre 2022, 12:01 
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marco_58 ha scritto:
La mia non è polemica, ma solo una disamina della realtà, ovviamente per chi la vede diversamente è una provocazione.

Se io fossi ideologo, le ferrovie con solo treni a vapore esisterebbero ancora e non come evento da turista del treno del far west, mi spiace ma da appassionato non vado più per evitare di sentire queste frasi anche da appassionati (così dicono loro).

Così come crederò alla cultura ferroviaria, quando vedrò, un treno di carrozze tipo 1920 dietro ad una 685 089 che si fa una unica tirata Milano-Torino, oppure alla 685 196 a Vienna facendosi a tutta velocita Salisburgo-Vienna sotto una bufera di neve, con stupore degli austriaci (che gli fecero trovare sempre il verde), e se ricordo bene era l'unica locomotiva a vapore funzionannte ancora a carbone e non a nafta. ...

In che senso, una provocazione ?
Al tempo del vapore, tutti i treni andavano a vapore, ma ai passeggeri non importava un fico secco.
Mia nonna mi raccontava di un breve viaggio in cui un vestito perfettamente bianco si era macchiato di puntini neri arrivati col fumo della locomotiva.
La sua cultura ferroviaria disse che non era contenta dei puntini neri.

Il carbone sporca anche oggi e vedo che per limitarne i problemi c' è anche una attenzione nella condotta del fuoco e della locomotiva.
E la conduzione della locomotiva, dall' accudienza alla corsa, è difficile come lo era ai tempi.
Cosa si è perso, in questo, della cultura ferroviaria ?

Non credo sia utile giudicare tutto in blocco.
I viaggiatori paganti, sono viaggiatori come 100 anni fa. Non sono appassionati di treni, anche se a volte si interessano.
Le salsicce nel tempio del vapore .. non vedo che problemi creino.
I volontari sono da ammirare, sia gli ASP, sia quelli che, da ferrovieri, hanno deciso volontariamente di mettersi nel settore del vapore. Far funzionare treni non è settore adatto a chi tira a far sera. Il vapore lo è ancora meno.

A me pare che i treni a vapore odierni abbiano molte più luci che ombre.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: domenica 27 novembre 2022, 19:10 
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Intanto grazie per la risposta che questa volta fa capire meglio il suo pensiero. Diciamo che la "partita" potrebbe essere chiusa efficacemente da quanto le ha risposto Minghetti ( Tra l'altro mi risulta ferroviere) ma visto che è rivolta al sottoscritto, sarebbe scortesia non commentare....

"La mia non è polemica, ma solo una disamina della realtà, ovviamente per chi la vede diversamente è una provocazione."

Io direi..."un pò una maleducazione". Riferita non solo a chi si dedica allo storico ma a tutti coloro i quali pagano un biglietto e frequentano i treni storici ( 200 mila lo scorso anno? Fossero solo 100 persone il concetto non cambia) Questi lei li "etichettata " nei termini che ha usato e non sto a citare ulteriormente. Però, non considera che queste persone sono di tutti i ceti e di ogni livello culturale e amano( non certo solo le salciccie che comunque non sono affare suo) questo tipo di attività con mille loro sensibilità che le sue affermazioni non rispettano affatto! Esse sono in sintonia con il resto del mondo dove treni storici di ogni tipo circolano da decenni finanziati da stati, fondazioni, organizzazioni no profit ecc. Sempre col supporto insostituibile del lavoro volontario di appassionati, semplici cittadini, ferrovieri attivi oppure in pensione: punto!

Ma lei nella risposta odierna è andato oltre e preso dal suo ragionamento ha reso evidenti motivazioni tutte personali, assolutamente prive di contesto tecnico e palesemente ideologiche.

Intanto la cultura ferroviaria è preservazione e poi restauro , tanto meno una composizione d'epoca! :lol: Non è un "trenino" "
amarcord" che circola sul plastico di casa a gusto del modellista appassionato appunto!!! Fantastico che nel tentativo di dare enfasi alla sua argomentazione, lei la presenta proprio come quella che farebbe, mi permetta, "l'appassionato di turno" che è focalizzato solo a questo aspetto!

Cultura ferroviaria, termine ampio che si applica a tutto il patrimonio, libri ,edifici, impianti fissi e poi rotabili, concerne il restauro più o meno filologico statico o funzionale di OGNI SINGOLO ROTABILE. Il rispetto del convoglio tipo con cui entrava in composizione viene dopo ed è relativo, può essere( giustamente) importante per l'appassionato di fotografia ferroviaria che vive di immagini! Senza dimenticare che le Fs da sempre, non gli ha mai fregato un tubo di fare composizioni coerenti perchè i treni servono per fare servizio. Si utilizza quello che c'è e quello che serve, ieri come oggi!

Oggi se i treni storici fanno servizio storico, utilizzano come "ieri" quello che serve! Non è cambiato NULLA! Poi l'appassionato, puro e semplice si può fare le sue "pippe mentali" Non c'è niente di male! Anzi! Ma non ha nulla a che vedere con la cultura ferroviaria! Lo Storico è un settore a se stante esattamente come i musei d'arte nazionale e i parchi tematici culturali. Questi sono regolati da norme specifiche che tengono conto di questo particolare utilizzo e lo regolamentano, applicandolo pure alle infrastrutture ferroviarie dedicate le quali se sono tratte ferroviarie entrano in questo contesto preservativo e museale

Poi, il suo periodare diventa un fiume in piena dove ha scritto talmente tanto e di argomenti tanto disparati tra loro che dimostrano o la volontà di buttarla in "caciara"( in confusione) non avendo nulla a cui rispondere, ( questo lo sa solo lei) Io sono entrato col GRAF di Roma a inizi anni 80 e visto che lei cita le Aln 56 e 556 io aggiungo che una 773 e una 772 + altra le ho acquistate per conto di quel gruppo e portate a Roma S.Lorenzo. La 772 attiva con 30 o 40 di noi dentro partiti da Ferrara P.Reno dopo che però il sottoscritto aveva lavorato "adeguatamente"per un mese(visti gli anni di accantonamento a Quartesana) per renderla marciante 8)
80 Km/h dentro la galleria della DD...verso Roma...Sorvolo sulle sue considerazioni di 640/685 che non capisco: cosa centra la velocità della 640 a 100 Km/h? Il carbone o la nafta? (tutte le ns. macchine vanno a carbone) La informo comunque, che a Roma,la 625 017 ( gli facciamo accudienza dal 2000) al ritorno da Orvieto,qualche anno fa, con 4 vetture e bagagliaio + 626 255 , portata di scorta(ci semplificava le manovre di inversione nei parchi e nei nodi), e aveva il REC, ce la siamo portata a Roma totalmente inattiva in quanto pioveva e dal detto bucato che poi abbiamo riparato, un pò d'acqua è caduta su un contattore e non è andata più in trazione. Siccome abbiamo gente con le"palle" in cabina, siamo arrivati con un poco di ritardo, questo si ,ma senza alcun problema. Ma potrei citare le 640 091 e 095 con tanto di vetture a carrelli 1920 e centoporte + carro F (si veda il video su youtube) transitare a Fabro forse con un pelo di più di 100 Km/h facendo Arezzo Pescaiola Roma S.Lorenzo senza nulla dietro, oppure le ns tante trasferte con la 017 a Cassino o in Abruzzo o al Sud....

Il tenore di quanto a scritto e la confusione col servizio commerciale che è una cosa e quello storico che è altra cosa, mi fa ritenere che le sue argomentazioni nascondono una sua delusione personale. Non è sempre facile entrare a far parte attiva di questo mondo dei volontari accudienti . La passione è un 'ottima premessa ma poi ci vuole attitudine a stare in officina assieme agli altri e abilità nell'usare le mani e a mettersi in gioco....Poi vengono anche le norme da rispettare e ci sono eccome! Le associazioni convenzionate come la mia RTVT, sono 14 in Italia e tutte svolgono un lavoro eccellente! Non serve essere "tanti". Serve essere "quelli giusti" e ci sono. Il resto è "fuffa" ecco perchè è meglio un buon bicchiere di Sangiovese alla tastiera di un PC.

Un cordiale saluto e mi scusi se mi sono permesso di commentare quanto ha scritto


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: domenica 27 novembre 2022, 23:43 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Bene la provocazione ha colto nel segno che volevo, cioè capire se la cultura ferroviaria, cioè la conoscenza delle ferrovie, non l'usarle a qualsisi titolo, può essere patrimonio di tutti o solo di pochi, e in quale misura.
Per me il volontario lo è nei servizi sociali e in quelli di emergenza, tipo protezione civile con anessi e connessi, gente disposta a mollare tutto e in due ore essere in strada e farsi 1000 km per soccorrere chi è in difficoltà.
Ci stà anche fare il volontario in evento ludico o/e sportivo dove a trarne beneficio è la collettivtà di un determinato luogo, e va bene anche per la saga della polenta e salsiccia, ma già per quella del tarftufo o del marrone DOP, lì non mi piace: i volontari sgobbano e qualcuno guadagna (dei soldi per me non mi interessa).
Certo per molti poter dire io c'èro e mostrare la foto vale più del premio Nobel.
Ecco da troppo tempo attorno alla "cultutra" del treno storico vedo queste situazioni, i volontari sgobbano e altri guadagnano, e al volontario resta la gloria effimera del io c'ero (magari pure anche "ah se non c'ero io").
E penso pure ai quegli ex appassionati/volontari in ambito ferroviario messi alla porta (e non sempre gentimente, e con morte di una associazione) con l'avvento della 81/2008 solo perchè non hanno potuto o/e voluto (e vale anche per l'oggi) l'importanza di adeguarsi. Chi non ha voluto, neache affrontare il problema e poi ha fatto polemica, mi fa storcere il naso. Di contro ci sono situazioni in cui i tempi e costi sono veramente tanti, e come ex titolare di ditta li conosco fin troppo bene.
Poi arrivano quelli come me (perchè non sono il solo, è che io lo scrivo tutte le volte che posso, anzi qualcuno mi stuzzica pure sapendo), che vanno controcorrente e mettono la mano per sollevare il tappeto: va da se che vengo guidicato come quello invidioso o che non capisce nulla del bene comune.
Poi però i fatti non mi danno torto.
In altri ambiti potrei dire, a se non c'ero io, ma se lo faccio è solo per prendersi in giro con conoscenti dell'ambiente oggetto del discorso momentaneo.
E sono stato anche fornitore del gruppo FS.

E non dimentichiamo che qualsiasi lavoratore è autorizzato a muovere le mani solo durante il suo turno ufficiale di lavoro, se torna dopo come volontario è un personaggio diverso, eventualmente può far valere, per es. la patente di saldatore, ma non l'autorizzazione a eseguire saldature.

Ha, su questi discorsi sono sempre i soliti a sentirsi chiamati in causa, anche quando il discorso non è esclusivamente generale.
Io provoco, anche a "per conto", ma c'è sempre chi ci casca e ricasca.

Oggi l'obbiettivo della mia voglia di saperne di più è raggiunto.
Alla prossima.


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: lunedì 28 novembre 2022, 1:19 
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Marco, non me ne voglia, ma ritengo che sono io ad aver colto nel segno! :lol: :lol: :lol: Temo di averci "tanto preso" che le sue risposte sono sempre più solo uno sfogo personale per qualche torto subito altro che tecnica! Purtroppo, io credo che oggi ne sa una "tubo" come prima e che l'unica cosa che abbia raggiunto a quest'ora è un comodo letto per la "nanna" :D Un "tale" "strombazzava" sul fatto che l'Arlecchino non avrebbe mai potuto circolare :lol: :lol: :lol: Infatti!

Il volontario agisce mettendo a disposizione la sua opera senza fini di lucro e se altri ci guadagnano sono fatti loro. C'è pure chi lo fa per mettersi in mostra ma però lavora davvero e se lo merita. Ci sono quelli che non fanno una mazza e non se lo meritano,però non durano che un giorno! Infine ci sono quelli che vorrebbero ma non ci riescono come loro vorrebbero o perchè non sono capaci di gestire i rapporti col prossimo o perchè sono negati a tenere in mano un martello o perchè fisicamente non reggono o perchè la moglie non vuole!

Anche le associazioni, se organizzano treni ci guadagnano ma i soldi non se li mettono in tasca li reinvestono in ciò che fanno. Punto! I volontari operano in un contesto strutturato dove viene sottoscritto (parlo di Fondazione) un DURC, viene messa a disposizione una copertura assicurativa gratuita per gli associati quando operano in ambito Fs, i materiali di consumo, nelle lavorazioni che ci si impegna a fare, mentre gli accudienti del vapore ottengono abilitazioni specifiche dopo visita medica corso ed esame abilitativo. I volontari, poi, non intervengono su apparati di sicurezza dei veicoli od elettromeccanici ma solo su quanto riguarda il mantenimento del decoro estetico del rotabile interno ed esterno comprese le piccole riparazioni e anche le riverniciature complete, quindi restauri veri e propri. Abilitazioni o patenti personali vengono valutati ma sempre inseriti in questi contesti, dove responsabilità ed azioni sono esattamente definite. Seriamente di tappeti da sollevare, a parte quelli di casa propria, non ne vedo. Da parte sua avverto solo risentimento forse dovuto a qualche "calcio nel deredano" che purtroppo capita nella vita a ciascuno di noi!.... Mi spiace: provi a cambiare passione. Ci sono mille altre cose da fare che danno piacere nel tempo libero


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 Oggetto del messaggio: Re: SCMT e ERTMS sugli storici
MessaggioInviato: lunedì 28 novembre 2022, 14:17 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6184
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Avevo detto basta.
Ma ve la cercate.

Egr, sig. Marchetti625 io non nessun rancore a nessun invidia, e tanto meno ho subito torti.
Di fatto per 45 anni al 97% ho sempre deciso io chi è dentro e chi è fuori (mi pagavano per farlo), quindi caso mai i rancori sono al contrario (e le posso garantire che ci sono). E ora anche da stipendiato INPS non riesco a fare in modo che non ci sia chi fa solo quel che decido io.
Il 3% fa riferimento a quando il committente non ha fatto la sua parte (due occasioni) quindi tutto è andato storto, e questa è storia pure scritta.
Ma se i volontari si accontentano di usare lo straccio e il pennello, beh, contenti loro.
I miei obiettivi lei non li conosce e mai li saprà nessuno fino a quando non farò pagare un biglietto, salvo un cambiamento di idee non da me. Il biglietto non sarà per me, mar quelli che dovranno viverci sopra.
Inutile che mi racconti le procedure di sicurezza, le dovevo sapere a memoria, e se ora Fondazione paga fatene tesoro, perchè non è proprio regolare al 100%.

Ah, giusto una rivincita me la prendo, anche se mi hanno pagato bene, quando accendete il motore della vostra automobile e pensate che avendo a borto certi dispositivi non inquinati, o inquinate pochissimo: è una delle balle più grandi mai esistite.


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