ammiraglio ha scritto:
Buona sera a tutti: mi scuso innanzitutto per il ritardo nella risposta.
Ringrazio Stefano 'bigboy' per l'incoraggiamento e anche per le critiche perché niente è mai perfetto, anzi!
Non lo è nel lavoro e nelle cose serie, men che meno può esserlo in un gioco, perché questo nostro sarà raffinato, costoso, preciso, di ruolo, costruttivo, intelligente (o infantile per altri), ma resta sempre un gioco.
Peraltro, anche volendo attribuirgli la massima importanza e intestardirsi a riprodurre al meglio possibile la realtà rimpicciolita, le leggi fisiche rendono concretamente impossibile che questi modelli e il loro ambiente lillipuziano possano funzionare ed apparire esattamente come i propri corrispondenti reali, sicché ognuno di noi deve comunque, prima o poi, arrendersi all'evidenza e accettare una quota di compromessi rispetto l'ipotetica realtà o verosimiglianza.
Il livello accettabile del compromesso dipende esclusivamente dai gusti personali e si raggiunge quando chi costruisce e usa il plastico è soddisfatto esteticamente dalla riproduzione e riesce contestualmente a divertirsi, il che è lo scopo ultimo dello sforzo costruttivo (e finanziario) dell'operazione: da questa decisione scaturisce una qualità del lavoro che va dagli ottovolanti 2x1,5 tuttora diffusi (e subito noiosi) ai raffinatissimi plastici da monografia e grande varietà di esercizio.
Sintetizzando il polpettone ferro-filosofico:
- so di aver commesso degli errori perché questo plastico è frutto di più fasi a diversi stadi di esperienza sia costruttiva che di cultura ferroviaria;
- in molti casi ho recuperato vecchi e rudimentali lavori che non saranno bellissimi ma semplicemente funzionano meglio di altri forse più raffinati ma meno robusti e/o affidabili;
- giunto in questa fase della vita (non ho più, e da molto, i famosi vent'anni), al momento mi mancano il tempo, lo spirito e per alcuni aspetti anche i materiali di pronta reperibilità per rimediare ai predetti difetti.
Per quanto sopra, finché mi posso divertire senza temere guasti che lo rendano inutilizzabile, preferisco fermarmi e tenere il plastico con queste sue imperfezioni e semplificazioni, sperando che intervengano il più tardi possibile eventuali cause di forza maggiore che mi costringano alla sua demolizione perché temo sarebbe ben difficile rifarne uno di pari potenzialità.
Pedanti saluti e buonanotte
Francesco
Buon pomeriggio
Leggendo il post di ammiraglio, di cui penso di essere vicino di età, ho trovato, finalmente, una persona che ha costruito un plastico divertendosi ed utilizzando materiali recuperati, autocostruiti e non perseguendo a tutti i costi realtà o riproduzioni in scala di stazioni esistenti. Il bello di questo nostro bellissimo "gioco" è che ognuno lo personalizza come lo vuole, lo cambia ed adatta ad ampliamenti possibili (con grande sforzo immaginativo e creativo) e si bea e "crogiola cit. TZ" vedendolo funzionare. Come ho detto tempo fa ascolta tutti ma alla fine fai di testa tua.
Alle cause di forza maggiore non ci pensare, se mi permetti, divertiti ed il tempo passato non sarà mai perso.
Cordiali saluti
Beppe