Intanto grazie per la risposta che questa volta fa capire meglio il suo pensiero. Diciamo che la "partita" potrebbe essere chiusa efficacemente da quanto le ha risposto Minghetti ( Tra l'altro mi risulta ferroviere) ma visto che è rivolta al sottoscritto, sarebbe scortesia non commentare....
"La mia non è polemica, ma solo una disamina della realtà, ovviamente per chi la vede diversamente
è una provocazione."
Io direi..."un pò una maleducazione". Riferita non solo a chi si dedica allo storico ma a tutti coloro i quali pagano un biglietto e frequentano i treni storici ( 200 mila lo scorso anno? Fossero solo 100 persone il concetto non cambia) Questi lei li "etichettata " nei termini che ha usato e non sto a citare ulteriormente. Però, non considera che queste persone sono di tutti i ceti e di ogni livello culturale e amano( non certo solo le salciccie che comunque non sono affare suo) questo tipo di attività con mille loro sensibilità che le sue affermazioni non rispettano affatto! Esse sono in sintonia con il resto del mondo dove treni storici di ogni tipo circolano da decenni finanziati da stati, fondazioni, organizzazioni no profit ecc. Sempre col supporto insostituibile del lavoro volontario di appassionati, semplici cittadini, ferrovieri attivi oppure in pensione: punto!
Ma lei nella risposta odierna è andato oltre e preso dal suo ragionamento ha reso evidenti motivazioni tutte personali, assolutamente prive di contesto tecnico e palesemente ideologiche.
Intanto la cultura ferroviaria è preservazione e poi restauro , tanto meno una composizione d'epoca!
Non è un "trenino" "
amarcord" che circola sul plastico di casa a gusto del modellista appassionato appunto!!! Fantastico che nel tentativo di dare enfasi alla sua argomentazione, lei la presenta proprio come quella che farebbe, mi permetta, "l'appassionato di turno" che è focalizzato solo a questo aspetto!
Cultura ferroviaria, termine ampio che si applica a tutto il patrimonio, libri ,edifici, impianti fissi e poi rotabili, concerne il restauro più o meno filologico statico o funzionale di OGNI SINGOLO ROTABILE. Il rispetto del convoglio tipo con cui entrava in composizione viene dopo ed è relativo, può essere( giustamente) importante per l'appassionato di fotografia ferroviaria che vive di immagini! Senza dimenticare che le Fs da sempre, non gli ha mai fregato un tubo di fare composizioni coerenti perchè i treni servono per fare servizio. Si utilizza quello che c'è e quello che serve, ieri come oggi!
Oggi se i treni storici fanno servizio storico, utilizzano come "ieri" quello che serve! Non è cambiato NULLA! Poi l'appassionato, puro e semplice si può fare le sue "pippe mentali" Non c'è niente di male! Anzi! Ma non ha nulla a che vedere con la cultura ferroviaria! Lo Storico è un settore a se stante esattamente come i musei d'arte nazionale e i parchi tematici culturali. Questi sono regolati da norme specifiche che tengono conto di questo particolare utilizzo e lo regolamentano, applicandolo pure alle infrastrutture ferroviarie dedicate le quali se sono tratte ferroviarie entrano in questo contesto preservativo e museale
Poi, il suo periodare diventa un fiume in piena dove ha scritto talmente tanto e di argomenti tanto disparati tra loro che dimostrano o la volontà di buttarla in "caciara"( in confusione) non avendo nulla a cui rispondere, ( questo lo sa solo lei) Io sono entrato col GRAF di Roma a inizi anni 80 e visto che lei cita le Aln 56 e 556 io aggiungo che una 773 e una 772 + altra le ho acquistate per conto di quel gruppo e portate a Roma S.Lorenzo. La 772 attiva con 30 o 40 di noi dentro partiti da Ferrara P.Reno dopo che però il sottoscritto aveva lavorato "adeguatamente"per un mese(visti gli anni di accantonamento a Quartesana) per renderla marciante
80 Km/h dentro la galleria della DD...verso Roma...Sorvolo sulle sue considerazioni di 640/685 che non capisco: cosa centra la velocità della 640 a 100 Km/h? Il carbone o la nafta? (tutte le ns. macchine vanno a carbone) La informo comunque, che a Roma,la 625 017 ( gli facciamo accudienza dal 2000) al ritorno da Orvieto,qualche anno fa, con 4 vetture e bagagliaio + 626 255 , portata di scorta(ci semplificava le manovre di inversione nei parchi e nei nodi), e aveva il REC, ce la siamo portata a Roma totalmente inattiva in quanto pioveva e dal detto bucato che poi abbiamo riparato, un pò d'acqua è caduta su un contattore e non è andata più in trazione. Siccome abbiamo gente con le"palle" in cabina, siamo arrivati con un poco di ritardo, questo si ,ma senza alcun problema. Ma potrei citare le 640 091 e 095 con tanto di vetture a carrelli 1920 e centoporte + carro F (si veda il video su youtube) transitare a Fabro forse con un pelo di più di 100 Km/h facendo Arezzo Pescaiola Roma S.Lorenzo senza nulla dietro, oppure le ns tante trasferte con la 017 a Cassino o in Abruzzo o al Sud....
Il tenore di quanto a scritto e la confusione col servizio commerciale che è una cosa e quello storico che è altra cosa, mi fa ritenere che le sue argomentazioni nascondono una sua delusione personale. Non è sempre facile entrare a far parte attiva di questo mondo dei volontari accudienti . La passione è un 'ottima premessa ma poi ci vuole attitudine a stare in officina assieme agli altri e abilità nell'usare le mani e a mettersi in gioco....Poi vengono anche le norme da rispettare e ci sono eccome! Le associazioni convenzionate come la mia RTVT, sono 14 in Italia e tutte svolgono un lavoro eccellente! Non serve essere "tanti". Serve essere "quelli giusti" e ci sono. Il resto è "fuffa" ecco perchè è meglio un buon bicchiere di Sangiovese alla tastiera di un PC.
Un cordiale saluto e mi scusi se mi sono permesso di commentare quanto ha scritto