@ entor

Di base hai dimanticato almeno una significativa differenza tra ACE e ACEI: gli ACEI hanno la liberazione elastica degli itinerari, gli ACE no.
O meglio gli ACEI 016 hanno la liberazione elastica, gli 019 no... ma non andiamo a complicarci la vita.

Per capire la logica delle vele tonde e quadre bisogna rifarsi alle norme basiche della circolazione ferroviaria.
Dove la marcia è a sinistra i segnali devono essere a sinistra, dove la marcia è destra devono essere a destra, la ragione è banale: il mcchinista deve individuarli e riconoscerli senza ombra di dubbio.
Tornando in Italia
Nei tempi andati dove la partenza del treno da una stazione o da un posto di blocco doveva essere confermata da un DM con la paletta, vela tonda o quadra ovvero ala non era un problema da risolvere.
Con l'avvento del blocco automatico e poi della banalizzazione ** qualcuno si è posto il problema e ha trovato l'attuale soluzione, non va dimenticao che quasi tutte le attuali linee sono nate nel XIX secolo, e che la circolazione a destra su linee a doppio binario fino a qualche decennio fa si chiamava "marcia sull'illegale".
Il fatto di avere il segnale a destra è dovuto al fatto che non c'è posto a sinistra, spesso anche con i portali.


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La banalizzazione si è resa necessaria per avere 10/12 treni ora per senso di marcia e fare convivere treni merci da 80 km/h e passeggeri da 200 km/h, sfruttando il sorpasso del treno lento, ovvero l'instradamento del treno lento sul binario "illegale".

Comunque senza entrare nello specifico tecnico del segnalamento, la vela quadra sui segnali di partenza, si puo' benissimo ambientare anche nell'epoca IV
in alternativa al segnale si sinistra a sbalzo montato su di un portale o una mensola T.E

Per chiarire un po’ la situazione della posizione a destra e della vela quadrata dei segnali luminosi riporto alcuni punti fermi, semplificando molto il discorso.

La Circolare 183 del 1954 del Servizio I.E. (Impianti Elettrici) prevedeva la posa dei segnali, di massima, a sinistra del binario, tuttavia consentiva delle eccezioni con posa a destra per i segnali di partenza, senza specificare nulla sulla forma della relativa “vela” (lo schermo nero con bordo bianco).

La prima norma (a me nota) che parla di segnali con vela quadrata è l’Ordine di Servizio 26/1970 che dettava le norme per le prime linee banalizzate (tale novità, essendo circoscritta a poche linee, non fu riportata nel Regolamenti sui Segnali - RS).

Nel 1981 vennero emanate le nuove “Norme per l’ubicazione e l’aspetto dei segnali” (NUAS). In esse si legge “i segnali luminosi all’aperto ubicati alla sinistra del binario cui si riferiscono sono muniti di vela circolare; quelli ubicati alla destra presentano la vela quadrata”, con varie eccezioni, ad esempio per segnale di partenza comune a più binari.

L’Ordine di Servizio 22/1985 introdusse nel RS la posizione dei segnali (prima nel RS non erano prescritte esplicitamente né la posizione a sinistra del binario, né la forma della vela tonda ma erano solo presenti in allegato degli esempi di segnalamento con vele tonde e posizione a sinistra).

Chiaramente, come accade sempre in ferrovia, l’adozione dei segnali posti a destra con vela quadra è avvenuta progressivamente nell’arco di svariati anni, in base all’importanza e ai rinnovi/potenziamenti di stazioni e linee, per cui nei nostri plastici le norme vanno adottate con una parecchia elasticità e valutando caso per caso. E ancora oggi esistono stazioni con segnali di partenza comuni a più binari, vedi Treviso o Rovigo nelle mie zone…

Saluti e buon gioco ferroviario a tutti

Michele

Con 10/12 treni ora in entrambe le direzioni della banalizzazione per fare delle precedenze dinamiche te ne fai una pippa perchè un buco per invertire il BA non lo troverai mai...
Magari può servire in caso di anormalità o di interruzioni perchè inviare un treno sul binario di destra col segnalamento è ben altra cosa che attivare la circolazione sul binario illegale col blocco telefonico e moduli ai treni.

Qui entriamo nel mondo dei punti di vista, della fortuna a della sfortuna e del chi tardi arriva male alloggia, ecc. ecc..

Frequentando qualche volta all'anno la Milano-Bologna nei due sensi e partendo da Parma, è un attimo che il treno su cui ero abbia viaggiato a Dx o che sia stato sorpassato a Dx.
Diverse volte il treno è entrato a Milano percorrendo la linea merci o la AV con un RV fino a Lambrate percorrendo tutti i vari bivi tra Rogoredo e Lambrate: quando arrivi a Tavazzano ti sia apre un mondo di binari.

Certo, ora che metà del traffico di quella dorsale è passato sulla AV ma con una frequnza di 10/12 treni ora per senso come era fino 10 anni fa, ovvero con una linea satura, non ci fai una cippa.
La banalizzazione ha giusto senso per la fluidificazione del traffico nella garanzia di sicurezza visto che senza si dovrebbe andare di blocco telefonico e moduli ai treni, ovvero nessun garanzia di sicurezza fornita dagli apparati.
Aggiungiamo anche che ora la normativa non permette nemmeno più la circolazione sul binario illegale con blocco telefonico se non in casi del tutto di emergenza... piuttosto si interrompe la linea e sta tutto fermo.
Se poi confondi banalizzazione con quadruplicamento siamo a posto...

Infatti la DD é banalizzata ma é talmente satura da non poterla utilizzare in tale situazione, se non in casi particolari, tant' é che hanno tolto tutti i Posti Comunicazioni perché inutilizzati e costosi.

RF

Se confondessi banalizzazione con quadruplicamento (quando non 6 binari) serei appassionato di ippica e non frequenteri questo forum.

Poi però quando hai un casino in linea, si fermano tutti uno dietro l'altro come soldatini perchè non possono andare da nessun'altra parte... Scelte poco avvedute (eufemismo...) da parte dei dirigenti di RFI, ora ricadenti sotto la dicitura "complotto contro il ministero dei trasporti"...

Da questa frase sembrerebbe che li confondi visto che non c'entra nulla con la banalizzazione.

@ Edelweiss

Anch'io sono dell'idea che la follia della "rete anoressica" ha fatto danni anche in DD...

Quando hanno problemi li mandano in lenta, perdono meno tempo. Più che altro dopo aver fatto le linee snelle non hanno potenziato quelle poche stazioni rimaste.

RF

Almeno così tengono pulite de efficienti le interconnessioni altrimenti poi quando servono non funzionano come sulle AV...