Cita:
Ci credo, ma questi solitamente si riducono al minimo proprio con il rodaggio.
In genere si e, in questo senso, il rodaggio in digitale è altrettanto valido (per la serie "speriamo io che me la cavo")...
ci sono situazioni però dove il rodaggio non va a buon fine, elenco le più frequenti che mi vengono in mente (tutte realmente capitate anche a macchina nuova):
- boccole del motore o della vite senza fine secche (capita che in un verso giri più facilmente che in un altro);
- ingranaggio dell'asse non perfettamente centrato (soprattutto quelli grandi tipo 428);
- una bava spuria sulla vite senza fine o su uno degli ingranaggi della catena (ma anche qualcosa di incastrato o appiccicato tra i denti);
- deformazioni varie del telaio (anche modello non perfettamente chiuso);
- fili che strusciano (a volte anche questi possono essere dipendenti dalla direzione di marcia);
- biellismo non ben quartato.
Avendo gli strumenti (e sapendoli usare/interpretare) per le misurazioni in digitale è chiaro si possono realizzare messe a punto similari e altrettanto valide a quelle che ho suggerito per l'analogico.
Quanto da me descritto altro non è che un metodo per risolvere il problema a basso costo e con quello che più o meno tutti abbiamo in casa (paradossalmente il componente più critico è il "tappo" originale della loco che spesso viene perso, riposto non si sa dove, "trattenuto" da chi ha digitalizzato la loco oppure non esistente per le loco digitalizzate di fabbrica).