Buongiorno!! Condivido con voi tutti una mia fatica durata 14 mesi.
Si tratta di quattro trenini ETR 200 in scala HO, realizzati veramente con poco. Qui due video, la presentazione dei trenini e il video del collaudo sul plastico di Thalesia.
Poiché i video sono molto lunghi, se non avete tempo e pazienza per guardarli per intero, vi consiglio di utilizzare il navigatore per saltare avanti. Per il video di 18 minuti la parte più interessante è verso la fine!!!
Buona serata e grazie a Tutti
Francesco

https://youtu.be/DigtT2bdIg4

https://youtu.be/2mr0OtKUA_o

Gentile sig. Francesco, ho guardato i suoi video, ma da quel poco che è possibile intuire, vista la bassa qualità dei filmati, in cui vengono mostrati prevalentemente dei simulacri di convogli impegnati in una irrealistica corsa, non comprendo il senso di simili realizzazioni, sembrano realizzati dal dott. Frankenstein, pantografi orrendi, casse altissime sui carrelli, giunzioni che sembrano fatte con punti di sutura cicatrizzati, viti gigantesche lasciate a vista, pessime verniciature, ma la ciliegina sulla torta sono quei cassoni al posto dei mantici tra i vari elementi dei convogli, da lei mostrati come geniale soluzione, al suo posto avrei evitato di esibire simili orrori, definiti nel video con aggettivi inappropriati come "bellissimi" "delizioso gioiello" o "effetto magnifico". Le scrivo senza cattiveria, ho espresso un mio giudizio su quanto da lei presumo orgogliosamente mostrato qui.
Saluti.

Credo che il senso e lo spirito di queste realizzioni sia far vedere con quanto poco e con quanta poca spesa ci si possa divertire. Infatti sul video è chiaramente scritto modellismo povero. Che i modelli e il plastico mostrati siano mal realizzati e di bassa qualità questo lo si nota subito ma probabilmente per gente più semplice che non ricerca il dettaglio e la precisione, basta un trenino autocostruito con materiali di scarto che gira su un plastico improvvisato per essere felici e appagati. Questo è sicuramente il forum più sbagliato dove pubblicare queste cose perché sono tutti contachiodi che ricercano la precisione, il dettaglio, la raffinatezza e le realizzazioni meglio in assoluto. I "giocattolari" e i modellisti alle prime armi sono mal visti.

Diciamo che quanto visto va bene su Facebook per prendere un pò di like.
Non è che qui si è visti male , ma se il modellismo ( in generale ) è la riproduzione della realtà , in scala , con le dovute approssimazioni anche per rendere funzionale il modello , beh , ci sono pochi commenti da fare.
Che poi questo dia soddisfazione a chi lo ha fatto siamo d'accordo, ma siamo a poco più di un presepe meccanico..
Spero che comunque il fare porti anche un miglioramento critico su quello che si fà...cioè una buona dose di amor proprio.
saluti

Buongiorno,
Trovo i modellini proposti molto interessanti, ma la soluzione per gli intercomunicanti tra le casse non mi piace per nulla, sarebbe stato meglio ricreare qualcosa che si nasconda all'interno delle casse sul rettilineo. In ogni caso, apprezzo l'iniziativa. Molto più stimolante che comprare modellini da 600/1000€ che poi si fanno andare in giro illuminati come alberi di natale e con suoni inverosimili che vengono spacciati come "tecnologici", ma che hanno un livello di tecnologia da cicciobello

Ale

Mi piace molto l'ingegno, tuttavia la magia dell'autocostruzione si perde con la verniciatura non adeguata, piena di sbavature e disallineamenti, e senza dubbio nel pressappochismo dedicato a realizzare "l'intercomunicante".

Seriamente, una finitura liscia e lucida avrebbe reso ben più significato a questi giocattoli, facendoli sembrare più simili ai bei treni di latta del secolo scorso. Questo invece sembra... Boh... E la cosa che mi dispiace è che si vede che è stato dedicato del tempo per farlo, ma il risultato proprio non mi convince.

Scusami tanto.
Gabriele

Ma sono in scala H0? Sembrano più in N.
Michele

Diciamo subito che personalmente apprezzo l'iniziativa e sottolineo che anche questo è un modo di fare modellismo, sicuramente perfettibile (e si perfezionerà nel tempo).

Del resto quando non vi era una produzione industriale o semi industriale (vi ricordate i primi numeri di Italmodel Ferrovie del compianto Briano? erano gli anni '50 dello scorso secolo) si facevano esattamente queste cose (magari ricorrendo a ricambi o avanzi di modelli).

E questo è un suggerimento all'autore: considerando il costo del tempo speso per realizzare dal nulla carrelli, casse etc. potrebbe valer la pena di frequentare le borse scambio o i vari Subito, Ebay, forum per rimediare "rottami" (che rottami non sono) con vari risultati positivi: aumento del realismo e dell'affidabilità, sviluppo di nuove idee, scambio di conoscenze con altri appassionati e, ne sono sicuro, un costo complessivo (materiali+tempo) minore.

Sembrano trenini progettati da Tim Burton e prodotti da Bettiart !!!!

Carissimi il modellismo ferroviario (modellismo ferroviario, non collezionismo) è l'arte di chi con materiali più o meno poveri e/o di risulta, uniti alla proprie capacità/manualità, riesce a costruire/realizzare soggetti ferroviari in scala il più simile possibile al modello reale. Qui purtroppo (ma è solo un mio parere) siamo molto lontani dall'obiettivo.
Invito tutti a visionare le prime annate di Italmodel (si parla di minimo 50 anni fa) per vedere cosa riuscivano a realizzare (senza CAD, fotoincisioni, fusioni, stampa 3D) i padri del nostro amato hobby. Uno su tutti il capitano di marina Edmondo Tiozzo, ma potrei elencarne tanti tanti altri che anche utilizzando scatolette alimentari di banda stagnata realizzavano dei capolavori!!!
Un caro saluto a tutti, Ennio

Si, concordo ... ma da qualche parte bisogna pure iniziare ... la differenza con 50 anni fa è che ora ci sono i social e "qualunque" cosa viene condivisa ... all'epoca c'era più pudore e solo poche cose venivano messe in piazza (anche per la difficolta: fai le foto, portale a sviluppare, scrivi una bella lettera, allegaci le foto, compra il francobollo, spedisci, spera che arrivi, che ti rispondano e che ti pubblichino .... infatti vi era una selezione forte da parte di Briano, più che altro per non sprecare le già poche pagine della sua rivista) ma, nonostante questo, di modelli diciamo "mal riusciti" se ne sono visti comunque su Italmodel.

effettivamente l'asticella si é alzata tantissimo e non si accettano cose che 50 anni fa non dico sarebbero state pubblicate ma per lo meno prese in considerazione. io apprezzo la volontá, al di la del risultato, di Francesco e la passione per i treni che evidentemente lo travolge. È che modelli con materiali poveri che non siano per lo meno simili a quelli di serie non vengono più accettati. per dire io da una 18 marklin mi sono inventato una 231 sncf inesistente al vero e i francesi sul forum hanno detto che non era interessante perché nella realtá non esisteva.

Buongiorno Francesco, innanzi tutto mi complimento per l' iniziativa, già il fatto che una persona costruisca da 0 un modello funzionante e ....somigliante, non è cosa da poco, tieni conto che qui c'è gente che non sa neanche montare un decoder, e magari critica, poi una cosa che mi ha colpito è che i modelli a quelle velocità, (mi ricordano i vecchi modelli dove più erano veloci e meglio era), non deragliano, oggi tanti gioiellini lo fanno. Non sapendo la tua età, il giudizio, comunque positivo, varia e sicuramente hai margini di miglioramento. Come in tanti ti hanno consigliato, per migliorarli con poco, (immagino questa sia la tua filosofia), per gli intercomunicanti bastava mettere della spugna verniciata, o meglio sagomare del neoprene, e per i pantografi da recuperare da rottami, li trovo quasi regalati. Comunque continua cosi, di gente che "muove le manine" questo hobby ne ha bisogno.
Antonio

Buonasera sig. Francesco
complimenti per l' iniziativa. Condivido il commento precedente in cui spesso chi critica non è nemmeno in grado di aprire un modello...
Io per esempio, pur essendo appassionato di questo hobby fin da quando ero bambino e possedendo più di 100 modelli sui quali comunque spesso ci smanetto con elaborazioni e varie, non sarei per nulla capace di costruire una macchina funzionante partendo da zero, anzi...
Da questo lavoro avrà portato a casa delle esperienze che sicuramente le potranno essere utili per migliorare le prossime costruzioni.
Mi aggiungo a quanto detto, che a volte con poco si riescono a trovare pezzi di ricambio ( pantografi, carrelli, aggiuntivi ed anche casse o telai) utili per costruzioni di questo tipo che sicuramente agevolano e migliorano il risultato.
Ancora complimenti per l' iniziativa.
Pasquale

Complimenti Francesco, tanto di cappello per la tua creatività.
Silver