Ciao,
Io le cornici di progetto modellismo per la Le480 le ho ripassare con il pennarello Gundam color argento, è lo stesso che ho usato per ripristinare le cornici originali e devo dire che non si nota alcuna differenza.

Ciao
Michele

Ciao Trenotto, personalmente ho verniciato le cornici con una normale bomboletta argento, avendo cura di sgrassare prima la lastrina con uno sgrassatore spray. Per l'applicazione ho agito usando una colla tipo pattex extreme applicata con uno stuzzicadenti e depositata a piccole porzioni lungo la cornice originale. Una volta deposta la cornice sostitutiva possono crearsi piccoli sbordi di colla, ma non c'è problema. A colla asciugata ben bene, si ripassa sull'eccesso con il solito stecchino e la parte sbordata si stacca senza lasciare traccia. E' un processo abbastanza veloce e il risultato parla da solo. Se in foto non si nota differenze tra i finestrini originali e quelli "sostituiti", dal vivo sono ancora meglio. I pezzi nel kit sono in sovrannumero e il costo è irrisorio. PM è anzitutto un modellista e principalmente realizza gli articoli per se stesso, o meglio, per le sue esigenze. Se avete oggetti da voler clonare, contattatelo pure: non si è mai tirato indietro, e i prezzi sono sempre stati ultrabassi.

Anch'io sto elaborando i convogli Lima, ma senza riverniciare il modello (sono pezzi usati ma in ottimo stato), quindi il mio lavoro è quello di "aggiungere", non di togliere per riverniciare. Ho fatto in modo da avere le carene sempre installate limandone la parte posteriore, ma voglio anche provare una soluzione in sitle E 424 Tibidabo (carena tagliata e gradino incollato sul carrello): l'unico dubbio è quanto possa vedersi la fessura tra i due pezzi separati.

Se può servire ho i rimorchi le 780 di Norma87: se vi servono foto del modello per le griglie, basta chiederle.

Buona elaborazione a tutti

quote Fabrizio: "Se in foto non si nota differenze tra i finestrini originali e quelli "sostituiti", dal vivo sono ancora meglio."

Ciao Fabrizio, devo in effetti ricredermi, il risultato è sorprendente, non si nota affatto la differenza!
Per fortuna, comunque, come ti dicevo in privato, per la mia ho avuto subito i trasparenti "corretti", lavoro in meno....

quote Fabrizio: Anch'io sto elaborando i convogli Lima, ma senza riverniciare il modello (sono pezzi usati ma in ottimo stato), quindi il mio lavoro è quello di "aggiungere", non di togliere per riverniciare. Ho fatto in modo da avere le carene sempre installate limandone la parte posteriore, ma voglio anche provare una soluzione in sitle E 424 Tibidabo (carena tagliata e gradino incollato sul carrello): l'unico dubbio è quanto possa vedersi la fessura tra i due pezzi separati.

La mia decisione di intervenire anche sulla verniciatura è venuta dal desiderio di togliere i mancorrenti stampati e i supporti delle trombe e dei pantofrafi, a quel punto togliere le bave di stampo è stata una scelta praticamente automatica, anche se in seguito si porrà il problema delle decals...

Per le carenature dipende tutto dal raggio minimo che utilizzi. Secondo Lima il modello dotato di carenature poteva circolare su raggi da 55 cm, a me sembra invece che su curve e controcurve o all'inzio di eventuali sopraelevazioni in curva viaggi giusto giusto sul 60 (sul mio costruendo plastico non andrò infatti sotto al 65 nei tratti nascosti, anche per far circolare le Ocarine di Acme con le carenature realistiche (alle quali ho limato la parte interna e, così, riescono a girare) e le 990 Fiat di Vitrains con una modifica che mi sono inventato per i gradini di accesso (a volte non riesco a capire i progettisti, con i gradini di serie montati il modello è praticamente un siluro che può andare solo in rettilineo, senza i gradini per farlo girare è invece visibilmente monco), mentre per le 840 Vitrains, anch'esse (da tempo... ) in O.G.R., ho amputato una porzione dei carrelli per poter montare le scalette di accesso dei macchinisti e permerne la circolabilità.
La soluzione del gradino staccato non mi esalta (vedi nella foto sotto la modifica ai carrelli della 840 di cui dicevo) e, secondo me, se lasci una fessura minima, potrebbero presentarsi problemi di "inciampo" ad inizio/fine livellette, soprattutto se in curva...



quote Fabrizio: "Se può servire ho i rimorchi le 780 di Norma87: se vi servono foto del modello per le griglie, basta chiederle."

Grazie, volentieri, dimmi tu se qui o in privato. Quindi Gianni Mangia oltre ai finestrini ha ottenuto che Lima modificasse anche le griglie del sottocassa?

Mario

Ciao, nemmeno a me fa impazzire la modifica del gradino mozzato e riportato sul carrello. E' più un vezzo considerato che già con la precedente modifica il treno viaggia bene sul plastico sociale. Per le scritte, anch'io devo rifare qualcosa, (loghi fumatori/non fumatori, scritte di servizio, numerazioni ect) e come sempre mi rivolgerò a PM. Il tuo lavoro mi sembra di gran lunga più complesso del mio e sono curioso di vederne la fine. Un consiglio: nelle porte apribili ripassa le guarnizioni in nero anche lungo lo spessore del foro che ospiterà il cristallo trasparente.
Come sempre, buon lavoro

Mario Li Vigni ha scritto: "Quindi Gianni Mangia oltre ai finestrini ha ottenuto che Lima modificasse anche le griglie del sottocassa?"
Diversi Novegro fa, Gianni Mangia disse che che fece modificare da LIMA una griglia su uno dei due lati del sottocassa, perchè era quella la differenza, fece fare poi anche una stampata in plastica per rifare la disposizione dei sedili interni, visto che erano differenti rispetto alle ALe-Le 601 di sola 1^ classe.

Si, grazie alle foto che mi ha inviato Fabrizio ho verificato che venne sostituito il portello con le due griglie larghe quasi al centro della cassa con uno con tre griglie. Sempre sullo stesso lato, sono state spianate le "orecchie" poste ai lati del penulpimo portello.
Per l'arredo interno Fabrizio mi dice che lo fece Gianni in resina.

Ma risolto un dubbio ne arriva subito un'altro, le Le780 con i finestrini tutti apribili della serie 001-013 avevano la frenatura a ceppi e non a disco.
Purtroppo tutte le rimorchiate Lima hanno sono dotate invece di carrelli V920 coi freni a disco e manca quindi la "materia prima" per una corretta e completa realizzazione del mezzo.

Il problema, eventualmente, potrebbe non esistere se in un tempo successivo tutti i carrelli delle rimorchiate fossero stati uniformati con la frenatura a disco, qualcuno sa se questo è effettivamente avvenuto o se questa serie di Le780 è invece arrivata alla fiamma ossidrica coi i freni d'origine?

L'alternativa è fare un Le780 014-019 che avevano si i freni a disco ma verrebbe meno il "piacere" dei vetri tutti apribili in quanto queste erano già dotate in origine di impianto di aria condizionata e quindi con i vetri apribili alternati a quelli fissi, come sulle Le601.

Forza, anime buone ed informate, fatevi sotto!

Mario

Mario....maestro
..intanto ti faccio i migliori complimenti per quello che stai realizzando.
Non è una passeggiata ma te la stai cavando benissimo e ti auguro di continuare senza particolari intoppi.
Mi sto informando per quello che chiedi sulle le780 sperando di ottenere una valida risposta.
Buon lavoro...di cuore.

Brenner

Ciao Brenner,
Grazie per l'interessamento, ma non è piú necessario perché
ho appena risolto grazie al numero monografico di TT.
A pagina 46, nel capitolo sui rimorchi, si legge infatti che in origine (tutti) i rimorchi costruiti contemporaneamente alle motrici di 1a e 2a serie erano equipaggiati con freni a ceppi, che quelli costruiti contemporaneamente alle motrici di 3a avevano invece i carrelli dotati di freni a disco e che, successivamente, anche i rimorchi di prima costruzione sono stati modificati con l'adozione di freni a disco.
La soluzione era sotto gli occhi...
Devo dire anche che grazie alla visione del nuovo modello Acme di un amico adesso ho avuto conferma delle modifiche da fare al sottocassa della Ale per ottenernee una di 1a serie, appena ho un po' di tempo faccio le foto dei telai delle Ale/Le con l'indicazione delle griglie da sostituire.
Un grazie anche a Fabrizio Mungai per avermi mandato le foto del 780 di Norma87
Chiariti questi aspetti propedeutici si può ora passare al grosso del lavoro...
Alla prossima!
Mario

Ottimo......
Allora avanti tutta....

Brenner

Buonasera.
Oltre all'arredamento interno (non era in resina) anche i vetri erano MADE in NAPLES!
Stampati in CRYSTAL e ricavati da stampo piano in acciaio con le impronte lucidate a specchio per ottenere la massima trasparenza.
Gianni.