Ralph, Tz è stato capostazione e conosce i regolamenti a menadito.
Io, da semplice appassionato coi capelli grigi, vorrei aggiungere qualche punto che, a quanto vedo in giro nelle mostre e su youtube, sfugge alla maggior parte degli appassionati.
Normalmente, in ferrovia non si marcia a vista. Questo a causa dello spazio di frenatura che spesso è più lungo dello spazio di visibilità dei segnali.
Quindi, fin dagli albori della ferrovia, venne introdotto l' uso del segnale di avviso, che precede a distanza di frenatura il segnale di 1a categoria (quello da rispettare e che, se rosso, deve essere un muro invalicabile, come diceva Tz).
Come diceva BRENNERLOK, il segnale non indica la posizione dello scambio, ma :
- se a una luce, indica : se fermarsi (rosso), se prepararsi a fermarsi entro 1300 m (giallo) o se proseguire senza particolari limitazioni (verde)
- se a due luci accese, indica : se prepararsi alla velocità ridotta prescritta dal prossimo segnale (giallo su verde), se passare a velocità ridotta (rosso su giallo o rosso su verde)
Esistono molte combinazioni per le luci sovrapposte, anche lampeggianti. Le puoi trovare su :
https://www.segnalifs.it/sfi/it/sa/2016_segnali.htmIl via libera, ovvero il segnale non al rosso, è valido per un solo treno e per quel solo senso di marcia (spesso, per svista, si vede su youtube un treno che circola col segnale verde per il senso opposto. E' come vedere, nel calcio, una squadra che fa azione verso la propria porta !).
Passato il treno, il segnale torna a via impedita, ovvero rosso. Nei primi impianti questo avveniva manualmente, ma da oltre cento anni avviene automaticamente.
Se deve passare un altro treno, si devono ripetere le operazioni che mettono a via libera il segnale.
Un via libera = un solo treno.
Via libera = solo per un senso di marcia per volta. Mai contemporaneamente.
Nel tuo caso, ed anche in altri, trovo ragionevole non attrezzare il plastico con tutti i segnali possibili, per evitare una selva di difficile manovrabilità.
Stefano Minghetti