Si Andrea, una delle fasi più belle dell'intero percorso.
A proposito di percorsi, vi illustro a grandi linee di cosa si tratta, pur essendo ancora un progetto non definitivo.
Armamento: RocoLine cod.83 e Peco cod.70 (solo per i tronchini).
Ambientazione: Italiana, epoca III/IV/V
Paesaggio: pianura, primi rilievi.
Controllo: Digitale
Stagione: Tardo inverno, grigio, brumoso, freddo (la stagione della felicità).
Pendenza massima: 10‰ (solo a scopo scenografico se venisse effettuata).
Raggio di curva minimo 542mm.
Dimensioni: 7500x2500
Sviluppo totale binari: 98,9 metri
Altezza dal piano di calpestio: 1,25 metri
Progetto estremamente semplice e lineare con assenza di pendenze, cappi, elicoidali e diavolerie varie.
Si tratta di un grande ovalone (si torna bambini), che vede come zone paesaggistiche due lunghe passerelle che si guadano, una conterrà una minimale stazione di transito e l'altra una sorta di nodo con aree di ricovero varie (è interessante veder posare delle belle locomotive mentre tutto si muove).
Qui sotto il piano completo con le zone in vista in scuro e quelle nascoste in chiaro

La cosa importante di cui ho tenuto ben conto è che non necessariamente i treni che entrano in galleria da una parte debbano forzatamente uscire in vista dalla parte opposta, questo per evitare l'insidia dell'effetto ovale.
Come visibile in questa planimetria un treno che lascia la stazione può percorrere lo stretto raccordo che porta al nodo (sulla sinistra) oppure instradarsi verso i binari passanti del nodo o ancora sparire nella linea fantasma. Lo stretto raccordo che ha un raggio di 42mm sarà utilizzato quasi esclusivamente dal traffico merci minimale o piccole tradotte, rinvii e forse da qualche automotrice.

Questo è il percorso inverso, ossia dal nodo si potrà scegliere se instradare i convogli verso la stazione, le linee di transito fantasma o le stazioni nascoste.

in questo schema è visibile il doppio anello (ovali concentrici) che potranno percorre i convogli senza intersecarsi tra di loro. Questo permetterà la visione di un discreto numero di transiti in entrambe le direzioni, non sono due binari di una linea a doppio binario. Considerazione; mentre ad esempio manovro un raccoglitore in stazione o compongo e scompongo un piccolo merci nella zona del nodo, o ancora effettuo tradotte tra la stazione ed il nodo posso godermi il traffico sui due binari del nodo.

La linea fantasma che corre esternamente all'ovale indispensabile per una gestione realistica dei treni, tanto voluta che per ottenerla ho sottratto spazio vitale paesaggistico al resto del plastico.

Particolare della piccola stazione, ci sarà spazio per il FV il MM con piano di carico, una colonnina idraulica, torre piezometrica. La lunghezza dei marciapiede di stazione ospiterà al massimo un convoglio di cinque UIC-X e locomotore.

Particolare del nodo, con i due binari di transito, sorpasso e coincidenza, binari di sosta, composizione, raccordo con la stazione e tronchini per loco che attendono di agganciarsi ai treni in partenza, ricovero temporaneo, treni cantiere ecc

Particolare della zona oblò (sulla copertura della stanza). Il vero cuore del plastico sta in questa zona del plastico e in quella opposta (lato porta). Qui grazie all'utilizzo di numerosi scambi in curva di ampio raggio si effettuano tutti gli instradamenti per una gestione realistica del traffico.

Lato opposto, zona porta

ah già la porta, bisognerà pur entrare nella stanza...

La porta scorrevole vedrà la presenza fissa (ma amovibile se necessario) di una piccola sezione del plastico.
Osservazioni, commenti e suggerimenti sono i benvenuti.
Giuseppe Randazzo aka QdP