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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 15:02 
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snajper ha scritto:
Qualcuno ha foto del vero carro cisterna VTG da 220 hl (22 mc) che Roco produsse con vari articoli fra cui il 56340?...
...Per trasportare cosa era usato?


Dovrei avere una sorta di monografia sui carri VTG pubblicata da qualche rivista. Provo a cercare e vedo se tra i tanti che ricordo fotografati e descritti ci sia anche quello


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 15:24 
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A naso, e con qualche licenza da parte del fabbricante (Roco...) dovrebbe/potrebbe essere questo. Il modello con il codice da te citato è peraltro visibile nella foto con i carri modello


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 17:39 
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Qualche licenza... tante! :wink:
La cisterna pare sorretta per tutta la lunghezza mentre nel modello Roco è sostenuta da due selle (e a cosa serviva la costolatura per tutta la lunghezza, allora?
Oppure sono due serie differenti (e magari di diverse capacità). Dalla descrizione e, a naso, dalle dimensioni della cisterna, serviva a trasportare roba piuttosto corrosiva, tipo acido solforico, che è piuttosto pesante, circa il doppio dell'acqua.
Io il recupero del relitto l'ho fatto con una cisterna TTMKit, ci calza quasi esatta, calcolando il diametro da quello del modello in N, ho solo dovuto un po' accorciarla e far sparire i "bretelloni". Il telaio pare fosse in realtà di quello più grosso e con le testate "sfaccettate", il secondo da sinistra nella fila in alto (verosimilmente quello serviva invece per prodotti petrolchimici o comunque roba leggera).
Una licenza in più o in meno cosa volete che sia, a questo punto! :mrgreen:
Ad ogni modo, non risulta più in uso, visto che foto del carro vero (forse mai esistito così) non ce ne sono.
Grazie, il recupero poi vedremo come va (lo metterò in "modellismo popolare" nella sezione apposita)...

Ah, sai dirmi cosa trasportava quel gigantesco carro che "sopra pare una cisterna, sotto un tramoggia" (lo si intravvede a destra in basso nella prima immagine)?
Quello so che esiste, e pure veniva in Italia, l'ho visto vero a Udine nel 1983.
Io l'ho trovato indicato per merci pulverulente (Staubgüter): non è specificato altro?
Sì, è un po' enorme, ma dato che nel mio plastirama in H0+H0e c'è il raccordo ma non si vedono fabbriche, potrebbe anche andare, con il "tre pere" e il costruendo "silo-botte" Ausiliare. Sì, non assieme, date le dimensioni del tedesco (l'ho ricevuto un mese fa, doveva subire una piccola riparazione ma ora va bene). :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 18:01 
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Infatti, a parte le “licenze”, ho scritto “dovrebbe/potrebbe”…
Per l’altro carro, riprendo in mano la documentazione piu tardi e nel caso aggiungo qui di seguito. La monografia in questione è piuttosto ampia e comprende diversi tipi di carri, compresi quello “ferrymaster” per il servizio oltremanica. Principalmente tratta dei carri e servizi offerti da VTG Italia. Se ti puo interessare l’intera monografia, posso scansionare le singole pagine in pdf (con app del telefono, non ho una stampante/scanner a casa).
Fammi sapere con MP.


Ultima modifica di Snaggletooth il lunedì 9 giugno 2025, 18:52, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 18:17 
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Snaggletooth ha scritto:
Infatti, a parte le “licenze”, ho scritto “dovrebbe/potrebbe”…
Per l’altro carro, riprendo in mano la documentazione piu tardi e nel caso aggiungo qui di seguito. La monografia in questione è piuttosto ampia e comprende diversi tipi di carri, compresi quello “ferrymaster” per il servizio oltremanica. Principalmente tratta sei carri e servizi offerti da VTG Italia. Se ti puo interessare l’intera monografia, posso scansionare le aingole pagine in pdf (con app del telefono, non ho una stampamte/scanner a casa).
Fammi sapere con MP.

Ciao, a me farebbe piacere avere le scansioni della monografia...

Saluti,
ME


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 9 giugno 2025, 18:41 
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Ah, non avevo visto la "cucitura" bullonata che tiene assieme i gusci esterni. Normale un tempo, perchè il serbatoio interno poteva danneggiarsi e così poteva essere facilmente sostituito (altro che civiltà dei consumi!).
Ne ho uno fatto così, col serbatoio a semigusci, ma è di tipo decisamente più vecchio, forse anteguerra (è comunque di ep. III, è un Sachsenmodelle).
Sì, è proprio il caso di dirlo: una licenza in più che volete che sia... :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: martedì 10 giugno 2025, 10:00 
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[/quote]
Ciao, a me farebbe piacere avere le scansioni della monografia...

Saluti,
ME[/quote]

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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: mercoledì 11 giugno 2025, 6:52 
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Grazie mille!
Saluti,
ME


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2025, 18:12 
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Eccolo com'è oggi (le scritte sono Ep. VI, la nazionalità è indicata 80 D-VTG), dal noto sito bahnbilder:
Immagine
Si riesce a leggere, per giunta, che la capacità del serbatoio è di soli 16,13 mc e non 22.
Non si trovano foto del vero del carro Roco (nemmeno su bahnbilder) perchè questo carro quasi certamente non esiste! Il che mi lascia alcune libertà nel ricostruire il mio... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 30 giugno 2025, 17:50 
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Giusto per aggiornare: un carro VTG simile alla cisterna piccola Roco esisteVA, ma aveva alcune differenze, soprattutto che la scaletta era laterale e non saliva dal terrazzino.
Ho fatto il praticabile e recuperato la scaletta da un altro carro, che invece devo modificare all'inverso (con una scaletta TTM Kit). Le ringhiere penso di farle con filo di rame del tipo che uso (o forse usavo) per i ponticelli in elettronica.
Con questo caldo, però, i lavori sono rallentati dalla troppo rapida asciugatura della colla e dalla pressochè assoluta impossibilità di verniciare a spruzzo, la vernice asciuga prima di depositarsi. E no, non è un problema di primer: quello era già stato dato ed è stato dato anche un fondo nero... l'unica spiegazione che il grigio non attacchi è quella che ho dato.

Qualcuno può dedurre quale sia il RAL del grigio scuro delle cisterne VTG? Se riesco a trovare qualcuno che fa i loghi, dicono che sia meglio avere una base lucida, come i colori da bomboletta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: lunedì 30 giugno 2025, 22:35 
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Buonasera.
Potrebbe essere questo? RAL 7024?
https://www.lenz-elektronik.de/en/Tank- ... ite%20grey.
Saluti.
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2025, 13:03 
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anche l'oracolo in tedesco conferma che è il 7024
ma anche 7021 e 7038

Die RAL-Farbe für VTG Kesselwagen ist meist RAL 7024, Graphitgrau. Es gibt aber auch andere RAL-Farben, die bei VTG Kesselwagen verwendet wurden, wie zum Beispiel RAL 7021 (Basaltgrau) oder RAL 7038 (Achatgrau).


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: giovedì 3 luglio 2025, 8:02 
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Il 7038 è quello dei carri per il cloro, l'ho riconosciuto subito, ne ho due, uno a carrelli e uno a due assi. Probabilmente è usato per i carri che trasportano gas sotto pressione o liquefatti, perchè la fascia arancione che li distingue stacca meglio... o si applica meglio.
Direi che il 7024 sia quello giusto, l'unica foto, che pure è di fabbrica, mostra il carro piuttosto scuro ma non scurissimo.
Quando avrò finito non solo con questo ma anche con lo snodato Ausiliare vedrò se c'è qualcuno che mi faccia i loghi delle due aziende (credo bastino due paia di uno e due di un altro), ma forse quello VTG qualche ditta di modellismo tedesca dovrebbe produrlo.
Adesso devo ancora applicare alla cisterna due costolature che probabilmente reggono la scaletta, solo allora si potrà colorarla.
OK, adesso devo andare...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2025, 11:03 
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Qualche tempo fa mi era stato regalato un vecchio ma intonso segnale Märklin ad ala, l'unico problema era la lampadina bruciata... senza accenderla (sì, può succedere, se sta ferma mezzo secolo circa!), l'ho cambiata con una a sua volta recuperata da una locomotiva dove era stata cambiata con LED. Ho dovuto mettere una resistenza di caduta (il segnale va alimentato a 16 Vca, o anche vanno bene i 19 Vcc*, la lampadina è a 12 V) da 220 ohm 0,5 W. per dare la luce corretta. Ma nessun manuale indica se la luce vada tenuta sempre accesa o no.
No.
Sapevo che in Italia c'erano delle tabelle orarie per accendere e spegnere i lumi dei segnali, ebbene, c'erano anche in Germania. Sulla solita "piattaforma" c'è una tabella della Reichsbahndirektion di Stoccarda con i tempi di accensione e spegnimento in uso nel 1938.
Ce n'è anche, se riuscite a leggere il gotico, una più antica (1908) con anche le istruizioni di servizio.
Fino al 1955 erano a petrolio, poi furono rimpiazzati con lumi a propano (la bomboletta che si nota in alcune foto). Non erano penso neppure rari segnali con lampadina elettrica. C'è anche una foto di un avviso a disco ripreso di giorno e con le luci spente.
Quindi sì, posso collegare l'illuminazione del segnale a quella delle (poche) luci previste. Se ce l'ho davvero ancora (spesso quando preparavo circuiti elettronici su richiesta realizzavo due apparecchi, ma poi non conservavo sempre la riserva :oops: ) potrei usare un vero e proprio crepuscolare, nascondendo la fotoresistenza da qualche parte: si fa buio e il plastirama si illumina da sè.


*19Vcc è la tensione fornita dagli alimentatori di PC portatili e di certi monitor: li si trova anche singolarmente a una ventina di euri e hanno una buona potenza, sui 3 A, ossia 60 W: per un plastichetto non digitale vanno benissimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovie tedesche (D)
MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2025, 12:01 
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Per dare una sbirciata sull'organizzazione del lavoro presso le DB nel 1955, traduco (senza garanzie, il mio tedesco è traballante) uno dei due documenti, è un foglio di nomina a incaricata dei segnali, che allora in alcune stazioni funzionavano ancora a petrolio.
Cita:
A partire dal 1° gennaio 1955, alla signora H. viene affidato il compito di illuminare il segnale d'avviso Va della stazione di Gärtringen al km . . . . . Si impegna a pulire, accendere e spegnere quotidianamente le lanterne del segnale, secondo gli orari indicati nel calendario di illuminazione. In caso di condizioni meteorologiche avverse, le lampade devono essere accese anche in altri orari, se necessario.
Per un orario di lavoro calcolato di 274 ore all'anno, viene concesso un compenso mensile di 23,00, che verrà pagato a posteriori.
Se la guardiana è impossibilitata a svolgere il proprio servizio, deve provvedere personalmente a trovare un sostituto, se possibile. Se ciò non le è possibile, deve comunicarlo immediatamente al capostazione di Böblingen, affinché questo provveda all'illuminazione dei segnali. Per ogni giorno in cui la guardiana non illumina il segnale, la sua indennità viene ridotta di 1/30.
Il capostazione di Böblingen è il superiore della guardiana.
La guardiana riceve il petrolio e i prodotti per la pulizia dalla stazione di Gärtringen, dove deve ritirarli.
Il contratto è redatto in 3 copie, di cui 1 copia va al BA Stuttgart 3, la seconda al BM Böblingen e la terza alla guardiana.
Il contratto può essere risolto in qualsiasi momento dalla Deutsche Bundesbahn, mentre la guardiana può risolverlo solo se lascia l'appartamento...


PS: 23 DM del 1955 corrispondono ad appena 122 € di oggi. Tuttavia l'orario stimato di 274 ore l'anno significa che ogni giorno quella signora lavorava... 45 minuti circa! Credibile se doveva pulire, accendere e spegnere un solo segnale, quantunque (trattandosi di un avviso) di lanterne ne aveva due.


Nello stesso 1955 iniziava la sostituzione dei lumi a petrolio con quelli a gas (dove non convenivano quelli elettrici), ma nel documento si parla ancora di petrolio (Erdöl).


In taluni casi poco facilmente raggiungibili, come probabilmente i segnali di blocco intermedio, i lumi a gas potevano anche restare sempre accesi, ma ci sono prove che dove possibile, per ragioni di risparmio, fossero accesi la sera e spenti la mattina. Ci sono prove che quelli con lampadina elettrica fossero spenti di mattina e riaccesi la sera (forse con un crepuscolare?).
Non mi ricordo chi, mi pare una casa artigianale, o forse un singolo modellista (se qualcuno ha le MIBA di una trentina d'anni fa potrebbe trovare l'articolo), aveva realizzato il modello di una speciale draisina deputata proprio al cambio bombole dei segnali illuminati a gas. Pare i superstiti siano stati tutti illuminati elettricamente intorno al 2003/04.
Per i più curiosi, oggi Gärtringen ha questo aspetto:
https://commons.wikimedia.org/wiki/Cate ... A4rtringen
I suoi segnali sono del tipo permanentemente luminoso.


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