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 Oggetto del messaggio: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: martedì 22 luglio 2025, 20:05 
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Desidero condividere la mia piccola esperienza di digitalizzazione ed elaborazione della vecchissima tigre lima, sperando sia da stimolo per altri modellisti.
Sarò contento di eventuali suggerimenti, correzioni e proposte di ottimizzazioni dai frequentatori del forum, certamente più esperti di me.

Si tratta della 002 con motore "G" comprata per poco, anche a causa di una grossolana fessura sullo spigolo frontale e della rottura dei ritegni della cassa al telaio.
L'intento è stato quello di "sporcarmi le mani" e fare esperienza.
Consultate diverse fonti, soprattutto questo forum ed i video di Andrea Picard, proprio su questo modello (https://www.youtube.com/watch?v=2NjGJ6m7UBk), ho proceduto nel modo sotto descritto.

1 La locomotiva, innanzitutto, è stata aperta, presentandosi così:

Allegato:
vista frontale.jpg
vista frontale.jpg [ 134.99 KiB | Osservato 3402 volte ]


Allegato:
situazione iniziale 2.jpg
situazione iniziale 2.jpg [ 28.06 KiB | Osservato 3402 volte ]


2 Ho dissaldato tutti i cavi presenti, eliminando il condensatore tra i due poli del motore, il diodo fanali e le lampadine ad incandescenza.

3 Ho proceduto allo smontaggio completo, pulendo i componenti del motore con acqua, sapone neutro e alcool isopropilico, sgrassandolo totalmente con l'aiuto di un vecchio spazzolino da denti;

4 Ho costruito lamelle prendi corrente aggiuntive utilizzando quelle delle vecchie audio-cassette. Infatti, le piastrine commerciali in rame che ho reperito, tendevano a plasticizzarsi anche con deformazioni modeste.
Quelle specifiche avevano costi sproporzionati.
Utilizzandone di più spesse, invece, l'eccessiva rigidezza non permette lo scorrimento delle ruote.
Con pochi euro online, mi sono quindi fatto una bella scorta di audiocassette con all'interno il necessario per tutte le lamelle che voglio.
Le lamelle vengono quindi fissate con delle micro viti, sempre derivanti dalle cassette, al carrello.
È necessario fare qualche tentativo prima di trovare la giusta forma della porzione centrale da piegare, in modo da incastrarle sull carrello, senza che si torcano durante la marcia: infatti, secondo più fonti consultare, la posizione migliore per lo strisciamento è quella sul bordino, in modo da evitare che si accumuli troppa sporcizia...posizione che non favorisce la stabilità a torsione se non con un decente ritegno.

Allegato:
Lamelle.jpg
Lamelle.jpg [ 33.84 KiB | Osservato 3402 volte ]


L'immagine mostra il posizionamento che mi è parso migliore:

Allegato:
Lamelle3.jpg
Lamelle3.jpg [ 46.47 KiB | Osservato 3402 volte ]


Allegato:
lamelle prendicorrente 2.jpg
lamelle prendicorrente 2.jpg [ 174.98 KiB | Osservato 3402 volte ]


5 Uno dei principali obiettivi è stato aumentare la massa, per evitare lo slittamento della locomotiva. Questo è stato raggiunto rimuovendo la struttura in plastica dei fanali ed inserendo, sotto la stessa, diversi pesetti da 5g, che si reperisco in internet. Non è stato immediato trovare il prodotto giusto, ma garantisco essere ottimo per la versatilità. Infatti sono elementi sottili e si riescono ad infilare ovunque. Inoltre hanno il biadesivo incluso e si attaccano facilmente ovunque, tanto da farne un doppio strato come si vede dalle successive immagini. Per questo motivo ne ho inseriti un paio anche presso le cabine, tra i piombi già presenti di serie e uno addirittura a sbalzo verso il motore.
Consiglio tuttavia di togliere i fanali per infilare i pesetti o altro, solo se strettamente necessario infatti si rompono facilmente come successo a me. Oppure si valuti di tagliare lo stampo in plastica in modo da rimuoverlo e riincastrarlo agevolmente. In totale ho appesantito il locomotore di 85g ovvero con 17 pesetti adesivi.

Una volta riposizionate le fanalerie, ho poi creato lo spazio sui traversi in plastica trasparente per inserire una canalina, necessaria ad infilare in modo ordinato i cavi senza che il loro spessore interferisse con la chiusura della cassa o li si noti dai finestrini.

6 Ho separato il terzo faro dal resto dei fanali che non sono più utili, inserendo al posto di questi ultimi i led da 1,8 mm bianchi e rossi (diametro perfetto per infilarsi nei fori della cassa!!) Inizialmente ero diventato "matto" a creare una pcb su misura saldandoci i led alla giusta distanza, in modo che si infilassero naturalmente nei fori della casa.

Allegato:
fari rigidi.jpg
fari rigidi.jpg [ 19.03 KiB | Osservato 3402 volte ]


Tuttavia, i led direttamente saldati alla pcb creano uno spessore importante ed una rigidezza che spesso spacca il led se lo si sforza, a maggior ragione perché dietro è presente la cabina. Ho quindi optato per una meno elegante ma poi pratica saldatura dei reofori lasciati lunghi, piegando gli stessi in modo approssimativo e sfruttando la loro flessibilità per incastrarli nei fori della cassa.
I led sono stati oscurati con nero acrilico eccetto ovviamente per i bulbi.
I pcb quindi rimangono due: uno sulla scocca, che gestisce il decoder, e uno sul sotto tetto che gestisce i collegamenti con i fari. Tra i due un fascio di cavetti legati da una canalina.

7 PCB LUCI
Il funzionamento dei led, prevede un comune per il positivo (blu da un lato e verde presso l'altra cabina, dopo sarà chiarito il motivo) e due ritorni separati, giallo e bianco per ciascuna fanaleria.

Allegato:
collegamenti luci.jpg
collegamenti luci.jpg [ 40.31 KiB | Osservato 3402 volte ]


All'inizio ho previsto l'uso delle classiche resistenze da 1/4 W, ma poi sono passato all'uso delle smd almeno per l'illuminazione, al fine di recuperare spazio, che non è mai abbastanza.

Allegato:
luci cabina e posizionamento pcb fari.jpg
luci cabina e posizionamento pcb fari.jpg [ 197.99 KiB | Osservato 3402 volte ]


Il circuito, in generale, prevede l'uso di decoder a 8 PIN con l'accensione in base al senso di marcia (f0), una uscita funzione per spegnere totalmente una cabina (filo verde prima citato) in modo da essere usata in traino o spinta di treni navetta. L'altra uscita viola serve per le cabine o il terzo faro di entrambe le cabine.

Lo schema del circuito è riportato sotto con le relative resistenze, ed è stato recuperato mettendo assieme quanto trovato in diversi forum.

Ho utilizzato dei transistor bc328 per combinare più funzioni. Essi sono attivati dalle uscite verde e viola, tramite una resistenza da 4,7 kOhm e dal comune blu. Una volta attivate le uscite che chiudono il circuito alla "base", la corrente fluirà tra "collettore" ed "emettitore", fornendo il positivo alla luce delle cabine / terzo faro (viola) e ai fari di una cabina (verde).
Il ritorno per tutti i fari sono il bianco ed il giallo, a seconda del senso di marcia ovvero:

Cabina A
Luci Bianche e cabina, cavo bianco e resistenza 3,3 kOhm.
Luci rosse, cavo giallo e resistenza 10 kOhm.

Cabina B
Luci Bianche e cabina, cavo giallo e resistenza 3,3 kOhm.
Luci rosse, cavo bianco e resistenza 10 kOhm.

Allegato:
circuito.jpg
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collegmenti luci 2 .jpg
collegmenti luci 2 .jpg [ 34.81 KiB | Osservato 3402 volte ]


8 Della gommapiuma nera da imballaggio è stata utilizzata per mascherare l'eccessiva luce attorno i fanali e sotto al tetto, tagliandola a misura e incastrandola tra i pertugi.
La pcb luci, come anticipato, è stata fissata al tetto tramite un cubetto di Forex incollato alla cassa su cui ci si è aggrappati tramite un micro vite. Questo ha permesso di compattare gli spazi.
Le canaline nere sono necessarie per ordinare i numerosi fili, che altrimenti non permetterebbero la chiusura della cassa. Il decoder è stato infilato in una tasca di plastica.

9 PCB DECODER
La pcb su cui si innesta il decoder tramite prese a tulipano, è fissata sulla scocca sempre tramite il Forex e a sua volta viti, ed è provvista di resistenze classiche da 1/4 di w. Consiglio comunque l'uso di SMD per ottimizzare gli spazi.

Infine, un condensatore da 2200 micro Fahrad, collegato con diodo e resistenza maggiore di 100 Ohm al decoder, è più che sufficiente per evitare lo spegnimento presso scambi o in presenza di sporcizia, considerando anche il lungo passo elettrico ottenuto con la migliorata captazione.

Due resistenze "ponte" tra il blu e le uscite verde e viola permettono di evitare sfarfallii di led indesiderati. Sono da 5,6 kOhm o maggiori.

10 È fondamentale effettuare egregiamente le saldature, infatti neanche ho contato le pcb buttate perché qualche saldatura era mal fatta...e ritrovare l'errore era troppo difficile. Meglio usare la "terza mano" o mollette, vedendo un po' di video guide su come saldare correttamente. Ad ogni saldatura consiglio di controllare con un tester se tutto è filato liscio.

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pcb decoder e condensatore.jpg
pcb decoder e condensatore.jpg [ 178.04 KiB | Osservato 3402 volte ]


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interno sottotetto definitivo2.jpg
interno sottotetto definitivo2.jpg [ 33.95 KiB | Osservato 3402 volte ]


11 Ho prima spruzzato a primer e poi verniciato di rosso i pantografi, infine rimontati.

12 Verniciati i sedili, sono stati inseriti i macchinisti ed oscurati i tratti di plastica trasparente che conducono al terzo faro, mediante una canalina termorestingente:

Allegato:
cabine.jpg
cabine.jpg [ 152.59 KiB | Osservato 3402 volte ]


In conclusione, devo dire che la marcia è molto fluida con un minimo incredibile per un motore "G".

Allegato:
luci fronte.jpg
luci fronte.jpg [ 132.72 KiB | Osservato 3402 volte ]


Allegato:
luci rosse.jpg
luci rosse.jpg [ 29.78 KiB | Osservato 3402 volte ]


Rimane la parte di miglioramento estetico, che sarà il prossimo obiettivo da raggiungere.
Ho già predisposto i fori per gli accoppiamenti pneumatici e messo la presa Rec.
Inoltre voglio trovare una soluzione per incastrare la cassa al telaio e sostituire in qualche modo quel gancio abnorme con uno tipo NEM.

Si accettano critiche e consigli. Buone elaborazioni!!!


Ultima modifica di menta94 il venerdì 25 luglio 2025, 0:06, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: mercoledì 23 luglio 2025, 7:30 
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Ottimo lavoro.
Io però preferisco avere le luci rosse indipendenti, sia per quando la loco lavora in spinta con le luci bianche anteriori spente e luci posteriori accese, sia per quando la loco lavora in traino con le luci bianche anteriori accese e con le luci rosse posteriori spente. E questo impiega le due uscite Aux1 e Aux2.
Se poi si vogliono aggiungere le luci in cabina ed il terzo faro (anche dipendenti dall'alimentazione delle luci bianche anteriori) questo non è fattibile con un decoder che ha solo 4 uscite funzioni (2 luci + Aux1 e Aux2).
Per poterlo fare basta usare un decoder tipo LokPilot 5, anche a NEM652 (8 poli) che dispone di 9 uscite amplificate (2 luci + le varie Aux).

Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: mercoledì 23 luglio 2025, 21:28 
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Che decoder hai usato?
Io vorrei realizzare un'automotrice binata con lo stesso motore (circa), vorrei vedere come si può digitalizzarla.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: mercoledì 23 luglio 2025, 22:18 
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Dalle foto mi sembra un Laisdcc (Kunk fu).


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: giovedì 24 luglio 2025, 7:23 
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Etsero17 ha scritto:
Ottimo lavoro.
Io però preferisco avere le luci rosse indipendenti, sia per quando la loco lavora in spinta con le luci bianche anteriori spente e luci posteriori accese, sia per quando la loco lavora in traino con le luci bianche anteriori accese e con le luci rosse posteriori spente. E questo impiega le due uscite Aux1 e Aux2.
Se poi si vogliono aggiungere le luci in cabina ed il terzo faro (anche dipendenti dall'alimentazione delle luci bianche anteriori) questo non è fattibile con un decoder che ha solo 4 uscite funzioni (2 luci + Aux1 e Aux2).
Per poterlo fare basta usare un decoder tipo LokPilot 5, anche a NEM652 (8 poli) che dispone di 9 uscite amplificate (2 luci + le varie Aux).

Roberto


Ringrazio del riscontro!

Volendo limitare i costi ho fatto la scelta di utilizzare un lais dcc (lo si trova sui 15 euro) con solo due uscite aggiuntive ma con una funzione che reputo indispensabile per digitalizzare questo tipo di motore: la possibilità di collegarci un "Power pack" semplicisticamente detto un condensatore.
Per questo mi sono buttato sui transistor (che complicano un po' il circuitino): essi permettono di aumentare le combinazioni di funzioni attivabili. In una seconda locomotiva che ho digitalizzato e che spero di pubblicare presto, ho ad esempio collegato ai transistor, non una cabina intera ma solo i fari rossi di entrambe le cabine. Questo permette, non prevedendola mai in spinta di treni navetta, di spegnere le rosse posteriori in fase di traino.

Un ulteriore passo sarebbe essere quello di realizzare dei circuiti con "cascate" di transistor o porte logiche in modo da attivare altre funzioni quando si combinano entrambe le Aux.
È chiaro che potrebbe essere più conveniente, a questo punto, procedere con la tua soluzione ovvero con un decoder con una uscita aggiuntiva.


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MessaggioInviato: giovedì 24 luglio 2025, 7:31 
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snajper ha scritto:
Che decoder hai usato?
Io vorrei realizzare un'automotrice binata con lo stesso motore (circa), vorrei vedere come si può digitalizzarla.


Corretto il decoder sopra citato. Lo si trova a poco ma è abbastanza "fragile" pur non avendone provati altri. Nei tentativi di digitalizzazione ne ho bruciato uno.
Per i motori a "g", vedendo anche il comportamento di una seconda locomotiva, tale decoder con annesso Power pack o circuitino autocostruito con condensatore, diodo e resistenza, è perfetto. La marcia cambia in modo considerevole e il minimo diventa clamoroso.


Ultima modifica di menta94 il giovedì 24 luglio 2025, 14:13, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 24 luglio 2025, 12:42 
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menta94 ha scritto:
Ringrazio del riscontro!

Volendo limitare i costi ho fatto la scelta di utilizzare un lais dcc (lo si trova sui 15 euro) con solo due uscite aggiuntive ma con una funzione che reputo indispensabile per digitalizzare questo tipo di motore: la possibilità di collegarci un "Power pack" semplicisticamente detto un condensatore.
Per questo mi sono buttato sui transistor (che complicano un po' il circuitino): essi permettono di aumentare le combinazioni di funzioni attivabili. In una seconda locomotiva che ho digitalizzato e che spero di pubblicare presto, ho ad esempio collegato ai transistor, non una cabina intera ma solo i fari rossi di entrambe le cabine. Questo permette, non prevedendola mai in spinta di treni navetta, di spegnere le rosse posteriori in fase di traino.

Un ulteriore passo sarebbe essere quello di realizzare dei circuiti con "cascate" di transistor o porte logiche in modo da attivare altre funzioni quando si combinano entrambe le Aux.
È chiaro che potrebbe essere più conveniente, a questo punto, procedere con la tua soluzione ovvero con un decoder con una uscita aggiuntiva.


Io preferisco non risparmiare qualche euro sui decoders perché mi piace che le loco abbiano tutte le luci separate e alcune hanno anche il gancio elettromagnetico per sganciare i rotabili trainati.
Prima della versione 5 dei decoders ESU usavo anch'io la logica del raddoppio condizionato della funzione, usando un piccolo circuitino in smd (vedi sotto)già pronto all'uso.
Il terzo faro è la funzione ideale, essendo vincolato alle luci frontali. Le luci rosse e le luci in cabina possono essere accese anche non in concomianza con le luci di marcia.
Ora con la versione LokPilot/LokSound 5 è tutto più semplice.


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Interessante. Mi manderesti maggiori dettagli di questo circuito? Qualche schema o link ...


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MessaggioInviato: giovedì 24 luglio 2025, 23:47 
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Allego per completezza l'immagine ravvicinata del PCB LUCI con il relativo schema.
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Idem per il PCB DECODER.
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Infine, una immagine ravvicinata dei led fari.
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 Oggetto del messaggio: Re: Digitalizzazione ed elaborazione TIGRE E633 002 LIMA "G"
MessaggioInviato: venerdì 25 luglio 2025, 14:16 
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menta94 ha scritto:
Interessante. Mi manderesti maggiori dettagli di questo circuito? Qualche schema o link ...


Prendo questo minuscolo pcb da Oscilloscopio.it.
Lo schema di collegamento è il seguente, dove il filo verde è l'uscita che vuoi usare per attivare i due led in funzione delle luci anteriori (bianco) o posteriori (giallo).

Roberto


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