Episodio comico avvenuto a Lecce venerdì scorso:
ore 6, partenza dell'Eurostar per Roma, ETR 463 ex atto a servizi verso la Francia.
Arrivo in stazione dieci minuti prima, il treno è schierato regolarmente sul primo binario, tutto chiuso e spento.
Immagino che apriranno le porte cinque minuti prima della partenza, invece uno dice: "Non parte, ci sono le batterie scariche".
Faccio il finto tonto: "Ma perchè?, va a pile?"
E poi: " Ah già, è un FIAT. Anche la mia vecchia 127 tanti anni fa a volte la mattina non partiva perchè la batteria era sottodimensionata e non teneva lo spunto..."
Conferma dell'altoparlante: "Il treno Eurostar presente sul primo binario non effettua servizio viaggiatori"
Un ferroviere dice: "Mandiamo a prendere altro materiale a Surbo e si parte, tra un'ora circa". I passeggeri, poco avvezzi al gergo ferroviario, non capendo "materiale" continuano a chiedere disperati "ci sarà un altro treno?"
Intanto dal Movimento esce il macchinista, in cerca di un taxi per andare a Surbo; gli dicono "Sta partendo il Regionale, fatti portare"; il macchinista con la sua borsa va al Regionale.
Due minuti e torna, sempre con la borsa: "Ma non effettua fermata a Surbo!", e il Movimento "Ma certo che lo facciamo fermare un attimo!"
Il macchinista, sempre con la sua borsa, riparte e dopo un minuto torna ancora: "Ma non può fermare all'inizio dei binari, per farmi prendere l'altro treno! Devo trovare un taxi!" e si avvia verso la piazza.
Sono le 6.20 e proprio in quel momento, MIRACOLO! il pantografo della BAC di testa si alza e il treno torna a vivere!
Evidentemente il secondo macchinista, a forza di smanettare, è riuscito a tirare qualche ampere dalle batterie... Per fortuna è rimasto a bordo, visto che (per quanto ne so) per portare un treno dal deposito alla stazione basta un macchinista solo.
Rapido dietrofront, immediato annuncio; "Il treno Eurostar sul primo binario partirà con 30 minuti di ritardo", ma le porte sono ancora chiuse, anche se le luci sono accese e i compressori rombano.
Attimo di panico quando il pantografo si abbassa, ma le luci restano accese, evidentemente hanno alzato quello della BAC di coda.
Ancora un paio di tira e molla e di indecisioni sull'effettiva efficienza dell'ETR, ma alla fine ci fanno salire e il treno parte alle 6.35, con il macchinista+capotreno nella cabina di testa e il secondo macchinista in quella di coda.
Durante il viaggio sbircio i display dell'elettronica di bordo e noto comunque qualcosa di strano: un indicatore del cilindro del freno è fisso su 0 bar, in un'altra carrozza c'è un led acceso che segnala una qualche avaria sul carrello 2...
E poi, porte intercomunicanti che non si chiudono, pannelli non bloccati, cigolii, qualche porta bloccata... un mezzo catorcio.
Come tutte le FIAT, però i motori vanno bene e fino a Roma recuperiamo almeno 10 minuti.
Ma capita spesso?
Avete altre esperienze simili?
Ciao
Massimo
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