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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 19:59 
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Tradotta ha scritto:
Dunque se Convesa ha chiuso immagino manchi poco al fermo della Keller di Villacidro, dico bene?
Quanto al resto... non vale la pena commentare le troiate ideate da quell'ass. a delinquere che è trenitaglia+rfi, che porta alla FINE del trasporto su ferro in Sardegna (la bretellina di 1500 metri presso Chilivani io la interpreto come una sonora presa per il culo)


Effettivamente..
Io giuro che non capisco.. non capisco proprio! Qui c'è solo la volontà di far fallire tutta la baracca! non vedo altra spiegazione!

Ha ragione mia madre che, pur non capendo un tubo di treni, dice che stanno cercando di abbassare quanto il più possibile il valore di trenitalia in modo da poterla svendere al "peggior" offerente al prezzo più basso possibile..
Questa cosa mi ricorda molto da vicino la storia di una ben nota industria di Arese che un certo signor Presidente del Consiglio mandò in malora per poterla regalare ad un altro $ignore, padrone di una ditta concorrente, nonostante un'altra ditta estera avesse offerto molto danaro per averla..


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 22:45 
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Come diceva Giangi Poli in "Quark" a riguardo dell'esistenza delle piovre giganti, <<forse è proprio così>>.


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MessaggioInviato: domenica 29 aprile 2007, 19:43 
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Buona sera a tutti, vi volevo segnalare che col programma google earth si può, attraverso le foto penso via satellite o aerofotogrammetrie, individuare il percorso (sedime) delle seguenti ferrovie soppresse: Tirso Ozieri individuabile sino a Bultei, Ales Villamar, Villacidro Sanluri fin quasi a Sarcidano, sicuramente saranno rintracciaboli anche le altre.
Ho constatato con piacere che il sedime delle linee è praticamente integro e fa tristezza vedele lungo la linea gli scheletri dei vecchi caselli o le stazioni più importanti trasformate in depositi-stazioni degli autobus FdS-Arst.
Un'avvertenza, per individuare bene il sedime occorre un buon per così dire "occhio ferroviario"


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MessaggioInviato: domenica 29 aprile 2007, 21:07 
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Inoltre ho individuato integralmente il percorso delle ferrovie meridionali sarde, tranne ovviamente il ponte di S.Antioco.
E' da notare che alcuni tratti sono stati occupati da strade e campi di calcio e il percorso in corrsispondenza delle dighe era tranquillamente risolvibile con piccoli tratti in galleria, per cui, secondo me, ma anche penso secondo il vostro parere, la chiusura delle meridionali è stata tutta e solo "automobilistica".
Un vero peccato.


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MessaggioInviato: lunedì 30 aprile 2007, 14:27 
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Assolutamente. Avere la rete FMS oggi non solo significherebbe una serie di itinerari turistici di tutto rispetto, ma sarebbe anche un bel servizio alle popolazioni.
E dico di più: con pochi chilometri di terza rotaia, si poteva tranquillamente raggiungere Cagliari.


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MessaggioInviato: lunedì 30 aprile 2007, 17:51 
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Sicuramente, anzi avrebbe avuto più senso trasformare tutte la rete a scartamento ridotto sino a Cagliari, collegandosi con la rete FdS per l'istituzione di un servizio suburbano integrato nell' area cagliaritana.
Questo avrebbe giustificato il potenziamento di tutta la rete con interventi volti a "raddrizzare" alcuni tratti di percorso per aumentarne la velocità media.
Difatti la cosa che salta subito all' occhio quando si individua il percorso è l'abbondante tortuosità.
La continua presenza di curve e controcurve era dettata allora da motivi economici... ma oggi, se noi e la politica avessimo più creduto nel treno (perchè i politici di destra o di sinistra siamo noi che li votiamo), e siamo noi che comunque decidiamo il mezzo che ci fa più comodo usare.. comodo in tutti i sensi.. avremmo avuto una rete che non avrebbe disdegnato nemmeno l'elettrificazione... ma sono solo sogni... oggi il massimo che si potrebbe ottenere è il recupero dei sedimo e la loro trasformazione in piste ciclabili.


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MessaggioInviato: lunedì 30 aprile 2007, 20:35 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
La tortuosità delle linee, che poi è un difetto comune a tutta la rete sarda a scartamento ridotto, deriva anche da una non indifferente motivazione economica: incassare nella maggior misura i contributi statali a chilometro per la costruzione e l'esercizio.
Anzi, la rete FMS, la più recente, nelle tratte pianeggianti era anche piuttosto rettilinea.
A guardarla in confronto alla poco meno che contemporanea Tempio-Palau (1931), salta subito agli occhi che in pianura con le curve si sono limitati.
Una cosa comica è che all'epoca si giustificava la tortuosità col pretesto che per un aereo da guerra sarebbe stato più difficile mitragliare i convogli!
A proposito, questo aprile celebriamo i primi dieci anni dalla chiusura all'esercizio regolare delle tratte Nulvi-Palau e Mandas-Arbatax.
Grazie prodi, la lobby della gomma è con te.


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MessaggioInviato: martedì 1 maggio 2007, 12:56 
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La lobby della gomma è un potere che andrebbe contrastato con altrettanta forza e potere... c'è oggi una forza, un potere realmente alternativo alla gomma?
Alternativo vuol anche dire mettere in parte in discussione le regole economiche nostre e di conseguenza della società che viviamo.. vuol dire usi e costumi diversi, tempi diversi, organizzazioni e dotazioni logistiche diverse.. siamo realmente pronti a questo salto?
All' estero mi sembra di si.. qui in Italia...
Non voglio ripetermi, ma siamo noi che eleggiamo i nostri politici, di qualunque colore e ispirazione sociale ed economica essi siano..
Chi è il vero specchio della società se non noi che la componiamo?


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MessaggioInviato: martedì 1 maggio 2007, 18:27 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Il fatto è che oggi in questo paese esistono due schieramenti assolutamente omogenei e sovrapponibili nelle politiche, anche quelle dei trasporti che ovviamente sono tutte sbilanciate a favore della gomma.
Da dieci e più anni non cambia assolutamente nulla.
Ho voluto ricordare l'infame aprille 1997 perché dopo circa vent'anni di stabilità si è ricominciato a chiudere linee a scartamento ridotto in Sardegna.
E' vero, d'estate qualche itinerario viene riaperto, ma a me sembra proprio l'anticamera della soppressione.
E anche lo scartamento normale non se la passa bene, ogni anno il traghettamento viene artificialmente strozzato ponendo pesanti limitazioni al traffico da e per il continente (e pensare che, cessato nel 1962 il traghettamento ferroviario tra Cuba e la Florida, la rotta sarda era un magnifico esempio di continuità ferroviaria tra isole ed entroterra), mentre aumentano gli operatori per soli camion.
Il futuro mi pare delineato: eliminazione dei servizi regolari a scartamento ridotto, eliminazione di quelli a scartamento normale, forse sopravviveranno il tram a Sassari (sempre che qualche amministrazione comunale non si lasci prendere la mano) e il suburbano di Cagliari.


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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 14:58 
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Confermo il timore che hai espresso nell' ultimo post,, e l'indizio più clamoroso è senza dubbio la rinuncia all' elettrificazione, monofase o qualunque fosse..
Lo interpreto come un invito più che esplicito a non investire sul miglioramento della rete, anche se la variante di chilivani o il raddoppio (non ricordo se sino a Sanluri o zone limitrofe) potrebbero far capire il contrario.
D'altronde, e non vorrei sbagliarmi, ma è vero che tutti i servizi della Pani, es. Sassari-Cagliari sono passati alle FdS, cioè da un'azienda privata a una azienda parastatale?
E questa sì che sarebbe una pessima notizia..


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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 22:30 
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Ma FdS dovrebbe essere finalmente passata alla regione come da normativa in vigore. E il apssaggio di taluni autoservizi alle FdS potrebbe non essere dannosa, se gestito tutto con cervello. L'elettrificazione della dorsale sarda era un progetto in cui non credeva nessuno, quanto al tragehttamento..G-mast...ricordate una cosa...FS praticava tariffe di molto più basse di altri operatori, Tirrenia in primis. Non aggiungo altro. Anzi, aggiungo che la flotta è considerata parte integrante dell'infrastruttura ferroviaria. tanto è vero che il servizio di traghettamento lungo lo stretto è considerato in regime di continuità territoriale, salvo alcuni servizi con le navi veloci che esistono in virtù di apposita convenzione. Ma il "core business" di RFI,proprietaria delle navi, non trasportare viaggiatori, ma vendere tracce orarie.
RFI non abbandonerà la navigazione sulla rotta sarda anche per proprie esigenze di servizio, semmai sono le varie aziende che per problemi vari preferiscono spedire tutto su gomma. Colpa della Cargo?Plausibile. Ma la Regione Sardegna cosa fa di concreto per il trasporto su ferro? Son state create delle nuove provincie che esistono solo sulla carta perchè mancano i soldi per la loro gestione...e alcune di esse son ridicole come estensione...la regione dal canto suo ha voluto essere pioniera nell'adozione del Digitale Terrestre...
Ora, dividiamo colpe e responsabilità: se DGOl per suo "problemi" non è interessati, dove sono glia ltri? Oppure RFI pone numerosi et diversi ostacoli per usufruire delle proprie navi?Ma gli enti locali sardi intanto, cosa fanno di concreto, oltre a promettere non meglio precisate corse prova del Talgo (???)Cominciamo a parlare di questo...


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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 22:43 
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viaggiatoresolitario ha scritto:
Confermo il timore che hai espresso nell' ultimo post,, e l'indizio più clamoroso è senza dubbio la rinuncia all' elettrificazione, monofase o qualunque fosse..
Lo interpreto come un invito più che esplicito a non investire sul miglioramento della rete, anche se la variante di chilivani o il raddoppio (non ricordo se sino a Sanluri o zone limitrofe) potrebbero far capire il contrario.
D'altronde, e non vorrei sbagliarmi, ma è vero che tutti i servizi della Pani, es. Sassari-Cagliari sono passati alle FdS, cioè da un'azienda privata a una azienda parastatale?
E questa sì che sarebbe una pessima notizia..

hai ragione: è una pessima, MA VECCHISSIMA, notizia!! con la cessazione del servizio Pani per chiusura dell'attività avvenuta a fine dicembre 2005, la Regione Sardegna ha bandito un concorso fra le aziende di trasporto locali per aggiudicarsi il servizio: hanno vinto le FDS perchè hanno acquisito sia il personale sia gli autobus ( decisamente vecchi, inaffidabili, con condizionamento inefficiente e soggetti tutt'ora a gravi problemi meccanici - ricordo infiltrazioni d'acqua del condizionamento e, recentemente, una sosta per sostituzione del pulmann guastatosi all'uscita di Sassari ( per fortuna!) o un'altra volta in cui si è arrivati a Cagliari a velocità ridottissima per gravi problemi al radiatore, con soste continue per interventi dell'autista!!!). Quando nall'autunno del 2005 filtrò la notizia della cessaszione del servizio autolinee PANI, si credeva, o si sperava, che finalmente trenitaglia avrebbe potenziato e velocizzato i collegamenti ferroviari Cagliari-Sassari. NON E' CAMBIATO NIENTE, anzi, se in regime di azienda privata gli autisti calcavano un pò il piedino sull'acceleratore arrivando anche in anticipo rispetto all'orario tabellare, ( talvolta anche 2 ore e mezzo da Sassari a Cagliari nonostante la sosta di Tramatza) oggi succede il contrario: gli autisti hanno l'obbligo di rispetto dell'orario di arrivo, con conseguente aumento del tempo di percorrenza rispetto al passato: Sassari Cagliari 2 ore e 45' talvolta anche 3 ore !!!!! Sic! ALLORA SAREBBE PIU' CONVENIENTE( ANCHE ECONOMICAMENTE) E PIU' COMODO IL TRENO! MA GLI ORARI NON SONO AFFATTO COMODI ED IL SOLO TRENO CHE IMPIEGA TRE ORE PARTE DA SASSARI ALLE 6,30 DEL MATTINO!!!!!!!!
Per quanto concerne il raddoppio FS, i lavori sono tutt'ora in corso e riguardano esclusivamente la tratta Decimomannu- San Gavino, con spostamento di quest'ultima stazione dalla parte opposta rispetto all'attuale, a circa due km in linea d'aria da questa, verso est, cioè - nei pressi del Cimitero e dell'Ospedale, con conseguente costruzione di un nuovo FV.


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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 23:17 
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Gemini76 ha scritto:
Ma FdS dovrebbe essere finalmente passata alla regione come da normativa in vigore. E il apssaggio di taluni autoservizi alle FdS potrebbe non essere dannosa, se gestito tutto con cervello. L'elettrificazione della dorsale sarda era un progetto in cui non credeva nessuno, quanto al tragehttamento..G-mast...ricordate una cosa...FS praticava tariffe di molto più basse di altri operatori, Tirrenia in primis. Non aggiungo altro. Anzi, aggiungo che la flotta è considerata parte integrante dell'infrastruttura ferroviaria. tanto è vero che il servizio di traghettamento lungo lo stretto è considerato in regime di continuità territoriale, salvo alcuni servizi con le navi veloci che esistono in virtù di apposita convenzione. Ma il "core business" di RFI,proprietaria delle navi, non trasportare viaggiatori, ma vendere tracce orarie.
RFI non abbandonerà la navigazione sulla rotta sarda anche per proprie esigenze di servizio, semmai sono le varie aziende che per problemi vari preferiscono spedire tutto su gomma. Colpa della Cargo?Plausibile. Ma la Regione Sardegna cosa fa di concreto per il trasporto su ferro? Son state create delle nuove provincie che esistono solo sulla carta perchè mancano i soldi per la loro gestione...e alcune di esse son ridicole come estensione...la regione dal canto suo ha voluto essere pioniera nell'adozione del Digitale Terrestre...
Ora, dividiamo colpe e responsabilità: se DGOl per suo "problemi" non è interessati, dove sono glia ltri? Oppure RFI pone numerosi et diversi ostacoli per usufruire delle proprie navi?Ma gli enti locali sardi intanto, cosa fanno di concreto, oltre a promettere non meglio precisate corse prova del Talgo (???)Cominciamo a parlare di questo...


Hai ragione anche tu ( parlo da passegero e non da utente del servizio merci che non conosco affatto); il costo del traghetto FS era inferiore rispetto a quello Tirrenia( allora unico concorrente) ma era anche qualitativamente inferiore sia il servizio a bordo che quello ristorante ripetto a quello già scadentissimo della Tirrenia di allora! All'elettrificazione ci credevamo, eccome! dopo aver visto pali e catenaria montati e funzionanti, aver assistito alle prove in linea dei 491/492, nessuno di noi avrebbe pensato che il mega-Manager di allora ( che riposi in pace!!) ritenesse non conveniente il completamento dell'opera già a buon punto: 45 km elettrificati, 24 locomotori, una carrozza generatore ed una sottostazione elettrica di alimentazione appositamente costruiti sono andati, o stanno per farlo, a quel paese! Cosa può fare la Regione? può alzare la voce? credi che se urli, strepiti, vai a Roma e t'incazzi col padreterno di Trenitaglia sarai accontentato? No caro Gemini: quall'arroganza che esiste, in piccolo, fra cittadino privato e pubblica amministrazione, diventa ancora più evidente nei rapporti fra enti locali e governo centrale e suoi ammenniccoli. Non dimenticare che l'elettrificazione della dorsale sarda venne decisa PER LEGGE DELLO STATO ITALIANO: ciò nonostante FS ha fatto i.. c...i suoi. SPESE PER FARE, SPESE PER COSTRUIRE, SPESE PER DEMOLIRE!! ASSURDO IN UN MONDO CIVILE, ED ANCORA PIU' ASSURDO CHE NESSUNO ABBIA PAGATO! La creazione delle nuove Province poi è un retaggio della passate amministrazione, di colore opposto all'attuale, voluta in costanza di un governo centrale che HA IMPOSTO ALLA SARDEGNA ED ALLA VALLE D'AOSTA IL DIGITALE TERRESTRE, per fare vendere decoder digitali a chi sappiamo e che, ovviamente, non sono sufficienti a garantirti il segnale se non in un solo apparecchio: se vuoi ancora vedere rai2 e gli altri canali digitali, devi comprarti tanti decoders, a prezzo pieno, quanti sono gli apparecchi televisivi che hai in casa!! Concordo con te: le nuove province non servono se non ad occupare poltrone: pensa che mediamente ciascuna ha un bacino d'utenza che non supera i 150.000 abitanti: in quante Province si potrebbero dividere Milano e Roma???


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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2007, 10:22 
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Sulla 25 Kv 50 Hz non volevo dire che non ci credevate voi in Sardegna, erano tutti gli altri a non crederci. Fu un capriccio dell'industria italiana che voleva acquisire competenze per debuttare all'estero,e facendo le opportune pressioni convinse il governo a fare una bella leggina..Alle FS fu imposto tutto dall'alto..quando finirono i soldi statali le FS hanno rispedito tutto al mittente, tanto che molte loco riamsero per lungot empo parcheggiate all'Ansaldo a Napoli. Nessuno è stato mai ritenuto responsabile di essersi imbarcato in questo progetto,a nessuno son mai state chieste spiegazioni.
I Traghetti FS davano fastidio a Tirrenia per il fatto che le tariffe applicate erano più o meno quelle feroviarie...CHe anche il servizio Tirrenia sia bello infimo lo so, l'ho sperimentato (i traghetti FS li ho sperimentati sullo stretto). Per i servizi viaggiatori la colpa è solo ed esclusivamente della Regione. Altrove le varie regioni hanno stipulato contrtati di servizio con Trenitalia e rompono le scatole o applicano penali. Se anche la Regione Sardegna iniziasse a fare la voce grossa con la DTR forse qualcosa inizierebbe a cambiare. Le nuove provincie sn assurde perchè alcune di esse hanno un bacino di popolazione veramente basso...capisco il desiderio di Iglesias,posso capire Olbia e Tempio...Ma Lanusei?E la Provincia del Medio Campidano con capoluoghi Sanluri e Villacidro?


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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2007, 11:12 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 17:58
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Non vorrei essere provocatorio.. FdS ha riscattato i servizi della Pani.. bene... perchè non riscattare anche tutti i servizi di Trenitalia?
Se la Ragione Sociale di FdS è Ferrovie della Sardegna, ripeto FERROVIE, e se da Gestione Commissariale dovesse passare alla regione, perchè non farle gestire tutti i servizi ferroviari della Regione?
E' una società Sarda a tutti gli effetti, gestisce ferrovie e autoservizi sostitutivi, integrativi, in concessione e quant'altro... perchè non farle gestire tutta la rete da SS-Olbia a CA comprese le linee del Sulcis, che magari nel frattempo potrebbero essere gestite dalle meridionali (FMS)?
Esagerato? Forse no, ricordatevi che la Sardegna è una regione a statuto speciale, con poteri decisamente maggiori rispetto alle altre... perchè mantenere in Sardegna una direzione come quella di trenitaglia con tutte le sue cazzate combinate nel frattempo... meglio dare in mano tutto a ad aziende del posto che gestiscono comunque ferrovie da secoli..


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