Torrino ha scritto:
E poi la perfezione la lascio agli Dei, a me piace essere criticato costruttivamente, serve solo a migliorarsi.
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La lasci agli Dei, ma ti ci avvicini parecchio. I miei commenti, più che critiche, erano pretesti di discussione sulle regole generali di apparecchio. Piuttosto, il discorso dell'assenza di canali di scolo non mi convince affatto. Tu dici che il viadotto è inclinato. Bene, ma il “piano inclinato” è il piano di posa della ferrovia, non la superficie della cappa di impermeabilizzazione di timpani e volte, la quale risulta tipicamente, come indicato nella sezione longitudinale, disposta per successivi avvallamenti (in asse alle pile) e dossi (in chiave alle volte), che necessariamente dovevano essere associati alla collocazione di doccioni di scolo. Il fatto è che nei viadotti ferroviari mancavano sistemi di smaltimento superficiale delle acque, che nei ponti stradali erano costituiti dalla pavimentazione della carreggiata profilata secondo opportune pendenze e predisponendo cunette di raccolta laterali (in molti ponti pre-moderni, sì, non vi sono canali di scolo interni e l'acqua è smaltita solo in superficie: ciò è tipico dei ponti medievali a schiena d'asino). Nei ponti ferroviari l'acqua filtrava attraverso il ballast per raggiungere la superficie della cappa. Tutto è possibile, ma mi sembra improbabile. Posso al limite immaginare che avessero previsto la disposizione inusuale di tubi di scolo in asse alle pile. tu hai qualche altro suggerimento?
piuttosto, per curiosità, ti sarebbe possibile inviarmi delle foto antiche del viadotto?
Ciao, e complimenti ancora!
Camilla