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 Oggetto del messaggio: Parenzana
MessaggioInviato: venerdì 29 giugno 2007, 22:36 
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crhav ha scritto:
Il tratto di cui vi ho parlato (Visinada - Grisignana) sarà rifatto in modo che diventerà la pista ciclabile e sarà prevista anche per qualche mezzo gommato moderno! Un specie di trenino agganciato al trattore.
Si parla anche di ripristino, ma nel vero senso di ferrovia, dei tratti tra Parenzo e Capodistria (Parenzana) e Canfanaro Rovigno.
Mi pare che nelle notizie vi sia qualche incompatibilità perché il tratto Parenzo (Poreč) - Capodistria (Koper), linea ferroviaria, comprende anche il tratto Visinada (Vižinada) - Grisignana (Grožnjan), pista ciclabile.
Non comporterà qualche difficoltà il fatto che Parenzo ora si trova in Croazia e Capodistria in Slovenia?
Sergius


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MessaggioInviato: lunedì 2 luglio 2007, 9:47 
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Mah....diciamo che tra "istriani" e sloveni il clima di collaborazione c'è....per cui il confine potrebbe non essere un problema, o un problema meno pesante di quanto si possa pensare.


Per la Canfanaro - Rovigno....in questo caso la nuova superstrada (la famosa "Y" istriana) sembra esere stata costruita lasciando intatta la possibilità di riattivare la Canfanaro-Rovigno...anche se ho qualche perplessità nel tratto più vicino a Canfanaro, visti i lavori che stanno facendo. Carino a Canfanaro il banco comandi della stazione, con ancora segnata la diramazione per Rovigno... :)


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MessaggioInviato: martedì 3 luglio 2007, 16:10 
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No guarda di collaborazione tra sloveni e croati ce ne poca a livello ufficiale che è poi quella che purtroppo conta e lo dimostrano le due linee per Pola e Fiume quasi senza treni "internazionali" con la Slovenia contro i 10 a testa fino al 1991. Collegarsi poi con l'Italia continua ad essere un tabù con una quarantena che dura da 60 anni. Anche l'autostrada "adriatico-jonica" da Trieste alla Grecia è ferma nel tratto sloveno perchè a loro non porta benefici.
La Croazia dovrebbe puntare meno sulle autostrade e più sui treni costruendo la linea da Pola a Fiume sotto il monte maggiore in discussione da decenni che eviti di passare dalla Slovenia.
In questi giorni sul Piccolo di Trieste si parla invece della nuova linea Fiume-Zagabria, più corta di 50 km, da fare entro il 2013 come diramazione del Corridoio 5. Con l'ipotetico tunnel sotto il M.Maggiore allora da Pola/Rovigno a Zagabria si passerebbe dagli attuali 400 km (via Slovenia) ai 300 Km via Fiume.


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MessaggioInviato: mercoledì 4 luglio 2007, 8:55 
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I collegamenti tra TS e Pola sono fermi da 60 anni per il semplice fatto che è antieconomico farlo via treno...meglio via mare (anche se purtroppo anche qui si latita) o tramite la Y....

Cos'è la autostrada adriatico - jonica? Mi sembra che per andare in Grecia, con merci o persone, sia meglio usare la nave....


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MessaggioInviato: giovedì 5 luglio 2007, 15:12 
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Questo topic andrebbe fuso con l'altro sulle ferrovie dell'Istria.
L'autostrada adriatica-jonica è in progetto da un decennio e fa Trieste-Spalato-Dubrovnik-Bar-Durazzo e arriva in Grecia verso Florina per unirsi al corridoio 8.
E' già pronta dal confine sloveno-croato di Rupa a Fiume e poi a metà strada tra Fiume e Zagabria fino a Spalato e da pochi giorni prosegue per altri 37 km verso Dubrovnik. Il resto in Croazia verrà terminato in 2-3 anni mentre siamo all'anno zero in Montenegro e Albania. Per il pezzo sloveno Postumia-Croazia si prevede fra 5-7 anni.
Andare in Grecia con la nave riporta ancora ai tempi dell'800.
Per i treni per Pola non è antieconomico ma manca la volontà e l'esempio della Merano-Malles insegna anche se non andrebbero a vantaggio di Trieste città ma del resto d'Italia se fossero in coincidenza a Aurisina o Monfalcone. Purtroppo il nodo di Trieste con il suo collo di bottiglia di 30 km è il problema per un viaggio est-ovest.
Se poi i treni fossero in coincidenza con autobus a Pisino per Parenzo e a Canfanaro per Rovigno (in attesa del ripristino) le cose sarebbero migliori.
In pratica oggi chi non ha l'auto non può andare in Istria anche perchè ci sono solo un paio di autobus per Pola alternati tra la costa e l'interno e resta quindi emarginato da tutto. Alla faccia di chi paragona questi posti come la Costa Azzurra dell'est.
Anche la nave o il traghetto, per il nord Italia, fa molto romantico ma serve a poco.


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 Oggetto del messaggio: Parenzana
MessaggioInviato: giovedì 5 luglio 2007, 23:32 
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patrik ha scritto:
No guarda di collaborazione tra sloveni e croati ce ne poca a livello ufficiale che è poi quella che purtroppo conta ...
È proprio quello che temevo quando ho scritto "Non comporterà qualche difficoltà il fatto che Parenzo ora si trova in Croazia e Capodistria in Slovenia?" e che ho avuto modo di verificare personalmente più di una volta.
Sergius


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MessaggioInviato: domenica 15 luglio 2007, 22:22 
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saltobravo ha scritto:
I collegamenti tra TS e Pola sono fermi da 60 anni per il semplice fatto che è antieconomico farlo via treno...meglio via mare (anche se purtroppo anche qui si latita) o tramite la Y....

Cos'è la autostrada adriatico - jonica? Mi sembra che per andare in Grecia, con merci o persone, sia meglio usare la nave....

Intanto anche il servizio marittimo Trieste-Pola è saltato, pare che non si trovi un gestore del servizio medesimo. No comment!


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 9:02 
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Io il commento lo faccio: è dura a morire l'abitudine di pianificare servizi dall'alto senza vi siano effettive richieste di mercato da parte degli operatori. Siam tutti bravi a fare i plasticisti, comprese le autorità della zona, ma quando si tratta di compredere le reali esigenze di chi vende, di chi compra e di chi trasporta, son pochi ad azzeccarci.


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 14:19 
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patrik ha scritto:
Andare in Grecia con la nave riporta ancora ai tempi dell'800.

Io direi per fortuna che non completeranno mai il collegamento autostradale sempre che la Comunità Europea non decida di finanziare l'opera, come peraltro parzialmente fatto in Slovenia e Croazia.
Attualmente il percoso nave+treno è in grossa espansione con enormi benefici ambientali.


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 17:01 
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il tratto autostradale mancante postumia-croazia di 40 km prima o poi verrà fatto e cioè entro il 2013/4 togliendo l'unico buco nero dall'Italia/Germania per Fiume-Dalmazia; purtroppo manca lo stesso interesse per le ferrovie con tortuose linee a binario unico.
I traghetti per la Grecia vanno bene soprattutto per le merci ma non bastano visto che non partono ogni 20 minuti anche se offrono un confort da nave da crociera ben diversi da quelli di 20-30 anni fa.

per ale: Il traghetto per l'Istria esiste da 100 anni (+ o -) fino al 2005. E'vero che è in perdita ma non sarà il suo costo il male di tutti i problemi.
Altrimenti se monetizziamo tutto, l'80% dei treni Fs e concessiorie andrebbero tolti visto che viaggiano vuoti su una rete fatta dal 70% di linee secondarie licenziando un po' di gente.
Intanto a Trieste non ci sono treni per l'est e oltre e no autobus a danno del resto d'Italia ma anche no navi e pochi aerei. Altro che crocevia tra est e ovest visto che sembra il capolinea del nulla.


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 8:24 
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No patrik, se monetizziamo tutto rendiamo palese cosa serve e a chi, e chi dunque deve pagare: le ferrovie locali servono alle comunità, e da queste sono pagate. E va bene così.

Guarda che i treni raramente viaggiano vuoti, le concessionarie in ferrovia non esistono più ormai da un pezzo.

Circa la marginalità di Trieste, non faccio commenti.

Si vuole un Trieste-Pola? Basta pagarlo, poi può anche viaggiare vuoto. Ma non si pretenda che sia un servizio "utile" se poi nessuno lo prende.


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 9:46 
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Purtoppo il rischio d'impresa è quasi scomparso per cui un'imprenditore di trasporti si muove solo in presenza di benefici certi dopo infiniti studi di settore. Nemmeno esercizi in pareggio vengono considerati per cui in mancanza di domanda consolidata e con prospettive temporali significative nessuno si muove, salvo buttarsi e capofitto se qualche Don Chisciotte fa da apripista.


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 12:09 
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Cita:
Purtoppo il rischio d'impresa è quasi scomparso per cui un'imprenditore di trasporti si muove solo in presenza di benefici certi dopo infiniti studi di settore. Nemmeno esercizi in pareggio vengono considerati per cui in mancanza di domanda consolidata e con prospettive temporali significative nessuno si muove, salvo buttarsi e capofitto se qualche Don Chisciotte fa da apripista.


Ma no, dai, che visione... prescindi in pratica dalla storia dei trasporti dell'ultimo secolo. Imprenditori ce ne sono eccome, ma è proprio ils ettore del trasporto pubblico che non garantisce più i margini che si avevano a fine Ottocento. E dunque i privati devono essere grossi (per ottenere economie di scala) e partecipano solo a contratti di servizio laddove la liberalizzazione è autentica e non di facciata.


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A Milano, che è un po' più grande di Trieste, dalle 19.30 i treni reg. da 800 posti medi sono pieni al 20-30%; sulla Como-Molteno sulle 6 corse previste viaggiano 50 persone (studenti) al giorno per direzione.
A Cremona, in un giorno feriale dopo le 18 ho incrociato 5 treni leggeri con 4,5 persone ciascuno.
Tra Torino e Milano tra IR/IC,ecc, siamo al 50% eccetto al mattino dalle 7 alle 9 e dalle 17.30-19.30. E così via per il resto della rete che è fatta dalla Barletta-Spinazzola, dal Casalese, Terni-Isernia, ecc. Non parliamo poi del traffico merci ai minimi storici.


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 16:11 
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Veramente i dati ufficiali parlano di altre frequentazioni. Regionali milanesi semivuoti in fascia pendolari... ma dai, suvvia!

Qui in Liguria abbiamo il problema di non riempirli troppo, i treni! Certo che ci son treni con meno gente, ma è u fatto di turni, periodi ecc... e comunque (lo ricordo sempre) l'offerta deve essere sempre sovradimensionata rispetto alla domanda.

Detto ciò, nulla cambia rispetto al ragionamento di prima.


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