Sto completando la definizione dei soggetti d riprodurre sul plastico a scartamento ridotto “free Sardinia”.
Non è un manifesto all’autonomismo sardo, ma un plastico “free lance” con una propensione al paesaggio sardo.
Sarei orientato a riprodurre la caratteristica stazione di Tortolì, sulla linea da Gario Scalo ad Arbatax.
Sono in venuto in possesso, grazie alla cortese disponibilità di alcuni ferromodellisti sardi , di alcune foto (altre le ho recuperate sul libro “Il trenino verde della Sardegna”), che però non mi sono sufficienti per completare i lavori .
Mi chiedevo se, fra i partecipanti al forum, vi è qualcuno che nel corso di una visita alle Ferrovia della Sardegna, ha avuto modo di immortalare la stazione di Tortolì, con le caratteristiche finiture il legno, che possa inviarmi le foto (in formato elettronico), in modo da permettermi di poter continuare il lavoro .
Ringrazio per l’attenzione.
Roberto

Io posso dare una sbirciata sul libro Binaria golfo aranci e vedere se c'è qualcosa che può interessarti,ti faccio sapere nei prossimi giorni.
Paolo.

Grazie 1000
Roberto

Mi dispiace ma sul libro binari a Golfo Aranci non ho trovato fotografie che riprendano almeno la facciata della stazione.
Ho dato anche una sbirciata sul libro Il trenino verde della Sardegna di Boccone-Demelas, che analizza la tratta Mandas-Arbatax, ma anche lì niente.
Paolo.

Sul catalogo del Trenino Verde di qualche anno fa ho trovato queste foto della stazione di Tortolì. Può darsi, Roberto, che le abbia già viste; a ogni modo le allego perchè mi sembrano abbastanza interessanti, soprattutto quella di inizio '900
Un saluto
Stefano

Queste foto, tratte da un testo sull'archeologia industriale sarda e scattate da Salvatore Colomo, dovrebbero essere utili per realizzare la stazione di Tortolì. In una si vede, in primo piano, il caratteristico magazzino in legno. Purtroppo la qualità, a seguito della scansione, è decisamente bassa, ma per rilievi a fini fermodellistici credo vada comunque bene.
Saluti
Stefano

Grazie Stefano,
mi sembrava impossibile che non si riuscisse a trovare documentazione su stazioni tipiche come quella di Tortolì.
Forse si è troppo attenti alla realtà del movimento e poco alla realtà del paesaggio.
Rispondo anche sul Forum di TTM.
Mi sono molto di aiuto, guardando la rimessa poi mi fa venire voglia di rivedere quanto avevo previsto per l'ambientazione della stazione nel mio costruendo plastico.
Grazie ancora.
Roberto

Paradossalmente, ma non troppo, le foto "introvabili" della stazione son saltate fuori da dei libri che si occupano di tutt'altro. Se procuro qualche altra cosa la pubblicherò in rete; tu, Roberto, chiedi pure senza problemi. In questo periodo, poi, sto ripercorrendo in mountain bike alcune linee dismesse (e smantellate dai somari di turno). Se troverò qualcosa di interessante la metterò a disposizione. Non sarebbe male far rivivere in un plastico una di queste tratte ormai scomparse anche, perchè no, con un modulare fatto sul modello del "Plastico del Forum".
A presto
Stefano

Come ti ho scritto nel Forum di TTM ora sto cercando anche dettagli dei serbatoi d'acqua tipici sardi, montati su strutture in pietra. La struttura l'ho fatta, ma sono i dettagli del serbatoio che mi "preoccupano". Da buon "contachiodi, come mi sembra che vengano definiti i maniaci dei particolari (o della realtà? mah), nella maggior parte delle foto mi sembrano aperti. Ho una vaga idea di come possano funzionare (ma non vorrei errere irreverente con gli esempi), inteso come catene, leveragggi etc, che permetttono all'acqua di defluire nelle locomotive.
La richiesta specifica di dettagli su Tortolì è "nata" dall'interessante struttura lignea del magazzino, se nei tuoi giri ne trovassi altri...

Grazie Roberto

PS ho un amico appassionato di mountan bike, se hai intinerari interessanti - sempre che non disturbo troppo.

Ecco un paio di foto dei serbatoi prese da "Binari a Golfo Aranci" di Altara, la prima è della stazione di Belvì-Aritzo, la seconda di Esterzili. Allego, dallo stesso libro, i piani di stazione della Mandas Arbatax.
Riguardo alle escursioni in bici, se ti riferisci a quelle lungo le linee dismesse, posso dirti che con un po' di buona volontà i vecchi tracciati possono esser ripercorsi tutti. Quest'estate ho scoperto che anche la Gairo-Jerzu (chiusa nel '56) è praticabile, ed in una decina di chilometri attraversa un autentico paradiso naturale, con le grotte di Ulassai, il paese fantasma di Gairo vecchia, nonchè Jerzu...con la sua cantina sociale!!
Saluti
Stefano