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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 8:32 
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Stefano ben mi conosce e ormai afferra al volo i miei ragionamenti.

In effetti sto dando una mano agli amici di Pisa che dopo aver fondato il Comitato per la salvaguardia e la salvaguardia e il ripristino della ferrovia del litorale pisano hanno iniziato una forte campagna di sensibilizzazione e ricerca sul luogo. Allo stato stiamo redigendo uno studio di fattibilità alternativo a quello del Comune che dovrà servire da base per gli ulteriori passi previsti.

Per l'esercizio stiamo realisticamente valutando il treno-tram, ossia l'utilizzo di convogli leggeri di tipo ferroviario (Minuetto, Flirt...) in grado di percorrere l'intera Leopolda (anche su tracce Trenitalia) ed in seguito seguire i binari del "trammino" - impegnati grazie ad un breve raccordo da costruirsi ex-novo - che verrebbero percorsi con marcia a vista in modalità meramente tranviaria (pochi adattamenti tecnici dei convogli prescritti dal CdS, unico agente a bordo, incroci semaforizzati in luogo dei PL).


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 9:35 
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Ale Sasso ha scritto:
Per l'esercizio stiamo realisticamente valutando il treno-tram, ossia l'utilizzo di convogli leggeri di tipo ferroviario (Minuetto, Flirt...)


GTW elettrici o diesel, mi paiono perfetti per il ruolo... E costano poco.


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 9:53 
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GTW elettrici? Non è il Flirt quello elettrico?

Il costo, peraltro, non è l'unico parametro: nel modello die sercizio che abbiamo in mente occorre qualcosa di facilmente utilizzabile da Trenitalia (verosimile titolare del CdS) e dunque è più realistico pensare ai Minuetto.


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 10:23 
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Ale Sasso ha scritto:
GTW elettrici? Non è il Flirt quello elettrico?


E' la cosa divertente dei GTW, basta cambiare il modulo motore per cambiare
tipo di alimentazione. I Flirt (Fast Light Innovative Regional Train) hanno in comunq coi GTW solo la forma del muso, ma hanno una struttura più tradizionale. Stadler chiama i GTW "articulated railcar" ed i secondi DMU o EMU.

Rispetto a FLIRT e Minuetto il GTW è più leggero


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 10:28 
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Sì, ricordo il concetto modulare alla base del GTW, ma ne esistono versioni elettriche già commercializzate? Anche a c.c.? Io non ne conosco, né ho presenti i costi, o i carichi assiali.

Per questo preferisco attenermi a materiale collaudato e certificato in Italia. Vorremmo evitare di studiare soluzioni magari affascinanti sotto il profilo teorico, ma poi scarsamente realizzabili per ovvie ragioni burocratiche. Anche il modello di gestione deve rispecchiare questa filosofia: stiamo guardando con interesse a quanto avviene in Trentino con i Minuetto TT gestiti da Trenitalia.


Ultima modifica di Ale Sasso il giovedì 23 agosto 2007, 11:04, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 10:51 
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Lo sapevo che ci avrei azzeccato! La Regione Toscana è dai primi anni 80 che studia o fa finta di studiare il ripristino di questa linea, ma per ora, al di là di tanti bei proclami ecologisti, l'unica cosa su cui spinge è la superstrada Grosseto - Fano e la Civitavecchia - Grosseto. Per carità, hanno speso dei bei quattrini nell'acquisto di 464, Minuetti e Vivalto ma, quanto a nuove linee (a parte l'ovvia AV), manco l'ombra.

Secondo me per il servizio i GTW diesel andrebbero benissimo e credo che funzionerebbero benissimo anche in modalità "tranviaria". Certo, se proprio devo sognare, la soluzione migliore sarebbe una bella tranvia con materiale da 6-7 moduli che poi ai rispettivi capilinea (Pisa e Livorno) si irradia capillarmente per le strade della città: ma mi sa tanto che questa previsione si avvererà solo quando Livorno, invece che dal mar Tirreno, sarà bagnata dal mar Baltico... :roll:

Tra l'altro la soluzione tranviaria permetterebbe di fare a meno di trenitalia e RFI , a tutto vantaggio della flessibilità d'esercizio....

Stefano


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 11:11 
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Sì, ma si scontrerebbe con i carichi di utenza prevedibili che in Italia devono essere, per ragioni più culturali che tecniche (non mi addentro in un discorso complesso) maggiori che all'estero per giustificare soluzioni tranviarie.

In soldoni: binari per le strade di Pisa e Livorno non ce ne sono, per cui meglio che i nostri convogli arrivino fin sotto casa Tua (intendo Firenze, per i pochi che non conoscessero Stefano) , in modo da offrire una vera e propria FiPiLi ferroviaria, e riempire gli stessi. Fra utenza fiorentina che va a Marina e turisti che dal galilei che risalgono l'Arno in treno ce ne sarebbe ben più che non fra pisani e livornesi diretti a Tirrenia.

E dunque servono convogli ferroviari da adattare alla circolazione tranviaria (e non viceversa, che in Italia son ancora tabù).

L'offerta che stiamo studiando è un treno ogni mezzora Livorno-Pisa, con corse che ogni ora, per circa 5 mesi l'anno, sarebbero prolungate su Firenze con traccia Trenitalia (la vexata questio è l'inserimento nel Memorario, ma avremmo una soluzione abbastanza elegante ed economica).


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 11:15 
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Alla luce di quanto detto negli ultimi interventi, ritorno al topic: possibile che in Val Venosta si debbano computare 8 €/km, con agente solo e trazione diesel, quando 8,2 è già la media di quanto si paga in Toscana, dove circolano anche materiali con 3-4 ferrovieri a bordo, con pesante impegno di nodi in ore di punta, con estese tratte a TE e convogli anche molto pesanti?

Con materiale leggero, su linea non commerciale a TD, anche se gestita da altro concessionario, mi aspetterei qualcosa di meno, sinceramente. Per questo cercavo qualche dato esatto.


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 11:56 
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Ale Sasso ha scritto:
Sì, ricordo il concetto modulare alla base del GTW, ma ne esistono versioni elettriche già commercializzate? Anche a c.c.? Io non ne conosco, né ho presenti i costi, o i carichi assiali.


Disponibili AC, DC e doppio voltaggio, come ad esempio sulla LILO

http://www.stadlerrail.com/default.asp?n=94&ms=6&h=1&id=69&s=2

Altri riferimenti puoi vederli sul sito della Stadler, facendo una ricerca con un semplice form che ti chiede veicolo (articulated railcar per i GTW), scartamento, alimentazione e stato.

http://www.stadlerrail.com/default.asp?n=182&ms=7&h=1&id=175&s=2


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 12:07 
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No Saint, scusa ma proprio non ci capiamo.
Sarò più diretto: GTW a 3000 V c.c. omologati per RFI non ne esistono.

Che poi Stadler dica che li può costruire, è un altro paio di maniche (la modularità è un concetto ben noto nel nostro ambiente), ma stiamo parlando di rotabili che devono essere acquistati, non di prodotti esistenti solo sulla carta. Se cominciamo a mettere elementi di fantasia in un progetto che vuol essere concreto, stiamo freschi.


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La differenza di potenziale in questo caso è definita "Tensione". Voltaggio è una località dell'entroterra ligure non distante da Borgo Fornari.

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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 13:00 
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Ale Sasso ha scritto:
No Saint, scusa ma proprio non ci capiamo.
Sarò più diretto: GTW a 3000 V c.c. omologati per RFI non ne esistono.

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La differenza di potenziale in questo caso è definita "Tensione". Voltaggio è una località dell'entroterra ligure non distante da Borgo Fornari.

[Modo professorino ON]


*Ode degli scricchioliii preoccupanti*

Cominciamo... Voltaggio è un termine dell'italiano parlato (di derivazione francese) ed io stavo usando quello.

Quanto al non capirsi, il post a cui rispondevo diceva:

Ale Sasso ha scritto:
Sì, ricordo il concetto modulare alla base del GTW, ma ne esistono versioni elettriche già commercializzate? Anche a c.c.? Io non ne conosco, né ho presenti i costi, o i carichi assiali.


ed io ho preparto una risposta a questa frase. Lo so anche io che per ora gli unici GTW sicuramente omologati sono i 2/6 diesel, i 4/12 dovrebbero essere in fase di omologazione, ma questo vincolo non lo avevi ancora espresso. Dei post pubblicati mentre scrivevo il mio intervento (e scorrazzavo per varie pagine web principalmente mio personale divertimento) non potevo saperne nulla.

Peraltro capisco benissimo che non sia il caso di sovraccaricare i costi con le spese di certificazione di un nuovo rotabile (guardacaso SAD e ST hanno ambedue scelto il FLIRT per le tratte elettrificate - Valpusteria e tratta Mestre-Mira - sfuttando la certificazione ottenuta da TILO) e che quindi non sia il caso di darsi a soluzioni esotiche.

*una cattedra crolla fragorosamente...*


Ultima modifica di saint il giovedì 23 agosto 2007, 15:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 14:07 
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Ale ritorno "in servizio" permente ed effettivo: rileggendo il thread se mi dai il tempo di contattare la persona che so io ti dico esattamente quanto è il corrispettivo/km che la Provincia di BZ paga per i treni in Val Venosta. E' questo che ti serve vero?? Ciao, Franco


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MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2007, 15:47 
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Sì Franco.
Sei un grande. (Ma questo lo sostengo da tempo).
Grazie!



Saint... caro... Voltaggio è un termine da rozzo elettricista, davvero orrendo. Non lo scrivere più, Ti prego. Quanto ai GTW... ho scritto che non me ne risultavano elettrici, e tu mi hai risposto con un link al costruttore, che indirettamente conferma ciò che ho affermato. A prescindere dai post scritti durante l'edit della tua risposta, la sostanza è questa. Rifacciamo: Ci sono i gtw elettrici! - Ma ne esistono utilizzabili? - Non mi pare! - Leggi qui! - Letto: non ci sono. ...A questo punto mi pare che siamo d'accordo.


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MessaggioInviato: venerdì 24 agosto 2007, 8:52 
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Ale Sasso ha scritto:
Voltaggio è un termine da rozzo elettricista, davvero orrendo.


E dai, è solo "italiano corrente", non un dito in un occhio :) :) :) :) :)


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saint ha scritto:
Cominciamo... Voltaggio è un termine dell'italiano parlato (di derivazione francese) ed io stavo usando quello.

Se è di derivazione francese, dev'essere vecchio (su quel che ho visto in tema in lingua francese ho sempre trovato tension). Più facile che oggi lo si usi in italiano perchè derivato dall'inglese (voltage). Io preferisco definire la d.d.p. elettrica "tensione".


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