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MessaggioInviato: venerdì 7 settembre 2007, 15:47 
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Le opere di A Betti Carboncini (pet ora) evitano accuratamente il Monte Amiata, eppure ad Abbadia San Salvatore con le miniere di mercurio era presente un'attività ferroviaria di tutto rispetto.
Anche ora che le miniere sono chiuse è facile trovare vagoncini un po' dappertutto (anche in Vetta).
Per non parlare della raccolta di rotabili allestita presso il Museo della Miniera con rotabili di vario tipo (1 esemplare cadauno) comprese le macchine: elettriche, elettriche ad accumulatori, diesel.
Tornando al binario: lo stile del ponte, nel suo complesso mi fa pensare al dopoguerra, non è che è legato ai lavori dell'Acquedotto del Fiora?
Il ponte è a trave reticolare a base quadrata, il binario ci passa dentro quindi è alto almeno due metri (o gli eventuali frenatori passavano aggobbiti?) di conseguenza si vedono 9 maglie quadrate che fanno almeno 18 metri di lunghezza, mi sembra una signora trave per essere usata su un lavoro inutile. :wink:
Salutoni
Massimo


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MessaggioInviato: domenica 9 settembre 2007, 16:34 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 16:12
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Benedetto dammi dei riferimenti ben precisi perchè debbo andare a S. Fiora in queste settimane e dovendo recarmi in comune posso fare delle domande sempre che non mi mandino a quel paese...


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MessaggioInviato: domenica 9 settembre 2007, 17:24 
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è la SP 160, mi pare, andando da Arcidosso a S. Fiora trovi prima la centrale ENEL e poi, dopo un km o poco più, la strada fa una curva secca a sinistra e si vede bene il viadotto e il ponte (sulla sinistra)....


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MessaggioInviato: domenica 9 settembre 2007, 17:30 
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ma non sei andato in Svizzera oggi?


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MessaggioInviato: domenica 9 settembre 2007, 19:09 
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in svizzera??


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MessaggioInviato: domenica 9 settembre 2007, 19:27 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 16:12
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Beh i 125 anni del Gottardo credevo che solo uno impegnato il sabato e domenica come me se li poteva perdere....
Per fortuna che ci sono stato ad Agosto con Tito.... :(


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MessaggioInviato: lunedì 10 settembre 2007, 22:24 
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A Santa Fiora, nella piazza centrale accanto al MPS, c'è un museo minerario con all'ingresso un carrellino da miniera su uno spezzone di rotaia. Io non ci sono mai colpevolmente entrato, ma forse lì si possono reperire informazioni...

D'altra parte l'Amiata vedrà presto rotaie a scartamento ordinario, visto che è stato approvato il mio progetto di una linea (Siena) - Monte Amiata Scalo - Casteldelpiano - Arcidosso - Santa Fiora - Piancastagnaio - Acquapendente - Bolsena - Montefiascone - (Viterbo). Ho personalmente parlato con Moretti e mi ha assicurato che questa linea verrà realizzata entro l'anno utilizzando le rotaie recuperate con l'operazione "Rete Snella" ... :lol:

Stefano


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MessaggioInviato: lunedì 10 settembre 2007, 22:35 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
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Visto che parte la “grande caccia al treno del binario fantasma” ( :D ) metto a disposizione quel poco che ho scoperto sficcanasando a casa col computer.
Premetto (tanto per darmi delle arie 8) ) che ho avuto a disposizione solo le foto di Benedetto e quanto da lui narrato nel filetto.
Partendo da questo e dalla considerazione fatta precedentemente (è un ponte grosso! :wink: ) ho consultato diverse carte topografiche fino a che non ho trovato su una Carta della Regione Toscana una curva stradale affiancata da un ponte isolato, il confronto con la foto è stato positivo: il posto è quello.
Non si trova sulla strada tra Santa Fiora e Arcidosso, ma sulla strada che porta da Santa Fiora a Semprognano e Saturnia: si parte da Santa Fiora, si passa Bagnone (diretti ad Arcidosso) ed al bivio a sinistra.
Purtroppo la cartina (scala 1:10.000) non offre altri indizi se non alcuni toponimi.
Consultando l’elenco dei toponimi della Regione si evince che la curva ed il ponte sono nel Comune di Santa Fiora.
In un primo tempo avevo ipotizzato che fosse un opera di servizio realizzata ai tempi della realizzazione dell’Acquedotto del Fiora, ma visto che il ponte è sul Fosso delle Puzzole e che questo è un affluente del Fosso del Putrido (giuro che si chiamano così! :shock: ) la vedo come un’ipotesi improbabile.
Al momento è quello che so. Aggiungo che su “Local live.com” il ponte si vede (piccolissimo!), molto meglio col “Terra flyer” raggiungibile attraverso il sito della Regione Toscana; merita una visitina.
In bocca al lupo al cacciatore e tienici informati.
Nel frattempo proseguo le mie ricerche per vedere fin dove è possibile arrivare. :wink:
Ciao, ciao.
Massimo


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MessaggioInviato: domenica 16 settembre 2007, 8:37 
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Iscritto il: giovedì 1 marzo 2007, 22:11
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Località: Monza
Conosco anch' io quel viadotto. ispezionai quel breve tratto per ore senza giungere ad una conclusione concreta ; se fosse stato concepito come binario provvisorio , perchè un' opera fissa così importante ? Poi il mistero si infittisce : se lato centrale la sede del binario possibilmente è stata cancellata dalle opere di riorganizzazione rurale , dal lato opposto sembra addirittura che non vi sia continuità , in quanto, subito dopo il ponte il binario finisce dritto contro il costone della valletta e non vi è alcuna traccia di movimenti di terreno o scavi che possano far presupporre una curva oppure una galleria sottopassante la strada statale. Forse un aiuto potrebbe venire dalle mappe militari. Se qulcuno potesse delucidarci...


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MessaggioInviato: martedì 18 settembre 2007, 19:21 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Non c'entra nulla, ma ABC trascura anche un impianto piccolo ma molto interessante in tutt'altra zona della Toscana: la miniera di Sant'Anna di Stazzema.
A parte la rete che copriva le gallerie di estrazione, il complesso si divideva in due sezioni collegate da un piano inclinato: la superiore, con scartamento 0,50, che collegava la miniera con una zona di scarico; la inferiore invece aveva il classico scartamento decauville di 0,60 e collegava i tunnel.
Il piano inclinato, tanto per complicare tutto, era a doppio scartamento.
Rimanevano all'epoca in cui visitai gli impianti (1989) solo due locomotori: un Tudor ad accumulatori per la sezione inferiore, e un OK diesel per la superiore.
La miniera non funzionava più all'epoca, ma le gallerie e la rete decauville venivano ancora manutentate.
Sarei curioso di sapere cosa rimanga oggi di tutto questo, e se qualcun altro c'è stato.


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MessaggioInviato: martedì 18 settembre 2007, 19:37 
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Località: Lugano
Segnalo questo sito: http://digilander.libero.it/maurobottegal/


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MessaggioInviato: martedì 18 settembre 2007, 22:17 
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Credo che sia molto difficile mettere insieme le "decauvulle" industriali che hanno lavorato in Italia.
C'è stato un periodo tra le due guerre, o giù di lì) che queste ferrovie sono state diffuse, ma in ambiti così limitati che se non ne abbimo una conoscenza diretta l'oblio potrebbe farla da padrone.
Per esempio: percorrendo L'Arnaccio (S.S. 67 bis) si trova la località Ponte Biscottino, deve il suo nome ad una fonace di laterizi che nei primi anni '60 aveva una rete di binari di tutto rispetto, ma ha smesso di lavorare alla fine degli anni '60.
Tra Ponsacco e Pontedera, passando lungo la Via vecchia di Pontedera, si trova una vecchia fornace, anche lei aveva la sua bella ferrovia che attraversava la strada comunale, anche lì binari, scambi, piattaforme vagoni e locomotore diiesel, ma negli ultimi trent'anni: rovi, sudicio e rottami.
Di queste cose solo ricordi, documenti sa Dio se ci sono e dove sono.
Foto, ero piccolo e non ho mai pensato a farle, in fondo chi ha mai pensato a fotogtafare la morsa di officina usata dal nonno per i suoi lavori?

Nel frattempo continuo a cercare informazioni su "questo" binario.
Piuttosto!
ANGE668, visto che lo hai calpestato questo ponte, hai un'idea sullo scartamento?

Ciao a tutti.
Massimo


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MessaggioInviato: giovedì 20 settembre 2007, 0:26 
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Scartamento decauville 600 mm . Nessuna targa o cartello che faccia presumere l' origine dell' opera. Azzardo: potrebbe essere quel che rimane di una istallazione militare oppure semplicemente di un tratto previsto e mai portato a termine ad uso della centrale... boh.


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MessaggioInviato: giovedì 20 settembre 2007, 18:50 
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Domani vado in loco così spero di trovare qualche indicazione più precisa. Comunque credo che sia impossibile censire tutti gli impianti che hanno fatto uso di ferrovie decauville.... io ho 37m di binario e un carrello OK 500mm di scartamento a casa mia, anticamente veniva usato per portare via il letame dalla stalla delle vacche fino alla letamaia ma la sua provenienza è misteriosa, anche una casa colonica del paesino vicino al mio usava lo stesso sistema. Ma non so di dove vengano, potrebbero essere dei cantieri della Foligno Terontola soprattutto che a Montecolognola li avranno usati per lo scavo della galleria di Magione e perchè proprio nell'abitato c'è un gran pergolato realizzato con rotaie decauville.... Che fortuna quella vigna..... Oppure potrebbero essere della ex miniera di Pietrafitta..... Chissà!


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MessaggioInviato: giovedì 20 settembre 2007, 22:29 
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Sono arrivato quasi in fondo alle mie possibilità di ricerca, qualcosa è venuto fuori e chi volesse saperne di più può contattarmi di persona.
Non è emerso niente di strano, sia ben chiaro, solo che non ho voglia di grattarmi "rogne" con la scusa della "privacy" 8)
In questa sede posso dire (Trainsorridente, se puoi prendi nota :D ) che trenta anni (e passa!) addietro i terreni sotto il ponte erano di proprietà di una Soc. mineraria, in seguito sono passati di mano attreverso altre società con nomi (e presumo oggetti sociali) sempre più fumosi fino ai giorni nostri, ora sono tornati ad essere boschi cedui di proprietà privata.
Fine della storia.
Appena posso provo a far ricerche con Google usando i vari nominativi che ho trovato, nel caso emergesse qualche altro tassello utile per questa ricerca.
Ora che mi ci fate pensare mi viene a mente una cantina in una Fattoria vicina a casa, questa cantina è percorsa (credo in tutta la sua lunghezza) da un binario incassato nel pavimento in cotto.
Se interessa vedo se possibile di fare qualche foto.
Un salutone a tutti.
Se qualcuno può consulti le mappe militari, forse ...., ma non è detto!
Ciao, ciao.
Massimo


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