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 Oggetto del messaggio: La politica del trasporto su gomma e su rotaia.....
MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 12:54 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
Messaggi: 457
Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
A quanto pare i nodi stanno venendo al pettine,
l'Italia è bloccata nella morsa degli autotrasportatori.
Colpa degli autotrasportatori?
Colpa di una cattiva gestione e incentivazione del traffico su rotaia?
Per me è un pò di tutto!
E non riesco a immaginare come si possa portare via una fetta di mercato
al trasporto via gomma, con le nostre linee ferroviarie!
Discutiamone (se possibile) civilmente.
UTENTEACIDO :?


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 13:20 
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Nome: Daniele Pulcini
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 18:19
Messaggi: 672
Località: --------------- Quercegrossa (SI) ------- Follonica (GR) ------------
Purtroppo hai ragione !!!
Io condivido pienamente quello che fanno gli autotrasportatori.
Domani se non si sblocca qualcosa anche l'azienda dove lavoro si blocca per mancanza di ossigeno.
Siamo 500 persone !!!!
La cattiva gestione del trasporto rotaia-gomma è arrivata al collasso.
I clientelismi che si sono creati fra FIAT e governi sicuramente non hanno fatto si che si creassero gli sviluppi a favore delle ferrovie.
Adesso che la categoria degli autotrasportatori si trova in affanno per costi elevati ne stiamo pagando le conseguenze.
Un altra tegola di questo paese ormai ridotto allo sfascio.
Mi vergogno di essere italiano maledico questo paese ogni giorno che passa.
Spero solo che questa azione porti qualcosa di grosso.
Agli italiani gli basta il calcio e le veline poi se prendono 800 € al mese non gliene importa niente.
Spacchiamo tutto per una partita di calcio persa e poi facciamocelo mettere in tasca per 800 € al mese.
Italiani sveglia !!!!!


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 14:56 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 0:24
Messaggi: 1582
Non solo.
In italia siamo circondati dal mare, ma le merci che viaggiano per mare lo fanno solo per necessità.
Vorrei vedere accanto agli autotrasportatori anche i dipendenti del trasporto pubblico e privato,per paralizzare per un po' quest'assurdo paese e poi ricominciare a trattare.
I francesi hanno più palle di noi quando si tratta di far valere i propri diritti, se fanno sciopero si organizzano e mettono veramente in ginocchio il governo.
Noi siamo capaci di scendere in piazza solo per i mondiali di calcio.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 15:11 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
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Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Cita:
Noi siamo capaci di scendere in piazza solo per i mondiali di calcio.
Oppure per fare le manifestazioni contro le sentenze della legacalcio!

Poi chissenefrega della disoccupazione, del precariato, delle pensioni
fame e via discorrendo........... mi sembra giusto,
questi sono discorsi di seconda importanza!
Vuoi mettere la champions e la campagna acquisti, il processo
di biscardi, il supermoviolone con queste sciocchezze qui?


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 15:27 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
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Località: Macerata
Io sono perfettamente d'accordo coi trasportatori... mi dispiace solo per i pomodori che si rovinano nei magazzini, per il resto, come al solito, tutti dal benzinaio o al supermercato manco fosse scoppiata la guerra!
E' davvero una cosa ignobile pagare 2500 lire al litro il gasolio! Prima con le lire, tutti si inca22avano per un aumento di 10 centesimi, ora in un anno un litro ha fatto 400 lire (Ao', ma sono una esagerazione ca22o!) e con l'euro non facciamo più i conti nessuno! Pedaggi in aumento, bollette in aumento, secondo l'ISTAT paghiamo 1200 euro l'anno in più a testa... MA per me 1200 euro significa veder volatilizzato un intero stipendio.
Se bloccano tutto, ben venga, se interviene la polizia facciano pure la guerra civile, magari prendo la mazza da baseball pure io!
BASTA E basta.

Sto seriamente rimpiangendo un paio di miei conoscenti che hanno aperto un locale in Nuova Zelanda: aiuti dallo stato, agevolazioni fiscali, tasse al giusto... Hanno semplicamente detto: "e col ca22o che torniamo in Italia, qui si sta da favola!"

Sia chiaro, non sono un guerrafondaio, anzi, io e i centri sociali siamo il diavolo e l'acquasanta, però qui chi fa un minimo di attività per cavoli suoi paga una esagerazione tutti i mesi, eppoi salassi a fine anno e poi l'IVA a credito te la rimborsano se tutto va bene dopo un anno, mentre le tasse te le prendono direttamente dal conto in banca.
LADRI LEGALIZZATI
Alessio
:evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 15:28 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
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Località: Macerata
Io sono perfettamente d'accordo coi trasportatori... mi dispiace solo per i pomodori che si rovinano nei magazzini, per il resto, come al solito, tutti dal benzinaio o al supermercato manco fosse scoppiata la guerra!
E' davvero una cosa ignobile pagare 2500 lire al litro il gasolio! Prima con le lire, tutti si inca22avano per un aumento di 10 centesimi, ora in un anno un litro ha fatto 400 lire (Ao', ma sono una esagerazione ca22o!) e con l'euro non facciamo più i conti nessuno! Pedaggi in aumento, bollette in aumento, secondo l'ISTAT paghiamo 1200 euro l'anno in più a testa... MA per me 1200 euro significa veder volatilizzato un intero stipendio.
Se bloccano tutto, ben venga, se interviene la polizia facciano pure la guerra civile, magari prendo la mazza da baseball pure io!
BASTA E basta.

Sto seriamente rimpiangendo un paio di miei conoscenti che hanno aperto un locale in Nuova Zelanda: aiuti dallo stato, agevolazioni fiscali, tasse al giusto... Hanno semplicamente detto: "e col ca22o che torniamo in Italia, qui si sta da favola!"

Sia chiaro, non sono un guerrafondaio, anzi, io e i centri sociali siamo il diavolo e l'acquasanta, però qui chi fa un minimo di attività per cavoli suoi paga una esagerazione tutti i mesi, eppoi salassi a fine anno e poi l'IVA a credito te la rimborsano se tutto va bene dopo un anno, mentre le tasse te le prendono direttamente dal conto in banca.
LADRI LEGALIZZATI
Alessio
:evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 15:51 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
Forse UA voleva rimarcare che il traffico merci in Italia si basa unicamente sul trasporto gommato mentre le Ferrovie vuoi per deficienze strutturali, vuoi per incapacità gestionale, oramai non trasportano più niente.
Per come la vedo io ho trovato fastidioso il silenzio della classe politica su questo tema.
UP 8)


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 16:04 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
Messaggi: 457
Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Egregio collega > UP 8) , hai colto nel segno!
UA :?


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 16:53 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 14:36
Messaggi: 331
Località: Rifugio segreto
A livello politico non c'è volontà di fare concorrenza al trasporto su gomma perchè forse non conviene dal punto di vista elettorale ed economico :shock:
Infatti per trasportare un container occorre un camion (trattore più rimorchio), guidato da un camionista, che consuma tanto gasolio, gomme, deve essere sottoposto a costanti controlli in officina, deve viaggiare sulle autostrade... Tutti soldi che servono a far marciare un circolo vizioso come quello della nostra economia.
Un treno, con un paio di macchinisti che fanno il lavoro di qualche decina di camionisti, allo Stato non conviene, purtroppo!

Poi ritengo lo sciopero ad oltranza dei camionisti un'arma a doppio taglio perchè se ci lamentiano che ogni giorno ci sono aumenti in tutto, questo sciopero non ci aiuterà ad andare nella direzione opposta o a non peggiorare le cose.

Infine, concludendo la mia eretica omelia 8) , se il costo della benzina è alle stelle malgrado l'Euro forte (e i barili sono quotati in dollari) ci rendiamo conto che chi comanda in Italia sono sempre i soliti poteri forti (o occulti) che con la politica c'entrano poco: la politica è un fantoccio che serve a mascherare i veri comandanti. :?

:x U.C.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 17:08 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 16:12
Messaggi: 644
Senza considerare che la politica del trasporto su gomma è tutt'altro che filo Italiana poichè i camion in Italia non vengono più costruiti (L'iveco ora li fa in Spagna no!) i camionisti nella maggior parte dei casi sono dell'est europa e ora anche nordafricani! Non per essere razzisti ma certi lavori gli italiani non li vogliono fare! Petrolio, Gomme e asfalto sono tutti generi non autarchici quindi fisicamente all'Italia dal trasporto su gomma non può venire nulla di buono se non ai quei pochi delle logge di potere che hanno voluto questa situazione. Ripeto come ho già detto in altri tread che l'unica lotta che possiamo fare è il bicottaggio intelligente! se qualcuno sa di prodotti che viaggiano in ferrovia lo dica e noi non compreremo più quelli che viaggiano interamente su gomma. Però svegliamoci...... :evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 17:08 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Esattamente U.C., e considera pure che a livello di poteri forti non credo ci voglia molto a venire incontro ai camionisti come a tutti gli utilizzatori di pompe di benzina. Se pensi che sul litro ancora gravano costi come il terremoto del Belice, il Vajont, i danni di guerra e gli aiuti alla Libia (o roba del genere, comunque tutta di 60 anni fa) capisci subito che si tratta ne più ne meno di una tassa da pagare alla quale nessuno vuole rinunciare.
Eppoi s'è sempre detto, e ne sono convinto anche io, che pur di non pestare i piedi all'unica fabbrica automobilistica italiana e a tutto l'indotto che procurava la politica non ha mai osato più di tanto su trasporti alternativi.
Vedi Francia e Germania, dove le case automobilistiche sono più d'una, e la politica le tratta si con riguardo, ma non con la lingua, lasciandole lavorare nel mercato...
ALessio


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 17:23 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
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Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Affermazioni che posso anche condividere, però.......
Però proviamo a immaginare uno scenario tutto rose e fiori:
le parti politiche e sindacali per assurdo trovano un accordo
per instradare una parte delle merci su rotaia,
supponiamo un ''semplice'' 30%.
Ora arriviamo alla fatidica domanda:
la nostra rete ferroviaria è in grado di assorbire una
parziale domanda di trasporto su rotaia?

Abbiamo mezzi di trazione e personale sufficienti
per far fronte a questa nuova esigenza?
Io non ho dati alla mano, ignoro di quanti problemi
ci possano essere ai tanti già conosciuti nelle
nostre sfasciate ferrovie (es. guardate i pendolari
su tutta la rete come sono costretti a viaggiare :shock: ).
Allora forse a galla verranno fuori altri problemi,
oltre alle lobbies e politici, ahimè anche strutturali ferroviari!
UA :?


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 18:21 
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Iscritto il: sabato 18 febbraio 2006, 22:49
Messaggi: 711
secondo me tutto finirà fra qualche giorno con un bel mega-assegno a svariate cifre sganciato dal governo a favore di questi potentati, alla faccia del trasporto ferroviario e dei consumatori.
il discorso sarebbe molto lungo e complesso, ma si tratta di danni irreparabili commessi nei decenni scorsi e adesso non c'è assolutamente la voglia e la capacità di tornare indietro. la politica è facilmente ricattabile dagli autotrasportatori e cedere a queste pressioni significa sempre di più una situazione di non ritorno.

saluti, massimiliano


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 22:58 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:29
Messaggi: 1103
aiupira ha scritto:
secondo me tutto finirà fra qualche giorno con un bel mega-assegno a svariate cifre sganciato dal governo a favore di questi potentati, alla faccia del trasporto ferroviario e dei consumatori.
il discorso sarebbe molto lungo e complesso, ma si tratta di danni irreparabili commessi nei decenni scorsi e adesso non c'è assolutamente la voglia e la capacità di tornare indietro. la politica è facilmente ricattabile dagli autotrasportatori e cedere a queste pressioni significa sempre di più una situazione di non ritorno.

saluti, massimiliano


Condivido esattamente quello che hai detto, qui si risolve tutto in una bolla di sapone, e alla prossima rimostranza da parte dei camioneros si paralizzaerà l'intero paese.
Vi porto l'esempio della mia regione, il Molise.
Proprio di questi giorni la notizia della chiusura di uno scalo ferroviario merci che serve un nucleo industriale posto, per farvi capire a poco meno di 40 km dall'A1, tra Caianello e San Vittore del Lazio. In questi anni il piccolo ma funzionale raccordo movimentava merci deperibili e non,
tra questo nucleo industriale e lo scalo di Marcianise; se ricordate uscì anche uno speciale articolo su un Tuttotreno del 2005 (se non sbaglio).

In un'altra area del Molise, vicino Campobasso fu costruito anni fa un altro scalo ferroviario che doveva servire la zona industriale di Campochiaro (dove peraltro ci sono grosse multinazionali): quello scalo non è mai entrato in funzione. Le strade statali sono semore piene zeppe di TIR minacciosi, ogni giorno (più o meno) incidenti, anche mortali.

Lascio a voi l'ardua sentenza.


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MessaggioInviato: giovedì 13 dicembre 2007, 11:16 
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Iscritto il: sabato 16 settembre 2006, 10:34
Messaggi: 1541
Come farebbero le ferrovie a sopportre un incremento di traffico intermodale più che altro composto da autostrade viaggianti è difficile da calcolare. Intanto un +30% è per Ti/RFI enormemente tanto, magari ci accontenteremmo per cominciare di un +10/15%. Poi c'è da vedere dove geograficamente è diffuso questo incremento di traffico, da dove viene e dove va. Intendo con ciò la percorrenza che il vettore ferroviario deve coprire invece che far viaggiare su strade e a utostrade. Al di sotto di un certo kilometraggio non conviene nè all'autotrasportatore nè alla ferrovia fare il viaggio. Diciamo che sotto i 300/400 km meglio stare sulla strada. Una maggiore percorrenza (meglio se svolta su itinerari trafficati e/o morfologicamente impegnativi) allora è meglio trasferirla su rotaia. Quindi bisogna individuare le correnti di traffico: Mettereste il vostro TIR su binari per andare da Torino a Padova? O da Trieste ad Ancona? Essendo la nostra nazione lunga e stretta, va da sè che il maggior vantaggio, come dissi altrove tempo fa, si realizza sulle lunghe distanze, nord-sud e v/v per intenderci, come Lombardia/Triveneto-Calabria/Sicilia o Piemonte/Liguria-Puglie. Ora, esaminando le tratte interessate, la capacità in ordine alle tracce ci sono, la Tirrenica meridionale ha molto spazio libero (chi dice che le linee sono ultrasature si riferisce solo alla Roma-Napoli via Formia o forse anche alla Torino-Genova, ma non di notte), ma vi sono molte linee complementari elettrificate che, adeguate, possono ospitare tali passaggi. Specialmente, dato (ammesso che esistano carri, locomotive e personale a sufficienza e che la sagoma delle linee lo permettano) che i treni di TIR a lunga percorrenza conviene a tutti che viaggino di notte, un po' come gli espressi "Frecce" di letti e cuccette, trovi linee libere da Villa S.G. a Salerno-Sarno-Caserta-Frosinone-Roma-Firenze (LL) e, non appena sarà aperta la BO-Fi AV, fino al nord-est ad es. via Modena-Verona,oppure verso l'alta Toscana e oltre.
Specie in inverno, le ferrovie dovrebbero farla da padrona a trasportare mezzi pesanti su percorsi paralleli a strade innevate, bloccate da incidenti, ristrette per lavori ecc. Mentre invece...
Costi: boh? magari convene all'impresa di trasporti di avere carri propri, almeno non paga tassa di nolo, e la manutenzione se la fa in proprio, e se riesce a fare un treno completo può anche decidere il trazionista...
Sogni? Siamo a natale! :lol:


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