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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: rotaie tram
MessaggioInviato: domenica 30 dicembre 2007, 22:08 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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da quello che dici credo che utilizzeranno un plateatico flottante

Max RTVT


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MessaggioInviato: giovedì 10 gennaio 2008, 21:15 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
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Replico solo ora causa prima una mia malattia poi una ben peggiore del
pc(tiro alla fune con un haker e il pc era la fune ROTTA)
1) non mi risulta che il carico di un uni36 debba essere limitato o no?
2)dovrebbe ragionevolmente essere un costo quasi preciso per rotaie
di peso diverso ma allora perchè pagano la mano d'opera per girarle??
3)da molto non vedo il cavalieri (l'ultima volta io ero sul treno e lui cambiava uno scambio a centrale) quindi oltre non essere il mio lavoro
posso no nessere aggiornato ma se la soletta conta poco perche da 36
a dopo le padane hanno avuto dei problemi ???


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 Oggetto del messaggio: rotaie tram
MessaggioInviato: giovedì 10 gennaio 2008, 23:10 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Località: Roma
Caro gmg 20,mi spiace per la tua indisposizione....Dunque,:

1)vediamo di capire.Cosa intendi per "carico di una 36"?(forse che può sopportare un carico statico in un suo punto anche di 30,60 Tonnellate per asse?

2) Siccome le "chiacchiere"in Fisica ed in Meccanica applicata alla ferrovia non contano ma contano i fatti derivati dai dati reali,ti prego se vuoi di commentare questi parametri riferiti ad UNI 36 e UNI 60

Uni 36 : momento d'inerzia modulo di resistenza resistenza alla traz.ne
1018 154 70


UNI 60 3055 335,5 70



3) La pratica di "invertire le rotaie nelle curve" in modo da realizzare un consumo uniforme del fungo angolare della rotaia,(realizzando in questo modo un economia)è una pratica oggi sempre meno usata. Innanzitutto perchè ove possibile i raggi di curvatura vengono ampliati ed inoltre perchè è intensamente utilizzata la saldatura continua che complica un pochino l'operazione...e poi perchè è sempre meglio una rotaia nuova rispetto ad una sollecitata dall'esercizio.

4) Mi sembra di averti già risposto che la differenza di costo alla produzione,viene mangiata dal maggior onere di gestione della manutenzione!

5) Scusami,ma per il resto non riesco a capire cosa hai scritto! Perchè non correggi ciò che scrivi dando così senso compito al tuo pensiero?

Che vuol dire la soletta? cosa intendi per soletta? Ti riferisci alla sede ferroviaria a quella tranviaria? Che c'entrano le Padane? che tipo di problemi hanno avuto?

Simpaticamente Max RTVT


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MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 15:55 
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Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
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ma sono stati cancellati gli ultimi messaggi?
comunque andiamo avanti. avevo detto che il binario della tramvia fiorentina era stato sollevato a mezzo cavalleti e tenuto in posizione rialzata rispetto alla base a forma di U in cemento armato già realizzata.
ebbene il binario viene fissato in quella posizione a mezzo di una colata di cemento, nè più nè meno come si fa nel modellismo quando si decide di fissare il binario annegandolo in una colata di gesso. a me è parso un pò grezzo come sistema, ma probabilmente costa poco. in pratica le traverse vanno a far un tutt'uno di una grande platea di cemento armato. le rotaie sono unite alle traverse mediante attacchi elastici e sono rivestite nella loro parte inferiore da una guaina continua di gomma che le avvolge e che gli impedisce di appoggiare direttamente sulle traverse.

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 Oggetto del messaggio: rotaie tram
MessaggioInviato: giovedì 17 gennaio 2008, 22:33 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
Messaggi: 409
Località: Roma
E appunto si chiama plateatico flottante.Serve a smorzare le vibrazioni proprio a causa dell'inserimento di tappetini fono assorbenti.Inoltre non costa poco nè è rozzo come sistema! Se ci fai caso tra traversina e plateatico sottostante (quello a diretto contatto con il terreno)viene interposta una armatura di tondini sagomati,inoltre(almeno a Roma)vengono interposti prima della gittata finale pannelli di polistirolo espanso.E'Un buon sistema per attenuare rumore e vibrazione assicurando adeguata elasticità di tutto il complesso al passaggio dei rotabili.

PS Anche a me sono stati segate le risposte a gmg 20 per inoti problemi del Forum.Vedrò di rimediare,capito gmg 20?

Max RTVT


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 11:29 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
Messaggi: 1617
Località: bologna
Capito capito, attendevo a immettere nuovamente per evitare una terza
riscrittura, se il forum resiste (ma ieri sera per mandare un MP ho penato
alquanto)proseguiamo la disanima, l' argomento è notevolmente interessante.


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MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2008, 14:15 
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Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
Messaggi: 714
Località: Pianeta Venere - Firenze Nova
in realtà non c'è traccia ne di tappetini isolanti nè di spessori di polistirolo, per questo mi sembrava grezzo questo sistema. ci sono solo delle armature di ferro allo scopo di aumentare la resistenza del getto, ma che non hanno nulla a che vedere con l'isolamento dalle vibrazioni. in pratica le rotaie poggiano su una grande platea di cemento armato che poggia direttamente sul terreno. può darsi che per attutire le vibrazioni abbiano deciso di affidarsi alla grande massa della platea, tenendo conto che sono tante meno intense quanto è più grande la massa su cui si scaricano.

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 Oggetto del messaggio: Re: rotaie tram
MessaggioInviato: sabato 19 gennaio 2008, 12:29 
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Iscritto il: sabato 19 gennaio 2008, 12:09
Messaggi: 3
allora..premetto che sono assolutamente una incompetente e cerco di spiegare la mia situazione:
studio alla sapienza architettura degli interni,sono al secondo anno e sto analizzando un sistema di arredo scorrevole su binari...il mio professore mi ha suggerito di studiare come funzionano i binari del treno e quelli del tram...quali sono le differenze e come mai quando si cammina sull'asfalto non si avverte la presenza di un binario tramviario..io non mi sono mai posta tali quesiti,lo ammetto tranquillamente,e veramente non me ne intendo assolutamente per niente..ho letto alcune cose scritte sul forum da marchetti e mi inchino di fronte alla sua conoscenza dell'argomento...resta di fatto che molte cose non le ho capite perchè spiegate in modo troppo tecnico(o forse perchè sono troppo ignorante)..vi chiedo quindi delle spiegazioni meno tecniche o,se non avete tempo da perdere con me(e vi capirei) di indicarmi dove posso cercare...GRAZIE


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 Oggetto del messaggio: Re: rotaie tram
MessaggioInviato: sabato 19 gennaio 2008, 12:41 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
Senza alcuna ironia, ma sei certa che il tuo professore non stesse scherzando?


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 Oggetto del messaggio: Re: rotaie tram
MessaggioInviato: sabato 19 gennaio 2008, 13:12 
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Iscritto il: sabato 19 gennaio 2008, 12:09
Messaggi: 3
tobruk ha scritto:
Senza alcuna ironia, ma sei certa che il tuo professore non stesse scherzando?


PURTROPPO NE SONO CERTA...ormai mi ha lanciato la sfida...e io l'ho accettata...è un tipo un po folle ma bravissimo...e ora sono anche curiosa di saperlo!!!sarà domanda d'esame


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 Oggetto del messaggio: Re: rotaie tram
MessaggioInviato: sabato 19 gennaio 2008, 13:53 
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Iscritto il: sabato 19 gennaio 2008, 13:43
Messaggi: 5
ciao! questa domanda ha anhe incurioito anche a me visto che la voro dove si fanno i treni! fammi sapere silvia! a presto


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MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 21:42 
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Visto che si parla di binari tramviari fondamantalmente vorrei porre anche io un quesito a chi ne sa più di me...
Perchè negli stati uniti utilizzano scambi tramviari con un solo ago mobile e l'altro solo accennato mentre in europa sono mobili tutti e due??? Nel caso di S. Francisco poi passano tranquillamente le 1928 che qui a Milano utilizzano due aghi???? :shock:


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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 8:17 
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Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
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Località: Pianeta Venere - Firenze Nova
non ho mai visto questo sistema, ma le ragioni che possono aver portato a questa scelta penso siano legate al fatto che far funzionare un ago solo è più semplice che farne funzionare due. il principio di funzionamento può essere che quando l'ago è discosto dal controago guida la ruota attraverso il contatto con la parte interna di quest'ultima, in pratica agisce come una controrotaia. se si può vedere una foto non guasta.

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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 23:17 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 16:12
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Immagine

Purtroppo non sono riuscito a trovare una foto nella mia collezione e perciò ho preso in prestito questa dalla TCC di Toronto ma sono gli stessi scambi che ho visto anche a S. Francisco... come si vede l'ago interno è completo mentre quello esterno è solo accennato...


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2008, 7:14 
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Nome: Fabrizio Baroni
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sì, è proprio così. l'ago che tu dici essere appena accennato in realtà non è un ago, ma funziona secondo le stesso principio di un cuore quando gli assi vanno sul ramo deviato guidati dall'unico ago, che a sua volta quando è discosto dal controago agisce come una controrotaia.
le ragioni che possono aver portato ad una tal scelta costruttiva penso siano nella maggior semplicità rispetto ad uno scambio tradizionale.
per fare un confronto modellistico, mi pare che in scala N alcune case costruttrici producano i doppi inglesi che funzionano applicando lo stesso principio, ma non mi ricordo bene.

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