Per Silvia:
Non ci sono differenza fondamantali fra il funzionamento del binario ferroviario e quello tramviario, di per se cambia solo il tipo di rotaia utilizzata ed il raggio di curvatura come anno già spiegato gli altri del forum. La rotaia tipo Vignoles è quella comunemente utilizzata dal treno e anche dal tram quando la linea è in sede protetta (cioè dove non debbano circolare veicoli gommati) che ha sostituito le più antiche rotaie a doppio fungo. La rotaia Vignoles che noi ormai chiamiamo in base alla specifica UNI si differenzia solo in base al peso al metro (una rotaia 60 UNI vuol dire che pesa 60Kg/m).
Le rotaie tradizionali quando attraversano il manto stradale (Raccordi ferroviari o più comunemente passaggi al livello) viene munita di controrotaia cioè un'altra rotaia, o con un pezzo di ferro opportunamente costruito e sagomato, che permette di lasciare libero lo spazio compreso fra le facce interene delle due rotaie affiancate (gola) nel quale deve scorrere il bordino della ruota cioè l'oggetto che permette la guida vincolata del veicolo ferrotramviario.
Per quanto riguarda il binario tramviario risulterebbe troppo oneroso dotare tutta la linea di una controrotaia separata il che vorrebbe dire che il singolo tratto dovrebbe essere armato (costruito) con quattro anzichè due rotaie con un raddoppio del costo in ferro!
A questo punto vengono in aiuto le rotaie Phoenix che sulla sommità non anno un semplice fungo come le Vignoles ma accanto al fungo hanno già incorporata la controrotaia e relativa gola. Chiaramente la rotaia in questione è più pesante e più alta perchè come citato prima deve essere interrata a volte non solo sotto l'asfalto ma anche sotto un basolato abbastanza spesso (vedi le foto di tram a Milano) e perchè in curva deve resistere a sollecitazioni maggiori essendo di raggio molto più stretto di quelle ferroviarie.
Per quanto riguarda il tuo problema dovrebbe riguardare l'aspetto che le rotaie hanno nei confronti del manto stradale. Quelle ferroviarie nei passaggi a livello si notano di più perchè le due rotaie affiancate offrono maggiore spazio nell'asfalto e spesso causa la geometria del bianrio stesso (vedi in curva) non sempre coincide con l'inclinazione del piano stradale e quindi si ha un maggiore sconnessione rispetto a quelli del tram. L'obbiettivo è sempre di tenere le rotaie a filo del manto stradale ma a causa della ditta che realizza i lavori, a causa del deterioramento dell'asfalto, a causa del cedimento della sede ferroviaria (quando passano treni merci pesanti si può notare l'abbassamento del pf(piano del ferro) di qualche centimetro. Per il tram queso problema è minore perchè le rotaie dovrebbero poggiare sul duro (piattaforma di cemento) che dovrebbe comunque essere presente anche sotto il manto stradale di una strada fatta per bene e quindi il tutto dovrebbe essere più solido.
Ciò a cui si riferisce il tuo profesore credo sia il fatto che le rotaie tramviarie sono nella migliore delle ipotesi (quindi non in Italia!) a filo perfetto con il manto stradale ed evitano di essere d'inciampo o di ostacolo alla circolazione. Un altro aspetto può essere il fatto di tener pulita la gola delle rotaie che se viene ostruita può causare lo svio (deragliamento) del veicolo. Una volta le aziende tramviarie mandavano un apposito manovale con un "bastone a raschietto" per tenere pulita la gola delle rotaie. Per quelle dei passaggi al livello del treno non c'è problema poichè la gola è molto più profonda e lo sporco cade più in profondità e solo dopo molto tempo di inutilizzo si riempe rendendo inutilizzabile il binario. Chiaramente si parla di sporco consistente se fosse solo sabbia o terriccio il treno con il suo peso a passo d'uomo riesce ugualmente a farsi strada...
Spero di averti chiarito qualche dubbio... in maniera meno tecnica.
Ciao
