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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 9:53 
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p966225 ha scritto:
resoconto di strane sostituzioni:

ho motorizzato la vettura folle di un TGV lima G; messo un decoder per ogni motrice... ed ora anche il G con motori in testa e in coda, riesce ad andare in composizione da 10 pezzi.

avevo restaurato motrice e due rimorchiate Ale601 Alitalia serie hobby trovate al mercatino. In attesa della folle... ho preso dopo 3 anni su ebay una motrice cardanica, anch'essa da sistemare. messo decoder in entrambe le motrici, il convoglio gira con un cardanico e un G in coda e non esiste piu' alcun inceppamento...

sistemata la curva di velocita' dei decoder, facendo girare ogni coppia su un ovale a inseguimento fino a raggiungere dinamiche simili, anche le coppie piu' ibride hanno fatto il loro dovere.
ciao gery


Mi sembra di aver capito che anche con due motori G è facile imbattersi in differenze di prestazioni che inficerebbero la soluzione del doppio motore a meno di non tararli con indipendeti decoder. Ma volendo operare su due motori G all'interno di una sola loco quale potrebbe essere il modo giusto di sincronizzarli per evitare problemi?
Saluti


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 10:04 
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Un'altra provocazione,però non certo proponibile ad una casa modellistica:e se,anni fa,Lima invece di adottare la classica meccanica oggi consueta del motore centrale a 5 poli con doppia trasmissione cardanica,avesse continuato a investire sul motore G,oggi come sarebbe?io sono un convinto sostenitore del buon G,è un motore ancora oggi eccezionale,minimo ottimo,forza di trazione altrettanto ottima(ma quello dipende anche dalla massa della locomotiva)manutenzione facilissima(anche un bambino riuscirebbe ad aprirlo e a richiuderlo senza far danni)probabilmente oggi sarebbe ancora un motore competitivo con un'adeguata evoluzione.
Ieri sera ho fatto girare un merci al traino di una tigre con il G,vedere quanto bene andava nonostante avesse 20 anni e quell'inconfondibile ringhio tipico di questa motorizzazione mi hanno fatto commuovere...
Ho anche una E 646 elaborata con 2 motori e devo dire che va da dio(e non è digitale!)


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 10:14 
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Little Earnings ha scritto:
Un'altra provocazione,però non certo proponibile ad una casa modellistica:e se,anni fa,Lima invece di adottare la classica meccanica oggi consueta del motore centrale a 5 poli con doppia trasmissione cardanica,avesse continuato a investire sul motore G,oggi come sarebbe?io sono un convinto sostenitore del buon G,è un motore ancora oggi eccezionale,minimo ottimo,forza di trazione altrettanto ottima(ma quello dipende anche dalla massa della locomotiva)manutenzione facilissima(anche un bambino riuscirebbe ad aprirlo e a richiuderlo senza far danni)probabilmente oggi sarebbe ancora un motore competitivo con un'adeguata evoluzione.
Ieri sera ho fatto girare un merci al traino di una tigre con il G,vedere quanto bene andava nonostante avesse 20 anni e quell'inconfondibile ringhio tipico di questa motorizzazione mi hanno fatto commuovere...
Ho anche una E 646 elaborata con 2 motori e devo dire che va da dio(e non è digitale!)

Non sei il primo e non sarai l'ultimo che dirà che il motore G, se ben tenuto, dura in eterno. Io stesso ho riparato due vecchie G (un 646 e un 656), ferme da una ventina d'anni, e messe sui binari e si sono avviate con 3 V! Il lavoro di restauro si è limitato a mettere i vetri a filo e cambiare i pantografi.


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 10:49 
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snajper ha scritto:
Non sei il primo e non sarai l'ultimo che dirà che il motore G, se ben tenuto, dura in eterno. Io stesso ho riparato due vecchie G (un 646 e un 656), ferme da una ventina d'anni, e messe sui binari e si sono avviate con 3 V! Il lavoro di restauro si è limitato a mettere i vetri a filo e cambiare i pantografi.


quello mi sa che lo farò anch'io...sono alle prime armi con le elaborazioni,per i vetri a filo conviene rifarli con il plexiglass?E per la colla,va bene quella epossidica?


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 10:58 
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per fare i vetri si può usare un liquido che una volta essiccato diventa di trasparenza cristallina...

baciamo le mani!


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 11:08 
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Ah sì,c'era un articolo anni fa su una rivista concorrente,dopo me lo vado a cercare...


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 20:07 
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Anche io possiedo delle macchine con doppia motorizzazione G e devo dire che il funzionamento è veramente buono, l'unica accortezza necessaria è quella di ponticellare le alimentazioni di ogni singola polarità fra loro in modo che entrambi i motori siano sempre alimentati egualmente.
Le defaillances di macchine a due motori sono a mio avviso da ricollegare alla scarsa robustezza dei motori e non a difficoltà legate a lievi diversità.
Una mia trix E50 a due motori va come un orologio non ostante la sua età veneranda , risale agli anni 70 !!! :lol: :lol: :lol:


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MessaggioInviato: martedì 29 gennaio 2008, 21:19 
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Little Earnings ha scritto:
snajper ha scritto:
Non sei il primo e non sarai l'ultimo che dirà che il motore G, se ben tenuto, dura in eterno. Io stesso ho riparato due vecchie G (un 646 e un 656), ferme da una ventina d'anni, e messe sui binari e si sono avviate con 3 V! Il lavoro di restauro si è limitato a mettere i vetri a filo e cambiare i pantografi.


quello mi sa che lo farò anch'io...sono alle prime armi con le elaborazioni,per i vetri a filo conviene rifarli con il plexiglass?E per la colla,va bene quella epossidica?

Essendo i trasparenti piuttosto ampi (specie i parabrezza), avevo usato acetato sagomato a misura e incollato da dentro (da dentro, eh!) col Clearfix della Humbrol. Avevo rimosso i "vetri" originali.
Non occorre che cerchi, il liquido è quello.


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MessaggioInviato: mercoledì 30 gennaio 2008, 15:16 
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OK farò come dici,ti ringrazio per avermi dato il nome del prodotto magico...


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io ho fatto una porcata con una scatola di cd.. ma è veramente orrida... :? :? :? :?


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MessaggioInviato: giovedì 31 gennaio 2008, 8:19 
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La scatola di CD è troppo grossa. Conviene quell'acetato usato come copertina per le rilegature a spirale; lo si trova anche leggermente bruno e blu (anche di altri colori, ma per i vetri possono andare questi, oltre al trasparente). Io ho usato sempre quello trasparente (anche in N, una volta). Per sagomarlo con precisione ho usato carta vetrata numero 240.
L'acetato è pure piuttosto elastico e vi si può piegare, ma non vi si spacca nè si fessura, particolare non da poco.


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 8:51 
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Tornando in topic, ho visto un notevole interesse per locomotive a doppio G. Certo, da due scassate se ne può fare una buona.
Quella di mettere in serie i motori è una buona idea se si desidera un minimo molto basso... o se usate il digitale (non sovraccarica i decoder).
I motori G pare fossero (non faccio H0 se non per riparazioni conto terzi) molto più elastici dei motori attuali, quindi con due nella stessa locomotiva problemi non ci dovrebbero essere anche se i motori sono in parallelo.
Tenete conto poi che da un lato le ruote sono gommate (nelle locomotive a carrelli), quindi, con una buona zavorra, è come se i motori fossero collegati meccanicamente!


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 10:51 
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Scopro adesso di essere ignorante in tema di collegamenti tra motori,che differenza c'è tra il collegamento in serie e in parallelo?Come avevo già detto ho una E 646 con 2 G,i motori però non so dire se siano in serie o parallelo,in pratica ogni carrello prende corrente da una rotaia sola,dal pattino di presa parte un filo che porta la corrente ad un polo del motore e da questo polo ho fatto partire un altro filo che va al polo opposto dell altro motore e viceversa con l'altra polarità...come si può definire tale collegamento?


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 10:59 
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Ciau a tutti in merito al collegamento serie parallelo dei motori faccio presente che elettricamente un motore, oltre che una induttanza, è una resistenza che varia in base allo sforzo; più bassa sotto carico, più alta a vuoto pertanto se i motori non sono collegati meccanicamente (alberi collegati tra loro) può capitare che una loco sotto carico (rampa) possa avere un'andatura a strappi perchè i motori non essendo ideali, possono uno influenzare l'altro con i loro singoli assorbimenti.....vedeteli più o meno come il differenziale di una macchina, se uno dei due assi delle ruote si blocca, tutta la potenza si scarica sull'altro...nel caso dei motori in serie, se uno riduce la sua resistenza perchè sotto carico e conseguentemente la velocità di rotazione, l'altro tende ad accelerare...immaginate che comportamento dinamico può assumere la loco....
Nel parallelo tale fenomeno è trascurabile perchè quasi inesistente se i motori non sono collegati meccanicamente (ricordo che i nonstri motori non sono ideali e perfettamente uguali), se invece lo sono è totalmente assente.

Penultima considerazione sulla serie, i motori essendo collegati uno "dietro" all'altro, sono dipendenti tra loro nel senso che se uno di loro nell'avviamento, presenta un circuito aperto (il caso in cui le spazzole sono nella zona isolata tra i collettori degli avvolgimenti del rotore) anche l'altro motore rimane fermo perchè non gli arriva la tensione. Ovviamente nel parallelo questo non avviene perchè ogni mottore attinge tensione per conto suo dalla line principale.

Ultima cosa, i decoder con controllo di carico possono avere problemi a pilotare i motori in serie per vari motivi che non sto a spiegarvi perchè mi ci vorrebbe un'ora per scrivere e poi perchè dovrei andare parecchio sul tecnico....

Spero di non esser stato contorto nella spiegazione.


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 11:23 
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Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 16:05
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Pubblico qui sotto quello che dovrebbe essere lo schema elettrico della mia E 646,fatto in 2 minuti con paint,come i bambini!Non ho trovato niente di meglio con cui disegnarlo,vi prego di scusarmi...
Immagine
spero inoltre che sia chiaro...


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