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MessaggioInviato: mercoledì 30 gennaio 2008, 22:43 
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Io rimango sempre allibito dal fatto che anche questa volta il camionista dopo aver fatto la pirlata ed essere rimasto intrappolato tra le sbarre sia rimasto li come un "mona" senza fare la prima cosa logica che dovrebbe venire in mente a chiunque: ingranare la prima e sfondare la sbarra per liberare i binari. Boh, io credo che automobilisti e camionisti siano convinti che la sbarra sia talmente robusta da non essere amovibile se non con la dinamite. Forse sarebbe utile spiegare che sganciarla o sfondarla è facilissimo proprio per una questione di sicurezza..... ma nessuno lo sa!!!

Franco


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MessaggioInviato: mercoledì 30 gennaio 2008, 22:45 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 14:32
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Località: Dolomiti - NORD Italia
franco.tanel ha scritto:
Io rimango sempre allibito dal fatto che anche questa volta il camionista dopo aver fatto la pirlata ed essere rimasto intrappolato tra le sbarre sia rimasto li come un "mona" senza fare la prima cosa logica che dovrebbe venire in mente a chiunque: ingranare la prima e sfondare la sbarra per liberare i binari. Boh, io credo che automobilisti e camionisti siano convinti che la sbarra sia talmente robusta da non essere amovibile se non con la dinamite. Forse sarebbe utile spiegare che sganciarla o sfondarla è facilissimo proprio per una questione di sicurezza..... ma nessuno lo sa!!!

Franco


Il camionista era polacco, concediamogli questa attenuante/aggravante. :lol:

Allegria!!


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MessaggioInviato: giovedì 31 gennaio 2008, 10:46 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 11:55
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Località: Oderzo
A casa sua, scommettiamo che si sarebbe fermato in tempo? Mi gioco tutti i soldi del monopoli se non è così.


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 10:45 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
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Località: Provincia di Mantova
"Macchinista indagata per omicidio colposo" (passaggio a livello FER) recitava l'articolo... posterei la foto del suddetto articolo se riuscissi a uploadarla su imageshak


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 14:02 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 524
Bisogna fare un poca di chiarezza altrimenti, magistrati e giornalisti sembrano essere una massa di ignoranti.

Non sono un avvocato, (anzi se nel forum qualche avvocato/magistrato vuole spiegare meglio di me la cosa..... ) ma l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in un caso come quello di un incidente mortale. E non vuol dire che si suppone il macchinista colpevole, ma che essendo egli coinvolto in un avvenimento che ha avuto come conseguenza la morte di una persona, gli si permette di tutelarsi come parte nello svolgimento del procedimento penale. Questo vuol dire che l'avvocato o un tecnico da lui nominato potrà ad esempio partecipare a tutti quegli atti d'indagine non ripetibili ad esempio un'autopsia o accertamenti tecnici sui mezzi e/o le infrastrutture coinvolte.

In ogni caso è naturale che il magistrato in una fase iniziale delle indagini verifichi in via ipotetica ogni possibile causa di un incidente mortale, compresa quella che vede ipoteticamente il macchinista concausa dell'avvenimento.

faccio un esempio assolutamente a caso, (non riferito agli incidenti di cui si è parlato qui) ma se pur in presenza di un veicolo che attraversa un pl nonostante il segnale rosso o rimane intrappolato sulle rotaie, il treno avesse viaggiato per qualche ragione ad una velocità superiore a quella massima prevista è evidente che il magistrato si troverebbe a dover valutare anche questa variabile verificando se alla velocità corretta l'investimento sarebbe lo stesso avvenuto.

Ripeto è un discorso teorico per far capire che nel 99% dei casi non c'è nessuna stranezza nelle indagini successive ad un incidente ferroviario....

PS chiedo scusa agli addetti ai lavori per le eventuali imprecisioni e attendo dotte integrazioni.....

Franco


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 14:32 
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Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 23:42
Messaggi: 768
Località: In cattedra
franco.tanel ha scritto:
Bisogna fare un poca di chiarezza altrimenti, magistrati e giornalisti sembrano essere una massa di ignoranti.

Non sono un avvocato, (anzi se nel forum qualche avvocato/magistrato vuole spiegare meglio di me la cosa..... ) ma l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in un caso come quello di un incidente mortale. E non vuol dire che si suppone il macchinista colpevole, ma che essendo egli coinvolto in un avvenimento che ha avuto come conseguenza la morte di una persona, gli si permette di tutelarsi come parte nello svolgimento del procedimento penale. Questo vuol dire che l'avvocato o un tecnico da lui nominato potrà ad esempio partecipare a tutti quegli atti d'indagine non ripetibili ad esempio un'autopsia o accertamenti tecnici sui mezzi e/o le infrastrutture coinvolte.

In ogni caso è naturale che il magistrato in una fase iniziale delle indagini verifichi in via ipotetica ogni possibile causa di un incidente mortale, compresa quella che vede ipoteticamente il macchinista concausa dell'avvenimento.

faccio un esempio assolutamente a caso, (non riferito agli incidenti di cui si è parlato qui) ma se pur in presenza di un veicolo che attraversa un pl nonostante il segnale rosso o rimane intrappolato sulle rotaie, il treno avesse viaggiato per qualche ragione ad una velocità superiore a quella massima prevista è evidente che il magistrato si troverebbe a dover valutare anche questa variabile verificando se alla velocità corretta l'investimento sarebbe lo stesso avvenuto.

Ripeto è un discorso teorico per far capire che nel 99% dei casi non c'è nessuna stranezza nelle indagini successive ad un incidente ferroviario....

PS chiedo scusa agli addetti ai lavori per le eventuali imprecisioni e attendo dotte integrazioni.....

Franco

E' proprio quello che temo!
Poniamo che il macchinista del treno investitore avesse bevuto un dito di vino rosso (UN DITO) tale da alterare il tasso alcolemico nel sangue di 0,1%. A seguito dell'incidente il magistrato gli contesta un concorso in causa, pur essendo il macchinista, totalmente incolpevole e lo condanna, seppure ad una pena lieve. Questo, lo considerereste un atto giusto?

Esempio estremo: dopo una perizia frettolosa e di parte si evince che l'investimento si sarebbe potuto evitare se il macchinista avesse azionato per tempo il freno e per tale motivo la giustizia italiana lo condanna per omicidio. Anche questo lo considerereste corretto? e vi assicuro, per aver letto una ricca bibliografia a riguardo, che casi di perizie condotte in modo lacunoso, in fretta, con elementi e testimonianze anche false, non sono affatto rare. In Italia, molta gente si è trovata sbattuta in galera pur non avendo commesso alcun reato. Si è scoperto poi che alcuni carabinieri o poliziotti avevano lavorato male nelle indagini.

E comunque a Forcolandia, Italia Avviso di Garanzia è sinonimo di atto d'accusa, secco ed incontrovertibile da cui ti devi difendere. (ovvero, sei colpevole: se vuoi uscirne pulito DEVI dimostrarlo...) :?
UP 8)


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MessaggioInviato: sabato 2 febbraio 2008, 22:00 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
Messaggi: 160
Località: Provincia di Mantova
franco.tanel ha scritto:
Bisogna fare un poca di chiarezza altrimenti, magistrati e giornalisti sembrano essere una massa di ignoranti.

Non sono un avvocato, (anzi se nel forum qualche avvocato/magistrato vuole spiegare meglio di me la cosa..... ) ma l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in un caso come quello di un incidente mortale. E non vuol dire che si suppone il macchinista colpevole, ma che essendo egli coinvolto in un avvenimento che ha avuto come conseguenza la morte di una persona, gli si permette di tutelarsi come parte nello svolgimento del procedimento penale. Questo vuol dire che l'avvocato o un tecnico da lui nominato potrà ad esempio partecipare a tutti quegli atti d'indagine non ripetibili ad esempio un'autopsia o accertamenti tecnici sui mezzi e/o le infrastrutture coinvolte.

In ogni caso è naturale che il magistrato in una fase iniziale delle indagini verifichi in via ipotetica ogni possibile causa di un incidente mortale, compresa quella che vede ipoteticamente il macchinista concausa dell'avvenimento.

faccio un esempio assolutamente a caso, (non riferito agli incidenti di cui si è parlato qui) ma se pur in presenza di un veicolo che attraversa un pl nonostante il segnale rosso o rimane intrappolato sulle rotaie, il treno avesse viaggiato per qualche ragione ad una velocità superiore a quella massima prevista è evidente che il magistrato si troverebbe a dover valutare anche questa variabile verificando se alla velocità corretta l'investimento sarebbe lo stesso avvenuto.

Ripeto è un discorso teorico per far capire che nel 99% dei casi non c'è nessuna stranezza nelle indagini successive ad un incidente ferroviario....

PS chiedo scusa agli addetti ai lavori per le eventuali imprecisioni e attendo dotte integrazioni.....

Franco


Anche nell'articolo appare indicato come normale procedura (anche se giustificato come scontro fra due mezzi in movimento, sembrano mettere il treno sullo stesso piano dell'automobile - questa è solo ciò che sembra a me però) anche se la penso più come Utente primadonna. Se comunque fosse solo una banalissima procedura, allora ad esagerare sono (come al solito) i giornalisti, a sfruttare una parte del normale svolgimento delle indagini come sensazionale e da titolo "macchinista indagata per omicidio colposo"...


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