Benedetto.Sabatini ha scritto:
e dai, calcavo la mano per buttarla sul ridere... ma possibile che non si colga l'ironia?
Ok, mi scuso...chiarito il quiproquo, almeno per me
Benedetto.Sabatini ha scritto:
sulle risorse in rete non c'è nulla da obiettare, anzi, è una cuccagna! Però se sono più adatte a uno che ha già una formazione di base che lo aiuta a distinguere il buono dal meno buono.
Penso che il forum sia qui per questo...o almeno, io cerco di dare il mio contributo...
Benedetto.Sabatini ha scritto:
Riguardo ai manualetti elledì, li trovo oltremodo datati e assolutamente superati.
E' vero, sono tipici di un fermodellismo anni 70-80 "europeo", mentre oggi pare che la tendenza sia il mondo anglosassone...
Tuttavia si deve pur iniziare da qualche parte. L'autore del thread chiedeva consigli su un ovalone e il libro "progetti di ferrovie in scala" di Elledi ha un centinaio di esempi di ovaloni.
Oggi io non potrei prenderlo come punto di riferimento quel libro, ma è utile ugualmente se si tiene presente che il suo obiettivo finale è portare al plastico "passerella" meglio se del tutto automatizzato. Ossia il fermodellista è quello che invita la gente a casa sua a vedere uno spettacolino, una rappresentazione della ferrovia.
Filosofia del tutto opposta a chi immagina il plastico come un Punto a Punto (pap) con carte carro e manovre, magari con il DCC...
Questo lo dico riflettendo sul fatto che nel manuale elledi la stazione nascosta è fondamentale (e sta sempre nelle gallerie, non accessibile facilmente nè visibile all'operatore, quindi con complessità elettrotecniche di cui nel libro non si parla mai) mentre la tendenza attuale è avere coulisse e fasci di binari ombra che sono accessibili e visibili (tipico del fermodellismo USA).
Inoltre nel libro elledi non si parla se non vagamente del sistema modulare...oggi il fermodellismo senza il concetto modulare è impensabile.