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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 9:22 
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lucapassanisi ha scritto:
in pratica, con quello schema, si può fare solo un plastico-passerella, certo non manovre. affinché risulti valido modellisticamente è necessaria - e non sufficiente - una notevole altezza delle montagne, con una riproduzione morfologica molto aspra. potrebbe venir fuori anche qualcosa di spettacolare, ma anche le curve mi sembrano troppo strette. electrofrog ha ragione, se ti imponi di mantenere quel tracciato, dovresti sbozzare almeno il paesaggio in pianta e in assonometria (cosa consigliabile per qualsiasi tracciato). peraltro ciò ti aiuterebbe a smussare - se non occultare - proprio quegli aspetti criticabili dei cosiddetti ovaloni.


Se quel tracciato rappresentasse una ferrovia mineraria americana del far west che si snoda in una serie di canyon, direi che potrebbe venire un buon plastico (mettendoci delle stazioni nascoste nelle "miniere").

Se però l'autore vuole fare una linea secondaria italiana di metà novecento...per quanto il paesaggio sia realistico, forse il tracciato è da ripensare.

Come ho già detto, non amo per niente l'ovalone, ma se proprio uno lo vuole fare ci sono migliaia di riferimenti bibliografici e documentali in quanto è una tipologia stra-studiata nella storia del fermodellismo, specie americano e tedesco. Basta solo documentarsi un po...

E' meglio spendere 35 euro per un libro subito che 3500 euro per un plastico che poi verrà smantellato dopo poco tempo...


Ultima modifica di electrofrog il martedì 1 aprile 2008, 9:27, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 9:26 
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il problema del ricovero dei rotabili potrebbe non essere una esigenza di certi plastici passerella. è sempre meglio prevederli!
aggiungo che l'ovale potrebbe anche dare un esercizio realistico.......... raddoppiando i convogli.
a proposito della "letteratura", lo spirito progettuale giusto me l'hanno data proprio i libretti della elledi, quali "come progettare i plastici" o "binari di stazione in scala". lo spirito della corretta ambientazione e delle modalità di realizzazione sono venuti da TTM. il plastico sarà semplicemente figlio della realtà, ripeto, non come riduzione di 87 volte di essa, ma come riproduzione di una quinta teatrale.


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 9:34 
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Cita:
Ok, abbiamo capito che questo è il forum di TTM e quindi chi ci lavora lo promuove quanto possibile in tutte le occasioni. Sappiamo anche che TTM è la migliore delle riviste, che dice tante cose utili etc...ma detesto questo atteggiamento fazioso, tipico da "campagna elettorale" italica.


e dai, calcavo la mano per buttarla sul ridere... ma possibile che non si colga l'ironia?
Cmq su TTM, in passato, si è trovato anche alcune soluzioni "uovo di colombo" per sfruttare al meglio l'ovale... Ogni configurazione ha in sè dei pregi, basta metterli in risalto e sfruttarli.

Cita:
Tu dici di leggere TTM, io invece consiglio anche una serie di libretti della ELLEDI e altra bibliografia...ma in data attuale basta usare bene google e di materiale sul fermodellismo ci sarebbero tonnellate di siti e


sulle risorse in rete non c'è nulla da obiettare, anzi, è una cuccagna! Però se sono più adatte a uno che ha già una formazione di base che lo aiuta a distinguere il buono dal meno buono. Chi non ha alcuna esperienza prende per buono ogni cosa, anche chi gli dice che i modelli Bettiart sono rarità di finissimo artigianato italiano e non barocci di resina che si disintegrano con lo sguardo.
Riguardo ai manualetti elledì, li trovo oltremodo datati e assolutamente superati.


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 9:59 
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si, sono datati, ma consentono di evitare molti errori. sai perché li trovo superati? ti ricordi quando quindici anni fa si estremizzava il concetto della coerenza del paesaggio consigliando una ferrovia appena sussurrata nel paesaggio? i soliti estremismi. il realismo non è solo il paesaggio, ma anche il funzionamento, l'esercizio, le manovre....... e a qualcosa si deve pur rinunciare..... a meno di qualche trucco.
purtroppo non mi risulta sia venuta fuori qualcosa in grado di sostituire tali manualetti (ti ho dato una idea editoriale? voglio il 10% per la consulenza :D ).


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 10:16 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
e dai, calcavo la mano per buttarla sul ridere... ma possibile che non si colga l'ironia?


Ok, mi scuso...chiarito il quiproquo, almeno per me :wink:


Benedetto.Sabatini ha scritto:
sulle risorse in rete non c'è nulla da obiettare, anzi, è una cuccagna! Però se sono più adatte a uno che ha già una formazione di base che lo aiuta a distinguere il buono dal meno buono.


Penso che il forum sia qui per questo...o almeno, io cerco di dare il mio contributo...

Benedetto.Sabatini ha scritto:
Riguardo ai manualetti elledì, li trovo oltremodo datati e assolutamente superati.


E' vero, sono tipici di un fermodellismo anni 70-80 "europeo", mentre oggi pare che la tendenza sia il mondo anglosassone...

Tuttavia si deve pur iniziare da qualche parte. L'autore del thread chiedeva consigli su un ovalone e il libro "progetti di ferrovie in scala" di Elledi ha un centinaio di esempi di ovaloni.

Oggi io non potrei prenderlo come punto di riferimento quel libro, ma è utile ugualmente se si tiene presente che il suo obiettivo finale è portare al plastico "passerella" meglio se del tutto automatizzato. Ossia il fermodellista è quello che invita la gente a casa sua a vedere uno spettacolino, una rappresentazione della ferrovia.

Filosofia del tutto opposta a chi immagina il plastico come un Punto a Punto (pap) con carte carro e manovre, magari con il DCC...

Questo lo dico riflettendo sul fatto che nel manuale elledi la stazione nascosta è fondamentale (e sta sempre nelle gallerie, non accessibile facilmente nè visibile all'operatore, quindi con complessità elettrotecniche di cui nel libro non si parla mai) mentre la tendenza attuale è avere coulisse e fasci di binari ombra che sono accessibili e visibili (tipico del fermodellismo USA).

Inoltre nel libro elledi non si parla se non vagamente del sistema modulare...oggi il fermodellismo senza il concetto modulare è impensabile.


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 11:10 
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li trovo superati sopratutto a livello costruttivo: oggi non me la sento di consigliare le strutture suggerite su quei manualetti, preferisco di gran lunga la L-Girder su cui insistiamo molto (chi legge TTM lo sa... ooops, ci son cascato di nuovo.... però dai, i vantaggi sono innegabili). Senza contare mancanza di riferimenti continui a un esercizio realistico... Poi il modulare... per me è obsoleto il modulare classico: io e tutta la redazione TTM abbiamo sposato il concetto Fremo, che è anni luce avanti.


Via via, diamo consigli efficaci al nostro amico, prima che scappi terrorizzato a comprarsi un gioco di ruolo....


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 12:18 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
li trovo superati sopratutto a livello costruttivo: oggi non me la sento di consigliare le strutture suggerite su quei manualetti, preferisco di gran lunga la L-Girder su cui insistiamo molto (chi legge TTM lo sa... ooops, ci son cascato di nuovo.... però dai, i vantaggi sono innegabili). Senza contare mancanza di riferimenti continui a un esercizio realistico... Poi il modulare... per me è obsoleto il modulare classico: io e tutta la redazione TTM abbiamo sposato il concetto Fremo, che è anni luce avanti.


Via via, diamo consigli efficaci al nostro amico, prima che scappi terrorizzato a comprarsi un gioco di ruolo....


Per modulare io intendevo una filosofia, non mi riferivo ad un sistema modulare tipo FIMF o Fremo... intendevo dire un plastico il cui tema centrale è la ferrovia e che si espande o si contrae nel tempo e secondo le esigenze, che non è rigido e non occupa spazi eccessivi...

Sia per il modulare che per le strutture è interessante il libro di A. Jackson e D. Day edito nel 1980 "manuale del modellista"...oggi rarissimo e introvabile. Già a suo tempo in quelle pagine si trovano schemi di moduli, coulisse, plastirami etc...altro che ovaloni... e si spiega dettagliatamente i vantaggi delle strutture intelaiate aperte.


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 12:30 
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MA non per essere cattivo.... manny non s'è più fatto sentire... ci avrà già mandato a cag....???

Alessi :roll: :lol:


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 12:52 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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Madalex ha scritto:
MA non per essere cattivo.... manny non s'è più fatto sentire... ci avrà già mandato a cag....???

Alessi :roll: :lol:


Speriamo di no...ma pare che questa discussione ugualmente è molto letta, quindi ad ogni modo l'argomento è utile a qualcosa.

Tornando al tema...molte volte si sente dire "mi piacerebbe fare il plastico ma non ho spazio..." oppure "bello il fermodellismo ma costa troppo..." e cose così.

Nel mio caso, non sono nè ricco e non ho affatto spazio; questo mi ha impedito per anni di "fare trenini", cioè di comprare modelli e dedicarmi ad un plastico. Mi ha fatto progettare per anni il tanto cercato "plastico perfetto"...

Oggi dico che le conclusioni sullo spazio e sul prezzo (senza trascurare la classica "non ho tempo") sono solo dei comodi alibi in quanto spesso non avere spazio, possedere pochissimi modelli e poco tempo è la premessa per un buon lavoro che rende mille volte in soddisfazione.

Se qualcuno getta la spugna per le critiche e/o i consigli detti in questo thread, forse non è un male se abbandona il fermodellismo...lo dico nel suo interesse (e anche quello bancario del conto corrente che sempre suo interesse è :wink: )


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 14:05 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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Egregio Ben (va bene come nomignolo? tipo il Ben dei Fantastici 4?!?), come bene dici (ooops) i tracciati che, purtroppo, ancora vengono proposti da alcune case sono delle vere e proprie piste per far trottare i treni e basta!
Nel lontano "67 mi cimentai nella realizzazione del primo plastico, cercando di mettere insieme le 4 scatole della Lima ricevute in occasione della befana (a Natale dalle mie parte e a quei tempi non arrivava nulla, solo alla befana) anche per gli anni precedenti e grazie a due (dico due) scambi comprati da mio padre su pressante mia richiesta, potei mettere giù un tracciato appena plausibile. Si trattava di un continuo ghirigoro con una sola stazione, con solo due scambi di più non potevo. A parte il fatto che realizzai la massicciata con sabbia e cemento, non sapendo nulla di elettricità e conduttori, la scarsa velocità e il continuo saltellare delle loco mi fece stufare ben presto e mandai tutto in discarica, tranne le loco e il resto delle carrozze e carri che ho ancora oggi.
Oggi, sposato, ahimè, con un figlio, dopo aver versato sangue per comprare casa con un box doppio comprato apposta per farci il plastico, me lo ritrovo pieno di roba che la gentile consorte non vuole buttar via, "non si sa mai, potrebbe tornare a servire?!?, continua a ripetere.
Grazie a Ben, TTM, i miei amici del Gruppo, sono tornato a sognare di riuscire a fare qualcosa grazie al sistema modulare MCM (Modulare per i Cavoli Miei) che inizierà con una coulisse per passare da un modulo stazione e per chiudere finirà in un cappio di ritorno. Tutti moduli da due metri per 50/60 cm. di profondità, tranne il cappio che sarà 200 x 1.40.
Il tutto impilabile su una parete del box quando non utilizzato.
Mi ripeterò fino alla noia ma torno a lodare Ben e tutti gli amici del forum per avermi dato, anche involontariamente, degli ottimi consigli ma... anzitutto il ringraziamento va all'inventore della coulisse, che è un modo intelligente ed economico per realizzare un serbatoio per i treni in poco spazio.
Avanti tutta...


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 15:03 
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Santo Subito! Altro che Benny 16...


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 15:10 
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Località: Agrigento
Madalex ha scritto:
MA non per essere cattivo.... manny non s'è più fatto sentire... ci avrà già mandato a cag....???

Alessi :roll: :lol:


Io ho l'impressione di si!!!!
Chissà poi perche
Alessandro


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 16:39 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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FSE ha scritto:
Egregio Ben (va bene come nomignolo? tipo il Ben dei Fantastici 4?!?), come bene dici (ooops) i tracciati che, purtroppo, ancora vengono proposti da alcune case sono delle vere e proprie piste per far trottare i treni e basta!


Questo perchè alle case produttrici, oltre ad una certa soglia, non interessa la ferrovia in scala, ma vendere modelli e binari.

Il partito dell'ovalone si alimenta da questo atteggiamento ormai noto delle case produttrici, come hai detto te, e dal fatto che comunque tali tracciati sono l'estensione a incremento dello start set.

Sembra strano per un fermodellista, ma ad una ditta non interessano i plastici realistici fatti a flessibili e scambi sottoplancia (anche a tiretto manuale...) ma gente che compra elementi standardizzati, chilometri di cavi e mucchi di interruttori (rigorosamente di marca della ditta, come se quelli che trovi nei negozi di elettricità a prezzi ridicoli siano sconsigliati...), scambi elettrici con bobine a vista etc... proprio come si vedono nei cataloghi ancora oggi e le quali pagine vengono saltate a piè pari dai fermodellisti esperti, insieme a quelle sul DCC.

Oggi il DCC sta diventando interessante e presto forse avremmo modelli che escono dalla fabbrica già pronti per essere usati con il digitale, ma continueranno a mettere nei cataloghi gli ottovolanti lo stesso.

Mi pare di capire che invece un fermodellista esperto non sa che farsene dei binari con la massicciata incorporata che costano il triplo e di elementi curvi e diritti (che li usa solo nelle coulisse, forse....)

Forse l'ostinazione all'ovalone nasce dal fatto che 20-30 anni fa il fermodellismo entrava nelle case attraverso il regalo per i figli e lentamente per contagio animava il genitore. E' evidente allora che si parla di ovali che crescono...dal tappeto del soggiorno al tavolone di compensato.

Ma oggi, quanti genitori comprano ai figli un trenino? Quanti padri e/o madri giocano insieme ai figli con i trenini?


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 17:03 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
Messaggi: 2935
electro (ma come ti chiami?) stiamo andando un po' OT, se vuoi suddivido il thread e alimentiamo due discussioni diverse... nella speranza che il nostro amico si riprenda dallo shock e torni a intervenire


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MessaggioInviato: martedì 1 aprile 2008, 18:32 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7518
Località: Fabriano
Riporto il treno sui binari :lol: : dato che la conversazione è veramente interessante, vorrei esprimere il mio concetto di intendere il fermodellismo. Contesto verosimile, possibilità di manovra, piena linea.
Il primo da subito l'identificazione di una regione, di uno stato in cui si vuole ambientare la piccola ferrovia, la seconda, dopo la costruzione da la possibilità di svago e divertimento ulteriore con sviluppi interessanti, vedi le carte carro, ad esempio, la terza, in poco spazio, tratto compreso tra due gallerie, ti da la possibilità di veder transitare convogli in composizioni abbastanza realistiche. Io credo che queste tre cose si possano benissimo fondere in un unico impianto, anche in poco spazio. Certo, a questo ci si arriva dopo aver inevitabilmente sbattuto contro il solito ovalone, che serve a fare esperienza e a non ricadere negli stessi errori.
Manny_gt, penso e spero che i consigli che sono stati dati in tutti gli interventi precedenti che ho riletto con molto interesse, ti siano utili, e con questo ti auguro un buon lavoro.
Ciao, Fabrizio.


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