electrofrog ha scritto:
Liberissimo di esporre le tue idee e di essere coerente ad esse motivandone la ragione, ma...di tutte le cose che hai detto a cui ovviamente per lo più non sono d'accordo, a parte l'uso del polistirene (nell'interesse del forumista che ha aperto questa discussione), quest'ultima la trovo la più devastante.
Forse sono stato poco chiaro, ma ciò che credo più devastante
non è l'uso del polistirene da te detto anche POLYPAN. Infatti proprio sabato scorso ho acquistato i pannelli che servono al mio plastico di detto materiale, spessore 20mm.
Ciò che trovo devastante invece è questo:
despx ha scritto:
.....dopotutto a 8 anni non si può sperare che un plastico basti x tutta la vita
Ciau e... buon lavoro!!
Despx

Naturalmente non ho nulla in contrario a questo successivo concetto:
despx ha scritto:
Non so quanti anni hai e se hai figli ma a 8 anni, l'esperienza più educativa in assoluto non è realizzare un plastico con i contro co..ni ma
GIOCARE COL PAPA'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cosa che oggi giorno è sempre più raro vedere!!!! Una playstation e vià...
E' evidente che i figli che giocano con in genitori (o i genitori che giocano con i figli) è l'esperienza fra le più educative in assoluto. Non mi sogno in nessun modo di mettere in discussione tale affermazione giusta.
Tuttavia trovo educativo non tanto il fruire di un risultato -il plastico finito- che può essere benissimo sostituito da un cerchio di binari sul tappeto o sul tavolone, con una scenografia improvvisata: a 8 anni io usavo anche i lego e la carta da roccia del presepio per giocare con i trenini; ciò che trovo educativo è COSTRUIRE il plastico con i propri figli. EDUCARE alla pazienza e al fatto che un plastico, anche se semplice e da "albero di natale", non si risolve in un paio di orette di lavoro. INSEGNARE che la colla mista al gesso necessita di qualche giorno per asciugare, l'uso del legno e un po di falegnameria, l'esplorazione della ferramenta e la conoscenza degli utensili rischi compresi (le lame tagliano); l'uso della colla e dei colori e i principi della corrente elettrica a bassa tensione etc...
Questa è la tragica mancanza a cui abbiamo lasciato i nostri bambini: abituarli alla fretta, al volere tutto e subito. Un plastico di trenini medio, certo non di quelli da rivista, E' UN OTTIMA OCCASIONE PER INSEGNARE CHE NELLA VITA PER GIOIRE DI QUALCOSA DI UNICO OCCORRE ANCHE FATICARE, AVERE PAZIENZA E FIDUCIA.
E' anche un'ottima occasione per capire che un risultato complesso (come è un plastico, fatto di binari, luci, paesaggio, treni, corrente 12V, legno, cavi etc...) in realtà deriva da una logica successione di piccoli problemi risolti che sono indipendenti ma interagiscono fra loro. Per fare un plastico è un po come fare una casa, in cui c'è il progetto che poi diventa lavoro per lo scavatore, il muratore, l'idraulico, l'elettricista, il falegname etc...e non uno alla volta ma insieme.
Nulla vieta che si può fare un miniplastico per giocare subito con il figlio e poi pensare a qualcosa di più impegnativo...così quando aspetta che asciuga la colla gioca con piccolo ovalino, come quelli dei siti che ha postato alex corsico.