Infatti, i ferrovieri mi raccontavano che ad ogni dissesto del binario tutto quello che l'Acotral faceva era mettere un cartello con un limite di velocità bassissimo. Uno di questi campeggia nella mia camera da letto, con un bel "10" ritagliato in plastica riflettente.
Regolamenti? Fino al 1988, cioè quando la sede è stata resa promiscua con il traffico automobilistico, una linea paragonabile solo per lo scartamento come la Palau-Alghero ammetteva che le automotrici viaggiassero nel tratto Palau-Palau Marina su un binario che aveva perso quasi tutta la massicciata. Bisognava vedere come le rotaie si piegavano quando passava la littorina! Eppure il treno viaggiava. Durante le mie peregrinazioni sui resti della Fiuggi ho potuto notare che anche a dieci anni dalla chiusura al traffico, la sede era in condizioni molto migliori.
Talmente migliori che dopo Olevano i contadini si misero a smontare il binario di loro iniziativa per recuperare terreno e traversine.
Se si esclude la franetta del Serrone, anche il tratto fino a Fiuggi era in discrete condizioni, senz'altro percorribile.
E' vero che i regolamenti valgono solo per quelli che sono più uguali degli altri, ma soprattutto che la linea era condannata. Probabilmente già dal passaggio della gestione tra Stefer e Acotral.
|