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 Oggetto del messaggio: Motivo chiusura vallico internazionale Valmorea?
MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 5:56 
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Come molti sapranno, la ferrovia della Valmorea (castellanza-mendrisio/Svizzera), aperta a tappe, alla fine degli anni 20 arrivava finalmente a Mendriso.

ma solo 2 anni dopo il vallico internazionale fu chiuso al traffico, e la linea abbandonata a tappe.

Ora la mia domanda é: come mai? una vera ragione non l'ho mai trovata citata nei vari articoli.

Qualcuno ha un idea cosa fosse la motivazione reale per farla chiudere?
Di certo 2 anni sono pochi per improvisamente scoprire che non c'era richiesta per questa linea.... o se proprio non c'era, allora perché costruirla, visto che ci hanno messo comunque 16 anni ?

Quindi cosa erano le vere motivazioni? Paura da parte delle FS di perdere traffico? Dissidi politici?

sebastiano


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 8:11 
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Nome: Alessio
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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 13:39 
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centu ha scritto:
le ferrovie nord a suo tempo erano sostenute in larga parte da capitale straniero, per lo + inglese ed ebreo..


Stiamo parlando magari di qualcuno dei Rotschild?

centu ha scritto:
dato che ci si trovava negli anni 20-30 la cosa nn era benvista dal regime...a questo si univa il fatto che una linea privata possedesse un valico internazionale.
tale valico nn venne mai riconosciuto dalla ferrovie dello stato...tant'è che la merce in transito via valmorea veniva trasbordata su carri FNM, inoltrata in svizzera e poi ricaricata su carri svizzeri ecc presenti a mendrisio.
anche per quanto riguarda i treni viaggiatori, per i suddetti motivi da valmorea transitava solo traffico locole, con treni Castellanza-Mendrisio che trovavano a Castellanza le coincidenze per Novara-Saronno-Milano e a mendrisio le coincidenze per le altre destinazioni.
Quindi, nonostante la via Valmorea era + breve rispetto alla via Como o Luino questo valico internazionale ebbe vita breve.
........

quello che nn ho mai capito è il come mai, dopo la fine della seconda guerra mondiale, le Nord nn abbiano + espresso l'interesse alla riapertura del valico di Valmorea...forse per gli stessi motivi...ossia che dai vertici FS nn era ben visto il fatto che una compagnia privata possedese un valico internazionale.



tante grazie per le Info, per triste che sia, purtroppo suona molto plausibile, data l'epoca.... Anche se poi per anni Monte Olimpino é stato il collo di bottiglia per il traffico sull'asse Nord Sud....

Tra l'altro: la tratta svizzera era anche proprietà FNM o sempre stata SBB?

Ancora una domanda: Ma la nuova relazione Mendrisio-Malpensa di cui almeno in Ticino si fa un gran parlare, riutilizza parte del tracciato anche dopo Stabio , o non c'ha niente in comune?

sebastiano


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MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2008, 16:24 
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MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2008, 16:37 
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centu ha scritto:
nn so chi erano i finanziatori delle Nord..da un libro ho appreso che erano in parte inglesi ed ebrei ma la fonte nn dice altro...cosa sarebbe il Rotschild?
per quanto riguarda il tratto svizzero Mendrisio-Stabio-Confine era ed è di proprietà delle SBB..tale tratto nn venne mai abbandonato in quanto fungendo da raccordo serve alcune industrie locali e la Zona Franca di Stabio.
la ferrovia nuova Stabio-Arcisate di cui si parla segue in parte il vecchio tracciato ma nn so fino a dove...credo fino a poco dopo il confine.
ciao


Grazie delle info!
I Rotschild erano una potentissima famiglia di banchieri ebrei (con ramificazioni in vari paesi: Inghilterra, Francia, Germania) che tra le altre cose si erano fatti promotori di molti progetti ferroviari in tutta l'europa, nelle quali avevano poi molto influsso, cosa spesso poco gradita ai governi nazionali (una delle motivazioni per la statalizzazione delle ferrovie principali svizzere era appunto la paura dell'influenza di gruppi bancari stranieri).

saluti
Sebastiano


Ultima modifica di sebamat il mercoledì 24 marzo 2010, 16:35, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 2 giugno 2008, 10:17 
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MessaggioInviato: martedì 3 giugno 2008, 9:29 
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centu ha scritto:
ho guardato bene sul libro..si dice che le nord erano sostenute da capitali stranieri in maggiorparte inglesi ed ebrei ma nn parla di chi fossero questi finanziatori.
potrebbero però essere questi Rotschild.
inoltre sul libro si dice che la tratta svizzera della linea era gestita da una società chiamata FMS (ferrovia mendrisio-stabio)
ho trovato questa intervista ma è un pò datata come informazioni..per quelle storiche però è ok
http://www.noidistabio.ch/stabio/argo/f.traffico/ferrovia/valmorea.html

anche qui ci può essere qualcosa
http://www.clubsangottardo.ch/default.asp?nid=2&lid=5

posso chiederti di dove 6?
io sono di Castellanza e sono sempre stato interessato a questa linea


Grazie per i links.

Il mio interesse sulla valmorea deriva appunto dal progetto di collegarsi alla Malpensa, che per certi viaggi per lavoro mi sarebbe proprio comodo!

Poi ultimamente mi era capitato tra le mani un vecchio numero di i_treni, e anche li, pur essendoci un articolo di varie pagine sulla valmorea non si entrava nei dettagli sulla chiusura, e quindi da li la mia curiosità.

E poi, ammettendo un po di vojeurismo, le imprese finite male hanno sempre un loro fascino, anche se non sono spettacolari come il Titanic.

Guardando la carta e i commenti nei links dati sopra, capisco che era un progetto che poteva solo sopravivere per il traffico di transito, in quanto la linea non aveva potenziale proprio. ma un vallico internazionale é subito molto 'politico'... nei 16 anni trascorsi dalla progettazione alla realizzazione completa era cambiato così tanto (politicamente, nei mezzi di trasporto, etc) che il progetto era ormai obsoleto.

In svizzera, oltre la centovallina (aperta nel 1922-23, se ricordo bene), mi sembra ci sono solo pochissimi progetti ferroviari che sono stati portati a termine dopo la GM1 (e tanti sono quindi rimasti alla situazione 1914... p.es i vari progetti per una ferrovia del S. Bernardino, ferrovia Biasca-Olivone (arrivata solo a meta' della tratta) etc.

Io abito vicino a Biasca (Svizzera), sulla linea del Gottardo.

sebastiano

p.s: se chiedi per il massacro della lingua straniera di sopra... l'ho scritto di fretta con moglie e figliolette che stressavano :P scusami :oops:


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MessaggioInviato: martedì 3 giugno 2008, 13:54 
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centu ha scritto:
quello che nn ho mai capito è il come mai, dopo la fine della seconda guerra mondiale, le Nord nn abbiano + espresso l'interesse alla riapertura del valico di Valmorea...forse per gli stessi motivi...ossia che dai vertici FS nn era ben visto il fatto che una compagnia privata possedese un valico internazionale.


Non dimentichiamoci il livello (alquanto modesto) di esercizio delle Nord del dopo guerra, senza fondi da destinare agli investimenti e alla manutenzione, con un parco rotabile obsoleto (fino in tempi recentissimi). Anche volendo, probabilmente non avevano le minime risorse da investire. Poi con il tempo sono emersi anche i limiti di questa linea: oggi si parla di alta capacità per le merci, si pensa a una nuova gronda ovest e non certo a riaprire una linea che per caratteristiche di tracciato è perfetta... per il Club del San Gottardo.

s.


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Qualche giorno fa ho letto sulla Prealpina, il giornale locale, che in vista dell' expo 2015 di Milano ci sono delle probabilità che venga riaperta la linea...i sindaci dei paesi coinvolti si sono trovati per definire un ''piano'' di riapertura.
Speriamo che non sia una balla!


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paulvsgodzilla ha scritto:
Qualche giorno fa ho letto sulla Prealpina, il giornale locale, che in vista dell' expo 2015 di Milano ci sono delle probabilità che venga riaperta la linea...i sindaci dei paesi coinvolti si sono trovati per definire un ''piano'' di riapertura.
Speriamo che non sia una balla!


speriamo sia vero...sarebbe proprio un sogno che si realizza...
anche se in effetti quando scritto da simplon è vero.
a proposito...nn conosco la situazione delle Nord nel dopoguerra..ma comunque avevano buona parte delle linee già elettrificate o sbaglio?
l'ultima fu proprio la Saronno-Novara no?

per Sebamat
chiedevo di dove eri perchè io con altri 4-5 appassionati a volte ci troviamo a Gallarate alla sera per una birra e la valmorea è stata ed è spesso argomento di discussione....però Biasca è un pò lontano..magari facciamo prima a venire su noi un pomeriggio per una birra :D
se vuoi approfondire ti consiglio il libro "VALLE OLONA VALMOREA DUE NOMI, UNA STORIA" di Ladavas
è la mia bibbia


Ultima modifica di centu il domenica 8 giugno 2008, 8:51, modificato 1 volta in totale.

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ma, esattamente, quanto è lunga questa linea? Ovviamente intendo il tratto compreso tra il valico e la rete delle Nord ancora in esercizio.
Ciauzz!


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rispetto ai finanziamenti ebraici va ricordato che la cantiera di Cairate era la Vita Mayer di proprietà di una famuglia ebraica che ospitò nella sua villa di Abbiate Guazzone ( sempre lungo le ferrovie Nord) molti ebrei provenienti dai campi di concentramento ed in viaggio verso Israele


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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Non so fino a che punto regga la tesi del collegamento internazionale in mano a una compagnia privata: la Domodossola-Locarno è in vita da più di ottant'anni, eppure è sempre lì. Forse perché è a scartamento ridotto?


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MessaggioInviato: giovedì 19 giugno 2008, 18:48 
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G-master ha scritto:
Non so fino a che punto regga la tesi del collegamento internazionale in mano a una compagnia privata: la Domodossola-Locarno è in vita da più di ottant'anni, eppure è sempre lì. Forse perché è a scartamento ridotto?

Perchè c'è gente che prende gli aBe 4/6, 6/6, ....
La maggior parte degli introiti provengono dal turismo e dai pendolari transfrontalieri... fare un viaggetto sulle aBe 8/8 ha un fascino particolare.
Poi se non sbaglio la FART (che gestisce il tratto elvetico) ha degli introiti derivati anche dal trasporto pubblico su gomma.
Comunque quella ferrovia non è gestita da una società unica, bensì dalla SSIFF (Italia) e dalla FART (Svizzera)...


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