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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 14:18 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
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la sede c'è ancora tutta, e si vede anche bene solo che in maggior parte è stata riusata per farci delle strade. Unici punti compromessi, dove incrocia l'autobahn..


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 15:37 
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Iscritto il: mercoledì 28 maggio 2008, 23:05
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Anakin-89 ha scritto:
Ho guardato su Google Earth... si vede bene il tracciato che passa sopra il cormor, fa una curva e si blocca a Pagnacco (qua non ho visto bene la continuazione)
La ferrovia terminava in Piazzale Vat o proseguiva verso l'attuale ferrovia che costeggia la periferia di Udine (passa dietro al Bearzi dove ci sono i due cavalcavia)?
Grazie per le delucidazioni ;)



se guardi su google earth si vede che la ferrovia oltre piazza vat andava avanti e si innestava sulla linea Udine Tarvisio.
la curva con la quale si innestava è attualmente la via Planis.


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 16:03 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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La Udine-Majano si staccava dalla Pontebbana appena passata la roggia di palma. Piegava a sinistra e, tutta in rilevato, sovrapassava la SS n. 13 - Pontebbana tra Chiavris e Paderno. Subito dopo sovrapassava un altra via che ora non ricordo come si chiama. Ambedue sovrapassi sono stati demoliti in occasione dei mondiali di calcio 1990. Poi puntava a NW passando a fianco di Feletto Umberto, attraversava il T. Cormòr e piegava a sinistra facendo poi un larga curva a destra, a nord di Plaìno, e raggiungeva la stazione di Pagnacco (Fonte carta del Comune di Udine scala 1:25000 - IGM - 1928).
Tornava a piegare a sinistra e poi per buona parte coincide ora con la strada che porta a Buia (località Ursinsis) e avanti fino a raggiungere l'incrocio con la ex statale 463, nei pressi della stazione di Majano. L'ingresso in stazione avveniva lato Gemona in modo che i treni potessero proseguire verso Pinzano e la Pedemontana, pure in costruzione all'epoca. Venne completata interamente, compresi gli edifici, ma non venne mai armata. Ricordo di essere stato dentro un F.V. poco prima che il terremoto del 1976 lo distruggesse. Si possono vedere ancora alcuni caselli, in parte modificati, e un sovrapasso stradale a sagoma ferroviaria. Era prevista a singolo binario. Faceva parte di quella serie di linee avviate a cavallo della prima G.M. come la Pinzano-Sacile, la Vittorio-Ponte nelle Alpi. la Susegana-Montebelluna.
In zona esisteva anche la tranvia a vapore Udine-San Daniele che in origine transitava per Chiavris, nonchè quella elettrica Udine-Feletto-Branco-Tavagnacco-Tricesimo-Collalto-Segnacco-Molinis-Tarcento. Da aggiungere anche il binario industriale tra il cotonificio del Cormòr e quello di Udine, lungo il canale Ledra.
Era, inoltre, previsto il prolungamento della linea di San Daniele fino a Pinzano nonchè la costruzione di una ferrovia a s.o. tra Precenicco, vicino a Latisana, e Gemona, tutta in sinistra Tagliamento, della quale non vennero mai iniziati i lavori.
Quanto alla Cividale-Caporetto, iniziava alla stazione di Cividale SV ma più avanti, a Cividale Barbetta, aveva il suo impianto. Non mi risulta siano mai state fatte proposte concrete di trasformazione dello scartamento di questa linea in modo da avere un unico tratto Udine-Caporetto. Vi erano soltanto sogni tracciati sulla carta come collegamenti con la ferrovia del Predil e simili.
A Cividale esisteva anche un'altra linea a s.r.; era la ferrovia del Cemento che serviva per portare il minerale dalle cave di Tarcetta allo stabilimento di Cividale dell'Italcementi, ora demolito. Il suo tracciato era parallelo alla linea di Caporetto, ma in sponda destra del Natisone. Aveva locomotive di provenienza tedesca, bottino di guerra. Scomparsa negli anni cinquanta, ma ancora individuabile sul terreno.
Saluti


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 19:41 
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Iscritto il: mercoledì 11 giugno 2008, 20:55
Messaggi: 4
Grazie a mallett per le informazioni ;)
La Portogruaro - Udine, termina circa a Teglio veneto (Citnello mi sembra) e si sarebbe congiunta con l'attuale ferrovia (noto ancora la striscia disboscata) di qualche centinaio di metri; per quanto riguarda la parte verso udine? Fisicamente termina a Lestizza (Sclaunicco) ma fin dove sarebbe dovuta proseguire?


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 13:58 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
Messaggi: 806
La Portogruaro-Palmanova-Sasseto nasceva dalla costruzione, non completata , della linea da Palmanova a Codroipo, iniziata per scopi militari durante la I G.M. Venne eseguita per le sole opere d'arte e sedime da Palmanova a Bertiolo. Doveva costituire un più diretto collegamento con Palmanova che, durante la prima guerra, era la grande base logistica per il fronte dell'Isonzo. Da questa località partivano, infatti, delle ferrovie militari che raggiungevano la zona dei combattimenti.
Un'altra linea che all'epoca era stata aperta era la Palmanova-Cervignano, anche questa per scopi militari.
Nel primo dopoguerra, oltre agli interventi sulle linee già esistenti, come il raddoppio della Udine-Gorizia e il proseguimento a due binari sulla linea Gorizia-Aidussina fino a Prevacina Gradiscutta, vennero studuati altri itinerari per poter raggiungere il confine orientale rapidamente. Quanto al tratto da Gorizia a Prevacina, era addirittura a tre binari, uno per la Transalpina e due per la Gorizia Aidussina!!!
Venne pertanto decisa la costruzione della Portogruaro-Sasseto, che si staccava a Teglio Veneto dalla Casarsa-Porto e si innestava poi sul tratto già esistente della Palmanova-Codroipo. Prima di Palmanova la linea piegava a sinistra passando proprio in corrispondenza dell'attuale svincolo autostradale e poi, passata la stazione, piegava a destra verso est. Erano comunque previsti collegamenti per proseguire direttamente verso Cervignano e da Udine verso est, senza retrocessioni.
Venne eseguita tutta fino al ponte sul torrente Torre, escluso. Non ho mai visto tracce ad est di Nogaredo al Torre. Si sarebbe innestata poi sulla Monfalcone-Gorizia tra Rubbia San Michele e Gorizia Centrale e, puntando sempre ad est e salendo dolcemente di quota, avrebbe raggiunto la località Sasseto, a circa metà salita tra Prevacina Gradiscutta e San Daniele del Carso, sulla Transalpina.
Nel secondo dopoguerra venne abbandonato il tratto verso Palmanova e oltre e il progetto si concretizzò verso Udine. Vennero eseguiti i lavori fino alla strada Sclaunicco-Basiliano. Sarebbe dovuta proseguire in linea retta fino a raggiungere la Udine-Venezia più o meno dove questa sovrapassa oggi l'autostrada Palmanova-Tarvisio.
Credo che per ragioni militari, si andava ad interessare grosse strutture militari come l'aeroporto di Campoformido, il tutto si arenò. Bisogna ricordare che fino a pochi anni fa tutto il Friuli era "invaso" da servitù militari, anche notevoli.
Non so esattamente, ma credo che già negli anni sessanta, venne abbandonata l'idea di costruire una ferrovia e i sedimi vennero in gran parte destinati a strade.
Saluti


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MessaggioInviato: venerdì 27 giugno 2008, 20:25 
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Iscritto il: domenica 6 aprile 2008, 16:03
Messaggi: 86
Località: sulla Pontebbana
Volevo integrare le esatte notizie fornite da Mallet riguardo la Udine Majano e la Cividale Caporetto.
Altre testimonianze sono il FV di Udine denominato Udine nord sulla Ud-Majano tuttora esistente completo di piano di carico e gabinetti preceduto da un casello entrambi sono divenuti abitazioni private ma ben visibili nelle forme, caselli vari sono visibili a Pagnacco,Plaino (visibile anche oltre al rilevato un ponte in perfette condizioni) Fontanabona,uno in località non ben definita e due in località Colloredo di Montalbano dove sono riconoscibili i gabinetti esterni ed il piano di carico.
Fino pochi anni fa tutto il rilevato dalla ferrovia Pontebbana alla Stazione Udine Nord era visibile ora quasi tutto è stato spianato.
Della tranvia Udine-Tarcento si sono perse quasi tutte le tracce dopo la recente demolizione della stazione di Tricesimo esiste tuttora il ponte che scavalca la vecchia Pontebbana tra Tricesimo e Tarcento e lo slargo dove c'era il raddoppio di binario a Udine Chiavris.
Del binario industriale tra i due cotonifici unico superstite è un pezzo di binario nell'asfalto. Ci sono altri raccordi industriali a Udine come quelli nell'ex macello nell'ex frigorifero e nelle officine SAFAU.
Della Cividale Caporetto non è sopravissuta la stazione di Cividale -Barbetta demolita pochi anni orsono ma molto bella è la galleria nei pressi di Stupizza (di cui resta la bella stazione) sulla cui volta si legge SV 1917.
Opera da consultare per conoscere la storia "Le Ferrovie di Cividale" reperibile ancora in qualche libreria.
Molto belle sono le tracce tutt'ora esistenti della Cervignano-Belvedere-Grado di cui se nè già parlato anche sulle riviste.


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MessaggioInviato: sabato 28 giugno 2008, 21:36 
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Iscritto il: mercoledì 20 febbraio 2008, 11:22
Messaggi: 1182
Località: trento
Relativamente alla Carnia Villasantina.ma non era stata riaperta negli anni 80 come raccordo merci per la zona ind di Tolmezzo per poi esser richiusa(quando?)...fino quasi a Tolmezzo dovrebbe esser quindi ancora in buone condizioni(armamento pressochè nuovo)
pietro


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