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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: fotografie in stazione
MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 18:59 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 12:22
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Scusate se torno su un tema ampiamente discusso, ma anche cercando nel forum non ho trovato i topic in cui se ne parlava in passato.
Giorni fa in stazione a Bari, mentre cercavamo di fotografare una bella prospettiva di E464 affiancate, la polfer ci diceva che trattandosi di proprietà privata non si poteva fotografare. Abbiamo cercato blandamente di dire che in altre occasioni non ci sono stati problemi, ma senza risultato. Poichè alla fin fine quella foto non era vitale, abbiamo lasciato correre.

Solo dopo ci ho riflettuto: la polfer ha dichiarato di intervenire non per motivi di ordine pubblico o sicurezza, ma perchè si trattava di proprietà privata: da quando in qua la polfer lavora per conto di Trenitalia, società di diritto privato?

Non dovrebbe essere se mai qualche dipendente di trenitalia, appositamente incaricato, a proteggere la proprietà privata dai famelici scatti degli appassionati?
(Ammesso che Trenitalia abbia soldi, voglia, tempo e interesse a proteggersi dalle foto in stazione)

Massimo[/i]


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MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 19:48 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
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Località: Venezia
Ciao,
mi date il numero della Polfer? Vorrei chiamarla per far multare e allontanare tutti i turisti che fotografano il citofono di casa mia (cosa ci troveranno, 'sti giapponesi? Boh... è un banale citofono con le targhette d'ottone). E' proprietà privata, quindi (l'han detto loro!) non si può fotografare.
Voi che dite, i polferini verranno a difendermi dagli scatti indiscreti?
:P :P :P

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 20:26 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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A me sembra siano addestrati a tromba: negli stessi giorni, mentre scattavo le foto che avete visto su altro filetto, le stesse boiate me le ha dette uno dell'ufficio informazioni di Taranto; ebbene, l'ispettore della polfer, alle mie rimostranze su quello che è un autentico abuso di Trenitalia spa e Rfi spa sulla libertà individuale in luoghi aperti al pubblico di cui esse sono concessionarie e non proprietarie, mi ha dato ragione, affermando addirittura di non sapere quale norma vietasse le fotografie in stazione; altro ufficiale di pari grado mi confermò esttamente che in pssesso di biglietto, con macchina a mano e in area pubblica non sussiste alcun divieto, e chi fa osservazioni in tal senso sbaglia; per non parlare di un giudice di mia conoscenza che alla domanda si è fatto una sonora risata!
I fatti sono questi: dal 1941 al 1995 circa, con le FS azienda autonoma e poi ente pubblico (quindi Stato) le fotografie erano ammesse (tranne in tempo di guerra) sui marciapiedi di stazione a patto di avere macchina a mano e non disturbare il personale o la sicurezza dei trasporti; nei depositi e locali comunque chiusi al pubblico erano e sono - giustamente - soggette ad autorizzazione delle FS, oggi RFI.
Il pandemonio è scoppiato dopo la ben nota trasmissione di raitre "binario illegale" per la serie Report, che svergognò non poco le già privatizzate RFI e Trenitalia: queste emanarono allora una circolare interna - che pertanto non ha alcun valore cogente nè per il cittadino nè per la polfer - che pretende di vietare le fotografie anche negli spazi normalmente aperti al pubblico.
Vorrei ricordare che la normativa sulla riservatezza riguarda le persone e non i mezzi: se io fotografo il ferroviere o il tranviere serve il suo consenso, se fotografo il treno sul primo binario o il tram in piazza della Scala non infrango alcuna norma; tanto basta per capire che se io fotografo il treno da fuori della stazione (p.es. cavalcavia) nessuno può dire nulla.
Non a caso il predetto funzionario Trenitalia (giacca verde) teneva a sapere soprattutto una cosa: se non fossi un giornalista e a cosa mi servissero quelle foto; questo perchè tali erano gli ordini che gli hanno dato i superiori.
A parte la SUA intrusione nella mia riservatezza, ribadisco che tale presunto divieto non è previsto da alcuna legge (codice penale, amministrativo o leggi speciali) nè dal regolamento di polizia ferroviaria, questo sì cogente per esempio con riguardo al ben noto divieto di attraversare i binari, o al divieto di introdursi in area di servizio: valga per tutti il fatto che tali ultimi divieti sono chiaramente espressi tramite cartelli monitori con indicazione della relativa sanzione (che per l'ingresso abusivo può giungere all'arresto), mentre del presunto e abusivo divieto di fotografare sul marciapiede pubblico non v'è traccia alcuna.
Neppure alcun poliziotto che mi abbia fermato (ed è successo molte volte) mi ha mai elevato contravvenzione in tal senso: se ci fosse stato il divieto avrebbero dovuto farlo, con verbale indicante la norma violata...che non esiste!
Preciso che se la polizia - ma solo questa - vuole sapere, per motivi di tutela dell'ordine pubblico, perchè fotografate, dovete spiegarlo; ma se un ferroviere sbraita arrogantemente in tal senso accampando divieti fasulli, rispondetegli pure picche o portatelo voi dalla polfer a chiarire: al limite, chiedete civilmente al capostazione il permesso e vi gustate meglio i treni senza farlo "spaventare" nel timore di rampogne di capi ottusi.


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MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 20:32 
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2006, 14:16
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Località: Casa Mia
Siamo alle solite... quella gente interviene soltanto per le fesserie...
Ad esempio, quando i treni sulla Savona, pieni di ogni sorta di uga-buga che sbraitano, aggrediscono, ne fanno di tutti i colori e, ovviamente, non hanno il biglietto... beh... la polfer... latita!
Ma se una volta, esco dalla cabina del minuetto, mi saluto con i colleghi e mi siedo subito dietro... il tutto sotto gli occhi dei due poliziotti in servizio a bordo. Beh... dopo 5 minuti di viaggio mi sento dire: "Bonjonno... me favorisca je dogumeeendi!" Ovviamente gli ho riso in faccia, e sempre ridendo, gli ho dato i "dogumeeendi"...: il poliziotto è stato almeno intelligente da non commentare!


Ultima modifica di tartaruga_veloce il martedì 29 luglio 2008, 22:04, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 21:42 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 11:55
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Località: Oderzo
fa caldo per tutti...


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MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 21:54 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 23:27
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Località: Arma di Taggia (IM)
Personalmente vi racconterò cosa mi è successo a Torino PN tempo addietro: stavo fotografando una 444 005 (nientemeno) su un binario attiguo al mio ed in servizio regolare attaccta al suo bel convoglio.
Un ferroviere mi avvicina e mi ammonisce dicendo che non si può fotografare bla bla bla...
La scusa più cretina che mi sono sentito dire è che potrei fare spionaggio industriale :shock: :shock: :shock:
Su una macchina di 30 anni??? in stazione davanti a tutti??? con una macchina fotogarfica compatta e mediocre???
Risposta: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Saluti a tutti.
Danilo. 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: fotografie in stazione
MessaggioInviato: martedì 29 luglio 2008, 23:01 
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Località: Messina
dgmax ha scritto:
Solo dopo ci ho riflettuto: la polfer ha dichiarato di intervenire non per motivi di ordine pubblico o sicurezza, ma perchè si trattava di proprietà privata:


Diciamo che anche l'altra opzione sarebbe stata comunque esilarante.


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 6:40 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
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Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
Io sapevo (per detto di un agente di Polizia Locale) che "ciò che l'occhio umano percepisce è fotografabile a meno che sia espressamente indicato il contrario" (vedi sulle delimitazioni dei presidi militari, ecc.ecc.).
Se in stazione non esiste il cartello di divieto, direi che è fotografabile qualunque oggetto - non persone per via della privacy -, in quanto un qualunque citadino non è tenuto a conoscere regolamenti specifici di in materia di comportamento da tenere dentro gli spazi RFI.
Poi, voglio dire, credo sia inutile sostenere alterchi con Polizia o personale delle ferrovie poichè il gioco non vale la candela ed è sciocco cercare di far capire (o capiore vicendevolmente) che la fotografia serve perchè si ha la passione dei treni 8)
Marcello


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 8:53 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
A parte che se si tratta di riprese abusive in luogo privato, il reato è punibile a querela (art. 615bis). Vediamo se riescono ad identificare prima della prescrizione (sei anni) chi ha il legale diritto di sporgere quella querela e se questo riesce ad intervenire nei tempi in cui può far valere tale diritto (tre mesi dalla comunicazione)...
Se anche la Polfer sporge denuncia, finchè non arriva la querela di RFI il procedimento non può avere luogo.


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 8:56 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
Messaggi: 1703
Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
snajper ha scritto:
A parte che se si tratta di riprese abusive in luogo privato, il reato è punibile a querela (art. 615bis). Vediamo se riescono ad identificare prima della prescrizione (sei anni) chi ha il legale diritto di sporgere quella querela e se questo riesce ad intervenire nei tempi in cui può far valere tale diritto (tre mesi dalla comunicazione)...
Se anche la Polfer sporge denuncia, finchè non arriva la querela di RFI il procedimento non può avere luogo.

Beh, più che luogo privato direi che è un luogo "aperto al pubblico" in quanto per accedervi non è necessaria lacuna autorizzazione ma solo il palese diritto di esercizio a fruire di un pubblico servizio, così come sono le banche (benchè private sono luoghi aperti al pubblico).


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 17:18 
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Località: Roma Tiburtina linea merci
in stazione ho avuto qualche problemino di rado, per ovviare il tutto quando vado da una parte a fare foto cerco sempre di avere un "piano B" a portata di mano... se il capostazione o il polferino di turno hanno il ciclo mestruale o hanno le corna non ci sto a discutere (tanto se hanno avuto la voglia di venirmi a rompere le palle significa che sono convinti della loro posizione, non sarà di certo un ragazzino di 23 anni a convincerli), quindi almeno a Torricola e Minturno Scauri ho dei posti fuori stazione dove potermi "rifugiare" in caso di persone sgradevoli... resta sempre l'amaro di doversi privare di una libertà individuale per colpa dell'ignoranza della gente... resta sempre chiaro che un appassionato che fa foto in stazione è anche una persona in più che può notare comportamenti sospetti, visto che ogni medio appassionato conosce la vita di stazione e quali potrebbero essere le cose sospette... ma vaglielo a spiegare a certi soggetti... vado un pò oltre e dico che per come sta andando sempre più allo schifo questo paese, e non solo per le ferrovie, verrebbe voglia di emigrare in Germania... almeno lì le foto te le fanno fare :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 18:19 
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anche in Svizzera va bene, è più vicina e non hai il problema della lingua. :cry:


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MessaggioInviato: mercoledì 30 luglio 2008, 19:31 
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Località: Messina
snajper ha scritto:
A parte che se si tratta di riprese abusive in luogo privato, il reato è punibile a querela (art. 615bis).


Il reato di riprese abusive in luogo privato non esiste come tale. L'art. 615bis disciplina il reato di "interferenze illecite nella vita privata".

La previsione normativa si inquadra nel novero dei delitti contro l'inviolabilità del domicilio e questo si evince già dalla collocazione (infelice? maldestra?) sistematica nel codice, inequivocabilmente. C'è giurisprudenza e dottrina copiosa che escludono che possa estendersi a luoghi privati aperti al pubblico (quale una stazione). E ci mancherebbe altro.

Il bene tutelato è individuato nella privacy nel senso di pace domestica.

E quindi siamo già fuori strada, nel caso di specie. Certo non si puù imputare a chi fotografa una locomotiva una condotta tesa a violare la pace domestica!

A tutto concedere, in ogni caso, e solo per fornire ulteriori elementi di esclusione: dove sarebbe il dolo generico?

Il soggetto attivo della condotta, deve rappresentarsi l'indebita invasione. Orbene, non esiste alcun cartello di divieto in tal senso e non è ragionevole immaginare che un cittadino possa intuire per virtù dello S.S. che fare delle foto in una stazione possa integrare gli estremi di un reato.

Ed infatti non li integra.

Spero di essere stato chiaro. Se c'è qualche penalista che vuole portare argomenti per smentirmi, sono sempre pronto ad imparare qualcosa di nuovo.


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Località: Messina
FERROVIANDO ha scritto:
Poi, voglio dire, credo sia inutile sostenere alterchi con Polizia o personale delle ferrovie poichè il gioco non vale la candela ed è sciocco cercare di far capire (o capiore vicendevolmente) che la fotografia serve perchè si ha la passione dei treni 8)
Marcello


Assolutamente d'accordo.


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MessaggioInviato: giovedì 31 luglio 2008, 1:30 
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Località: Pistoia
Per quel che ne so io mi sembra che questa materia sia ancora regolata da un Regio decreto del '39, credo, secondo il quale le ferrovie, gli aeroporti e le relative pertinenze sono protette dal segreto militare e dallo spionaggio. Si tratta di una norma che venne emanata in pieno periodo bellico per evitare che "il nemico" venisse a conoscenza di come fossero disposti questi obiettivi sensibili e magari potesse scoprire qualche operazione particolare, per questo venne fatto divieto di fare foto e riprese in certi punti ritenuti "strategici".

Certo che dagli anni '40 ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti e apparentemente la norma potrebbe sembrare un tantino "antiquata".
Fino ad un certo punto però, pensandoci bene, perchè il rischio di attentati e azioni terroristiche è sempre presente e purtroppo anche maledettamente attuale, se pensiamo ad esempio agli attacchi alla metropolitana di Londra del 2005.

Per finire voglio dire un'ultima cosa: secondo me si tratta di una norma "fittizia" che può venir applicata o meno a discrezione di chi effettua i controlli (cioè la Polfer) nel senso che se fai una foto "al volo" ad un treno e te ne vai non ti dice niente nessuno e magari nemmeno ti vedono, al contrario se uno si mette a studiare la posizione migliore e l'inquadratura migliore e si fa notare è normale che loro, vedendo che ti stai "studiando" una loco o un convoglio, ti vengano lì a chiedere che stai facendo e magari ti portano pure in ufficio per fare dei controlli, con la paura di attentati terroristici che c'è di questi tempi non c'è da stupirsi.

Piccola curiosità: lo sapevate che esiste una norma secondo la quale è vietato accendere falò sulla spiaggia? Una volta erano i sistemi di comunicazione dei contrabbandieri, oggi non più, ma la norma rimane.

Piuttosto, e qui chiudo veramente, a voi risulta che per fare foto alle FNM è sufficente richiedere l'autorizzazione e un fotoamatore può fare tutti gli scatti che gli pare? Non mi ricordo dove ma da qualche parte ho letto che è così.

Buone foto! :wink:
Ale


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