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MessaggioInviato: lunedì 4 agosto 2008, 13:40 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 14:12
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... conosco qualcuno che ha messo *veramente* un modello ad invecchiare
fuori dalla finestra.
Risultato? lasciamo perdere...

Come dicono gli inglesi: don't do it.

:D
Alessandro


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MessaggioInviato: venerdì 22 agosto 2008, 19:49 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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Saluto tutti.
Invecchiamo i rotabili ?
Io si:
Immagine
Immagine

Modello Lima giocattolo-in lavorazione
e...JUST DO IT
Ciao
Luca

Ps: Alexcap79 ...allora? Dai ,coraggio , hai aperto il thread con una domanda , non voglio credere che la tua risposta sia no.


Ultima modifica di protoluca il domenica 24 agosto 2008, 1:40, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 23 agosto 2008, 6:46 
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Bellissimo!
Come hai proceduto?
Saluti, GD


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 1:13 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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g_demuru ha scritto:
...Come hai proceduto?
Saluti, GD

Grazie.
Questa e' una domanda la cui risposta non e' cosi immediata.
Praticamente ho provato a mettere in pratica quello che ho imparato ; soprattutto sul sito che segnalavo qualche post sopra.
Buoni anche i tutorial in italiano indicati.
Se non gli hai gia' letti di consiglierei di farlo.E poi di provare!
Se puoi essere piu' specifico nella tua domanda saro' felice di provare a rispondere in modo piu' dettagliato.
Comunque per darti un idea:
sono partito da questo

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Sul quale ho incollato ( la cisterna e' del tipo saldato , liscia ) un ritaglio di carta stampato in colore con una comune stampante .
Le scritte sono state create con Photoshop - non certo il programma ideale ,infatti scalate alla misura necessaria perdono dettaglio.
Questo e' il file in formato Jpeg.
Immagine
Poi ho iniziato l' invecchiamento , naturalmente partendo dall' inizio.
Ciao luca


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MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2008, 22:41 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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Invecchiamo i modelli ? era la domanda .
Sembrerebbe di no , constatando che questo thread non ha sviluppi .
Peccato.

Il penultimo e l’ ultimo post utili sono i miei.
Magari e’ colpa mia ?
Magari e’ perche’ faccio il difficile per come affronto la questione , puo’ essere .
Ma faccio apposta.
Perche’ ? Perche’ la questione e’ complessa . E non perche’ lo dico io.
Se la si pretende facile e’ solo perche’ -in Italia - non si e’ abituati ad analizzarla .
Ed invece e’ necessario un atteggiamento analitico .
Il che vuol dire : farsi delle domande e cercare delle risposte , con metodo .

Quello che vedo , invece , e’ che le domande vengono solo fatte .
“E che male c’e’ a fare delle domande ?” Nessuno , anzi sono parte del processo.
Ma c’e un ma!
Se infatti , si vuole essere analitici bisognera’ chiedersi : che tipo di domande vengono fatte ?
La risposta non e’ forse : sempre la stessa – “Come si fa ad invecchiare ?”
A me sembra di si.
A voi?
Se questo e’ vero , allora , abbiamo sotto gli occhi quale sia il livello della conoscenza della materia diffusa fra i modellisti ferroviari italiani.
Ma anche, quale sia la richiesta di conoscenza.
Il quadro non e’ forse : poca conoscenza diffusa ed alta richiesta di conoscenza ?
Situazione da cui non si esce . Infatti , la discussione ( la nostra ma anche quelle che vedo in giro- sigh ! ) non progredisce .

“Ah, ma non e’ vero ! Se ne parla .”
Si , ma se e’ vero che la grande domanda e’ sempre la stessa : “Come si fa ad invecchiare ?” non e’ strano che ci sia sempre una risposta nuova e diversa ?
Non e’ che , proprio per mancanza di approccio analitico , si tenda a dare una risposta semplice e definitiva ad una domanda sbagliata ed inutile ?

“E allora cosa si fa?”
Ci si fa’ , con spirito scientifico (addirittura!), una domanda : cui con metodo si cerchera’ di dare una risposta .

“Si, ma la domanda e’ sempre la stessa :Come si fa ad invecchiare ?”
Purtroppo , come ho detto, questa e’ una domanda sbagliata .
Perche’ e’ inutile voler sapere come fare una cosa che non si conosce.
La prima domanda, per metodo , deve essere incentrata sull’ oggetto del nostro interesse .
Che , se non si vuole essere fuorviati , non puo’ essere “ Come si fa ? “ .
Ma deve invece essere : Che cos’e’ l’ invecchiamento?

Non e’ ,forse, vero che a questa domanda tutti quelli che chiedono
“ Come si fa ? “, potrebbero dare delle risposte ?

Risposte che non potranno essere tutte uguali , ma che saranno molto importanti per definire l’ oggetto della nostra ricerca .
La definizione che risulterebbe sempre vera ed accettabile non potrebbe essere la seguente ? :
L’ invecchiamento e’ riprodurre sul modello le condizioni del prototipo .

“Si, ma vogliamo sapere come si fa a fare l’ invecchiamento ? O come dici tu a riprodurre sul modello le condizioni del prototipo?”

Volete sapere quale sia la risposta ?
Boh... , tanto non e’ importante.
Infatti il nostro nuovo spirito analitico ci avra’ gia portato a perdere interesse per la impossibile risposta ed a farci la vera domanda :
Cosa osservo sul prototipo ?
La risposta ?
Sono infinite : ombra-ruggine-scoloriture- sporco- colature- ammaccature –usura - cacca di piccione – ecc..ecc..
Ed ecco arrivare altre domande : che cosa ha causato la ruggine ? e l’ ombra ? che cosa ha sporcato ? che cosa e’ colato ? ecc..ecc...

Adesso che abbiamo ridotto l’ opera a tanti piccoli sottoinsiemi di causa/effetto possiamo farci una nuova , circoscritta domanda .
Per esempio : come faccio/ si fa a riprodurre l’ ombra ? (sembra strano , vero?).
Beh, nell’ esempio ne ho scelta una difficile . Ma anche fra le prime da affrontare .
Se vi sembra troppo strano , allora facciamo... : Come faccio a riprodurre lo sporco ?
No, non va bene , perche’ c’e’ ancora un po’ di analisi da fare : quale tipo di sporco ? lasciato da cosa ? su quale materiale ? ...
Allora facciamo – esclusa la cacca di piccione – la ruggine : Come si fa a riprodurre la ruggine ?
Adesso si che possiamo cercare od avere una risposta precisa.
E qual e’ questa risposta ? Sicuramente piu’ d’ una . Questo dipende dal fatto che ci sono piu’ tecniche .
Ma anche piu’ tipi di ruggine .
Ed avanti cosi.

Sembra troppo complicato?
Piu’ di cercare di affrontare in una sola volta , fantozzianamente, “ l’ invecchiamento “ (una cosa mostruosa!) o la “ sporcatura “ ( sigh!) ?

“No , pero’ andrebbe bene anche qualcosa di piu’ semplice / basico.”
Non c’e’ da allarmarsi : il livello basic , da primi tentativi , non e’ certo dimenticato ed escluso.
Semplicemente si recupera totalmente e meglio nella sperimentazione pratica che sara’ , all’ inizio , semplice e basica ...
Cosa credete che l’ “approccio analitico” ci faccia diventare subito bravi !!...no,no, quello che fa migliorare e la pratica!
La Corazzata Potemkin , per capirlo bene , bisogna vederlo un sacco di volte !

“Oh , ma chissa’ che attrezzatura ci vuole ?”
Per cosa ?... per fare la cacca di piccione , l’ ombra , lo sporco o la ruggine !
No , no non e’ cosi’.
A parte il fatto che con tutte le domande analitiche che dovremo farci , credo che quelle tipo :

E meglio usare l’ aerografo o la pennellessa ? Sono meglio le terre senesi o gli acquarelli francesi ? E’ meglio il Gunz satinato od opaco? Sono meglio gli smalti nitro per verniciare le petroliere o gli acrillici commestibili ? E meglio il colore cod. Ygh56r3/u6 oppure il fg234/s34* ? Che vernice a scacchi per l’ invecchiamento mi consigliate?

...finiranno in fondo alla lista. Con le relative risposte.

Questi sono solo strumenti . Gli strumenti si scelgono in base all’ esperienza sperimentale .
Quando l’ esperienza e’ alta si scelgono strumenti “alti “ , non prima e non necessariamente.
E soprattutto non viceversa .
Non e’ l’ aerografo che ci fara’ diventare bravi. E’ la pratica.
E’ sempre la pratica che che ci dice quale strumento e’ adatto per fare “quel “ particolare effetto analiticamente osservato ed individuato .
E’ infinita la combinazione di tecniche e strumenti che si possono usare ; per saperle scegliere bisogna aver sviluppato una propria esperienza critica e sperimentale .
Ci credete se vi dico che i modellisti americani di ModelsTrainWeathered , nella loro continua sperimentazione , usano :
lacca per capelli – sale da cucina – wodka – borotalco – gomma arabica ed un sacco di altre cose strane?

Ho fatto il saputello ? Puo’ essere.
Ma e’ perche’ so di avere appreso qualcosa ( il che non vuol dire che io sia cosi bravo nella mia pratica ) .

Una conoscenza che non vedo essere diffusa e divulgata fra i modellisti ferroviari italiani ; anzi , mi sembrano al contrario imperare approssimazione , disinformazione e faciloneria.
Io credo che i forum , fra le altre cose (?), debbano servire per scambiare fra appassionati esperienze , informazioni e conoscenza .
Limitatamente all’ invecchiamento, mi piacerebbe poter condividere quello che so , sicuro che ne avrei sicuramente un arricchimento di ritorno.
Ma l’ unico modo che , io personalmente, vedo possibile per farlo e’ , appunto , di adottare l’ approccio che ho descritto.
Diversamente sara’ per me impossibile mettere a disposizione quello che ho imparato. Oltre che inutile .

Per finire : se sono il metodo analitico e l’ esperienza sperimentale che portano alla conoscenza , non sarebbe forse interessante unificarsi , per una volta, nello stesso esperimento per poter confrontare – in itinere – le difficolta’ e le risultanze di ognuno .

C’ e’ qualcuno interessato ?
Questa domanda , che vuole avere il senso e lo spirito dell’ invito, e’ specialmente rivolta a coloro i quali vorrebbero provare ma non l’ hanno mai fatto , a chi brancola nel buio chiedendo quale sia la strada ed ai curiosi di sperimentare .

Ringrazio chi avesse avuto la gentilezza di leggermi fino a qui , e se cio’ fosse stato di un qualche interesse , allora forse , potrebbe esserlo anche quello che ( molto piu’ brevemente ) avevo gia’ postato sulla materia :

http://forum.duegieditrice.it/viewtopic ... ght=#97123

Sarei felice di leggere qualsiasi commento a questo mio dialogo immaginario .

Saluto tutti.
luca


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MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2008, 23:22 
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Nome: Marco Panizzi
Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 13:35
Messaggi: 205
Località: Livorno
Per Protoluca.
Visto l'ora mi scuso se non sarò preciso ma cercherò
almeno di essere sintetico.
Anche se il thread non si è mosso negli ultimi giorni
non significa che l'argomento non sia interessante
soprattutto per un ambiente come quello italiano
dove questa tecnica non è poi così diffusa.
Vedendo gli esempi che hai postato e i riferimenti
a dei "professionisti" dell'invecchiamento ad i quali
ti riferisci, mi sembra riduttivo rispondere che sei
partito dall'inizio, che non è il modo corretto e analitico
di procedere chiedendo come si fa.
Come puoi, a mio avviso in contraddizione con te,
chiedere una condivisione di esperienze se per primo
rifiuti di dare informazione a chi le chiede?
Sei decisamente bravo e ti faccio sinceramente
i miei, bonariamente invidiosi, complimenti ma mi
sembra che ti stia muovendo verso colli o posizioni di arrocco.

Treno amaranto


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 7:35 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Ciao Luca.
Sei decisamente bravo, e questo non lo mette in dubbio nessuno. Io però per come vedo le cose, sono convinto che spesso sia mancanza di tempo o voglia di tirar fuori tutta l'attrezzatura per invecchiare come si deve.... A me capita a volte di mettere sotto diversi articoli, ma se devo pensare di accendere il compressore, aerografo, poi ripulire tutto e rimettere in ordine per un carro chiuso, beh, mi passa la voglia.
Allora aspetto un giorno di "scazzo" per farlo.
Non sono un campione, anzi, ho MOLTO da imparare, ma mi diverto a sperimentare tecniche. Uso le terre, ma molto anche gli acrilici diluiti.
Ti posto un paio di foto, tu cosa ne pensi?
Alessio

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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 12:24 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 12:13
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protoluca ha scritto:
Saluto tutti.
Invecchiamo i rotabili ?
Io si:
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Modello Lima giocattolo-in lavorazione
e...JUST DO IT
Ciao
Luca

Ps: Alexcap79 ...allora? Dai ,coraggio , hai aperto il thread con una domanda , non voglio credere che la tua risposta sia no.


Prima di tutto, complimenti per il tuo ottimo lavoro di "weathering"!
Io, siccome i miei rotabili li invecchio + o - alla stessa maniera, sarei curioso di sapere come pocedi tu per arrivare a tali risultati. Quindi un paio di domande: Tu usi la tecnica dei colori ad olio (ampiamente descritto tempo fa sul "Mainline Modeler") o la tecnica più recente dei colori tipo pastello della Stabilo (per la quale mi sto attrezzando)? Dall'effetto "super-opaco" sembra quasi che usi il secondo metodo - se si, tu come ti trovi? Le scoloriture (bianco sfumato sulla cisterna), le applichi tramite airbrush o con le polveri pigmentate?
Un altra curiosità off-topic: dal tuo nick deduco che sei attivo nell'ambito (o almeno simpatizzante) del modellismo proto (P87, FREMO:87, H0pur ecc.). Io pratico il modellismo proto da ca. un anno, e con un amico stiamo già costruendo i primi moduli FREMO:87... Se sei interessato a sapere di più, batti un colpo :wink:


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 14:12 
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Iscritto il: lunedì 28 aprile 2008, 15:21
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Mi associo ai complimenti ed alle richieste di Black-Lion ed aggiungo una richiesta di info sui materiali/tecniche impiegate per la colorazione/invecchiamento dei carrelli (vedo una lumeggiatura su tutti gli spigoli, ma le foto, forse non rendono giustizia a quel dettaglio costruttivo).
Tovo davvero azzeccata, tra l'altro, la texture della ruggine "secco/opaco" ed il realismo dei punti di ruggine più minuti (graffi, ecc.).
Bravissimo.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2008, 16:07 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Luca l'invecchiamento del carro è magnifico (come del resto i tuoi lavori di ambientazione industriale che avevi postato qui mesi fa) e l'argomento è per me molto interessante. Condivido anche l'analisi che hai fatto nel tuo lungo intervento. Adesso sono di fretta e rimando ad un prossimo intervento una serie di ragionamenti più approfonditi. Comunque, da parte mia, massima disponibilità ed interesse ad alimentare questo thread.

Ps solo una osservazione (che vuole essere costruttiva e non una critica) immagino che tu abbia scelto la quella cisterna lima come test ( poco costosa) perchè nella realtà un livello di degrado simile su una cisterna per il trasporto di gas è impensabile a meno che non sia accantonata da anni. Le norme di sicurezza impongono revisioni frequentissime a quei veicoli e sono sicuro che non sarebbero ammessi alla circolazione con attacchi di ruggine di quell'entità.
L'invecchiamento è eccezionale, ma lo vedrei + adatto ad una cisterna di tipo diverso.

Ciao, Franco


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 10:50 
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Iscritto il: venerdì 13 aprile 2007, 10:51
Messaggi: 933
Carissimo Luca, ci siamo già sentiti in privato ma preferisco proseguire qui il nostro "carteggio", perchè mi scoccia pensare di essere in posizione di "pettegolo", ovvero di scriverti cose di nascosto da tutti perchè ciò che ti dico non si sappia in giro. Facciamo come nella stanza pubblica di una chat, scriviamoci in modo che poi tutti possano leggere.
Non mi va di parlarti del mio curriculum, spero che qualcun'altro lo faccia per me: ti chiedo solo di fidarti della mia esperienza.
Al momento, Luca, sei un pò un alieno, un personaggio nuovo e rivoluzionario nell'ambiente, ma probabilmente non facilmente interpretabile. Le immagini postate qua sul forum sono ampiamente sufficienti a testimoniare che le tue riflessioni non sono vuote ma supportate da concreta applicazione e studio sui temi di cui ti occupi. I tuoi lavori, oltre ad essere magistralmente eseguiti, sono infarciti da esempi di ricerca storica ed opera di acculturamento continua. I link che hai postato rimandano sempre a siti dai contenuti precisi, puntuali, interessantissimi e spesso ricchi di consigli e suggerimenti (che tu evidentemente hai già colto e sfruttato).
Bhe, cosa mi preme di dirti? Per certi versi cose che ripeto da anni, spesso offensive che mi collocano talvolta nella schiera degli antipatici. Antipatico si, ma per forza di cose necessariamente realista.
Prendi atto, Luca, da subito, che ciò che proponi interessa a pochi, pochissimi. Non interessano le tecniche di invecchiamento e sporcatura? Come no, interessano tantissimo. Quello che non interessa è il tema dei tuoi ragionamenti: il come ottenere determinati risultati.
Devi sapere che la stragrande maggioranza degli appassionati italiani al modellismo ferroviario in realtà è esclusivamente interessato all'oggetto in quanto tale. Qualunque esso sia, anche un rotabile sporcato ed invecchiato. Ma questo, e basta. Per farti capire cosa intendo ti dico: quante volte, Luca, ti sei emozionato guardando il tuo tavolo dove tra rotabili, spezzoni di binario ci sono cacciaviti, saldatori, pezzetti vari a spasso e magari un edificio già posizionato in un angolo? Sempre? Bravo, sei un modellista, un appassionato del fare, infondo. Per gli altri quello scenario è solo casino. Sai cosa farebbe un appassionato medio a casa tua: si prenderebbe la tua splendida cisterna e chiederebbe di esaminarla altrove. Perchè è questa e solo questa che desidera!
Tu potrai passare ore ed ore a spiegare come ottenere la resa di quell'oggetto, ma del tuo impeto verrebbe colto solo l'aspetto della possibilità, dopo lunga "sofferenza" con vernici, aerografo, terre di ottenere un analogo risultato.
Mi hai capito? Le tue emozioni per altri sono sofferenza.
Ovviamente non per tutti, se no il mondo sarebbe fatto solo da uomini uguali: però ci tenevo a indirizzarti in un certo modo, a prevenire alcune tue future delusioni, a prepararti all'isolamento ed alla vera condivisione con al massimo una decina di persone, in Italia.
Inoltre spero di averti implicitamente risposto su temi dei nostri precedenti scritti, quali:
- Scarsa conoscenza delle tecniche
- Livello qualitativo dell'editoria
- Ammontare della partecipazione ad eventuali iniziative culturali nel settore.
Ci risentiamo a breve, buon lavoro.
Ciao


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 13:38 
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Beh, il Masselli non dice sciocchezze!
Conosco personalmente parecchi modellisti che a vedere barattoli di vernici ed un tavolo sporco di seimila colori a furia di lavorare si mettono le mani nei capelli e tagliano corto pur di abbandonare tale marasma....
In effetti, il modellismo ferroviario è ben diverso da quello militare o aereo da questo punto di vista, e forse è una questione di cultura, ma forse anche di "prezzo", e ti spiego: prima del ferroviario ho fatto molto militare, e mi divertivo molto ad invecchiare, ma si trattava di lavorare su modellini da 20 euro al massimo, e che una volta finiti andavano in vetrina. Ora, volendo riportare lo stesso discorso su una loco o un buon carro, si tratta di maneggiare tra i 40 (un carro) ed i 200 (una loco) euro.... senza contare che moltissimi con questo materiale ci "commerciano"... allora mettiamo da parte tutti gli aggiuntivi e guai ad aprirne la bustina, mettiamo in ordine religioso tutte le decals ed i fogli istruzioni, che magari un giorno "valgono"...
Non ci si può far nulla, purtroppo un pò anche per colpa "nostra" il settore è divenuto così.
Ma ognuno la veda come vuole, io intanto mi diverto ad apprendere le tecniche, poi le applico pian piano. Ma questo non vuol dire che chi non fa le nostre stesse cose sia un bigotto.
ciao
Alessio


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 14:34 
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Località: Milano
il Masselli ha scritto:
... prepararti all'isolamento ed alla vera condivisione con al massimo una decina di persone, in Italia


Condivido molto di quello che è stato scritto in questa ultima pagina di thread; comprendo e condivido anche l'attenta disamina di Masselli.
La stima mi sembra, però, abbastanza pessimistica.
Solo nell'ambito Fremo Italia la decina di persone interessate è gia una realtà e noto, in questo ultimo periodo, un crescente interesse verso il weathering anche in altri forum ferromodellistici italiani, quindi potenzialmente questo aspetto del nostro hobby credo possa avere ulteriori sviluppi.
Quanto al costo di carri e loco è comprensibile che invecchiare rotabili del costo/valore dai 200 Euro in su possa creare molte apprensioni (per usare un eufemismo) al suo proprietario, ma non vi è alcuna ragione per non applicare le tecniche del weathering, ad esempio, aifabbricati ed a tutti i dettagli costruttivi di un plastico che spesso vengono realizzati con materiali poveri (caroncino e simili); almeno sotto questo profilo il tema della colorazione ed invecchiamento potrebbe essere ulteriormente sviluppato nell'ambito della comunità.


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 15:27 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
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Località: Macerata
Ma in effetti, Marc, se vedi in giro in occasioni di meeting e mostre, vedrai diorami e plastici con edifici e strutture invecchiate sotto cui transitano sempre loco nuovissime!
Alessio


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MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2008, 16:18 
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Alessio,
ai meeting e mostre vedo edifici e strutture colorati (nel senso di fabbricati sui cui è stato applicato del colore) e sempre più spesso ne vedo di colorati davvero molto bene. Di invecchiamento e tecniche di colorazione avanzate sempre poco.

Immagine

Immagine

In queste foto, tratte dal sito di Mellow appena linkato, ho evidenziato alcune lumeggiature ossia dei punti (normalmente spigoli) su cui viene applicato una piccola quantità di colore chiaro (di solito colore base + bianco) con la tecnica del pennello a secco che servono per simulare l'esposizione del particolare alla luce solare, meglio ancora, per dare l'illusione che l'intero fabbricato od oggetto sia illuminato dal sole.
Nel caso specifico, nella prima foto tutte le lumeggiature sono orientate in modo tale che l'ipotetico sole sia posto ad ore 14 circa, come indicato dalle frecce.
La tecnica è molto semplice e contibuisce non poco a conferire realismo al manufatto ma non vedo molto spesso dettagli di questo tipo alle mostre.
Hai detto che in questo momento sei in una fase di studio delle tecniche, perchè non provi anche tu a mettere in pratica quanto hai appreso su un fabbricato di poco valore? :wink:
Il primo fabbricato su cui ho sperimentato è un deposito carburanti acquistato in Germania per 12 Euro.
Il risultato non è perfetto, ma, credimi, mi sono molto diverito durante la lavorazione ed al termine della colorazione/invecchiamento la soddisfazione nel confrontare il mio lavoro con la foto del prototipo e quella del kit riprodotta sul suo imballo è stata notevole.
Ciao.


Ultima modifica di Marc.one il venerdì 5 settembre 2008, 9:41, modificato 2 volte in totale.

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