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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 12:15 
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peterpanico ha scritto:
Una cosa è certa in italia queste cose costano sempre troppo!
Ben vengano la rete e tutto il resto.


Ho detto più volte come la penso in merito alla politica dei prezzi in europa (in Italia la situazione è peggiore se si vuole fare una collezione o un plastico FS).

Molti pensano che il costo elevato determina la qualità del modellista e aiuta a sfoltire e differenziare chi fa fermodellismo da chi si diverte la mattina del 25 dicembre con il trenino sotto l'albero (con galleria nella montagna del presepio).

Eppure negli USA il fermodellismo sembra più accessibile, ci sono modelli e materiali per tutte le tasche. Tutto questo, visti i risultati sui siti web, non fa che aiutare la diffusione del nostro hobby anzichè relegarlo nella nicchia. Alcuni hanno già paragonato qui nel forum una vaporiera italiana ultimamente prodotta da HRR, con una di analogo prezzo ma USA: è emerso che allo stesso prezzo si ottiene un modello grande e dettagliato il doppio, con migliore meccanica e grandi vantaggi.

Non voglio entrare di nuovo in quella polemica, ma solo far riflettere che un abbassamento dei prezzi è possibile solo se interviene anche una cultura del modellista che solo ora vedo emergere in Italia, attraverso questo forum.

Da un lato fare fermodellismo USA ha i suoi pregi (i prezzi) e difetti (treni con doppie o triple trazioni e 50 vagoni dietro); dall'altro mai come qui da noi ci sono due figure ben distinte: quello che riempie le vetrinette e quello che fa il plastico.

Dal mio punto di vista io sono uno che fa il plastico, non riuscirei a immaginare di comprare modelli per allinearli a vita in una vetrina.
Il rovescio della medaglia è che un plastico anche se medio-piccolo costa a fine lavoro quanto una buona collezione di locomotive e questo dipende solo in parte al fermodellismo (binari, scambi, segnali etc...) ma soprattutto dal prezzo dei materiali e degli attrezzi da bricolage che almeno da noi non è indifferente.

Fino ad oggi ho comprato circa un 40-50 metri di cavo elettrico, qualche centinaio di metri di legname abete di varia sezione, quasi un migliaio di viti, decine di boccole e spine a banana, interruttori etc...vernici a litri, chili di gesso, vinavil e decine di tubetti di cianoacrilato. Come strumenti e attrezzature mi sono dovuto dotare di un avvitatore, di un minitrapanino, di svariate punte speciali per il trapano, di frese etc...

Il fermodellismo è un hobby completo e attraverso questo si impara a fare i falegnami e gli elettricisti...non male ma solo se si fa il plastico.

Da notare che le spese per la paesaggistica (uso la nota e "cara" Woodland Scenics) in realtà non incide nel costo globale come le spese di bricolage.


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 14:02 
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Cita:
Eppure negli USA il fermodellismo sembra più accessibile, ci sono modelli e materiali per tutte le tasche


Non "sembra",lo è veramente!
Una centrale digitale Lenz,quindi europea,costa meno la di qua :wink:
tanto per fare un esempio.




Cita:
Da un lato fare fermodellismo USA ha i suoi pregi (i prezzi) e difetti (treni con doppie o triple trazioni e 50 vagoni dietro);


Non è detto,ci sono decine di "shortlines" che sembrano le nostre linee secondarie,altro che 50 vagoni :wink:


Cita:
dall'altro mai come qui da noi ci sono due figure ben distinte: quello che riempie le vetrinette e quello che fa il plastico.


appunto,75% la prima specie,25% la seconda,io sto nella seconda fascia
non comprerò mai la 835 Fulgurex da 1200€ che è perfetta per la vetrina ma si ferma sui cuori degli scambi,mentre la "plebea" RR sta benissimo in vetrina,ma funziona anche sul plastico 8)


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 14:05 
...io ho visto girare una 740 TopTrain (senza nessun interesse pubblicitario) e andava bene...ma 1500€ è più del mio stipendio e costa quanto uno scooter...!!!...sinceramente bella, anzi bellissima...ma improponibile...


L.


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 14:08 
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E vorrei vedere,col rodiggio a 1-4-0 se non prende corrente!!
La 835 è una 3 assi,e comunque dovrebbe passare il cuore di uno scambio per 1200€,dato che lo fa la sorella "povera" RR è questo che volevo puntualizzare,che me ne frega se si aprono i coperchi delle casse dell'acqua? :?


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MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2008, 8:30 
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peterpanico ha scritto:
che me ne frega se si aprono i coperchi delle casse dell'acqua? :?


Questo è il punto: hai centrato il motivo per cui il fermodellismo sta diventando un hobby per una ristretta elite di persone (soprattutto economicamente). Ha senso avere i coperchi dell'acqua che si aprono in scala H0, quando lo stesso modello si pianta su uno scambio con cuore non polarizzato? Ha senso spendere centinaia se non migliaia di euro per un modello e lasciarlo poi in vetrina per sempre? Inoltre ha senso far girare modelli da centinaia o migliaia di euro su plastici che non hanno nulla di realistico e somigliano più alle montagne russe del luna park che ad una ferrovia reale?

Come ho già detto, non è questione di mollare FS e fare Santa Fe, ma di cambiare mentalità e distinguere bene cosa si intende per fermodellismo.
Una locomotiva ovviamente ha dei costi minimi essenziali (metà del costo di costruzione è solo di motorizzazione). Tuttavia se costano così care è perchè qualcuno le compera.

Non voglio certo vietare la passione di riempire vetrinette con materiali di varie nazionalità, ma promuovere un modo di fare "trenini" più consapevole.

Ad esempio se io faccio un plastico FS epoca III, cosa me ne faccio di un ETR? Perchè poi continuo a comperare locomotive elettriche svizzere?

Specializzarsi su un determinato periodo e su un determinato parco rotabili permette di contenere anche i costi in generale, rendendo questo modellismo più accessibile.

Il problema è che questo modo di pensare lo ho maturato solo di recente, dopo il confronto su internet della mia esperienza con quella di altra gente.
E' stata una sorpresa per me sapere che ci sono dei valenti fermodellisti qui nel forum, con plastici molto belli e vaste collezioni, che sono quasi dieci anni che non entrano in un negozio "reale" in Italia ma incrementano il necessario con aste online e con acquisti in rete all'estero.


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MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2008, 8:36 
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electrofrog ha scritto:
Ad esempio se io faccio un plastico FS epoca III, cosa me ne faccio di un ETR?


Se è un ETR 200, te ne fai eccome! :lol:


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MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2008, 13:35 
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Cita:
Ad esempio se io faccio un plastico FS epoca III


allora siamo in due :)

Cita:
Specializzarsi su un determinato periodo e su un determinato parco rotabili permette di contenere anche i costi in generale, rendendo questo modellismo più accessibile.


infatti sto dando via tutta la roba ( principalmente tedesca) in HO che non sia FS epoca III,non ho mai comprato niente di FS oltre i '70

mi pare che abbiamo espresso gli stessi intendimenti,speriamo che lo capiscano anche gli altri e forse cambierà qualcosa...o forse no, chi lo sa,ma di certo con queste "lune" nell'economia mondiale,c'è da spendere ben poco.
Ciao :wink:


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MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2008, 18:27 
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peterpanico ha scritto:
...o forse no, chi lo sa,ma di certo con queste "lune" nell'economia mondiale,c'è da spendere ben poco.
Ciao :wink:


Che mi vendessero allora solo le ruote e i ganci, che i vagoni me li costruisco da solo. Per le locomotive se proprio è crisi nera si mette la molla con la chiavetta, come i giocattoli di metallo degli anni 30 :D


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 0:22 
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:D


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 8:09 
Non sono d'accordo nel dire che un modello "ultra dettagliato" che non gira, non sia un "affare" o un buon modello. Penso che l'acquisto di una macchina dal costo di 1500€, trovi la sua giustificazione nella perfezione in scala 1.87 di ogni minimo particolare: bello anche da vetrina o per star fermo accantonato nel deposito del plastico. Il punto non è questo. La cosa su cui tutti ragioniamo da tempo, è il prezzo, o meglio: i treni che acquistiamo valgano davvero così tanto? Io alla domanda rispondo di no, e non mi si racconti la storiella dei compromessi..."altrimenti non gira", altrimenti "costerebbe di più". Per me, la gran parte dei modelli che si acquistano (esclusa Roco....) sono davvero scadenti a livello di dettaglio e rifinitura...allora mi domando, per 150€ compro un "bel giocattolo"...ma pur sempre tale, oppure, un "modello modellistico"??? Io sono della opinione che compriamo giocattoli fatti bene...ma nulla di più...potrei fare un elenco infinito tra difetti di stampo, di aggiuntivi, colori etc...etc...

L.


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 8:47 
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Iscritto il: sabato 2 febbraio 2008, 22:01
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Io negli ultimi 3 anni ho speso una cifra che mi avrebbe consentito di acquistare una Golf GTI super accessoriata con sedili in pelle :shock: , da qui ho deciso di mettere un freno!
Insieme alla mia ragazza abbiamo deciso di farci regali su lista prestilata, cosi' da sapere che quello che riceveremo sara' un regalo che ci piacera' ma senza sapere esattamente cosa, indovinate da cosa e' composta la mia lista? :roll: :mrgreen: :mrgreen: Insomma almeno 2 loco l'anno arriveranno da lei, ed e' pur sempre un modo per tagliare i costi.. Alla fine non sono le aziende produttrici ad obbligarci all'acquisto, e' la nostra "frenesia" e forse l'approccio sbagliato di molti (me compreso) che sono sbagliati.
Come ha scritto Clive Lamming nel suo bellissimo manuale, ricordiamoci che nel modellismo ferroviario piu' si e' modesti e piu' ci si diverte!! 8)
Bye bye

Francesco


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 9:24 
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Iscritto il: lunedì 1 settembre 2008, 13:43
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Località: Viareggio
Cita:
Penso che l'acquisto di una macchina dal costo di 1500€, trovi la sua giustificazione nella perfezione in scala 1.87 di ogni minimo particolare: bello anche da vetrina o per star fermo accantonato nel deposito del plastico.


Peccato che le stesse cose in USA le paghi circa 5/600$
e non tiriamo fuori i numeri per favore,Overland e PFM fanno serie limitate come le nostre a questi prezzi.

Cita:
Il punto non è questo. La cosa su cui tutti ragioniamo da tempo, è il prezzo, o meglio: i treni che acquistiamo valgano davvero così tanto?


No appunto,ma come avevo già detto in altro post,la colpa è solo di chi compra tutto appena esce,solo perchè c'è quello e basta,cioè "noi" 8)
sempre di là dall'oceano,si vendono modelli veramente fatti bene,e con meccaniche da urlo (già 30 anni fa!) a meno della metà del prezzo di un normale Lima o Hornby qui,
poi con gli aggiuntivi,che trovi a palate a 4 soldi,lo puoi far diventare meglio di un Lemaco,e continuerà comunque a girare bene sul plastico,
e questa è produzione "ready to run" normale!
Ricorda anche che se un mezzo Roco lo paghi 200€ in Italia,e magari 185€ in Germania,sarai doppiamente svantaggiato,prima dai 15€ all'acquisto e poi perchè un Tedesco medio guadagna il 35/40% all'anno più di te :wink: vero Gieffeci?
E' la vecchia storia della filiera,si comprava in Germania est a 10 (Piko,Saxen Modelle etc..) e si rivendeva in italia a 100,ora si comra in Cina a 5 e si rivende in Italia a 250,commercianti a collezionisti,è questo che ci rovina la piazza! :evil:


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 10:23 
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lorenzo79 ha scritto:
Il punto non è questo. La cosa su cui tutti ragioniamo da tempo, è il prezzo, o meglio: i treni che acquistiamo valgano davvero così tanto? Io alla domanda rispondo di no, e non mi si racconti la storiella dei compromessi...


Infatti il prezzo vale il prodotto molto raramente. Quello che però conta è la "destinazione finale" del modello e cosa per noi quel modello rappresenta.

Ad esempio, se io voglio fare fermodellismo per divertirmi con le manovre e il traffico realistico, posso usare la scala N e i modelli anche non dettagliati, quindi più economici, specialmente se poi il plastico è demenziale perchè sono del tutto negato come dioramista o è un crogiulo di incongruenze e di stili dei più disparati (esempio: stazioni tedesche con modelli FS...)

Se invece ho un buon plastico, che rappresenta un preciso stile e epoca e quindi devo attingere ad un ben limitato range di modelli in una determinata scala ovviamente, allora la spesa per il fermodellismo può essere una faccenda del tutto personale e variare da 30-40 euro mese a centinaia, a seconda delle mie esigenze.

Faccio notare comunque che raramente vedo plastici all'altezza del modello costoso che vi circola. Fare un buon plastico a volte costa meno di un buon modello...

Come avrete capito io affido molta importanza alla qualità del plastico in tutti i sensi, pari a quella che affido ai modelli. Non mi piace comprare modelli da tenere sempre nelle scatole originali o in vetrina, ma mi immagino il modello in questione che viaggia su un plastico adatto.

Sarebbe bello inoltre che il fermodellismo avesse anche un mercato dei modelli in kit e che questi, se comperati smontati e non dipinti (tipo quelli degli aerei o dei mezzi militari) costassero almeno la metà.
Parte del costo ingente in una locomotiva è dato sia dalla motorizzazione che dal fatto che vi è un montaggio e una verniciatura accurata.

Un tempo Rivarossi vendeva qualche loco da montare, ma costava neanche il 5-10% in meno di una montata...


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 14:18 
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Sarebbe bello inoltre che il fermodellismo avesse anche un mercato dei modelli in kit e che questi, se comperati smontati e non dipinti (tipo quelli degli aerei o dei mezzi militari) costassero almeno la metà.
Parte del costo ingente in una locomotiva è dato sia dalla motorizzazione che dal fatto che vi è un montaggio e una verniciatura accurata.

Un tempo Rivarossi vendeva qualche loco da montare, ma costava neanche il 5-10% in meno di una montata...


Verissimo,quoto in pieno,però qui sorge un altra domanda... 8)
perchè non ci sono case che fanno Kit? ( a parte TTM)
Perchè purtroppo non ci sono più modellisti in Italia,nel senso che nessuno vuole ( o sa) più "sporcarsi" le mani e "fare"...ecco dove sta la malattia!
Io stesso ho montato,o modificato diverse cose, per un paio di negozi proprio perchè la gente viene e vuole il modello "pronto corsa"...questo è l'inizio della fine del modellismo,è triste ma è così!


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MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2008, 14:56 
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peterpanico ha scritto:
Verissimo,quoto in pieno,però qui sorge un altra domanda... 8)
perchè non ci sono case che fanno Kit? ( a parte TTM)
Perchè purtroppo non ci sono più modellisti in Italia,nel senso che nessuno vuole ( o sa) più "sporcarsi" le mani e "fare"...ecco dove sta la malattia!
Io stesso ho montato,o modificato diverse cose, per un paio di negozi proprio perchè la gente viene e vuole il modello "pronto corsa"...questo è l'inizio della fine del modellismo,è triste ma è così!


In effetti non è che ci sia molto mercato anche per il modellismo statico...tutte le volte (poche) che entro nel negozio di modellismo dove vado solitamente, sopravvivo a scene che un tempo non mi sarei neanche immaginato.

Quando ero piccino infatti, che ci andavo con il mio papà ed erano i primi anni 80, il negoziante ci guardava dall'alto in basso con aria di sufficienza per capire fino a quanto fossimo disposti a spendere. In base al suo intuito ci mostrava cose che erano (a suo modo di vedere) di mio gradimento. Neanche da dire che non ci ha mai mostrato una loco rivarossi, ma sempre ed esclusivamente lima... :D Oggi che al negozio ci sono i figli o i nipoti di quel tizio, ancora un po si inginocchiano davanti al cliente pregando di comprare qualcosa... :D :D

eh si... i tempi sono cambiati... internet, la Cina, la crisi economica etc...hanno proprio ribaltato tutto. A dire il vero non è che mi dispiace se ora i negozianti sono più "umani", ma certo fra un po di tempo non ci saranno più negozianti...bisognerà fare in modo che l'UNESCO consideri i negozi di modellismo come patrimonio dell'umanità prima che spariscano del tutto. :(


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