Solo per inciso: non dimentichiamoci, tutti, che l'importatore di cui si parla è lo stesso che distribuisce gratuitamente, ed anche reiterate volte, a coloro i quali hanno avuto modo di provarlo, ricambi a go go ed il più delle volte (quando la cifra è irrisoria - per chi acquista un solo articolo ma per loro che ne distribuiscono a bizeffe- intorno ai 7,00 euro) non fanno pagare nulla!!!.
Poi altra cosa è che i prezzi praticati sono differeti, ma quella è una politica commerciale discutibile che tuttavia dissente dal loro modo encomiabile di trattare nel post-vendita.
Mi pareva giusto anche ricordarlo, visto che si parla dell'importatore in Italia di Roco
Marcello

Sarà Marcello che io sono uno dei pochi (almeno a giudicare da questo Forum) che le uniche 2 volte che ha chiesto dei ricambi alla Gieffeci è stato trattato con i piedi....
Comunque questo non cambia la sostanza del discorso: le politiche dell'importatore italiano di Roco sono talmente esemplari da essere ormai l'unico ìmportatore di Roco a livello eurpeo a comportarsi in questo modo.... Magari sbagliano tutti gli altri....
In ogni caso, nessuna crociata e nessuna baruffa: si vuole solo discutere serenamente, come se si fosse seduti ad un bar
Buona giornata

Pier

Finché la Gieffeci non diventerà una ONLUS, lo scopo sarà sempre quello di produrre un utile...

Infatti, Filippo, era quello che ho detto e sottolineato.
Le attività commerciali sono libere e operano liberamente sul mercato vivendo per lo più, in questo caso, della domanda rispetto alle offerte (anche queste da attenzionare sotto la lente)
Marcello

Ciao a tutti, io dico solo che da Roco Italia, non comprerò mai più nulla, mi girano le scatole e nemmeno poco, ho comprato la tartaruga in entrambe le versioni, è vero che nessuno mi ha obbligato, ma le ho pagate 259 eurozzi l'una, e ora per vuotare i magazzini le vendono a 115: Sarà tutto quello che volete, per me si tratta di poca serietà, ho scucito 498 euro (che non ho rubato) per due macchine a 4 assi, quando ora me ne sarebbero bastati 230!!!!!!!
Che dire: ora basta, per quel che mi riguarda con me hanno chiuso.
Cordialmente Massimiliano.

Morale della favola: a causa di questa politica assurda praticata dall'importatore italiano, che come ultimo atto di trasparenza e arroganza verso il mercato ha fatto sì che nell'ultimo catalogo in lingua italiana non siano stati indicati i prezzi (e la ROCO evidentemente ha acconsentito...), non compro più prodotti ROCO in Italia, bensì mi rivolgo all'estero.
Malgrado l'aggravio delle spese postali (da 14 a 19 euro a pacco), risparmio pure.
Non nutro alcuna avversità nei confronti dei commercianti italiani, ma il consumatore compera dove trova lo stesso prodotto al prezzo più basso.

Saluti

... chi cavolo sceglie cosa produrre,nelle aziende??ma come ,hanno fatto passare un bel po' di tempo per rifare la 880(con vendite su ebay a prezzi assurdi)ed ora tiran fuori la 875 per di più in 4-versioni-4 tutte epoca II??così difficile pensare ad una 851,per rimanere fra le locotender?
bah!intanto comincio a risparmiare per la 685...

Ciao a tutti

Per Rovelauda , la promozione è comiciata prima in Austria. E Roco Italia si è poi accodata .
Ciao
Gian Carlo

Una curiosità? Ma che ve ne fate della 875 versione coi "numeroni" sulla cabina e cabina aperta? Non ci sono carrozze disponibili da trainare (anche le carrozze verdi a due assi di Liliput sono forzate in una composizione simile), forse vendendo un rene e comprando le carrozze di Sagi (che sono moooolto belle ma hanno un bel costo ).
Io aspetterei una versione più facilmente ambientabile

...infatti sono incazz*** nero! Che senso ha fare 3 versioni così???...la compro...giusto perchè amo il vapore...ma sono molto perplesso!

Ps: il mio negoziante quando mi manda la merce, mi invia sempre i cataloghi nuovi e gli aggiornamenti...

L.

Appunto tu la compri come la comprerò io e tanti altri, dopodichè verrà fatta la versione più recente e compreremo anche quella. Se facessero al contrario probabilmente di quelle in Epoca II ne venderebbero di meno. Semplice strategia di mercato.
Detto questo a me non dispiace affatto che facciano una versione in Epoca II, sarebbe ora che anche da noi inziassero a produrre cose più vecchie degli anni 50. I tedeschi, fortunati loro, hanno da scegliere anche per le Epoche I e II . Solo per l'epoca I c'è da impazzire tra amministrazioni regionali: Bavarese, Wuttemberg, Sassone, Prussia ecc. Per me sono le cose più belle.

Nemmeno le centoporte verdi di ACME saranno ambientabili?

Perchè, che c'è di male scusa? Se solo spostando la marcatura dal pancone alla cabina si poteva ottenere una versione differente, secondo me Roco ha fatto bene a farlo. Si accontentano più clienti così, non credi?

Allo stesso modo allora potremmo criticare anche Os.kar: chi glielo ha fatto fare di tirare fuori quattro versioni "differenti" delle Aln 772 quando gli unici particolari che cambiano sono la tromba lunga/corta e la targa del costruttore Breda/Fiat?

Eppure nessuno ha mai fiatato...

Mi sembra che si stia cercando il pelo nell'uovo, come spesso accade.
Prendiamo ogni nuova uscita come un'opportunità invece che come un mezzo passo falso, mica dobbiamo sentirci "in obbligo" di comprare un modello, dobbiamo essere noi a saper/poter scegliere quale prendere.

Ciao.
Ale

Scusate, l'intrusione nella discussione:
Roco propone quattro modelli che hanno come caratteristica la cabina aperta,i numeroni sui fianchi della medesima e il terzo fanale sopra il portello della camera a fumo.....
Tolta la versione in livrea fotografica, indirizzata ai vetrinisti,
gli altri tre modelli hanno una ambientazione temporale di un anno, massimo due, nel senso che le prime 875 sono state costruite nel 1912, l'anno successivo è stato tolto dalle locomotivef.s. il terzo fanale.....
Questo a dimostrare che quando ne avevano proposti due di modelli -il grigio e uno in livrea normale- bastavano e avanzavano.....

Ciao, paolo bartolozzi.

Non nutro particolare simpatia per l'importatore Italiano Roco, devo riconoscere però che nel caso "tartarughe" la scelta non poteva essere semplice. Non svendere le tartarughe avrebbe teoricamente tutelato chi l'ha pagata fior di euro ma in realtà la concorrenza austiaca avrebbe creato una emigrazione verso l'estero, portando via mercato ai negozi nostrani e alla stessa Gieffeci.
A mio parere l'errore è partito dalla Roco che dovrebbe evitare simili operazioni puntando piuttosto ad abbassare il prezzo medio di tutta la produzione per allargare così il mercato anche a coloro che (detto terra terra) hannno meno soldi in tasca.
Cosi facendo invece si invitano i modellisti ad attendere, creando esuberi di pezzi che dannegeranno la stessa casa di Salisburgo oltre al nostro importatore e i relativi commercianti.
Sono per il libero mercato, ma non selvaggio, etica e regole ci devono essere, altrimenti a lungo andare anche i nostri modelli faranno la fine dei formaggi avariati e del vino al metanolo.
Giovanni