Oggi è venerdì 26 dicembre 2025, 20:40

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 14 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Come misurare la forza di trazione delle locomotive ?
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 11:50 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2835
Mi interesserebbe realizzare un dispositivo per la misurazione della forza di trazione del mio parco macchine anche perchè sul mio impianto è un parametro molto significativo.
C'è qualcuno che ha già realizzato qualcosa di simile o ha idee precise sul modo da seguire ?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 12:07 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
Messaggi: 554
Località: montedoro (caltanissetta)
potresti costruire una specie di carrucola in cui attacchi un capo di un filo alla loco e l'altro capo a un sacchettino con dei pesi noti (delle monete?), basta disporre un binario dritto davanti l'accrocco e provare a far andare la loco.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 13:11 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2835
Questo è il principio della "bilancia", soluzione valida ma un po' rudimentale che avrei già scartato. Ricordo che molti anni fa (oltre 20) ci fu un articolo su una rivista che spiegava come calcolare la forza di trazione usando un piano inclinato ma non ho quel numero e quel sistema non mi entusiasma.
Piuttosto avevo visto in una fiera di elettronica delle piccole bilance elettroniche molto precise al costo ridicolo di 5-7 € e sarei dell'idea di utilizzarle allo scopo ma si deve trovare un sistema meccanico per caricarle, ovvero trasformare lo sforzo di trazione in peso sul piatto. C'è qualcuno che ha già realizzato qualcosa di simile ?
Non è poi diverso dal principio della bilancia che mi proponi, anzi, sarebbe anche più comodo da realizzare perchè la forza di trazione con una simile bilancina non dovresti nemmeno trasfromarla in forza peso, quindi con componente assolutamente verticale, ma potresti molto più comodamente tenere la forza parallela al binario inclinado di 90° gradi la bilancina...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 13:15 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
Messaggi: 2018
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
[pensieri in libertà]

Tz ci si può provare.. una faccenda stupidamente a caso: una leva attaccata con un filo...
Tanto gli angoli si suppongono in teoria uguali e quindi seno e seno non cambia niente..

Perchè trasformare una cosa che tira in una cosa che spinge non è facilissimo senza leva..
a meno di non usare qualcosa che spinge..
mmhh no.. meglio la leva.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 13:21 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2835
mmmhm, e tenere la bilancina davanti alla locomotica e farla spingere contro il piatto ? Ma nei modelli la forza di spinta è esattamente uguale a quella di trazione oppure a seconda del punto di applicazione della forza resistente sui nostri modelli per qualche ragione meccanica di carico/scarico della cassa/carrelli/ruote cambia ?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 13:36 
Non connesso

Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 14:54
Messaggi: 793
Località: roma
Potresti prendere una molla abbastanza lunga, dei pesetti tutti uguali e attaccarne prima uno e vedere di quanto si allunga la molla, poi due e così via, e in base all'allungamento costruire una scala graduata con i grammi corrispondenti all'allungamento. Poi costruire una basetta di legno, con incollata la scala, metti fino a 300 gr e affianco la molla, con lo zero in corrispondenza della posizione della molla completamente rilassata. attacchi al capo della molla un gancio ad uncino, che sia lungo quanto la tavoletta graduaata e l'altro capo lo fissi ad un chiodo sulla tavoletta stessa. Trovato il modo di fissare la tavoletta alla fine di un binario, io ho fatto due agganci ai lati che si fissano a 2 chiodi ai lati della rotaia. Basta infilare l'uncino nel gancio ad occhiello di una locomotiva e far partire la loco e la molla si allungherà fino a che la macchina non inizierà a slittare e non potrà più ad avanzare. Allora si va a guardare la molla a che punto della scala graduata è arrivata ed ecco misurata la forza di trazione. forse non è precisissimo, ma vale per tutte le loco del parco. Per darvi un'idea, Taurus OBB 1216 Roco 160gr, Re 460 Märklin Hamo 120 gr, Re 6/6 Hag oltre fondo scala.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 14:05 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
Messaggi: 554
Località: montedoro (caltanissetta)
quello ce propone GIOBIC è un dinamometro bello e buono. in linea teorica è semplice e funzionale, mi sorge però un dubbio sulla effettiva linearità della caratteristica elastica della molla, ma ai nostri fini dovrebbe essere accettabile. in ogni caso, in tutte le nostre considerazioni cosa ben diversa è conoscere la forza di trazione e un'altra conoscere la massa di rotabili trainabile (forse più utile) quest'ultima dipende dagli attriti dovuti al rotolamento.

il discorso del piano inclinato (supposto noto il peso proprio della locomotiva) è infleunzato dall'attrito ruota/rotaia , dall'attrito degli alberi motori e folli, dal diametro delle ruote ecc.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 14:07 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 26 settembre 2007, 0:18
Messaggi: 554
Località: montedoro (caltanissetta)
per la bilancia non vedo nulla di complicato. si costruisce una zeppa a 90° e vi si fissa la bilancia in modo che la loco vi sbatta contro.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 14:15 
Non connesso

Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 14:54
Messaggi: 793
Località: roma
Se poi consideriamo che alcune vetture hanno le prese di corrente per l'illuminazione interna, vedi Roco X, 1921, centoporte, altre no, altre ancora possono avere prese di corrente varie ed eventuali, mi sa che alla fine l'unica cosa da fare è agganciare e provare a tirare :lol: :lol:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 16:03 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
Messaggi: 1503
Località: Pescara
Senza fare grandi invenzioni oggi si trovano a quattro soldi dinamometri come questo

Basta mettere il dinamometro in orizzontale con il supporto del gancio in asse con il gancio della loco e voilà ecco pronto il banco di misura

Antonello


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 18:09 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2835
Eccolo ! Grazie ! E' proprio quello che mi serve. Non ne avevo mai visti (ma nemmeno cercati...) e mi sembrava impossibile che oggi non esistesse qualcosa del genere...

PS: quanto all'autocostruzione con tanto di taratura di un dinamomentro a molla francamente non ci avevo nemmeno pensato... già 40 anni fa quando li usavo in laboratorio di fisica all'ITIS mi facevano ridere...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 18:19 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2835
Giobic ha scritto:
...... mi sa che alla fine l'unica cosa da fare è agganciare e provare a tirare :lol: :lol:


Certamente questa è la "prova del fuoco" per ogni macchina, per ogni materiale da trainare e per ogni percorso ma la mia idea era rivolta ad una pura misurazione delle caratteristiche di ogni mezzo di trazione come anche la corrente assorbita a vuoto e sotto carico ad una determinata tensione. Tutti valori da misurare e riportare per ogni macchina in una pagina di Excel che mi sto costruendo.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 27 ottobre 2008, 14:51 
Non connesso

Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 12:17
Messaggi: 93
Località: chiaravalle an
mi avete costretto ad andare a cercare il vecchio carro che avevo costruito per spiegare ai ragazzi come si misurano le forze. Se nessuno censura questo link, ecco la foto del carro dinamometrico.
[img=http://img512.imageshack.us/img512/1755/pic01603ryv3.th.jpg][img=http://img512.imageshack.us/images/thpix.gif]
Notare che:
- la misura arriva a 100g (ahi... anticipo il rimbrotto di chi ricorda che le forze si misurano in N....) a parte questo, questo carro era stato fatto ai tempi dell' era precardanica.
- come e' stato detto la molla deve essere fatta di materiale con meno isteresi possibile, cioe' dopo ogni tirata deve tornare a zero (o quasi...)
- notare che nella sua rudimentalita' aveva pero' un cilindretto, che si fermava nel punto di forza massima esercitata, e quindi siccome la forza andrebbe correlata con altri parametri (velocita', corrente etc) permetteva quindi per ogni convoglio o loco in esame, di costruire agevolmente per punti le sue curve caratteristiche.
- se invece della forza, si vuole fare una cosa piu' semplice, e come e' stato detto, capire quanto e' l' attrito (quindi lo sforzo necessario)guardare questa pagina
http://digilander.libero.it/trenus/Scor ... lezza.html
dove si confrontano convogli/carri a due a due, per trovare quelli che sono meno ... frenati. Guardando meglio i filmati della pagina, a parte la nostalgia che mi evocano i fondali fatti con le meravigliose confezioni del treno bandiera, notare che fra i vari carri messi a confronto, perche' il carro che si comporta meglio e' quello destinato al mercato straniero (inglese in particolare - notare l' aggancio) - coincidenza oppure il materiale destinato ai mercati stranieri veniva curato meglio....??
chissa' :?:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 14:57 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
Messaggi: 1897
Ma è proprio necessario passare per i numeri diretti?
Si possono effettuare delle comparazioni indirette: per il materiale trainato si può misurare l'angolo della pendenza in cui il rotabile inizia a muoversi (per alcune carrozze Roco basta qualche decimo di grado), per quello motore l'angolo della pendenza in cui la motrice inizia a slittare.
In alternativa un mini dinamometro (acquistato o autocostruito) per misurare sia la forza del materiale motore, che la resistenza di quello trainato.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 14 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Andrea, Google Adsense [Bot], Principe Anchisi e 19 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl