Miura ha scritto:
Il vecchio non ha nemmeno i vetri a filo, ma messi sui binari col primo vedo sempre un oggetto, un simulacro, un giocattolo, qualcosa che è una immagine molto vicina all'oggetto reale ma non è quello, col secondo a volte qausi mi scordo che sia un modello e mi sembra di vedere la macchina vera.
Ripeto non mi spiego il perchè, forse le dimensioni maggiori, ma per me è così
Caro Miura,
concordo pienamente con quello che scrivi. Guardare i vecchi modelli in scala 1/80 Rivarossi, ma lo stesso vale anche per i Fleischman coevi, anche loro di scala generosa, dà davvero un'impressione di ... "realtà".
Questo io me lo spiego in una manera molto semplice. In un'epoca come quella in cui venivano realizzati i suddetti modelli, ovvero senza alcun ausilio di tipo elettronico nella progettazione degli tampi, si curava molto il colpo d'occhio, ovvero si cercava di realizzare il modello tenendo conto dell'impatto visivo, anche perchè le riduzioni in scala erano, per forza di cose, approssimative.
Se ci pensi, è un po' lo stessa ragione per cui la serie di elettromotrici vecchio tipo edite da GT hanno sempre avuto molto successo di pubblico (e qui, per favore, non si scatenino i soliti denigratori, perchè basta andare su qualche sito di aste on line per avere conferma di quel che dico...

)
Insomma, al di là della riduzione in scala, è importante tener conto delle sensazioni percepite dall'osservatore. E qui mi ricollego anche al discorso degli aggiuntivi: spesso sono talmente grossolani e sovradimensionati da alteare completamente la resa visiva complessiva del modello.
Eppoi non è affatto detto che tanti aggiuntivi impreziosiscano il modello stesso. Porto un piccolo esempio:
Locomotiva Re 474 SBB (praticamente la Siemens 189 nella livrea SBB Cargo per l'Italia)
Ne possiedo due:
- Una Roco, pagata, all'estero, 170 Euro. Cassa e corrimani in plastica, senza decoder digitale, con un discreto numero di aggiuntivi che cmpletano prevalentemente i frontali; cavi AT sul tetto a dir poco pietosi; meglio gli altri particolari. Trasmissione cardanica sui due carrelli
- La seconda è Maerklin, pagata, sempre all'estero, 210 Euro. Cassa, corrimani, cavi AT sul tetto integralmente in metallo. Decoder e generatore di suoni già installati di serie. NO aggiuntivi (questo impone dei frontali semplificati). Trasmissione cardanica su un solo carrello (l'altro ha il pattino); forza di trazione nettamente superiore alla prima.
Conclusione: la seconda è assolutamente meglio della prima, pur non avendo alcun aggiuntivo a corredo.
Mi sa che finirò anch'io nel ghetto...
Pier