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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 21:32 
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Nome: Alessio
Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 13:54
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Ultima modifica di centu il sabato 8 luglio 2017, 6:39, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 21:42 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 22:54
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spero cmq che la parola SLEALE non comparisse davvero nella circolare, perche se io fossi al posto dello sleale commerciante austriaco direi alla casa madre: "Cosa C***O, volete, ve le ho pagate, (...SI) sarò pur libero di venderle al prezzo che voglio?"

Per inciso: la politica dei supermercati è proprio quella (per esempio) vendere sottocosto un articolo (rimettendoci), per attirare clientela che poi acquista anche altri prodotti (ritoccati verso l'alto) in modo che cmq si abbia un congruo guadagno nell'insieme.

spero di essere stato chiaro...

Nulla toglie, quindi, che lo sleale commerciante abbia deciso tale politica di mercato o per farsele fuori e monetizzare o anche solo a scopo pubblicitario, chi glielo vieta?
Tra l'altro, non esistono piu i cosiddetti PREZZI IMPOSTI AL PUBBLICO (prezzi che IMPONE una casa al negozziante da vendere al pubblico) ma solo dei prezzi CONSIGLIATI, cio non vuol dire che debbano essere per forza seguiti alla lettera...


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 22:37 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Anche a me è venuto il dubbio, e qui la forma utilizzata "Ma ci siamo posti la domanda seguente: ......".
E tale domanda nasce dalla conoscenza della materia (anche se ridotta al minimo indispensabile).

A prescindere dalla data di messa in commercio al pubblico o anche della messa produzione di un bene qualsiasi, in caso di messa in liquidazione (o stato di fallimento) di una qualsiasi ditta o società (almeno per la legislazione italana, ma a logica non credo che sia molto differente per l'Austria), fanno testo le date di: atti societari, delibere del consiglo d'amministrazione, ordini, fatture, finanziamenti, prestiti, progetti, inizio lavori e quant'altro possa definire la precisa paternità di un bene.

Spesso capita che le ditte produttrici di beni per il grande pubblico facciano registare e depositare (non necessariamente brevettare) anche semplici progetti, al di fuori dell'Italia tale pratica è abbastanza diffusa, a prescindere dalla produzione o messa in commercio del bene.

Dico tutto questo tutto questo non per fare le pulci in tasca a qualcuno, o per giustificare chicchesia, ma solo per realisticamente spegnere ogni illusione ed approfitare dell'offerta.

Poi ognuno fa i conti nelle proprie tasche, ma fare impresa non è così tecnicamente semplice come gestire il bilancio famigliare e ribadisco il tecnicamente.
Un impresa non ragiona sui soldi che ha, ma su quelli che avrà, altrimenti non si fa impresa.

Alla luce degli eventi di questo ultimo mese si potrebbe sperare in un calo dei prezzi dei modelli, ma ci crederò quando lo vedrò.
Come per le case: da inizio 2007 a fine primavera 2008 un trend in calo, poi nuovo aumento con tanto di recupero.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 8:00 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 9:11
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Località: Padova
Sono contento per chi si è preso la tartaruga a 115 euro, ma alla fine una politica sbagliata dei prezzi da parte del produttore ha danneggiato se' stesso (costretto ora a venderle a un prezzo così basso) e i tanti che, come me, l'hanno pagata alla sua uscita intorno ai 200 euro. Se l'avessero proposta sin dall'inizio a un prezzo giusto (che reputo variabile tra i 150 e 160 euro) avrebbero in breve esaurito le scorte, come è successo con il 656. Il problema è che, dopo aver intrapreso la strada giusta, proprio con i prezzi dei caimani, sono tornati alla "vecchia via" e proporranno il 646/645 a prezzi intorno ai 200 euro. Spero che la produzione da parte di Acme degli stessi locomotori comporti un calo dei prezzi, ma ricordiamoci che il mercato lo facciamo noi e che, essendoci già in giro 645/6 Rivarossi e Acme, non siamo in crisi di astinenza...


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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 13:18 
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Iscritto il: venerdì 9 novembre 2007, 19:21
Messaggi: 1611
Località: Tremestieri Etneo (CT)
Andrea Pd ha scritto:
Sono contento per chi si è preso la tartaruga a 115 euro, ma alla fine una politica sbagliata dei prezzi da parte del produttore ha danneggiato se' stesso (costretto ora a venderle a un prezzo così basso) e i tanti che, come me, l'hanno pagata alla sua uscita intorno ai 200 euro. Se l'avessero proposta sin dall'inizio a un prezzo giusto (che reputo variabile tra i 150 e 160 euro) avrebbero in breve esaurito le scorte, come è successo con il 656. Il problema è che, dopo aver intrapreso la strada giusta, proprio con i prezzi dei caimani, sono tornati alla "vecchia via" e proporranno il 646/645 a prezzi intorno ai 200 euro. Spero che la produzione da parte di Acme degli stessi locomotori comporti un calo dei prezzi, ma ricordiamoci che il mercato lo facciamo noi e che, essendoci già in giro 645/6 Rivarossi e Acme, non siamo in crisi di astinenza...


Caro Andrea da Padova,
perché il prezzo giusto è 150/160 euro a locomotiva e non 100/120 euro?
Dove sta scritto?
Io non credo che la politica sbagliata dei prezzi sia imputabile al produttore quanto all'importatore.
Semplificando, sotto il "vestito" le locomotive in scala sono tutte uguali o quasi (intendo telaio e motore, dipende dalla lunghezza al vero).
La differenza la fanno:
1) il numero di assi;
2) la carrozzeria;
3) il marchio riprodotto nella carrozeria (FS, DB, SNCF, SBB, etc.).
Sulla scorta delle variabili 2) e 3) il prezzo oscilla paurosamente, intorno a cento euro al pezzo.
Un produttore come Roco, che riproduce i mezzi di trazione delle ferrovie di quasi tutta Europa, realizza enormi economie di scala per telai e motori.
Si dirà che il mercato italiano è più ridotto di quello tedesco: verissimo, basta guardare i numeri in gioco fra e***.it ed e***.de.
Perchè una BR 151 DB deve costare almeno 60 euro in meno di un E 656 Caimano Fs?
Incide veramente così tanto il costo di uno stampo suddiviso per il numero di unità prodotte?
Mi sembra inverosimile.
Quindi ... il problema sta da un'altra parte ovvero nella politica dei prezzi praticati dall'...importatore.
E poi siamo seri, pensate che a 99 euro (prezzo tedesco) al pezzo la Roco stia svendendo il materiale?
A mio parere, sta facendo cassa e liberando il magazzino.
Ma non sta vendendo in perdita. Piuttosto, mette una pezza all'ingordigia di un certo signore italiano che importa e distribuisce modellini ferroviari.
Ciao
Paolo


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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 19:51 
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Nome: Gabriele Ciampalini
Iscritto il: domenica 26 novembre 2006, 3:47
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la colpa è dell'importatore, mi pare chiaro.


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MessaggioInviato: sabato 1 novembre 2008, 20:55 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 0:17
Messaggi: 97
Località: bologna
Ciao a tutti
volevo ricordarvi che quando uscirono le tartarughe Roco , il prezzo in Italia variava da 200 a 230 euri , all'estero da 180 a 200. Quindi non è solo colpa dell'importatore, ma il prezzo di partenza a mio parere era già alto come lo è ora per le 646.
Ciao
Gian Carlo bo :cry:


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MessaggioInviato: domenica 2 novembre 2008, 14:40 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Infatti, con questa politica dei prezzi anche la casa madre è andata a gambe all'aria. Mi ricordo un viaggio a Vienna nel 2004: "ha ha, adesso mi compro qualcosa di roco a buon prezzo..."
E invece no. La differenza non era quasi avvertibile, i prezzi erano comunque troppo al di là di quello che volevo spendere.
Morale, mi presi un convoglio di Klein.
Non ci fu da stupirsi quando, uno o due anni dopo, ci fu il fallimento.
Adesso hanno capito che per vendere non devono raddoppiare il listino ogni cinque anni (e636 novembre 1998: 250.000 lire; novembre 2002 250 euro), e se qualcosa gli rimane in magazzino si svende.
Altro che "concorrenza sleale". Il mercato è così.


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MessaggioInviato: domenica 2 novembre 2008, 14:52 
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Iscritto il: venerdì 9 novembre 2007, 19:21
Messaggi: 1611
Località: Tremestieri Etneo (CT)
Caro G-master, forse volevi dire:

si vende ad un prezzo più basso

Il termine svendita, ancorché impropriamente usato, offende l'intelligenza di tutti noi.
Saluti
Paolo


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MessaggioInviato: domenica 2 novembre 2008, 21:26 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
...forse perché rispetto ai prezzi di produzione anche vendendo a meno ci guadagnano lo stesso?


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MessaggioInviato: lunedì 3 novembre 2008, 0:00 
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Iscritto il: giovedì 13 marzo 2008, 19:06
Messaggi: 1286
Località: Pistoia
Beh..direi di si!

Se 10 anni fa, vendendo a 250.000 lire, ci guadagnavano un tot producendo in Austria, adesso quanto guadagneranno vendendo a 250€ con la produzione in Cina e Romania?

Ho sempre pensato che la storia delle prenotazioni e delle serie limitate sia solo un "gioco" per tenere alto il prezzo, sfruttando la mania incontrollata di chi vuole avere subito a tutti i costi un modello, ancora prima di averlo visto dal vivo e di averne giudicato i pregi e i difetti.
Se cominciassimo ad acquistare con più attenzione e solo dopo un'attenta analisi, eviteremmo di pagare un modello più di quanto vale e soprattutto di pagarlo sempre di più.

Saluti.
Ale


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MessaggioInviato: lunedì 3 novembre 2008, 8:38 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
Messaggi: 1703
Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
Quando l'importatore indica al libero mercato la "sleale concorrenza" significa che vuole fomentare il "cartello" fra le aziende del settore.
Marcello


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MessaggioInviato: lunedì 3 novembre 2008, 8:40 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
Messaggi: 2207
Località: Breil sur Roya
Sante parole, una volta fatto lo studio e costruito lo stampo, fare 1.000 pezzi o 100.000 non fa alcuna differenza, e considerando che per certi modelli la domanda è forte, e potrebbe assorbire una produzione più importante, la politica della serie limitata è chiaramente strumentale per mantenere un prezzo molto elevato. Un operaio austriaco va pagato almeno 2.000 euro lordi, un cinese se va bene ne prende 100, volete che a loro una locomotiva costi più di 20 euro ? Hai voglia a aggiungere logistica e pubblicità, e poi quando erano in Austria logistica e pubblicità non esistevano ? Chiaramente come in tutti i settori l'obiettivo è mettersi più soldi in tasca e niente altro.
Ciao, alpiliguri.


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Messaggi: 438
Località: Padova
Le cifre che avevo indicato io (150, 160 euro) come prezzo giusto per la tartaruga Roco erano parametrate sul mercato del momento. La 444 Hornby, scontata, andava sui 135 euro e la Roco vale qualcosa di più. E' vero anche che si poteva aspirare ad averla anche a meno visto che la produzione è fatta in Cina a costi minori, ma mi sarei comunque accontentato di quel prezzo, considerando anche che in Italia il mercato non è molto ampio per cui i costi di produzione più bassi mettono in condizione il produttore di guadagnare ( e questa è la sua inevitabile condicio sine qua non) con un numero di pezzi inferiori e quindi di rischiare su locomotive già prodotte da altri o non troppo comuni.
Il mio intervento era comunque per criticare per i 200 euro della tartaruga che ora svendono a 115 e per non aver proseguito la strada intrapresa con il caimano, dato che per le 645/6 si parla di prezzi molto alti.


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si svendevano....

ormai non se ne trovano quasi piu'... di 444 a 115 euro


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