Ho preso il treno delle 11:10 causa impegni precedenti.
Avvicinandoci in macchina alla stazione To Dora notiamo famiglie su famiglie in avvicinamento ... la conferma è arrivata una volta entrati in stazione, traboccante di gente già a 15 minuti dalla partenza.
Il treno (3 complessi binati di ALe56 ex-belghe) ha lasciato a terra molte persone. A bordo si stava come sardine, superfluo dire che abbiamo viaggiato in piedi.
Ad ogni femata la stessa scena: marciapiedi affollati, qualcuno riusciva a salire spintonando quelli già a bordo, la maggior parte restava giù. Fatica enorme a chiudere le porte, i minuti di ritardo si accumulavano.
Giunti come Dio vuole a Mathi, poco oltre metà percorso, lunga attesa del treno incrociante; ripartiamo per fermarci circa mezz'ora a Germagnano per un altro incrocio (verremo poi a sapere che l'aggiunta di un treno straordinario aveva sconvolto l'orario essendo gli 10 ultimi km, quelli della ricostruita tratta montana, esercitati a spola).
Finalmente alle ore 14 (un'ora e mezza di ritardo!!!) arriviamo a Ceres.
Dopo essere scesi dall'elettromotrice lottando contro la marea umana che cercava di salirvi, ci siamo avviati verso l'affollatissimo paese alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. In piazza, della polenta fatta per l'occasione non restava che il ricordo; non un bar, non una salumeria che avesse del pane per un tramezzino. Rimediamo a stento una brioche ghiacciata stemperata in un cappuccino bollente.
Tornati in stazione ammiriamo i mezzi storici (il locomotore a 4000V n. 15, un E626 , tre carri con cassa in legno), gli attrezzi d'epoca esposti a cura del MFP, i bellissimi poster fotografici, i disegni originali ed un interessante filmato.
Decidiamo di tornare a Torino con il treno delle 16 ... la folla che tenta di salirvi è mostruosa, qualcuno si sente male, una ragazza viene fatta scendere. Restiamo a terra. La scena si ripete puntuale ad ogni partenza, nessuna possibilità di salire se non a prezzo di una lotta fisica che, per decenza, rifiutiamo di fare.
Nel frattempo scende l'oscurità e fa un freddo boia; in compenso in sala d'attesa si cuoce e non si respira. Il treno delle 18 arriva pieno come gli altri, con la variante che i passeggeri non vogliono saperne di scendere e restano a bordo! Alle 19 arrivano solo due ALn668 e qualche pullmann stradale.
Finalmente, poco prima delle 20, riusciamo a salire sul penultimo treno e persino a sederci! Ancora qualche attesa imprevista per incroci a Germagnano, ed alle 21:30 siamo finalmente a Dora.
Sin qui i fatti. Commenti personali: spiace dirlo, ma l'offerta di viaggi gratuiti per il giorno intero ha rovinato quella che sarebbe potuta essere una bellissima festa. Il biglietto a pagamento (parliamo di 6 euro A.R:, non di un capitale!) avrebbe favorito la partecipazione di coloro che amano le vallate alpine e/o il treno, non tanto di chi cercava un modo per passare la giornata senza spendere nulla.
Più grave: perchè la gente, a dispatto del casino mostruoso che non può non aver visto alla partenza, si è ostinata a costringere anziani con evidenti difficoltà motorie e bimbi piccolissimi ad una tortura del genere? Abbiamo visto non poche persone quasi impossibilitate a scendere i gradini delle carrozze in condizioni normali, rischiare di restare travolte dai forsennati che cercavano di salire; carrozzine grandi come scooter fatte passare dai finestrini; scene isteriche e insulti gratuiti agli agenti della GTT.
Dal lato positivo, è stato confortante vedere l'entusiasmo di tanta gente per la riapertura della linea e percepire grande professionalità, disponibilità e cortesia da parte del personale GTT. La speranza (fondata) è quindi che il mix di affascinante tracciato montano, linea moderna e sicura, stazioni pulite e ben tenute, mezzi efficienti, servizio a cadenzamento orario portino buoni risultati. Aggiungo che un capofficina mi ha detto che ci sono concrete possbilità di rivedere i due locomotori storici, che verranno revisionati, al traino di carrozze d'epoca a partire dalla prossima primavera.
L'ho fatta lunga, scusatemi ... appena possibile posterò qualche foto.
ciao
Ugo
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