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 Oggetto del messaggio: lamelle di contatto per carrelli pilota MDVC
MessaggioInviato: sabato 27 dicembre 2008, 9:06 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 22:54
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Ciao a tutti, non so bene dove aprire questo post, se in "basic primi passi" "cerco" o qui appunto. Vi spiego di cosa si tratta. Ho realizzato le lamelle di contatto per una pilota MDVC lima poiche l'avevo acquistata per pochi euro ma senza i carrelli e i relativi contatti per le luci. (l'impianto dentro era tutto perfetto)
Il risultato pero non mi soddisfa. il contatto con gli assi non è perfetto, quindi le luci risultano molto tremolanti. Qualcuno hai idee migliori per realizzarli? o meglio ancora... qualcuno ha 2 lamelle di contatto da vendermi?


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MessaggioInviato: sabato 27 dicembre 2008, 15:00 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
Premetto che io le lamelle prendicorrente le realizzo da solo.... puoi partire da lastrinedi rame di 0,2 mm. di spessore, ritagliandole co normalissime forbici: oppure utilizzare filo di rame di 0,5 mm., ho usato spesso con successo quello Sommerfeldt... tieni conto del fatto che indipendentemente dal materiale, se prendi la corrente dalla ruota, potresti peggiorare lo scorrimento della ruota stessa, e quindi aumentare notevolmente lo sforzo di trazione x la loco.... quindi, se possibile, è meglio mettere la presa di corrente che tocchi gli assi: chiaramente la corrente viene presa da 2 ruote su 4, per ogni lato... a meno che tu non utilizzi gli assi delle carrozze Lima / RR con l'asse isolato: in questo caso, utilizzando il filo, puoi pendere la corrente facendo toccare il filo sui coni metallici di ogni asse, tra ruota e carrello: così riusciresti a prendere corrente su 4 assi su 4.... Qualunque cosa tu metti, deve avere un minimo di elasticità per seguire l'asse (o la ruota) nei suoi spostamenti verticali....

Infine, per ogni problema di sfarfallamento delle luci, potresti inserire 1 o più condensatori elettrolitici sul circuito interno: attenzione però... i condensatori sono polarizzati, quindi, se hai l'illuminazione a LED non ci sono problemi, basta rispettare la polaratà del LED: altrimenti ci vorrà anche un ponte raddrizzatore, per far sì che sul condensatore ci vada la polarità giusta indipendentemente da tutto il resto. Ho una carrozza Z Lima, con illuminazione e luci di coda: con questi sistemi ti garantisco che l'illuminazione funziona bene anche con presa di corrente su un solo carrello....

Buon lavoro!

Max


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MessaggioInviato: sabato 27 dicembre 2008, 18:18 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 22:54
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ok... fogli di rame ce l ho. il condensatore non ce l'ho, quale dovrei cercare? le luci sono lampadinette normali, sono quelle originali montate dalla lima. quindi..... a pensarci.... potrei provare solo a mettere il condensatore e vedere come è il risultato....


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MessaggioInviato: sabato 27 dicembre 2008, 20:20 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
Non fucilatemi se sto dicento ca7ate ma... perchè non copiare il sistema Bemo? La vettura pilota RhB di quella Casa usa delle lamine con degli svasi in cui girano i coni degli assi: se non sbaglio (ne ho aperta una dieci anni fa... :oops: ) un carrello prende una rotaia e uno l'altra. E la captazione mi pareva buona, ed anche lo scorrimento (anche se avevo dovuto metterci un po' di piombo causa la notoria leggerezza delle Bemo).


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MessaggioInviato: sabato 27 dicembre 2008, 21:20 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
snajper, non stai affatto dicendo c******... in pratica ciò che stai suggerendo , se l'ho capito bene, è il sistema che utilizza(va) Roco per prendere la corrente sulle carrozze predisposte x l'illuminazione: non è un cattivo sistema, anzi! secondo me è un pò più problematico da realizzare.... vi voglio segnalare che esiste un sito francese che ha a catalogo degli inserti cilindrici metallici con una svasatura conica, da mettere al posto dei coni di serie dei carrelli (in plastica), previa foratura parziale: anche questi, saldandoci un filo prima del montaggio, possono essere usati come presa corrente (prima o poi li proverò anche io...)

johnnyblues, attenzione: quanto mi dici mi fa capire che mettendo il condensatore senza nessuna protezione, rischi di farlo esplodere... i condensatori elettrolitici devono obbligatoriamente funzionare con la polarità indicata sull'involucro: quindi basta invertire la direzione di marcia e... addio!!!
Per l'uso del condensatore in parallelo alle lampadine, ti suggerisco di montare tra le prese di corrente sui carrelli ed il circuito, un piccolo ponte raddrizzatore (basta da 1 ampère...) con i 2 capi dell'alternata (indicati normalmente con una S sdraiata) collegati ai fili provenienti dai carrelli, il polo + al + del condensatore ed ad un capo delle lampade, il polo - al - del condensatore e all'altro capo delle lampade: controlla che la luminosità delle lampadine non sia esagerata con il trasformatore al massimo: questo perchè se utilizzi un trasformatore non stabilizzato, il condensatore eleva la tensione nominale di 1,4 volte circa.... in questo caso alcuni diodi in serie l'abbassano a sufficienza....

il condensatore andrebbe calcolato per il numero delle lampadine montate: se queste sono da 50 mA l'una direi che 33 o 47 microfarad x lampadina sono sufficienti (cioè se hai 10 lampadine potresti montare un condensatore da 330 o 470 microfarad)

spero di esserti stato d'aiuto....

ciao

Max


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MessaggioInviato: domenica 28 dicembre 2008, 0:55 
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Iscritto il: sabato 14 giugno 2008, 21:10
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Località: Savona
Ciao Max, mi puoi indicare il sito che vende gli inserti per i coni degli assi?


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MessaggioInviato: domenica 22 marzo 2009, 12:04 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 16:40
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Località: Fabriano (AN)
Porto un pochino su il filetto. Sono un n00b totale di elettronica, ma anche io sto illuminando le mie carrozze con un circuitino munito di leds, 4 diodi, 1 ponte raddrizzatore ed una resistenza.

La mia domande è: nelle carrozze non monto mai lo stesso numero di leds, che può variare quindi da 7 a 10 di solito. Se volessi aggiungere un condensatore (o al limite anche due) come devo fare per calcolarlo? Premetto che l'impianto è di tipo analogico e l'assorbimento di ogni singolo led è di 20mA.

Grazie in anticipo, Matteo :D


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MessaggioInviato: lunedì 23 marzo 2009, 10:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
provo a risponderti cercando di usare pochi tecnicismi...

in teoria, i led si possono montare in serie o in parallelo (per 12 volt, con i led bianchi se ne possono montare in serie max. 3)

montaggio in serie:
vantaggi - minore corrente assorbita, minore numero di componenti, condensatore più piccolo
svantaggi - in analogico i led si accendono con una tensione relativamente alta

montaggio in parallelo:
svantaggi - maggiore corrente assorbita, maggiore numero di componenti, condensatore più grosso
vantaggi - in analogico i led si accendono con minima tensione

credo che la scelta debba essere fatta anche tenendo conto di quanto sopra. di led ce ne sono in giro di vari tipi, sto provando una striscia luminosa in cui ogni led assorbe 5-7 milliampere, che sono più che sufficienti per un'illuminazione presentabile....

tieni presente che se connetti i led in parallelo, ognuno ha bisogno della sua resistenza: se li connetti in serie, ogni ramo deve avere la sua. se monti un ponte raddrizzatore ed un condensatore per alimentare i led indipendentemente dalla polarità, non ti servono altri diodi.... infine, calcola la corrente in modo che sia più bassa del massimo che il led può sopportare: oltre a consumare un pò meno, la luminosità varia di pochissimo, non essendo lineare in funzione della corrente....

saluti

Max


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MessaggioInviato: lunedì 23 marzo 2009, 10:33 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
Dimenticavo: se vuoi che il tutto funzione sufficientemente bene, utilizza i carrelli senza gancio, e le ruote con il distanziale cilindrico di plastica, in modo da prendere corrente sui coni degli assi (meglio se da entrambi i carrelli) con 2 piccoli fili d'acciaio.

ciao

Max


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MessaggioInviato: lunedì 23 marzo 2009, 13:40 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Visto che si parlava di lamelle, consiglio di provare con quelle in rame che si trovano all'interno delle audiocassette, quelle registrabili hanno in più 5 viti da plastica utilissime.
La lamella ha una parte centrale quadrata ottima per la vite di fissaggio e la saldatura del filo, e due bracci della lunghezza giusta nella maggior parte di casi per raggiungere i due assi (montaggio orizzontale) o le due ruote (verticale).
...non è farina del mio sacco, letto da qualche parte.
Ciao, alpiliguri.


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MessaggioInviato: lunedì 23 marzo 2009, 22:28 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 16:40
Messaggi: 1100
Località: Fabriano (AN)
Si, esatto sto utilizzando un ponte raddrizzatore costituito da 4 diodi 1n4007 ed una resistenza da 220ohm 1/2 watt. Il tutto stabilizzato con un L7805CV. Se volessi inserire uno, o anche due condensatori elettrolitici come posso fare per calcolarli?


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MessaggioInviato: martedì 24 marzo 2009, 11:20 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
I condensatori si possono calcolare 'a spanne' così: si considerano 1000 microfarad per ogni ampère di corrente: quindi per 20 mA ci vorrebbe un 22 microfarad: tieni presente che il conto è 'a spanne', quindi se ci metti un 15uF funziona lo stesso: in teoria, più la capacità si avvicina a zero, più sfarfallamento luminoso si ha... Il condensatore va collegato sui terminali + e - del ponte raddrizzatore. Non so quanto spazio hai a disposizione, ma adesso si trovano piccoli condensatori in formato SMD da 33 uF 16 Volt, dimensioni 4,5+3,5+2 mm circa...

A parte che io uso alimentatori PWM, il 7805 potresti anche eliminarlo... la variazione di luminosita dovuta alla variazione della tensione d'alimentazione è evidente solo a bassa tensione (= bassa velocità) ed il 7805 inizia a funzionare bene da 7-7,5 volt in sù.... secondo me, se proprio vuoi regolare la corrente, potresti utilizzare un LM317 connesso come regolatore di corrente: in pratica una volta calcolata la resistenza in modo tale che dia 20 mA, riesce a tirarli fuori già da 1,25+Vled (nel caso del bianco da circa 4 volt) accendendo il led alla sua massima luminosità. Naturalmente l'alimentazione PWM aiuta molto (led alla massima luminosità con treno fermo e PWM al 2%), ma anche in analogico si hanno buoni risultati.

E' tutta roba con costi irrisori.....

ciao

Max


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MessaggioInviato: martedì 24 marzo 2009, 14:34 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 16:40
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Località: Fabriano (AN)
Max, ti ringrazio per le tue utilissime informazioni!!!

Un'altra domanda, sempre sul campo dell'analogico: se volessi mantenere le luci accese anche con il treno fermo, cosa dovrei fare?


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MessaggioInviato: martedì 24 marzo 2009, 17:56 
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Località: Firenze
Ciao, le possibilità sono 2:

- In caso di alimentatore puramente analogico (tensione stabilizzata variabile), l'unica possibilità di accendere le luci da fermo è quella di montare una batteria, che fornisce corrente ai led quando la tensione è insufficiente.

- In caso di alimentatore ad impulsi o PWM, il circuitino di cui abbiam discusso fino ad ora risolve il problema. anche a treno fermo, con l'unica accortezza di non spegnere completamente il PWM (lasciando un duty cycle del 2-3%) ottengo una luminosità prossima al massimo, con il motore fermo (l'unica cosa è che ronza un pò, alla frequenza tipica del PWM...).

Più problematico il caso degli alimentatori a semionda / doppia semionda: bisognerebbe verificare in primis se la regolazione della tensione la fanno in ampiezza (si ricadrebbe nel primo caso) oppure a parzializzazione o taglio d'onda (siamo più vicini al secondo caso), e ci sarebbe da tenere conto del fatto che a causa della bassa frequenza (50 o 100 Hz) il condensatore non riesca ad immagazzinare energia sufficiente a garantire una luminosità costante nel tempo in cui la semionda non c'è....

spero di aver spiegato chiaramente il tutto...

ciao

Max


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