Purtroppo no: hanno obbligatoriamente bisogno di un'elettronica di controllo... questa serve a dare corrente ai vari avvolgimenti in una sequenza taleda far girare il motore in un senso, ed invertire la sequenza in modo tale da farlo girare nel senso opposto. inoltre la frequenza dei passi stabilisce la velocità del motore: se il motore ha 100 passi, e lo alimento a 100 Hz, questo viaggerà ad i giro al secondo.

Avevo pensato, tempo fa, di farmi un piccolo controller per riutilizzare i motori dei floppy disk, ma ci ho rinunciato, per mancanza di tempo... anche perchè ho dei dubbi sulla coppia del motore x le nostre applicazioni... ho già fatto qualche progetto con motori passo passo, non è difficile fare il programma per il micro...

ciao

Max

E usare uno scanner invece? Ha lo stesso principio di funzionamento?

con uno scanner si potrebbe fare un ponte trasbordatore
qualche tempo fa' da Nuova Elettronica erano reperibili i kit (ne occorrono due)LX1419 e LX1420per il comando manuale di motori passo \passo costavano, se ben ricordo ,circa 50 euro.
consiglio anche una visitina al sito www.marcocnc.com
menu :elettronica\driver motori passo\passo. si puo' scaricare anche un breve video .non ho avuto il coraggio di chiedere il prezzo.
Buona visione

Dipende da cosa ci devi fare. Non e` banale, che bisogna 'andare a basso livello' ma cose come controllare la rotazione di una piattaforma non dovrebbero essere troppo difficili, il problema maggiore a naso e` l'avviamento (far si che il controllore e la piattaforma si sincronizzino, avete presente la 'danza iniziale' di quando si accende una inkjet ?

Una volta le cose erano un pelo piu` facili a livello HW, che gli home computer come il VIC20 potevano essere utilizzati a questo scopo con una certa facilita` (alla peggio erano in vendita le schede di interfaccia per essere sicuro di non friggere il computerino).

La HP610 non era quella che faceva fare quasi tutto al computer ?

Sì, quasi tutte le apparecchiature che hanno movimentazione elettromeccanica per p.c. hanno motori passo passo.

l'unica eccezione che conosco sono i motorini per l'apertura / chiusura dei cassetti dei lettori CD / DVD.

ciao

Max

p.s. con la componentistica odierna, un controller per motori passo passo per scanner o lettore floppy verrebbe grande come un comune decoder DCC o poco più....

Confermo! Se i motori hanno solo 4 fili, si può usare la scheda di controllo di Nuova Elettronica. Viene fornita in kit e può ammettere anche un'alimentazione diversa per i motori. Non è il caso perchè quelli da stampante di solito vanno a 5 V essi stessi.


Le stampanti "consumer" di HP non usano motori passo-passo ma motoroni a corrente continua piuttosto ingombranti. Come li controllino non ne ho idea.

E le ventoline?

Comunque, oggi ho recuperato 4 motorini di lettori CDROM. Dovrebbero essere normalissimi motorini CC... solitamente che caratteristiche hanno? Voltaggio? Amperaggio?

Cosa si può fare con quei motorini e come li si alimenta?

Cosa intendi per consumer ? Ovvero, che modelli ?

Quanto alla posizione, tanti anni fa mi divertii a far danzare l'elichetta mossa dal motorino davanti ad una fotocellula di una scheda didattica con meno di 10 righe di assembler scritte al volo...

[OT]
No... tanto che anche a livello di stampa, in modo basilare era pilotabile direttamente in PCL-3 senza scomodare i driver di stampa (parlo di Linux) e comunque la parte meccanica era gestita da pic interno, tanto che tenendo premuto il tasto di accensione produceva una pagina demo al di là di computer driver e parallela**.

**provai anche a lasciargli meccanica e a comandarla via parallela ma... lasciai perdere, non sono così ferrato con la programmazione.

Le stampanti ad aghi... quelle si che riuscivi a comandare esattamente su che colonna puntare la testina!

Dici bene.
Notevolissimo il lavoro di Marcello (PT)

Ciao

Luca

Quelle di cui parlo io sono la 620c e affini. Per funzionare devono ricevere una stringa di byte codificante i pixel (un po' come quelle ad aghi mandate in bitmap). Nate SOLO per Windows, sono utilizzabili anche sotto Linux grazie ad un pazzo che ha sniffato il traffico computer/stampante ed ha fatto il reverse engineering del protocollo....

Non credo che siano adatte a un gran riciclaggio, a meno di non ricostruirsi un sacco di roba.

Per "fascia consumer" si intendono quelle per uso domestico. I modelli correnti non li conosco: io ho fatto fuori una HP 710 (2 motori in continua, 1 stepper) e una HP 3820 (2 motori in continua); al momento ho una 5740 che comincia a fare i capricci.
Un consiglio OT: preferite le HP, le cartucce sono più care ma la stampante potete usarla finchè si consuma. Le Epson dopo circa due anni dovete mandarle in revisione obbligatoria (si bloccano) o buttarle. Per questo in casa ho al momento 12 motori passo-passo (stepper): sei provengono da tre stampanti Epson!

Se vi servono riduttori e simili, RS ha (credo abbia ancora) dei corredi con cui farsi... quasi tutto!

Ciao Saint,

non farti ingannare dal nome, le 610c non sono altro che le 690c rimarchiate... non è poi così vecchia!

Per il resto concordo Snajper...

Le cartucce costano (ma ormai neanche tanto di più) perché hanno la testina integrata in esse e non nel carrello!

Ciao

Ne ho smontati una decina, quelli marchiati riportano una tensione di 5,9 Volt, sono in corrente continua, alimentati a 5 V girano bene con una discreta forza, alimentati a 12 V girano MOLTO velocemente....

Ho letto che si possono inserire all'interno del motore G Lima, ma non ci ho ancora provato.
Prendendo l'interno blocco che sposta la testina di lettura ho visto una trasformazione in motore per deviatoio.

Li alimenti in continua con valori intorno a 6 V o più, più sali, meno dureranno (penso).
Ciao, alpiliguri.

Sai che immaginavo lo stesso tipo di uso? Pensavo anche a una piattaforma girevole, o alle sbarre dei passaggi a livello...

Purtroppo sarebbe bello usarli su locomotive autocostruite ma per la scala N sono troppo grandi... su internet ho visto che ci sono motorini di diametro massimo 10, 12 mm, tipo i Faulhaber... ma costano uno sproposito rispetto ai motorini di recupero di cui si parla qui (dai 35 ai 40 euro...).