Marco Rivola ha scritto:
Negli scorsi anni si era ipotizzata: a) la riapertura della tratta Calalzo - Cortina come linea a scartamento ridotto, qual era in orgine, per scopi turistici, sul modello proprio delle ferrovie svizzere; b) la costruzione di una linea a scartamento ordinario, ma leggera, lungo un nuovo tarcciatio; c) la costruzione di una linea come al punto (b) ma pesante, adatta anche al traffico merci.
Era stato fatto qualche calcolo circa i costi, ai sindaci della zona erano state fatte promesse, naturalmente fasulle, come sempre.
Non si era invece parlato della tratta Cortina - Dobbiaco perchè ai sudtirolotti non interessava (figurarsi, un altro collegamento con l'Italien..., schrecklich!).
Vorrei precisare meglio quello che dici visto che della questione l'avevo seguita a suo tempo molto da vicino ... inanzitutto quello di cui parli si riferisce agli anni alla fine del secolo scorso ... quindi stiamo parlando di tanti anni fa ....perchè negli ultimi almeno 8 anni non è successo assolutamente niente ... anzi da parte della regione Veneto si sta portando avanti tutto l'opposto che sarà la definitiva fine per qualsiasi progetto ferroviario di sviluppo anche di quello che c'è già della linea che si attesta al Cadore, che sarà ancora più inutile : il prolungamento dell'A27 sino alle porte del Cadore ed il guaio più grosso con l'assenso di praticamente tutti i comuni dell'Alto bellunese e della stessa amministrazione provinciale in carica che ai tempi che dicevo, nella sua persona attuale di presidente in carica di Centro-SX (allora Ass. ai Trasporti), si era espressa in senso completamente opposto e a favore del solo sviluppo ferroviario (poi è diventato ora presidente della provincia anche perchè c'era questo nelle sue "promesse elettorali" : magie della politica italiana !)
C'era stato uno studio alla fine degli anni 90 commissionato dalla regione Veneto per richiesta appunto dell'assessore di allora ed erano state individuate tre soluzioni di tracciato per la Val Boite tutte a scartamento ordinario e tutte colleganti Calalzo a S. CANDIDO (NON in direzione di FORTEZZA) poi "condensata" in un unica, ma il tutto era più che altro un segno sulla carta ..., non c'erano ipotesi di ferrovia a scartamento ridotto tenendo conto del vecchio tracciato che è sempre stato considerato dalle amministrazioni locali "intoccabile" sia come passeggiata che come pista ciclabile, d'altronde in molti tratti non sarebbe fattibile (vedasi l'attraversamento di S. Vito dove c'era il ponte in ferro ed eventuali by-pass in galleria non sarebbero convenienti per i costi avendo alla fine una linea dalle caratteristiche sempre troppo limitate)
Dopo quello studio l'Alto Adige aveva dato il consenso, ma a condizione che il Veneto o lo Stato se la pagasse l'opera !! in realtà con il cambio del governo del 2001 in Berlusca le cose si bloccarono completamente per la ferrovia e si cominciò a parlare di tutt'altro ... quello che ora sta "sbocciando" come prolungamento dell'A27.
Occorre dire anche che le ipotesi che erano venute fuori da quello studio erano piuttosto discutibili dai grossi problemi geologici e urbanistici della zona (Cortina in testa), forse, non vorrei sbagliarmi ... ma quello studio era stato fatto apposta dalla regione Veneto (sempre nell'attuale amministrazione Galan, da ben TRE LEGISLATURE ! MAI a FAVORE della ferrovia in quelle zone) proprio per dimostrare ai più che era impossibile da realizzare e i sindaci riuniti a suo tempo in quel periodo per valutare quei progetti da quello che scrisse la stampa allora non ne furono molto contenti ....tanto che poi il tutto si bloccò (di fatto non tutti erano favorevoli ... le amministrazioni di Cortina non ha mai dato segnali incorraggianti...), il resto lo hanno fatto la sempre più cattiva gestione delle ferrovie attuale che non è stato un buon "biglietto da visita" per promuovere nuovi servizi ...
Concordo che quello che sarebbe stato auspicabile in quegli anni '90 (oramai è tardi, con quello che sta succedendo non è più fattibile) era solo il prolungamento della linea fino a Cortina da Calalzo a scartamento ordinario sulla caratteristiche tecniche della galleria M. Zucco, quindi molte gallerie e magari con qualche tratto panoramico dove possibile, il tutto per dare un collegamento prestigioso tra Venezia e Cortina nella prima regione italiana per turismo che poteva "funzionare" tutto l'anno, poi eventualmente un collegamento con la Pusteria, magari leggero sulla sede della vecchia ferrovia con qualche rettifica (che non vuol dire TOGLIERE la PISTA CICLABILE che c'è ! a fare una nuova carrareccia in mezzo ai boschi, magari affiancata, ci metti un'inezia a farla !)
Purtroppo i politicanti che abbiamo qua di turismo vedono solo trasporti aerei e trasferimenti in bus, evidentemente è quello che ci meritiamo ! Saluti RF (Treviso)