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 Oggetto del messaggio: Le Ferrovie chiedono l'abbattimento di alberi lungo le linee
MessaggioInviato: mercoledì 4 marzo 2009, 21:53 
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La richiesta è basata su una norma di legge che vieta l'esistenza di alberi la cui altezza supera la distanza tra la base e la linea ferroviaria, per ovvi motivi di sicurezza. Tra l'altro proprio a PSGiorgio alcuni mesi fa un forte temporale ha fatto cadere due alberi sulla linea, provocando l'interruzione del servizio ferroviario per alcune ore.
Certo è un peccato che begli alberi, con decenni di vita, che abbelliscono i viali delle nostre città, debbano essere abbattuti.
Ma qualche altra soluzione può esserci? Qualcuno sa come hanno fatto a Riccione?

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Martedì 03 Marzo 2009

IL MESSAGGERO MARCHE

di SANDRO RENZI

P.S.GIORGIO - Dalle parole ai fatti. Dalle accuse alle carte bollate. La battaglia per salvare i secolari pini di Viale Cavallotti si sposta al Tar dove verrà presentato a giorni un ricorso per ottenere la sospensiva della seconda ordinanza firmata dal sindaco. Ad annunciarlo i componenti del Comitato cittadino "Salviamo gli alberi di Porto San Giorgio". «Legambiente -comunica l'avv. Maurizio Mattioli- ci ha garantito che presenterà un ricorso al Tribunale amministrativo per chiedere che venga sospeso il taglio degli alberi». E di ricorso si parla anche nella diffida che il Comitato ha ufficialmente inviato ieri mattina sia al primo cittadino Agostini che al dirigente all'ambiente. «Atto -spiega ancora Mattioli- finalizzato ad ottenere la riapertura di un tavolo di confronto con le istituzioni oltre che a ribadire la necessità di sospendere immediatamente i lavori in Viale Cavallotti». Lavori che anche ieri pomeriggio, nonostante la pioggia, sono proseguiti senza sosta. L'abbattimento interesserà infatti 29 piante. Qualcuna già è andata giù. Il Comitato ha inoltre annunciato la convocazione di un'assemblea pubblica per domani sera alla Società Operaia. «Purtroppo -continua ancora Mattioli- dobbiamo registrare l'inaffidabilità di tutto il consiglio comunale. Siamo soli a combattere». Forti, tuttavia, delle 1.200 firme raccolte in pochi giorni a sostegno di un blocco della «mattanza» come l'hanno definita tanti cittadini. «E' una lotta contro il tempo -dichiara Sergio Carducci, componente del Comitato- se necessario proveremo anche a chiedere il risarcimento dei danni per le "ferite" inferte alla città». Ferite estetiche che lasceranno ampi spazi vuoti in Viale Cavallotti al posto dei pini abbattuti come richiesto dalle Ferrovie dello Stato per mettere in sicurezza il transito dei convogli. Il caso di Porto San Giorgio, intanto, ha fatto registrare un'eco oltre i confini marchigiani. A Riccione, dove è emerso lo stesso problema, comune e Ferrovie dello Stato pare abbiano raggiunto una mediazione in virtù della quale sarebbe stato scongiurato il taglio di ben 400 essenze arboree. «Al massimo -ha detto Mattioli- verranno tagliato 3 o 5 alberi. Perché allora non si può praticare questa strada anche a Porto San Giorgio?».

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 Oggetto del messaggio: Re: Le Ferrovie chiedono l'abbattimento di alberi lungo le l
MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2009, 3:43 
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Iscritto il: giovedì 13 marzo 2008, 19:06
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Paolo Bartolomei ha scritto:
La richiesta è basata su una norma di legge che vieta l'esistenza di alberi la cui altezza supera la distanza tra la base e la linea ferroviaria, per ovvi motivi di sicurezza. Tra l'altro proprio a PSGiorgio alcuni mesi fa un forte temporale ha fatto cadere due alberi sulla linea, provocando l'interruzione del servizio ferroviario per alcune ore.
Certo è un peccato che begli alberi, con decenni di vita, che abbelliscono i viali delle nostre città, debbano essere abbattuti.
Ma qualche altra soluzione può esserci? Qualcuno sa come hanno fatto a Riccione?


Come hanno fatto? Te lo spiego in due parole: Riccione ha avuto dalla sua un sindaco di centrosinistra (Daniele Imola) che dopo aver fatto l'interesse assoluto dei palazzinari, autorizzando gettate di cemento ovunque e regalando loro terreni edificabili di proprietà comunale si è accorto improvvisamente di avere il mandato in scadenza quest'anno, per cui ha ritenuto opportuno, una volta tanto, fare l'interesse della collettività. In virtù di ciò, il buon samaritano sindaco, si è incontrato con i dirigenti delle Ferrovie appoggiando i cittadini contrari al taglio degli alberi e proponendo ai vertici un sopralluogo sul posto prima di un eventuale decisione definitiva. Ecco che "miracolosamente" il personale incaricato, dopo aver compiuto le proprie verifiche, ha giudicato non necessario un intervento così radicale e ha proposto di fatto soluzioni alternative meno drastiche, così gli alberi si sono salvati.

P.S. Giorgio è messa peggio perchè il sindaco Agostini (centrodestra) essendo stato eletto lo scorso anno non ha tutto questo amore/interesse per il verde, difatti all'avanzare della richiesta ha autorizzato subito il taglio degli alberi ad opera dei dipendenti comunali, costringendo i cittadini a costituire un comitato di difesa per la loro salvaguardia.


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MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2009, 17:55 
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Ragazzi, il problema delle alberature cittadine è un problema serio e complesso ed in questo momento è l'agronomo che parla :wink: , non l'appassionato di treni e ferrovie.
La prima cosa che dimentichiamo è che gli alberi sono esseri viventi e, come tali, soggetti a danni malattie e decadenza fisica dovuta all'età.
Gli alberi cittadini sono stati soggetti nel tempo ad operazioni colturali innaturali (scavi per reti tecnologiche, in primis :roll: , per non parlare delle potature :evil: ) che ne hanno condizionato lo status vegetativo.
Spesso vediamo alberi maestosi, apparentemente in buone condizioni, ma di fatto minati nel tronco da funghi e marciumi.
Esistono metodi per la valutazione della stabilità delle piante, ma anche questi hanno un costo che non tutti sono disposti a sopportare (anche perché può diventare una spesa doppia per l'Amministrazione: spendo per sapere di buttarli giù, tanto vale buttarli giù subito che risparmio qualcosa :wink: ).
Il problema peggiore si ha quando si formano i "partiti a prescindere" del tipo: "l'albero non si tocca per nessun motivo! Ecc." Magari si discute di piante vecchie, quasi a fine vita, danneggiate dagli eventi, ecc.
Nella mia esperienza non ho mai sentito proporre l'idea: "rifacciamo tutto nuovo con piante giovani", ho paura che questa sia un'idea intelligente e dalle nostre parti non sia gradita.
Scusate la digressione.
Massimo


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MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2009, 19:13 
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Massimo di Vico ha scritto:
Scusate la digressione.
Massimo


Magari ce ne fossero più spesso di "digressioni" così utili ed equilibrate.


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MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2009, 19:51 
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Massimo di Vico ha scritto:
Nella mia esperienza non ho mai sentito proporre l'idea: "rifacciamo tutto nuovo con piante giovani", ho paura che questa sia un'idea intelligente e dalle nostre parti non sia gradita.


Grande paese il nostro... per capire idee intelligenti ci devono essere amministratori intelligenti, merce rara sotto le Alpi


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MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2009, 21:10 
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Il problema delle piante è molto sentito.
A volte proteggiamo alberi che dovrebbero essere abbatuti in quanto colpiti da malattie e che risultano dannosi a loro stessi ed ad altri alberi a loro vicini.L'esempio più classico è l'ippocastano oppure il pino colpito dalla processionaria.Tutti vorremmo che le piante si salvassero per spirito ecologista ma ciò non è possibile.Attualmente al nord, ma credo pure al sud,esiste il problema della rubinia, pianta proveniente dal Nord America che sta infestando i lati delle ferrovie, strade, boschi, soffocando le specie autoctone quali rovere, tiglio, carpino ed altre essenze pregiate. Le ferrovie hanno ricevuto l'ordinanza di abbattere questa pianta in modo da fermarne la proliferazione incontrollata che porta alla morte delle specie autoctone.lo stesso sta facendo l'ANAS e la direzione dei parchi italiani.
lo stesso sta passando per l'ippocastano, pianta di origini orientali, che si sta ammalando per un fungo.
Sono favorevole all'abbittimento di queste specie non autoctone in quanto non sono in grado di resistere alle condizioni ambientali della nostra penisola.


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MessaggioInviato: venerdì 6 marzo 2009, 0:23 
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Massimo di Vico ha scritto:
Ragazzi, il problema delle alberature cittadine è un problema serio e complesso ed in questo momento è l'agronomo che parla :wink: , non l'appassionato di treni e ferrovie.
La prima cosa che dimentichiamo è che gli alberi sono esseri viventi e, come tali, soggetti a danni malattie e decadenza fisica dovuta all'età.
Gli alberi cittadini sono stati soggetti nel tempo ad operazioni colturali innaturali (scavi per reti tecnologiche, in primis :roll: , per non parlare delle potature :evil: ) che ne hanno condizionato lo status vegetativo.
Spesso vediamo alberi maestosi, apparentemente in buone condizioni, ma di fatto minati nel tronco da funghi e marciumi.
Esistono metodi per la valutazione della stabilità delle piante, ma anche questi hanno un costo che non tutti sono disposti a sopportare (anche perché può diventare una spesa doppia per l'Amministrazione: spendo per sapere di buttarli giù, tanto vale buttarli giù subito che risparmio qualcosa :wink: ).
Il problema peggiore si ha quando si formano i "partiti a prescindere" del tipo: "l'albero non si tocca per nessun motivo! Ecc." Magari si discute di piante vecchie, quasi a fine vita, danneggiate dagli eventi, ecc.
Nella mia esperienza non ho mai sentito proporre l'idea: "rifacciamo tutto nuovo con piante giovani", ho paura che questa sia un'idea intelligente e dalle nostre parti non sia gradita.
Scusate la digressione.
Massimo


BRAVO, se si tratta di sostituire i vecchi alberi abbattuti con nuove piantumazioni allora anche io sono d'accordo, però purché si faccia, invece noto che spesso si taglia, ma poco si sostituisce (se non per obbligo dettato da convenzioni di lottizzazioni ecc...);

lungo le ferrovie i pini o altri alberi altissimi in effetti sono un pericolo, meglio specie arbistive, tipo gli oleandri , tanto per andare sul classico, oppure qualsiasi altra pianta di natutra però sempre arbustiva e non ad alto fuso (potrebbero andare bene anche i ligustri, molto diffusi dalle nostre parti e sempre verdi... pecato perle fastidiose bacche scure..)


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MessaggioInviato: venerdì 6 marzo 2009, 1:00 
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A.D. ha scritto:
Il problema delle piante è molto sentito.
A volte proteggiamo alberi che dovrebbero essere abbatuti in quanto colpiti da malattie e che risultano dannosi a loro stessi ed ad altri alberi a loro vicini.L'esempio più classico è l'ippocastano oppure il pino colpito dalla processionaria.Tutti vorremmo che le piante si salvassero per spirito ecologista ma ciò non è possibile.Attualmente al nord, ma credo pure al sud,esiste il problema della rubinia, pianta proveniente dal Nord America che sta infestando i lati delle ferrovie, strade, boschi, soffocando le specie autoctone quali rovere, tiglio, carpino ed altre essenze pregiate. Le ferrovie hanno ricevuto l'ordinanza di abbattere questa pianta in modo da fermarne la proliferazione incontrollata che porta alla morte delle specie autoctone.lo stesso sta facendo l'ANAS e la direzione dei parchi italiani.
lo stesso sta passando per l'ippocastano, pianta di origini orientali, che si sta ammalando per un fungo.
Sono favorevole all'abbittimento di queste specie non autoctone in quanto non sono in grado di resistere alle condizioni ambientali della nostra penisola.


la Rubinia infatti ha un appartato radicale assai notevole e ricresce rapidamente, per questo è molto infestante, però allo stesso modo è assai utile per trattenere le scarpate ed evitare le frane, dovrebbe essere utilizzata solo in quel caso.

Lungo il viale della stazione di Bolzano ci sono stupendi ippocastani, sembrano in buona salute, spero che in realtà non siano malati anche loro... [/url][/list]


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MessaggioInviato: venerdì 6 marzo 2009, 15:27 
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Gli ippocastani a Bolzano in gran parte sono ammalati.Lo vedi quando a Giugno-Luglio si presentano con parte della foglia ingiallita-Alcuni sono già stati abbattuti e rimpiazzati con essenze locali.
Vero che la rubinia è ottima per sostenere i rilevati ma è anche vero che soffoca tutte le altre essenza che crescono in quella zona.La rubinia ha una velocità di crescita superiore a qualunque altra pianta e riesce a sovrastare le altre nel giro di pochissimi anni.


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MessaggioInviato: sabato 7 marzo 2009, 7:40 
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caro collega. condivido appieno!
allora tra gli agronomi ci sono altri appassionati di treni!
uao


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MessaggioInviato: sabato 7 marzo 2009, 10:27 
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A.D. ha scritto:
Gli ippocastani a Bolzano in gran parte sono ammalati.Lo vedi quando a Giugno-Luglio si presentano con parte della foglia ingiallita-Alcuni sono già stati abbattuti e rimpiazzati con essenze locali.
Vero che la rubinia è ottima per sostenere i rilevati ma è anche vero che soffoca tutte le altre essenza che crescono in quella zona.La rubinia ha una velocità di crescita superiore a qualunque altra pianta e riesce a sovrastare le altre nel giro di pochissimi anni.


questo è l'albero più bello, sta proprio davanti alla stazione...

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MessaggioInviato: sabato 7 marzo 2009, 10:30 
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A.D. ha scritto:
Gli ippocastani a Bolzano in gran parte sono ammalati.Lo vedi quando a Giugno-Luglio si presentano con parte della foglia ingiallita-Alcuni sono già stati abbattuti e rimpiazzati con essenze locali.
Vero che la rubinia è ottima per sostenere i rilevati ma è anche vero che soffoca tutte le altre essenza che crescono in quella zona.La rubinia ha una velocità di crescita superiore a qualunque altra pianta e riesce a sovrastare le altre nel giro di pochissimi anni.


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MessaggioInviato: sabato 7 marzo 2009, 10:43 
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A.D. ha scritto:
Gli ippocastani a Bolzano in gran parte sono ammalati.Lo vedi quando a Giugno-Luglio si presentano con parte della foglia ingiallita-Alcuni sono già stati abbattuti e rimpiazzati con essenze locali.
Vero che la rubinia è ottima per sostenere i rilevati ma è anche vero che soffoca tutte le altre essenza che crescono in quella zona.La rubinia ha una velocità di crescita superiore a qualunque altra pianta e riesce a sovrastare le altre nel giro di pochissimi anni.


cmq queste foto le ho fatte a dicembre (2007);
visto che ripasso lì a fine maggio, li ri-fotografo e poi vediamo come stanno... sperando di ritrovarceli :? ..)

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MessaggioInviato: domenica 8 marzo 2009, 19:36 
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Ragazzi, vi ringrazio per gli apprezzamenti :oops: ed un saluto al collega, sentiamoci per MP :wink: .
Come si vede il problema è molto sentito da tutti e tutti sentiamo il bisogno di dire la nostra, con o senza competenza in merito. In questo non ci sarebbe niente di male.
Il problema sorge quando non c'è una l'acquisizione di un parere tecnico a monte di certe scelte.
Esaminiamo il caso per il quale è stato aperto questo filetto: in RFI notano che certi alberi possono cadere sui binari e scrivono al proprietario della pianta dicendo che se la pianta cade è colpa sua è sarà chiamato a pagare i danni (immaginate la cifra :shock: :shock: ).
A questi punti il proprietario della pianta pensa: le piante le controllo periodicamente, le tratto contro i parassiti, insomma se succede qualcosa posso intervenire efficacemente prima che succeda un guaio.
Quindi le piante restano al loro posto :wink:
Diverso è il caso se ho delle piante e non so perché (esempio espropri laboriosi intrapresi da amministrazioni precedenti, progetti abortiti, sacche di vera e propria incuria), se non ho il personale in grado di gestire un patrimonio arboreoo le risorse economiche per farlo.
In questo caso buttare giù tutto è il male minore per il proprietario della pianta. (Con buona pace della pianta stessa :? )
Che ne dite di questo panorama?
Per il resto basta leggere quanto scritto nei post precedenti dove piante nostre ed importate sono allegramente confuse, dove parassiti animali e fungini sono simpaticamente mescolati. Sono convintissimo che tutto è stato scritto con OTTIMA fede, però, scusatemi c'è molta ignoranza della materia ed io ritengo di essere solo "meno ignorante" della media degli italiani grazie ai miei studi specifici.
Due correzioni veloci:
la "rubinia" in realtà si chiama ROBINIA (nome scientifico Robinia pseudoacacia L.) è nota anche come ACACIA si comporta come avete detto, ma non parlatene male con gli apicoltori o vi aizzano dietro lo sciame :wink: :D (comunque cìè di peggio in circolazione :evil: ).
gli Ippocastani (Aesculus hippocastenum L.) di Bolzano non sembrerebbero conciati male in quanto solo parte del lembo fogliare sembra interessata da necrosi che può essere dovuta sia ad un fungo sia a fisiopatie dovute a cause climatiche ed all'ambiente. Comunque esiste un parassita che colpisce l'Ippocastano in maniera terribile, la Cameraria horridella (un nome un programma!) quando arriva lei non rimane più una foglia che abbia l'aspetto di una foglia.
Ri-scusate la lunga digressione, ma a 12 anni mi dissi: "da grande farai l'agronomo ed i treni saranno il tuo hobby", così è stato e sono passati 39 anni da quel giorno.
Massimo


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MessaggioInviato: domenica 8 marzo 2009, 23:17 
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Massimo di Vico ha scritto:
a 12 anni mi dissi: "da grande farai l'agronomo ed i treni saranno il tuo hobby", così è stato e sono passati 39 anni da quel giorno.
Massimo


cosa ti è sucesso quando aevi 12 anni per farti dire quello?? :D

beh, a me è successo che mi hanno segato dalla sera alla mattina un leccio che aveva circa 20 anni nel giardino condominiale e che avevo curato e cresicuto io, allora mi sono inc (piiiiii) ato e ho scoperto che il leccio è una specie protetta.

Ho fatto una denuncia alla Forestale, che ha proceduto, poi sono andato a trovare il comandante in caserma, mi ha regalato una bella brochure con tutti gli alberi protetti e altro, e allora diciamo che è esploso in me quel pollice verde che forse covava dentro.. da quando avevo 12 anni eh eh :D

da quel giorno ho iniziato ad accorgermi e notare gli alberi che incontravo da anni ogni giorno per la mia strada e che invece non mi accorgevo nemmeno che esistessero.

ovviamente per me è un po' tardi per diventare agronomo :oops:
ma se tornassi a 17 anni, farei il concorso per entrare... non in ferrovia ma nella Guardia Forestale :)


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