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MessaggioInviato: mercoledì 25 marzo 2009, 19:34 
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ale656 ha scritto:
Anche le sedi di Padova e Bari sono a rischio chiusura...



padova e gia in via di chiusura si sta solo aspettando il tempo tecnico per spostare il tutto a mestre


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MessaggioInviato: mercoledì 25 marzo 2009, 20:41 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 12:22
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Ovviamente un servizio ferroviario su linee secondarie, ancorchè gestito con molta automazione, non potrà mai avere i costi interamente coperti dai biglietti (lo stesso vale per le autolinee), per cui ci sarà sempre il contributo pubblico, ma dalle Regioni, come adesso.
Ricordiamo che oltre ai costi ci sono i risparmi della collettività derivanti dai servizio di trasporto pubblico locale, in termini di maggiore salute, sicurezza, minore usura delle strade pubblcihe ecc. che giustificano l'esborso di danaro pubblico.


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MessaggioInviato: mercoledì 25 marzo 2009, 21:49 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Oggi 25/03/2009 a pagina 22 di Repubblica c'era un'intera pagina di inserzioni di vendita da parte della società che gestisce gli immobili di RFI (non ricordo come si chiama) di terreni e proprietà delle ferrovie dello stato tra cui, se non ricordo male l'intera area dello scalo merci di Terni più un altro che non ricordo a prezzi direi simbolici........ ecco le ferrovie dello stato del futuro!!!! :evil: :evil: :evil: :evil:
Ma così facendo non s'impoverisce anche lo stato???
Possibile che nessuno faccia niente per fermare sto scempio??
Secondo me non dovremmo chiederci come saranno le ferrovie tra 10 anni ma come sarà l'Italia!!!!
Che Dio ce la mandi buona......non sono molto credente ma mi sa che è rimasto veramente l'ultimo a cui possiamo rivolgerci!!!
Forza vecchio stivale tieni duro!!!

p.s. ecchexxzzo non si può manco più dire Forza Italia!!!! :evil: :evil: :evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 25 marzo 2009, 22:59 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Ma ... pensandoci bene ... perchè uno stato come quello italiano (e le sue regioni) dovrebbero investire sul trasporto pubblico? in particolare su quello ferroviario?
Chi gli dà poi i soldi che entrano in cassa con le imposte e le tasse sui carburanti?
Fin quando ci sarà gente che usa l'auto anche per andare al bar dietro l'angolo, va bene così!
Considerando che in Italia si vendo auto a metano solo perchè così si può usare l'auto sempre e comunque, va bene così!
Un treno trasporta 400 persone ad agente unico, 8 autobus e 8 agenti = almeno 24 voti, quindi va bene così!
Un treno = 10 manutentori, 1000 auto = cento manutentori = 3000 voti, va bene così!
Ormai il trasporto pubblico non va più bene neanche ai verdi: un treno od un bus fanno più rumore di un'auto, ma nessuno osa contare le auto che passano per ogni ora, va bene così?
Ed in ogni caso ci lamentiano dei servizi ferroviari, ma le strade in che stato sono, invecie di riparale mettono un cartello di limite di velocità per strada dissestata, così qualsiasi cosa succede non è mai colpa del proprietario della strada, e viene quindi gabbata la legge.
E potrei proseguire all'infinito.

Ma fra dieci anni ci sarà ancora chi viaggera in treno, ma non più i pendolari, solo quelli che viaggiano per affari e lavoro.
E le merci torneranno su rotaia.

Per poter progredire occorrerà tornare ai sistemi antichi: abitare vicino al luogo di lavoro, avere i servizi per il cittadino vicino alle abitazioni, viaggiare a piedi, consumare di meno, spegnere la televisione (che fa bene a tante cose),

in fin dei conti vivere, non correre ... chissà dove, poi!

Ovvero correre si, ma nei prati per divertirsi.

Come erano belli i treni del mare (compreso quelli dei cornuti (senza nessun riferimento)) e quelli della mantagna.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 26 marzo 2009, 8:35 
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marco_58 ha scritto:
Per poter progredire occorrerà tornare ai sistemi antichi: abitare vicino al luogo di lavoro, avere i servizi per il cittadino vicino alle abitazioni, viaggiare a piedi, consumare di meno, spegnere la televisione (che fa bene a tante cose),


[ot]Effettivamente sarebbero anche cose possibili, salvo che ci sono di mezzo - sopratutto per i servizi per il cittadino - problemi di standard non rispettati (che rischiano di istituire categorie di cittadini sulla base del sistema operativo usato) e di dispositivi per aggirare le diverse abilita` fisiche -ipo o non vedenti per dirne una.[/ot]

Quanto al treno dei cornuti... devo ricercare bene l'aneddoto che vede insieme treni della SV e barre di ferro nel camino... :)


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MessaggioInviato: giovedì 26 marzo 2009, 12:05 
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Località: Arma di Taggia (IM)
Chiudere!!!

La parola d'ordine è una sola: categorica ed imperativa per tutti: CHIUDERE!!!

Occorre risparmiare per aumentare gli stipendi ai grandi boss... :roll:

Danilo 8)


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MessaggioInviato: giovedì 26 marzo 2009, 21:45 
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Chiudere? sicuramente no!
Scherziamo!
Altrimenti le poltrone e gli alti compensi ai soliti noti da dove saltano fuori.

Una delle parole d'ordine è sicuramnete "piangere" miseria su tutti fronti e qualla successiva "ricattare" quelli dai quali si vuole che escano i soldi: in primis i contribuenti.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 26 marzo 2009, 22:02 
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saint ha scritto:
Quanto al treno dei cornuti... devo ricercare bene l'aneddoto che vede insieme treni della SV e barre di ferro nel camino... :)


Ripotato da Fausto Zanazzi in "Quel treno per Parma" del 2003 che nel 1954 un fuochista accenditore (gia` aiuto Macchinista nella CCFR) che ammise che era "... bastato invitare una sbarra nel mezzo del fumaiolo ... ed ecco le corna" dopo che il treno del Sabato sera era arrivato ad Asiago soffiando sbuffi a V dal fumaiolo.


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MessaggioInviato: giovedì 26 marzo 2009, 22:48 
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Secondo me, in pochi hanno capito cosa erano i treni dei cornuti.
Va bene che è roba degli anni '60 e primi '70, ma ogni tanto d'estate qualche film passa in tivù: non costano niente.
E poi, sempre in tivù, ci sono i programmi degli "amarcord".

Beata gioventù!!!!!!

Saluti
Marco Fornaciari


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marco_58 ha scritto:
Secondo me, in pochi hanno capito cosa erano i treni dei cornuti.


E forse è meglio così, Marco! Occhio non vede, cuore non duole! :lol:

Sai com'è..andare a trovare la mogliettina al mare dopo una settimana di lavoro e trovarla in dolce compagnia..non dev'essere stato piacevole, per quei pochi che l'hanno scoperto. :twisted:

Ciao, Alessandro


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MessaggioInviato: venerdì 27 marzo 2009, 11:43 
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Vabbè... che cavolo c'entra con questa discussione, la storiella del treno dei cornuti?
Boh...

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: venerdì 27 marzo 2009, 13:38 
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La storia centra eccome, tanti anni fa ogni festa o ricorrenza, nonchè scusa, era buona per fare un treno, oggi ... per toglierlo.
Quindi in questo caso, per noi appassionati di treni, si stava meglio quando si stava peggio.
Che poi oltre che cornuti erano pure mazziati.

Ma vuoi mettere un 626 o un 428 in testa (il 636 era un lusso) ad una teoria di centoporte e corbellini a panche di legno da Milano, Torino, Parma, Verona (no li c'erano le 773), ecc., lungo i Giovi o la Pontremolese carico di mariti festanti il venerdì sera o il sabato mattina; quindi tristi e mazziati la domenica sera.
E noi innocenti bambini a contare i pali della TE, era dificile perderne uno, ed inalare l'aria delle gallerie.
Non è nostalgia o diettrologia, ma oggi sui treni con i finestrini chiusi e l'aria condizionata senti tanti odori e rumori , ma non il profumo ed il suono della ferrovia.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: venerdì 27 marzo 2009, 13:51 
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marco_58 ha scritto:
La storia centra eccome, tanti anni fa ogni festa o ricorrenza, nonchè scusa, era buona per fare un treno, oggi ... per toglierlo.
Quindi in questo caso, per noi appassionati di treni, si stava meglio quando si stava peggio.
Che poi oltre che cornuti erano pure mazziati.

E va bene. Cedo. Ma allora voglio la storia dettagliata di quel treno che arrivò ad Asiago facendo le "corna" con il fumo (Saint?... grazie... visto che "Quel treno per Parma" adesso non saprei proprio dove cercarlo).

Ciao
Andy :lol:


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MessaggioInviato: venerdì 27 marzo 2009, 18:57 
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Quel libro da qualche parte, sicuramente imballato, l'ho anch'io, ma non ricordo la storia del vapore con le corna.

Saluti
Marco Fornaciari


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intanto a cancellare ci pensa Calderoli, che con la semplificazione legislativa ha abrogato decine di leggi che ormai erano decadute, sebbene ancora in vigore.
Sono quasi tutte del periodo fine ottocento - inizi novcento ... e indovinate un po' cosa stabilivano??
l'apertura di tante ferrovie!!.

Alcune di queste linee sono già state chiuse, molti anni prima dell'abrogazione della legge che ne decideva la costruzione. :oops:

A parte l'aspetto comico, fa tristezza (oggi) vedere che in quel perodo storico veniva approvata una legge ogni tre mesi per la costruizione di nuove linee... :cry:

http://www.parlamento.it/leggi/09009l.pdf

una volta scaricato il .pdf, fare "search" con "ferrovi" (in modo da prendere tutte le varianti);
al di là di tutto è un pozzo di informazioni storiche ufficiali sulla nascita e/o modifica e potenziamento di tante linee... 8)


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