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 Oggetto del messaggio: Rete Ferroviaria Italiana o Rete Ferroviaria Europea?
MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 23:11 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Desidero sottoporre alle considerazioni degli appassionati un pensiero che mi è sorto sin da quando fu istituita la divisionalizzazione delle FS. Premetto che io sarei stato (e lo sono ancora) favorevole al mantenimento della precedente struttura unitaria delle FS cambiando però dirigenti e modo di amministrare, ma ritengo, da europeista convinto, sia comunque doveroso adeguarsi alle direttive comunitarie.
A questo punto credo che dovrebbe esserci una separazione netta e reale tra imprese di trasporto e gestore dell’infrastruttura e quindi FS dovrebbe cedere o Trenitalia con tutte le sue divisioni o RFI. Personalmente ritengo che dovrebbe cedere Trenitalia e mantenere RFI. Ritengo anche che RFI dovrebbe acquisire le reti cosiddette private o concesse, diventando l’unico gestore di tutta la rete ferroviaria nazionale, così garantendo uguali condizioni su qualsiasi linea alle imprese di trasporto.
In prospettiva più ampia e sempre con visione europeista, penso che si dovrebbe arrivare ad un’unica rete comprendente tutte le ferrovie esistenti nei paesi aderenti alla Comunità europea.
Voi che ne pensate?
Omnibus


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MessaggioInviato: martedì 18 aprile 2006, 8:40 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 19:08
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Località: Albenga (Sv)
Ritengo anche che RFI dovrebbe acquisire le reti cosiddette private o concesse, diventando l’unico gestore di tutta la rete ferroviaria nazionale, così garantendo uguali condizioni su qualsiasi linea alle imprese di trasporto.

Caro Omnibus, sul tuo pensiero non siamo molto distanti, si sta solo preparando il terreno, per fare altri rami secchi e deviare il trasporto su
gomma a discapito dei nostri peraltro già tartassati pendolari, istigandoli
ad usare il proprio mezzo incasinando sempre di più le strade, con un introito maggiore per lo stato, ed una maggiore perdita di tempo del soggetto obbligato ad usare la macchina, così se con il treno per andare a lavorare si doveva alzare alle 6,00 per arrivare in orario, adesso si può fermare a pernottare sotto il proprio posto di lavoro.

Ciao Piero


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MessaggioInviato: martedì 18 aprile 2006, 14:21 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Io invece auspico un'amministrazione ferroviaria unica per tutta l'Unione. Ovviamente senza privati e spezzettamenti gestionali.
Sarei europeista anch'io, ma finora la UE è servita solo per imporre le politiche dei paesi più forti economicamente. Un esempio per tutti, le marmitte catalitiche: non solo non servono a niente, ma sono un brevetto VW con cui lo stato tedesco si è in parte finanziato la disastrosa unificazione, cioè la conquista della ex-DDR.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rete Ferroviaria Italiana o Rete Ferroviaria Europea?
MessaggioInviato: martedì 18 aprile 2006, 18:15 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Omnibus ha scritto:
Ritengo anche che RFI dovrebbe acquisire le reti cosiddette private o concesse, diventando l’unico gestore di tutta la rete ferroviaria nazionale, così garantendo uguali condizioni su qualsiasi linea alle imprese di trasporto.
In prospettiva più ampia e sempre con visione europeista, penso che si dovrebbe arrivare ad un’unica rete comprendente tutte le ferrovie esistenti nei paesi aderenti alla Comunità europea.
Voi che ne pensate?
Omnibus


Non lo so. Mentre vedrei benissimo una "unificazione" delle reti nazionali in una rete Europea (e avrei visto volentieri una sola compagnia Europea E.R./EB/SECF/FF.EE.), non so se vedrei bene il passaggio a RFI delle tratte private sopratutto quando queste sono in mano alle regioni. Capisco la tua idea di inserirle in un discorso di fruizione globale e di adeguamento degli standard qualitativi, ma pensando a linee come la Udine/Cividale e la FAM con il passaggio a RFI penso che le cose non migliorerebbero, anzi. Senza voler offendere nessuno, è solo una impressione, mi sembra che mentre per una regione quelle poche decine di Km siano importanti, per una nazione o per l'europa diventino bruscolini che si notano poco...


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MessaggioInviato: mercoledì 19 aprile 2006, 23:42 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 22:51
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Località: Vigonza,Pd
A quale modello di gestione ti rifai G-master, a quello ex sovietico o cinese!? Sono comunque per il mantenimento pubblico dell'infrastruttura, come mi sembra sia l'orientamento europeo. In una prospettiva di crescita del traffico ferroviario potrebbe eseere un sistema per fare cassa
con i pedaggi delle tracce orarie. Mi auguro solo che un domani la pax e la GL non facciano la fine di Alitalia.

Saluti


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 2:15 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Mi rifaccio a un modello di gestione che mi sembra razionale: niente divisionalizzazioni, ente di gestione unico.
Per inciso, il modello sovietico era fortemente compartimentalizzato, il che faceva sì che invece di essere la SZD una rete organica, era un insieme di reti quasi indipendenti.
Del modello cinese ne so poco.
In ogni caso, meglio del nostro ci vuol poco. O se no, privatizziamoci anche i sassi della massicciata: vedrai che all'FMI ci danno un bel premio.


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 10:16 
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Mi sembra che l'unico stato che aveva provato a privatizzare l'infrastruttura, ovvero la Gran Bretagna, abbia dovuto fare marcia indietro. Mantenere la rete in efficenza è una remissione quando si hanno Km e Km e m di binari. L'Europa, in un'ottica di libero accesso all'infrastruttura ferroviaria, ha semplicemente chiesto che il proprietario della rete fosse diverso dal vettore e che il proprietario della rete stabilisse le condizione per permettere a tutti i soggetti interessati di poter svolgere trasporto ferroviario. Piuttosto ci sarebbe da discutere sui paletti che metti RFI favorendo più o meno spudoratamente Trenitalia, sul fatto che prima costringe molte aziende a ricorrere al mercato dell'usato (viste le lungaggini delle immatricolazioni, fatte poi dal CESIFER che mi sembra tutto tranne che un organismo indipendente)vedi le E 636 a noelggio, eppoi di fatto fa del tutto per emanare norme che costringeranno queste aziende a cercare altro. Oltretutto il nostro è tutto tranne che un libero emrcato sia RFI che Trenitalia fanno aprte della stessa Holding, che ha lo stesso azionista di riferimento. Per un mercato veramente libero o trenitalia o RFI dovrebbe uscire dalla Holding FS.....perchè sennò è un conflittone di itneressi da paura, con Trenitalia che, in virtù dell'esperienza pregressa, avrà comqunue un vantaggio sugli altri operatori....


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 12:55 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Tutto questo ha degli obiettivi ben precisi: aumentare il numero dei bocconiani assunti grazie a zii e parenti di destra e di sinistra, e soprattutto favorire la lobby della gomma.
Altrimenti non si spiega come mai stiano deliberatamente uccidendo il trasporto ferroviario in questo modo.
Un'altra cosa: non ha senso che una società gestiscai binari e un'altra i treni. Non trattandosi di un sistema stradale ma di uno integrato in cui treni e linee fanno parte dello stesso "macchinario", è semplicemente demenziale uno scorporo del genere.
La concorrenza dovrebbe esserci su altri servizi, non certo su quelli ferroviari. E aggiungo: mentre noi stiamo favorendo camion e autobus in tutti i modi, in altri paesi come svizzera e austria si obbligano gli esercenti a caricare i camion su treno. Cosa che, disponendo delle adeguate infrastrutture, dovrebbe essere attuata anche da noi.
Ma poi li vedo già i vari "Scacazzo", i "Padellato", ovvero i "padroncini" a manifestare contro il regime autoritario che gli leva il lavoro.
D'altra parte, qualcuno andrà pure scontentato, ma finché continua questa politica gli scontenti siamo noi. E non solo come appassionati.


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 18:15 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
Può un non-bocconiano parlare in dissenso?
L'idea di collettivizzare reti che sono di società regionali o private mi fa paura, e la trovo tutto meno che razionale.


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 20:03 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 21:41
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........


Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 22:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 20:10 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Località: Grizzana (Bo)
Non-Bocconiano pallido non-parlare con lingua biforcuta!! :D :D

Quali reti private sarebbero da collettivizzare?
perche' ti fa paura?
Perchè non è razionale?

Personalmente sarei anche daccordo sul passaggio delle "concesse"
ad un unico gestore (fatti salvi alcuni casi) ma mi rendo conto,
con un minimo di realismo, che non sarebbe altro che una pia illusione:
non succederà mai.
Non ce li vedo i "centrini di poterino" mollare l'osso.
Ho sotto gli occhi quell'azienda zoppa che è FER, dove non ne combinano una che sbatte con l'altra per i motivi di cui sopra, e parliamo di una
realtà regionale che ne ha riunite 4 .

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: giovedì 20 aprile 2006, 20:10 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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G-Master, e perchè io viaggiatore in treno devo subire le angherie di un unico vettore? Perchè un'azienda nond eve,secondo il tuo modello, decidere di investire nel trasporto su ferro? Esempio stupido: Seatrain. Ha affittato dei mezzi della FCU, li ha fatta ristrutturare, poi ha fatto un accordo con SERFER per il PdM e svolge il Roma Express, servizio dedicato ad una certa tipologia di clientela, come nelle merci fanno SERFER, DFG, RTC ecc ecc ecc
Oppure guarda la Val Venosta,guarda i servizi che la regione Umbria ha affidato alla FCU al posto di trenitalia....
Le collettivizzazioni lasciale ai cinesi, visto che oltrecortina (ed anche oltredobbiaco) non ci sono più nè Stalin nè i suoi nipotini....


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MessaggioInviato: venerdì 21 aprile 2006, 2:10 
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Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Personalmente, e per esperienza diretta, penso che Trenitalia debba cedere RFI che DEVE rimanere in gestione pubblica dato che è un patrimonio nazionale, ma penso anche che RFI debba cedere quelle tratte che gestisce male e che crede superflue, che dovrebbero confluire in una rete regionale od interregionale gestita da "strutture" più snelle esenza quei vincoli assurdi con cui RFI gestisce le propie Tratte.

Altra struttura che abolirei immediatamente è Italferr inutile doppione finto privato che fa lievitare i costi delle opere e gestisce in malo modo gli appalti (alla fine decide sempre il gestore ovvero RFI).

Altra nota da aggiungere é il materiale acquistqto con i soldi regionali, perchè Trenitalia pensa che quei mezzi siano suoi? Forse dico unqa fesseria, ma dovrebbero essere della regione che li ha acquistqti e dati in gestione alla vincitrice delle gare per i vari servizi che li utilizzano facendone manutenzione e restituendoli funzionanati alla fine del contratto.

Per quanto riguarda la rete europea la vedrei utile solo per la gestione dei "corridoi" ed eventualmente dele principali linee nazionali.

ciao

Alex Corsico


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MessaggioInviato: venerdì 21 aprile 2006, 10:45 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
Concordo con Gemini...
Mi sembra assurdo imporre a soggetti che possiedono qualcosa (e che magari ci tengono, che quella cosa l'hanno pagata e la mantengono) di cederla (a che titolo, poi?) ad un soggetto unico.

Nella fattispece, poi si tratterebbe carrozzone pubblico che già in passato ha mostrato un tale disinteresse da portare alla chiusura di numerose linee. Ragazzi, la libertà di possedere e gestire beni ce la siamo conquistata nei decenni, anche a prezzo di gravi errori, non ha senso tornare indietro.


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MessaggioInviato: venerdì 21 aprile 2006, 11:35 
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Beh, Alessandro, abbiamo l'esempio della Val Venosta, in Toscana esiste RFT - Rete Ferroviaria Toscana che è diventata la proprietaria della Sinalunga - Arezzo - Stia (mentre TFT - Trasporto Ferroviario Toscano è il "vettore") e perchè no, potrebbe prendersi la Siena - CHiusi o altre linee su cui RFI ha scarso o nullo interesse a gestirle. Viceversa sarebbe assurdo che RFI prendesse le reti in concessione...ce li vedete i capocccioni di RFI a gestire la Genova - Casella?O "peggio" la Roma Laziali - Pantano? Niente RS, niente SCMT, niente fascia rossa sul muso dei mezzi....poi sulla Pantanoc e li vedo...mettono le barriere ad ogni attraversamento stradale? Impongono marcia a vista su tutta la Casilina? ehehehehe
Va benone lasciare RFI pubblica, purchè però qualcuno controlli se certe norme sono effettivamente essenziali per la sicurezza o se sn solo "scuse" x favorire Trenitalia (vedi la faccenda delle E 636)Inoltre perchè CESIFER è parte di Holding FS di cui fan parte Trenitalia ed RFI? A pensar male si potrebbe pensare che Trenitalia avrà sempre meno problemi ad immatricolare un mezzo. Anche Italferr non se capisce a cosa serva,anche perchè se è RFI che indice l'appalto...perchè ci deve mettere bocca Italferr?
Questione mezzi: il problema è che nella situazione attuale se la provincia di Roma acquista altri 12 Minuetti o li cede a Trenitalia o se lì tira sui denti,perchè non essendo IF non li può immatricolare. ANche ammesso che indica una gara per assegnare, che ne so, le 3 linee dei castelli e che questa gara la vinca Met.Ro. la Provincia gli dà i 12 treni...Met.Ro non li può far girare prchè il CESIFER li deve omologare...
Mi sa che la normativa non è tanto elastica...anche sul discorso del certificato di sicurezza. Viene rilasciato per singole linee e nodi. Ora, ma se, mettiamo SERFER viene riconosciuta idonea a fare servizi tra Genova e Torino...perchè se vuole fare servizi da Catania a Siracusa deve richiedere un ampliamento del certificato? Che dfferenza hanno le due linee?É come se uno si compra la macchina ma ti dicono: la tua macchian è imamtricolata, è idonea a ciroclare, ma puoi ciroclare solo sulla A1 e sulla A24, se vuoi andare sulla A32 devi chiedere un certificato...


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